E' stata una serata perfetta, l'aria londinese frizzantina mi scompiglia i capelli e mi libera la testa. Ma un pensiero mi assilla: avrò fatto la scelta gusta?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Continuavo a ripensare a quello che mi era appena successo.
Non riuscivo a ditinguere se era realtà o pura fantasia.
Lo spettacolo che avevo appena visto era stato a dir poco meraviglioso
i colori, le canzoni,
tutto perfetto e travolgente ma...
le sue carezze e quegli abbracci,
talmente verida togliermi ancora il fiato,
facendomi battere forte il cuore dentro al petto.
Tum.Tum.Tum. Mi concentravo su quel suono regolare, preciso, scandito e
più mi allontanavo da lui più l'ansia ed il
rimorso mi assalivano.
“Ma cosa mi ha preso?”
mi riecheggiva la frase nella mente.
“Hai fatto la cosa giusta...”
continuavo a ripetermi ossessionata dal terrore.
I miei amici si avvicinarono subito e
mentre chiedevano spiegazioni sull'accaduto,
riavvolgevo lentamente il nastro della mia memoria per cogliere ogni
minimo particolare.
Vuoto.
Non volevo dir loro che mi ero innamorata di quel ragazzo,
anche perchè non avrebbero mai compreso e sicuramente mi
avrebbero preso in giro,
ma lo ero.
Quel ragazzo non era certo uno dei
più belli,
né dei più intelligenti, né dei
più muscolosi,anzi,
era considerato sfigato e puttaniere allo stesso tempo,
ma aveva qualcosa che gli altri non avevano...
“Voleva baciarmi...”
appena quelle parole mi uscirono di bocca provai un brivido
correre giù, giù fino in fondo alla schiena.
“ E cosa hai fatto?! Vi siete baciati?”
chiedevano curiosi con un ghignetto malefico in volto, pregustandosi
già la risposta.
“No.”
Quella sillaba mi echeggiva dura e ferma nella testa.
“Ho fatto la cosa giusta..”
continuavo a ripetere tra me e me sempre più forte e
convinta, anche se,
improvvisamente cominciarono a scendermi le lacrime mentre compariva un
senso di colpa a rodermi lo stomaco.
Era un fatto casuale il fatto che avesse abbracciato me o gli piacevo
veramente?
La confusione annebbiava ogni mia decisione.
Nello sconforto cominciai a ridere, seguita dagli amici attorno a me.
“Stronza..” mi sussurrano all'orecchio.
Mi voltai, e con mia sorpresa ci trovai lui,
che con un sorrisetto si allontanava
camminando a passo svelto, senza mai voltarsi.
“Ho fatto la cosa giusta...è uno stronzo ed
è quello che si meritava..”
mi sentivo dire.
Era davvero così?
Si celava davvero uno stronzo dietro tutta quella tenerezza
durata due ore e mezza?
[…]