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Autore: GrintWeasley    07/09/2011    2 recensioni
Tutti possono cambiare, anche quelli da cui non ce lo aspettiamo.
Ci sorprendono, sia in male che in bene;
Spesso sono proprio quelle persone da cui non ci aspettiamo niente, che ci stupiscono.
Anche la persona più cattiva del mondo può cambiare, perché “tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi, ciò che conta è da che parte scegliamo di agire” (cit. Sirius Black, Harry Potter)
«Lasciami…» era una supplica.
«Ma io non voglio lasciarti…» immerse il naso nei suoi lunghi capelli ricci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda serata d’estate.
Si era fatto tardi, non si era accorta dell’orario. Le due erano passate ormai da un pezzo e a quest’ora sarebbe già dovuta essere a casa. Era nei guai, suo padre odiava il ritardo.
«A domani, allora» sorrise alle amiche che avevano il permesso di rimanere ancora un po’.
«Em sei sicura che non vuoi essere accompagnata?! È buio e…»
Emma scoppiò in una fragorosa risata. «Ma no, sta tranquilla» e andò via senza attendere una risposta, salutando le amiche con un gesto della mano.
Mise l’ipod e si incamminò verso casa canticchiando a voce un po’ troppo alta .
Il volume della sua voce aveva attirato un gruppetto di ragazzi tra i 17 e i 19 anni che si muovevano in “branco”.
Uno di loro, un ragazzo non molto alto, con i capelli biondi e i muscoli palestrati le si avvicinò senza che lei se ne rendesse conto, staccandole una cuffia dall’orecchio «Uhuhuh, ma cosa c’è qui… che cosa ci fai tutta soletta a quest’ora di notte?!»
Emma sussultò non avendoli sentiti arrivare. Era spaventata dal loro atteggiamento.«Niente che possa riguardarti». Aveva la voce malferma e tremava impercettibilmente.
Il ragazzo rise di gusto vedendola così sfacciata. «Wow… pungente la tipetta» le prese un braccio per fermarla mentre lei cercava di andare via. «Ma come, già te ne vai?».
Emma strattonò il braccio cercando di liberarsi ma senza successo.
«Hey Ben, falle vedere chi sei!» gridò qualcuno dei ragazzi.
Ben la tirò a se bruscamente e le poggiò una mano dietro la schiena tenendola stretta, mentre cominciava a baciarle il collo. Emma tentò di sottrarsi, prese ad agitarsi, ma lui era troppo forte per una ragazza minuta come lei. Lui continuò a baciarla e le lasciò un segno rosso vicino l’orecchio destro. Lei cominciò ad urlare spaventata cercando di liberarsi da quella stretta.
«Togliti.»
Una voce gelida, quanto il ragazzo che aveva parlato. I capelli castani lunghi alzati con il gel, due occhi grigio chiaro che fissavano serio Ben, che fece una smorfia e lasciò andare la ragazza facendole male al braccio.
«Sei tu il capo» sentenziò infine Ben allontanandosi infastidito.
Il “capo” prese il braccio dolorante della ragazza e incastrò le sue dita tra quelle di lei che lo guardava incuriosita e spaventata allo stesso tempo. Con la mano libera l’attirò a se e le cinse la schiena bloccandola definitivamente tra le sue braccia. «Sei pelle e ossa» le sussurrò all’orecchio. Era più una constatazione che una critica.
Era immobilizzata, incapace in qualsiasi movimento, tentò di liberare la mano che lui teneva stretta nella sua, ma con l’unico risultato di farlo irritare, senza motivo in effetti. «Beh?! Non ti sto facendo niente, perché scappare?» la guardò con un ghigno. La sentì fremere tra le sue braccia e si sciolse in un sorrisetto malizioso. Emma lo guardò negli occhi con un sguardo di puro terrore, aveva abbandonato ogni sfacciataggine, voleva solo andare via da lì, via da loro, via da lui.
«Lasciami…» era una supplica.
«Ma io non voglio lasciarti…» immerse il naso nei suoi lunghi capelli ricci. Le sorrise e con sincerità disse: «Profumi di… fragola. Adoro le fragole.» Emma infastidita dai suoi atteggiamenti gli conficcò le unghie nel dorso della mano che teneva ancora stretta, mentre lui imprecava dal dolore, ma senza mollare la presa ferrea. «Ah si…?!» la guardò di sbieco e fece aderire il corpo della ragazza a quello suo, sentendo i seni morbidi contrò il suo petto. Mollò la mano di lei per afferrarle il mento e fissarla dritto negli occhi. Si avvicinò al suo viso con lentezza mentre lei si agitava per tentare di sottrarsi. «No!» urlò esasperata, non sapendo cosa fare. Lui sorrise, ancora, senza rispondere. Le posò un bacio delicato su una tempia, poi sul naso, e ancora sulla guancia. Poggiò la fronte su quella di lei guardandola dritto negli occhi. Le sfiorò le labbra con le sue, sorridendo e tenendo stretta la presa sul viso della ragazza. Poggiò di nuovo le labbra sulle sue tenendole attaccate qualche secondo, mentre lei stringeva le labbra nel disperato tentativo di respingerlo. Bryan si staccò un momento per guardarla negli occhi, ormai colmi di lacrime di rabbia. La baciò, infilando a forza la lingua nella sua bocca. Emma strizzava gli occhi cercando di sottrarsi e finì per dargli una ginocchiata all’inguine. «Brutta str…» non finì di insultarla perché era corsa via, approfittando di quell’attimo.
Prese a correre dimenticandosi dell’ipod che le era caduto di mano nel momento in cui lui l’aveva afferrata per intrecciarla alla sua. Corse e arrivò davanti casa. Entrò senza guardarsi indietro, senza perdere un attimo, senza indugiare un istante. Si chiuse in bagno, suo padre dormiva, non si era accorto di nulla, neanche del ritardo, almeno così sperava.
Fece una lunga doccia per togliersi di dosso l’odore di quel tipo che le si insinuava fastidioso nelle narici.
Era strano quel ragazzo, molto…
 
E intanto Bryan, dopo aver cacciato in malo modo la sua banda, aveva raccolto da terra l’ipod della ragazza e si era portato le cuffie alle orecchie. Mentre meravigliato ascoltava le parole della sua canzone preferita “The Kill” dei 3O Seconds to Mars. 


Come break me down
Bury me, bury me
I am finished with you
Look in my eyes you’re killing me, killing mi
All I wanted was you


*Spazio autrice* 
Questa è la mia prima ff quindi scusate se la dovreste trovare idiota. Comunque... questo è il primo capitolo, non so ancora quanti ne scriverò forse solo due forse altri 5O, boh... In ogni caso, so che non c'è niente di romantico in questo capitolo, ma andando avanti le cose... evolveranno in meglio. Alla prossima, e... W HARRY POTTEEEEER! <3
  
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