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Autore: pervancablue    07/09/2011    1 recensioni
"Ma in fondo non era colpa sua se erano morti, no? Lui aveva solo confidato al Signore Oscuro dove si nascondevano, ma se loro fossero stati intelligenti si sarebbero salvati, no?
Sarebbe bastato consegnare Harry senza fare troppe storie.
"
Cosa può aver pensato Peter Minus appena prima di trasformarsi in uno dei più efferati pluriassassini del Mondo magico?
Quali pensieri possono aver attraversato la sua mente turbata prima che lui passasse dodici lunghi anni nascosto e spaventato dietro le diffamanti sembianze di un topo?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Minus, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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"IL SACRIFICIO DEGLI ALTRI"


Si guardò le mani, sconcertato.
Aveva ucciso delle persone, perchè quelle mani erano pulite, perchè non erano sporche di sangue?
Era diventato un assassino, uno sporco assassino traditore.
Si accucciò, afferrando la testa tra le mani e nascondendola tra le ginocchia.
Che aveva fatto? Che aveva fatto?
Ma in fondo non era colpa sua se erano morti, no? Lui aveva solo confidato al Signore Oscuro dove si nascondevano, ma se loro fossero stati intelligenti si sarebbero salvati, no?
Sarebbe bastato consegnare Harry senza fare troppe storie.
Non era colpa sua, era colpa loro se erano morti.
Non era lui l'assassino, si erano buttati loro a braccia aperte verso la morte.
Un rumore lo fece sobbalzare, si guardò intorno, a pochi metri da lui un bambino di circa sei anni stava facendo rimbalzare una palla.
Dov'era il Signore Oscuro, perchè non era tornato per proteggerlo, per ringraziarlo della sua ottima notizia, per riempirlo degli onori che sarebbero dovuti spettare a chi gli avesse consegnato la chiave per giungere ai Potter?
Sirius l'avrebbe ucciso...Cosa gliene sarebbe venuto a consegnare James e Lily se tanto sarebbe morto lo stesso per mano di Sirius?
Emise un gemito con quella sua voce così simile ad uno squittio, si trovava in una strada piena di Babbani, teoricamente non avrebbe dovuto correre alcun pericolo.
E se lo avessero trovato gli altri Mangiamorte? Non avrebbe avuto scampo.
Ingoiò un altro singhiozzo, dondolandosi mollemente sulle ginocchia. Sobbalzò quando sentì una mano poggiarglisi su una spalla.
-Signore, si sente bene?-
Il bambino che aveva visto poco prima giocare lo guardava incuriosito, tenendo saldamente la palla sotto il braccio sinistro. -Vuole che chiami qualcuno?-
Si guardò intorno, spaventato, l'unico che sembrava prestargli attenzione era quel bambino, lo guardò, come sperando che lui potesse liberarlo dal suo fardello.
Harry sarebbe diventato presto un bambino come quello se gli avesse permesso di crescere.
Lui ti avrebbe ucciso se non glieLi avessi consegnati, l'hai fatto per il tuo bene! Era la scelta giusta!
-Tom! Non infastidire quel Signore!-
Una donna si affacciò dalla finestra di una casa, evidentemente era la madre del bambino.
-Ma mamma, non lo sto infastidendo, il signore non si sente bene!-
La signora parve scrutarlo sospettosamente prima di alzare un sopracciglio poco convinta, un cordless stretto in mano, come fosse pronta a chiamare la polizia in un lampo.
-Signore si sente bene?-
Annuì, spaventato da tutte quelle attenzioni, lui voleva passare inosservato.
-Tom, vieni a giocare qui in giardino e non dare fastidio ai passanti!-
Il bambino si allontanò, guardandolo di traverso per pochi secondi, prima di tornare allegro ai suoi giochi.
Sospirò, chiudendo gli occhi e ingoiando un altro singhiozzo.
James era morto. Per colpa sua. Come aveva potuto? Era un assassino, uno sporco assasssino traditore...e Lily...e Harry....
Sentì il classico PLOP di una Materializzazione a qualche metro di distanza da lui, non fece nessuna fatica a capire chi fosse.
Non aprì neanche gli occhi. Si alzò in piedi ed estrasse la bacchetta, conscio di non essere in grado di affrontare Sirius in duello. Aprì gli occhi, il piccolo Tom aveva smesso di giocare con la palla e guardava Sirius, con la bacchetta sguainata, incuriosito.
Uno schifoso assassino, uno sporco traditore...James si fidava! Ma se non l'avesse fatto Lui l'avrebbe ucciso...
Si guardò la mano, già sapendo cosa fare. Afferrò un coltellino che teneva nascosto in una tasca e si tranciò un dito di netto, il piccolo Tom si girò verso di lui, attirato dal suo grido soffocato e lo guardò sconcertato. Ricambiò lo sguardo del bambino, per poi spostarlo su Sirius.
Aveva già ucciso James e Lily per salvarsi la vita. Ormai era diventato un assassino e avrebbe protetto quella vita sporca e sozza che si era guadagnato a costo di uccidere chiunque.
Sei solo uno sporco, un viscido e vile assassino.
Guardò Sirius che lo guardava sconcertato e ghignò, abbandonando ogni rimasuglio della sua morale.
Uno sporco assassino non può permettersi una morale.
Chiuse gli occhi e alzò lievemente la bacchetta provocando un'enorme esplosione, sentì urla terrorizzate e Sirius imprecare, con un altro, veloce, movimento di bacchetta si premurò di modificare le menti di tutti coloro potevano essere sopravvissuti in modo che pensassero che a creare quel disastro fosse stato Sirius stesso. Poi con un sospiro, prima che il suo vecchio migliore amico si riprendesse dalla sorpresa, lasciò cadere la sua bacchetta per la strada, acquistando la sua forma di roditore e infilandosi nella fogna più vicina.
Non aveva avuto il coraggio di guardare ciò che aveva fatto.
Uno sporco, vile, traditore. Un assassino, un pluriomicida.
Si immerse nelle putride acque della fogna, nuotando velocemente lontano dalle urla e dai pianti che ancora sentiva.
Era un reietto ormai, un assassino e un reietto. Eppure il solo sangue che gli aveva coperto le mani era il suo. Come poteva essere un così efferato assassino se il solo sangue che gli aveva evidentemente sporcato le mani era il suo?
Ulteriori scoppi lo avvisarono dell'arrivo degli Auror sulla scena del delitto. Girò in un vicolo sotterraneo, addentrandosi verso la fogna di un altro distretto.
Chissà se il piccolo Tom, almeno lui, era riuscito a sopravvivere...






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Ho voluto provare ad immaginare come potrebbe essersi sentito Minus ad aver consegnato il suo vecchio migliore amico e la sua famiglia ad una morte certa e questo è ciò che ne è uscito. Non credo di essere stata troppo clemente con il piccolo e viscido Codaliscia, alla fine non è una fanfiction che gli rende particolarmente onore, anzi lo presenta per quello che, secondo me, è, un egoista pronto a sacrificare chiunque per la propria vita. Ma questo non vuol dire che non abbia anche lui i suoi sensi di colpa ogni tanto, no?
In fede,
Pervancablue.
   
 
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