Sono solo, davanti allo specchio.
Il mio riflesso risponde al mio sguardo. James Potter, caposcuola, miglior cercatore di Qudditch, capitano dei Grifondoro, uno dei...anzi: il più figo della scuola, sta per cambiare. Da oggi sarà tutte queste cose, ma senza sbandierarlo ai quattro venti. James Potter crescerà. Con l'aiuto del fido Lunastorta, ovviamente!
Osservo i miei capelli, decisamente spettinati. I miei occhi color nocciola, il mio naso perfetto, ed un sorriso mi si stampa in faccia. Sono proprio bello non c'è che dire.
-Non ci interessa che sei bello! Non siamo quì per questo!- già, allora non sono solo.
Con la mano tremante prendo il pettine. Che arnese demoniaco! Con tutti quei dentini che ti graffiano la testa!

Sempre a spettinarti i capelli perchè ti sembra affascinante avere l'aria di uno che è appena sceso dalla scopa!

Queste parole non le dimenticherò mai. In effetti ho l'aria di uno che è appena sceso dalla scopa. E mi sembra di essere anche affacinante, ma... effettivamente, se continuo così mi toccherà andare al lavoro conciato come un naufrago.
-Su, Ramoso, non ti ho chiesto mica di rasarti a zero!- mi incita Remus
Mi passo il pettine tra i capelli. Mi sento davvero stupido. Come uno che non ha mai scritto e decide di pubblicare un romanzo. E con i capelli che ne stanno venendo fuori, decisamente piatti, sembro proprio un cretino!
-No, James, sono orribili!- mi annuncia Remus, anche se non ce n'è bisogno. Poi con mio sommo orrore tira fuori un paio di forbici.
-Co-cosa vuoi fare?
-Voglio dar loro una spuntatina!
-Nooooooo!
Corro fuori dal bagno gridando (menomale che non c'è nessuno) con Remus che mi insegue in stile film horror, brandendo le forbici e producendo uno zic-zac che mi piace meno di Piton.
-Dai!- ridacchia lui con espressione sadica- Solo un pochino!
-Noooooooo!
Mezz'ora dopo non sono più io. O almeno i miei capelli non sono più gli stessi. Sono molto più corti, quasi a spazzola sulle orecchie e un po' più lunghi sul resto della testa. Ovviamente le forbici erano magiche, altriment a quest'ora sarei stato la brutta copia di uno yeti dpo essere passato per il Platano Picchiatore.
Sono di nuovo davanti allo specchio, con un'espressione che farebbe invidia a Mirtilla Malcontenta. Saltò a piè pari il ricordo della frase  "Sempre a esibirti con quello stupido boccino! " e penso all'accusa di camminare tronfio nei corridoi. Provo a camminare: sono normale, no?
-No!- risponde Remus prima che gli porga la domanda- Così non va! Sembri ad una sfilata di moda!
Prima di riuscire a trovare la camminata giusta, scendo e salgo 9 volte le scale del dormitorio, percorro una cinquantina di vlte la Sala comune, e finalmente, quando sto per chiedere una sedia a rotelle, Remos approva.
-E devi smetterla di...
-...lanciare incantesimi su chiunque ti infastidisca solo perchè ne sei capace!
Remus è davvero impressionato:
-Beh, James, non c'è che dire! Se ricordassi a memoria le parole di Lumacorno come quelle di Lily, avresti E anche ad occhi chiusi!
Sorrido. Lily mi aspetta. Anzi, no. Ma solo perchè non sa come sono cambiato. Solo per lei. Forse sono quasi cresciuto. Decisamente la mia età mentale ha raggiunto almeno gli 8 anni.
-Pronto, nuovo James?
-Sì... anzi no! Un momento!
Ripercorro il dormitorio al contrario, torno nel bagno e mi guardo allo specchio. Il nuovo James Potter mi sorride. Beh, in fondo, a parte i capelli sono sempre lo stesso. E anche loro... sono comunque troppo ordinati. Una manata ci starebbe bene lo stesso, no? Approvo. E me li arruffo comunque, anche se un po' di meno per rispetto verso il mio povero parrucchiere Lunastorta. Cosa dovevo fare? Ah, sì, ora ricordo! Mi caccio una mano in tasca e stringo il boccino d'oro. Lo lancio fuori e lo guardo svolazzare giù, verso il campo da Quidditch. Addio, boccino. Addio piccolo James. E' in arrivo il nuovo Ramoso!
E tutto grazie a te, Lily Evans.