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Autore: Grigio Efelante    07/09/2011    2 recensioni
Margherita e Chiara andavano in classe insieme, ma adesso, alla fine della scuola si dovranno dividere. La prima però si rende conto che forse le piace la vecchia compagna.
Per il momento non so neanche io come andrà avanti, invento quasi tutto sul momento.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono qui. Nell'unica stanza di questa casa che sia mia, l'unica della quale esiste la chiave e dove quindi posso realmente isolarmi. E se volessi potrei anche farlo per qualche giorno grazie al collegamento ad un mio piccolo bagno, con solo un lavandino ed un water(entrambi in scala rispetto ad uno normale, naturalmente). Poi c'è una specie di piccolo corridoietto impolverato con il soffitto molto basso e le pareti interamente rivestite in legno, si trova nel sottotetto lungo un lato della camera, lì non c'è niente a parte qualche vecchio libro di scuola, una torcia a pile ed un cuscino rosso, ma potrei metterci le scorte di cibo e viverci scomodamente. Mi piace qualche volta entrare e sedermi per terra, appoggiarmi alla porticina, sempre in legno, e non fare niente. Con le orecchie aperte e pronte a cogliere ogni rumore, ogni suono, ogni sibilio del vento tra le assi, o magari stringere il cuscino e riscoprire vecchi ricordi di materie scolastiche già dimenticate. Infine le parole di mia madre che mi ricordano che si tratta solo di un ripostiglio le ripongo con cura nell'angolo in fondo per rinnovare l'ambiente ogni tanto. Non è solo un ripostiglio.
Oggi, però non è giornata, fuori il cielo è pieno di nuvole ed io sto aspettando che il tempo peggiori o migliori per scattare qualche foto. Sono seduta davanti alla finestra da circa 20 minuti, e mentre aspetto rivivo mentalmente le settimane che sono appena trascorse. Non riesco a smettere di riflettere su quel che provo negli ultimi giorni. Stranamente non capisco. Ma non mi importa più di tanto, sono abituata a non riuscire a farmi capire dagli altri e se adesso non ci riesco neanche io non c'è da stupirsi.
I miei pensieri si creano, si annullano e spariscono come niente, la loro vita dura un attimo.
C'è quasi silenzio. L'unico rumore, quello dei miei pensieri, è accompagnato dal ticchettio della pioggia che adesso batte sui vetri delle finestre.
Un flash mi distrae. Eccolo, il mio temporale, ti stavo aspettando!
Afferro la macchina fotografica appoggiata sul tavolo alla mia destra e mi volto verso la mia piccola finestra rossa illuminata dal fuoco tremante delle tre candele al centro della stanza.
Adoro questa tranquillità, anche Panda, il gatto dei miei genitori sembra gradirla. All'improvviso la nostra quiete viene spazzata via dal suono acuto che emette quell'aggeggio inutile quando riceve un messaggio. Ecco, è lei, è Chiara. Si vorrà ancora lamentare del cambiamento del suo amato! Che irritazione! Tutti hanno dei problemi ed il suo non è tra i più seri.. Ma il messaggio non contiene lamentele. E non è neanche il solito "come stai".
"Mi sono messa con Alan, non so cosa dire, sono contentissima!"
Attorno a me tutto cessa di esistere. All'interno della mia mente, il vuoto. Tutto per me si ferma. La macchina fotografica mi scivola di mano ed ora è in aria che lentamente si avvicina al pavimento in legno; il gatto sul letto è immobile con la bocca aperta che sbadiglia; Il tempo tra una goccia di pioggia e l'altra aumenta ed il suono si fa più lungo e pesante da sopportare; Il fulmine invece aspetta ancora il rombo. E d'un tratto tutto riparte e la mia implosione è seguita dall'impatto col suolo della fotocamera, poi il salto per lo spavento del gatto e l'acqua riprende a bagnare il mondo lì fuori ed i miei occhi. Le devo rispondere. Ma cosa? Non posso dirle come mi sento.. sarebbe strano per lei tanto quanto per me.. Quindi decido per la classica risposta di congratulazioni, non essendo brava a mentire:
"Sono felice per te. ^^"
Uao.. anche la faccina, mi sono proprio superata..
Mi ranicchio sul pavimento tiepido, non voglio più fotografare niente adesso: voglio dormire. Forse però non ci riuscirò questa notte.
Allungo la mano verso la cuffia che pende dal letto, la afferro e la tiro verso di me, l'iPod è dall'altro capo. Forse è il momento più strano per pensare al pavimento, ma per non macchiarlo mi asciugo la faccia. Ecco, adesso quello che mi serve è tra le mie mani. Vado sulla lista delle canzoni più ascoltate e schiaccio play. Chiudo gli occhi. Come sempre sono troppo pessimista. Spengo le candele e mi giro dall'altra parte.

Sono ancora sdraiata a terra, a pancia in su. C'è il sole a quanto pare: un fascio di luce mi illumina la faccia. Ho lo stomaco caldo.. Sollevo un po' la testa fin sopra il mio corpo e per vedere meglio porto una mano sulla fronte per farmi ombra sugli occhi. E' il gatto che mi si è addormentato addosso. Decido di alzarmi quindi lo prendo in braccio e lo lascio sul letto.
Oggi è venerdì e sono a casa da sola. Non posso perderne neanche uno di questi rari giorni. Andrò a fare una passeggiata nel pomeriggio.
Raccolgo l'iPod e scendo la ripida scaletta in legno non lavorato e quasi senza accorgemene mi trovo davanti alla mensola con piatti e bicchieri. Prendo una tazza e mi allungo verso il tavolo abbandonandola temporaneamente lì. Faccio ancora un passo e recupero tre pacchi di biscotti diversi che vanno a far compagnia alla ciotola. Ora manca solo il cartone del latte da recuperare, quindi mi preparo per il salvataggio del disperso nel frigorifero. Salgo su una sedia e.. preso, il gioco è fatto. Verso il contenuto fino a riempire metà tazza ed infine mi siedo davanti all'angolo di tavola apparecchiato; Ripensandoci non ho fame, ma sono certa che non mangerò altro per il resto della giornata.
Dopo colazione torno al piano di sopra e guardo il cellulare. Niente. Assolutamente niente, nessuno mi ha cercata. Non è una novità, mi ci sono abituata, ma oggi è strano. Ieri sera ho pianto.. Non so perchè.. Non credo ci fosse una ragione particolare.. Forse perchè Chiara si è fidanzata con il ragazzo che ama al primo tentativo mentre io come un'imbecille corro dietro ad Alessandro da anni anche dopo che si è messo con Matilde! Non saprei.. Comunque non credo.. Ci ho fatto il callo anche a questo..
Non capisco e mi sento sola. Panda non mi fa compagnia più di tanto, è snervante avere un gatto a cui piace stare da solo! Poi è uno sfaticato, dorme troppo! Basta, sto impazzendo. Magari mando un messaggio a qualcuno.. Devo solo pensare a chi.. Osservo la lista dei numeri di telefono sul cellulare mentre mi appoggio alla sedia davanti alla finestra per sedermi. Man mano elimino a mente i nomi delle persone alla quale non sarebbe il caso inviare un messaggio. Quindi ne rimane solo uno.
"Ciao Chiara, come va? Sei felice? Ti diverti? Io sono sola e mi sento sola D:"
Non ho dovuto aspettare molto una risposta, infatti mi ha risposto quasi subito.
"Se ti senti sola ti chiamo."
Nella mia testa parte un sottofondo di violini. Lei! Lei mi vuole chiamare! Non riesco a mascherare il sorriso che mi si allarga sempre di più sul volto. Anche solo il pensiero che lei mi voglia chiamare mi tira su di morale.
"No, no, non importa, non voglio farti spendere troppo."
Dopo qualche minuto il suono acuto mi fa cambiare lentamente espressione in viso, ma non faccio in tempo a leggere il messaggio che parte la suoneria delle chiamate, la sua foto riempie lo schermo. E' una foto che ho scattato a casa mia la prima volta che mi è venuta a trovare: Chiara era in posa con due dita della mano destra alzate in segno di vittoria, sul naso era appoggiato un paio di occhiali enormi neri, in testa il mio cappello a righe di due tonalità diverse di grigio. Il suo sorriso divertito e caldo mi abbracciava dolcemente ogni volta, quel sorriso poteva apparire sul mio cellulare quando voleva e se avesse voluto si sarebbe potuto piazzare con tutta tranquillità anche davanti a me in qualsiasi momento. Adesso però devo smettere di fissarla e rispondere!
- P-pronto?
Complimenti! Bell'inizio! Se comincio a balbettare mi posso considerare morta la conversazione. Per distrarmi mi alzo e comincio a girare per la stanza.
- Ciao, Margherita! Sei da sola a casa?
Almeno non sembra essersi accorta del modo in cui ho risposto..
- Sì.. e non solo a casa.. l'intero quartiere sembra essersi svuotato! Eh-eheh.. eh..
Che risata da idiota..
- Hai ragione, da me ci sono solo anziani!
Caspita, è vero, lei abita in una zona diversa dalla mia poi è dall'altra parte della città rispetto a dove abito io.
- Già.. Come va a te?
- Bene! Sai che mi sono messa con Alan, me lo ha chiesto mentre..
Non lo voglio sapere, non mi interessa saperlo! Al nome "Alan" mi fermo e mi sdraio a pancia in su sul letto con le gambe quasi completamente fuori ed i piedi a terra. Lei continua a raccontare la loro meravigliosa storia per 7 minuti. Sette minuti bastano a rovinarmi la giornata? Caspita, sì! Però la sua voce è strana: E' più calda e felice, all'orecchio le parole mi arrivano come dolci note. Forse prendendo appunti formerebbero una bella suoneria adatta al mio cellulare. Però è anche preoccupata, chissà a cos'altro pensa..
- Non sai quanto sono felice!
- Hai ragione: non lo so.
Sono un'idiota, non devo parlare senza riflettere!
- In che senso, scusa?
- No, niente.. è che, sai..
- Problemi al cuoricino? Ahaha!
Ah ah, che battuta divertente. Ma..
- In un certo senso.. sì..
- Davvero? - me lo chiede come se fosse sorpresa di aver detto giusto - Cos'è successo?
- Volevo parlartene da un po' di temp..
- Oh, no, scusa, tra poco devo andare a mangiare, ci vediamo Martedì, così mi parli di cosa ti è successo?
- Va bene.. ci vediamo al parco vicino a casa mia alle due e mezza, dietro l'angolo dell'edicola dove avevi comprato la ricarica l'ultima volta va bene?
- Va benissimo! Alle due e mezza di Martedì, allora!
Tolgo dall'orecchio il cellulare e lo metto sul letto, alla mia destra.
Ho capito per cosa piangevo e perchè sento sempre la mancanza di Chiara, il motivo è semplice.. lo avevo già capito da tempo, ma per molto mi sono detta di no, che tutto questo era una mia fantasia, invece è vero: Mi sono innamorata una ragazza. Di lei, Chiara.
Perfetto.. Ed il mio iPod è scarico, passeggiata del pomeriggio saltata. Vorrà dire che rimarrò qua in silenzio a riflettere.
   
 
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