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Autore: neptunia    06/09/2011    8 recensioni
Draco non riesce a dormire, è tormentato, quasi ossessionato da un pensiero che non lo abbandona mai. Così prende piuma e pergamena e inizia a scrivere.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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E’ notte fonda, non riesco a dormire.

Il mio pensiero è sempre da te, il mio tormento. Sempre, volente o nolente.
 

 
 

Incontrarti per i corridoi e inevitabilmente scontrarci, deriderti. Insultarti è diventata un’ossessione. Attendo con ansia, quasi con trepidazione, quei momenti perché sono le uniche occasioni in cui posso parlarti e guardarti.
 

Sì, io arrogante e altezzoso Purosangue che sbava come un pivellino, che non vede l’ora di vederti, di sentire la tua voce, di guardare le tue guance imporporarsi per la rabbia, le tue labbra tremare e i tuoi occhi brillare fieri e orgogliosi perché non ti abbasseresti mai a farmi vedere se, e quanto, ti feriscono i miei insulti.
 
Merlino quegli occhi!
Due semplici occhi castani che prendono vita a ogni emozione, riflettendole al mondo intero. Due specchi che mi hanno ipnotizzato, inghiottito, reso schiavo. Schiavo della passione, schiavo di te.
 
Maledico ancora il giorno in cui ho visto.
Ero in Sala Grande, seduto al mio tavolo, quando sei entrata.
Una risata mi aveva infastidito - ripensandoci di fastidioso non c’era nulla era allegra, spensierata, cristallina - ma mi dava ugualmente fastidio. Alzai gli occhi pronto a zittire chiunque ne fosse la fonte e ti ho guardato. Quella è stata la prima volta che ti ho visto realmente.
Eri sbocciata come un fiore in primavera: il tuo fisico aveva perso la goffaggine di bambina, con quelle gambe lunghe e tornite, i fianchi stretti, il seno generoso, le labbra carnose di un tenue rosso e i capelli, sempre una cascata di ricci, ma senza quel crespo che li rendeva indomabili. Il tuo viso splendeva e mentre ti guardavo, hai voltato la testa verso di me, rispondendo al mio sguardo. Per la prima volta dopo sei anni, ti guardavo  negli occhi e mi mostrasti un mondo diverso, a me sconosciuto, fatto di gioia, di serenità…
Per un attimo una luce calda e brillante mi ha avvolto. E’ stato solo un lampo, in un battito di ciglia il tuo sguardo tornò a essere fiero e altezzoso, come ogni volta che mi guardavi.
 
Che tu sia dannata è bastato quell’attimo per entrarmi dentro. Ti sei insinuata in ogni mio pensiero, in ogni respiro. Mi hai reso pazzo, pazzo di desiderio per te, un’insulsa Mezzosangue.
Ti voglio questa è la realtà.
Voglio sentire il tuo sapore mentre ti bacio, voglio stringerti, affondare il viso nei tuoi capelli, perdermi in te, annegare nel tuo profumo…
 
Questa cosa che sento è diventata troppo grande, mi dilania l’anima. Già proprio a me che credevo di non possederne una. Sei diventata la mia ossessione, non posso e non voglio dare altro nome a questa cosa, quest’animale che si muove nel mio petto.
Al diavolo! Non è vero, non è possibile.
Mi sono innamorato.
Ma poi cosa ne posso sapere io dell’amore? Non ne ho mai avuto e nemmeno dato. Ho sempre agito per  interesse personale e mi va bene così perché cambiare? Io non ho cuore.
 Allora cos’è questo dolore sordo all’altezza del petto? Cos’è quella stretta allo stomaco quando ti vedo? Basta.
 Se tutto questo significa amare non voglio più farlo!
No, no, NO! Il mio non è amore, ne sono certo: è desiderio, puro e semplice. Per quanto tu sia una Mezzosangue e non dovrei fare questi pensieri su di te, ti voglio, anzi pretendo di averti! Voglio farti provare ciò che provo io. Devi sentire ciò che sento io. Devi bruciare, soffocare, impazzire come me. Solo allora questa maledizione s’infrangerà, solo allora troverò la pace: quando anche tu sarai maledetta!
 
Dio Mezzosangue che cosa mi stai facendo? Litigo persino con me stesso.
 
Se potessi mi strapperei il cuore per avere un po’ di sollievo, ma so già che non servirebbe a nulla perché ormai sei talmente parte di me che continuerei ugualmente ad amarti.
Sì, Hermione, ti amo.
Forse più di quanto credo, più di quanto sono disposto ad ammettere. Ma ti amo.
Mentre tu non lo farai mai. Come potresti, del resto? Andresti contro tutte le tue convinzioni e i tuoi principi. E non è da te.
 
Quindi scusami Hermione se continuerò a offenderti lungo i corridoi, ma è l’unico modo per far parte, anche se poco, del tuo mondo.
 
Ora basta, torno a letto. Anche stanotte carta e piuma hanno svolto il loro dovere: raccogliere lo sfogo senza senso del mio cuore e del mio cervello … e tu come sempre non lo verrai mai a sapere.
 
 
 
 
 
 
Angolino:
Piccola shot che giaceva da un po’ nel mio PC. Ero indecisa se pubblicarla o no perché non mi convince pienamente. Quando l’ho scritta, ero in un periodo un po’ strano e triste. Ditemi, sempre se vi va, che ne pensate! 

  
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