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Autore: Kathryn Krystine    07/09/2011    2 recensioni
"Dentro alle Cioccorane ci sono delle figurine... sai, per fare collezione... Streghe e Maghi famosi. Io ne ho circa cinquecento."
La figurina numero 32 delle Cioccorane è dedicata a Bridget Wenlock, famosa studiosa di Aritmanzia che scoprì le proprietà del numero 7.
Ma com'è arrivata a queste storiche scoperte?
Quali avvenimenti hanno influenzato le sue decisioni nel campo accademico?
E cosa c'entra quella peste di sua cugina Cecily?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Momenti di gloria 


La vita di una bambina di sette anni è sempre difficile. Ci sono le prime amicizie da gestire, i primi litigi da affrontare, le prime lezioni scolastiche da imparare... 
Ma la vita è particolarmente difficile se la bambina in questione si chiama Bridget Wenlock, è figlia di due celebri pozionisti ma a sette anni compiuti -proprio oggi, tra l’altro- non ha mai mostrato di avere nemmeno un solo briciolo di magia. 

 Non che lei non ci abbia provato. 
Decine di volte ha pronunciato formule magiche a mezza voce, sperando di ottenere un effetto qualsiasi, senza mai riuscire. 
Centinaia di volte si è concentrata e ha tentato di spostare qualcosa con la forza del pensiero, ma le è venuto solo un gran mal di testa. 
Migliaia di volte ha preso di nascosto la bacchetta di sua madre, ma l’unico risultato che ha mai ottenuto agitandola è stato rischiare di cavare l’occhio al gatto. 
Dopodiché, semplicemente, ha smesso di provare. 
E’ piuttosto affezionata al gatto. 

Certo, essere in possesso di qualche potere magico renderebbe tutto più semplice per Bridget e, deve ammetterlo, un po’ è gelosa di chi li ha. Ma il fatto di esserne priva non le crea particolari problemi: non le dispiace allacciarsi il vestitino con le mani anziché a suon di bacchetta o alzarsi a prendere le cose piuttosto che Appellarle. 
Il problema della bimba, anzi i problemi, sono però strettamente legati a questo argomento. 

Primo problema: i suoi genitori. 
Bridget sa che sebbene si sforzino di essere gentili e le dicano che a loro non importa della magia, sperano segretamente che un giorno in lei scocchi una qualche scintilla e che diventi la più grande strega della Terra... Magari seguendo le loro orme come pozionista. 
Lo percepisce da come la guardano ansiosamente ogni volta che sfiora una bacchetta magica, e da come borbottano imbarazzati “In fondo non significa nulla, capita con i bambini...” quando ogni volta non succede niente. 
Bridget non vorrebbe deludere i suoi genitori, ma non sa come fare. E pensa sempre che quei due farebbero meglio a rassegnarsi: con lei non c’è speranza, deve sicuramente essere una Maganò. 

Secondo problema: la sua adorata cugina Cecily. 
Cecily ha due anni più di lei, e ovviamente è la Strega Perfetta. Ha iniziato a fare vere e proprie magie quando aveva quattro anni, e adesso che ne ha nove sa già preparare diverse pozioni senza l’aiuto dei libri (non a caso, i suoi genitori quasi la venerano) e trasformare la farina in una zuppa deliziosa solo agitandovi sopra la bacchetta. 
E’ un fenomeno. Al contrario di lei, come non manca mai di ricordarle. 

Sebbene Cecily detesti sua cugina -sentimento totalmente ricambiato, comunque- non lo ha mai ammesso direttamente: anche le sue prese in giro sono lanciate con tono fintamente scherzoso (“Sei davvero una schiappa in questo, Bridge! Non sai proprio farlo quello, Bridge! Oh, andiamo, non ti sarai mica offesa? Scherzavo!”
La tipica cugina che nessuno vorrebbe avere, insomma. 

E’ per questo che Bridget non perdonerà mai, mai ai suoi genitori di averla invitata a cena insieme agli zii, per il suo compleanno. 


 * 


Bridget e Cecily non si vedono spesso. Cecily vive in un villaggio non troppo lontano da quello della cugina ma non le è permesso lasciarlo da sola, e i suoi genitori sono sempre troppo impegnati per accompagnarla. Quando si incontrano, però, di solito se ne vedono delle belle. 
Come questa sera. 

La cena cuoce su un fuocherello viola nell’angolo della stanza, e gli adulti in piedi lì accanto tengono d’occhio la cottura mentre chiacchierano tra loro. Solo quando il cibo è perfetto si uniscono alle due bambine, che non hanno smesso nemmeno per un secondo di lanciarsi sguardi omicidi da un lato all’altro del tavolo, e le coinvolgono nella conversazione. 

Ma la pace dura ben poco: ben presto la chiacchiarata viene dirottata su un argomento che decisamente non è tra i preferiti di Bridget, ovvero l’ennesimo successo di Cecily nel preparare una pozione. 

“L’ordine di inserimento degli ingredienti era rigorosissimo, ma Cecily li ha mescolati tutti alla perfezione” esclama compiaciuta la zia Mary. “Non ho mai visto niente del genere da una bambina della sua età”. 

A Bridget piace sua zia, ma quando si vanta di sua figlia in maniera così esagerata la trova piuttosto antipatica. 

“Già” conferma lo zio, altrettanto entusiasta “La pozione mi ha fatto crescere i capelli di un buon metro prima che riuscissimo a bloccarne gli effetti”. Ridacchia soddisfatto. 

Cecily indirizza a Bridget uno sguardo trionfante che fa infiammare di rabbia la bambina. Ok, non sarà brava come lei a preparare pozioni, ma di certo ha altre qualità! Come... ehm... raccogliere fiori. I mazzi di fiori raccolti da Bridget sono sempre bellissimi. 

“E tu, Bridge?” chiede improvvisamente Cecily, come se avesse percepito la sua rabbia ma volesse farla aumentare “Come va con la tua magia?” 

Bridget digrigna i denti e si prepara a rispondere per le rime a sua cugina, ma la voce di suo padre la interrompe prima di riuscire a pronunciare una sillaba. “Bridget non ha ancora... Ehm... Manifestato le sue vere possibilità.” 

La risposta dell’uomo fa arrabbiare la bambina ancora di più. Insomma, perché non la smette di sperarci? Sono anni che ci prova, se questi maledetti poteri ci fossero davvero sarebbero già saltati fuori! Le mani le si stringono a pugno quasi automaticamente. 

“Oh, lo immaginavo” sorride Cecily con una malcelata punta di soddisfazione “Non per offenderti, Bridge, ma sarebbe ora di manifestarle, queste possibilità. Insomma, non riesci nemmeno ad usare la magia per nasconderti decentemente quando giochiamo a Nascondino...” 

Però ti batto sempre lo stesso, pensa Bridget con furia. Le sue mani tremano. 

“Cecily, piantala” la avverte secca la zia Mary. 

 “Scusa” cinguetta la ragazzina con voce docile. 
Ma poi appena sua madre si volta, lei china il viso verso la cuginetta e sussurra piano, in modo che solo lei possa sentirla: “Però, su serio, Bridge,un po’ mi dispiace che sei una Maganò... sono stufa di vincere sempre io” 

E Bridget non ce la fa più. 

All’improvviso, la grande ciotola contenente la zuppa si alza dal tavolo come per miracolo: non c’è nessuno a sorreggerla. Oscilla leggermente, e poi, con precisione millimetrica, piomba dritta sulla testa di Cecily, rovesciandosi. Il suo contenuto denso cola prima sui capelli biondicci della ragazzina e poi arriva al vestito finemente ricamato, sporcando irrimediabilmente entrambi. Alcune gocce colpiscono anche gli altri presenti. 
L’unica ad essere miracolosamente risparmiata è Bridget, che tiene ancora le mani serrate a pugno e fissa la cugina con uno sguardo così feroce da sembrare sul punto di appiccarle fuoco. 

Tutti sono allibiti dall’accaduto, e passa qualche istante prima che qualcuno riesca a parlare. 

“Ma come... Chi...?” farfuglia il padre di Cecily. 
Ed è proprio sua figlia a ritrovare per prima l’energia. 

“E’ STATA LEI!” strilla infuriata la ragazzina, indicando Bridget “NON SO COME HA FATTO MA E’ STATA LEI!” 

Bridget lancia uno sguardo fugace alle sue mani, ancora strette in pugno così energico che le unghie le si stanno conficcando nella carne. Non si era resa conto di essere così arrabbiata. Possibile che...? 

Suo padre la fissa per un secondo. Poi fissa Cecily. Poi torna a fissare lei. E inaspettatamente un sorriso si allarga sul suo viso. 
Prende in braccio sua figlia e la abbraccia. “Oh, Bridget, lo sapevo! Ne ero sicuro!” 

La bambina è un po’ confusa. “Sicuro di cosa?” Non può essere quello che sta pensando, è semplicemente impossibile... 

“Sei una strega anche tu!” In effetti, le hanno sempre detto che ai bambini capita di fare magie involontarie quando sono in preda ad emozioni particolarmente forti... Allora forse suo padre ha ragione... 
Anche sua madre corre ad abbracciarla. “Oh, cara, è fantastico!” 

E allora anche a Bridget viene da sorridere. Per una volta è lei quella in gamba e sua cugina la schiappa. E ha pure la testa coperta di poltiglia. 
Ben le sta. 


 * 


Quando Bridget va a dormire, quella sera, pensa che la giornata non è stata poi così pessima come si prospettava. Lei ha scoperto di avere sul serio dei poteri, suo padre come “premio” le ha permesso di mangiare ben sette dolcetti alla mela, e in più Cecily ha dovuto buttare il suo vestitino ricamato. (Tra l’altro, sua cugina non ha fatto che piagnucolare “Era nuovo!” per tutta la sera, tanto che i suoi genitori per farla calmare le avevano dovuto promettere che gliene avrebbero comprato almeno altri sette, e tutti più belli di quello. Che cosa ridicola!) 

Sette anni, sette dolcetti, sette vestiti. Curioso come questo numero si sia ripetuto tanto, oggi. 

Beh, vorrà dire che da oggi il sette sarà il mio numero fortunato, pensa Bridget prima di addormentarsi. 




Note dell'autrice: questa storia ha partecipato al "The Chocolate Frog Cards Contest" di pikkolaprongs91, classificandosi prima (anche se, dettaglio non trascurabile, abbiamo consegnato solo in due U.U) Ecco il giudizio assegnatomi della giudicia, che ringrazio nuovamente per il concorso davvero simpatico e originale che ha indetto ^^ 

Prima classificata 
 Momenti di gloria di Lucille 

Grammatica e sintassi: 8,25/10 
Hai fatto parecchi errori di punteggiatura: nient’altro. Hai dimenticato qualche punto, e qualcuno l’hai lasciato all’interno delle virgolette, altre volte hai dimenticato di mettere la virgola come in questo caso: 
“L’ordine di inserimento degli ingredienti era rigorosissimo, ma Cecily li ha mescolati tutti alla perfezione” esclama compiaciuta la zia Mary (qui ci va una virgola o un punto: sarebbe più corretto il punto ma essendo lo stesso personaggio che continua a parlare, la virgola rende più scorrevole –0,25 punteggiatura mancata) “Non ho mai visto niente del genere da una bambina della sua età.”(il punto va fuori dalle virgolette –0,15 errore punteggiatura.)  A volte hai sbagliato a mettere le maiuscole dopo i puntini di sospensione:
Come... Ehm(qui “ehm” andava con la minuscola, perché non sei alla fine della frase, ma nel mezzo 0,05)... raccogliere fiori. Poi in un punto hai messo due spazi di troppo per cui ti ho tolto solo 0,05: so che è un errore stupido ma credo sia importante segnalare persino le più piccole sviste.

Lessico e Forma: 9,60/10 
Ti ho tolto 0,40 di lessico per 2 errori : 
1.
Decine di volte ha borbottato (non lo trovo adatto:un incantesimo non si borbotta. Quindi poteva andare “pronunciare” o sinonimi, ma “a mezza voce” va bene –0,20) formule magiche a mezza voce, sperando di ottenere un effetto qualsiasi, senza mai riuscire. 
2. 
Cecily ha due anni più di lei, e ovviamente è la Strega Perfetta. Ha iniziato a fare vere e proprie magie quando aveva quattro anni, e adesso che ne ha nove sa già preparare diverse pozioni senza l’aiuto dei libri (non a caso, i suoi genitori la adorano(di nuovo trovo inadatto il lessico: per prima cosa, in genere, tutti i genitori ‘adorano’ i figli, quindi io avrei cercato un verbo molto più forte, anche più esagerato di ‘venerare’, tipo un sinonimo di ‘pendere dalle labbra’; secondo, avresti evitato una ripetizione, in quanto avevi utilizzato a inizio paragrafo l’aggettivo ‘adorata –0,20’) e trasformare la farina in una zuppa deliziosa solo agitandovi sopra la bacchetta. E’ un fenomeno. Al contrario di lei - come non manca mai di ricordarle. 

Inventiva: 5/5 
E’ stata una gioia leggere questa oneshot, hai messo così tanto in tutta la storia, hai dato vita non ad un personaggio ma ad una famiglia. E l’idea delle cugine, del fatto che Bridget fosse una piccola Neville, è stata geniale. Mi va bene che hai solo dato un accenno della perfezione magica del numero 7, perché hai fatto tutto il possibile per dare sfondo al personaggio. Brava. L’inventiva era al massimo. 

Caratterizzazione Personaggio: 15/15 
Bravissima, perché non solo hai caratterizzato la piccola Bridget alla perfezione, ma l’hai fatto anche con la sua famiglia e li hai anche messi in un contesto storico. Molto molto brava nel raccontare i tipici problemi dei pasti in famiglia: è terribile quando i parenti tirano fuori per forza l’argomento di cui non vuoi parlare! Brava. 

Gradimento personale: 15/15 
Bè, direi che il voto parla da sé. Adoro Bridget, e adoro il tuo modo di scrivere e la rivincita di Bridget. 
Ok, l’ultimo ‘Brava’ me lo concedi? 

Brava! 

TOT: 53,85/55
  
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