Titolo:
Make a wish
Fandom:
Camelot
Personaggi/Pairing(s):
child!Morgan/Merlin, Uther
Genere:
Introspettivo, Fluff?
Avvertimenti:
pre-serie, het, flashfic, missing moment
Challenge/Prompt:
scritta per il drabble!meme,
richiesta da Ecate
col prompt
Morgan/Merlin
– sogni di bambina.
Note:
che tipo doveva essere una drabble ed è uscita una flash.
Bah,
non ce la posso fare. Per altro, è veramente
pessima,
ma boh, mi annoiavo. Comunque, è
ispirata all'episodio 1x03 (se non erro), da cui è presa
anche la frase di
Uther "Marry
Merlin, and everything will be yours... except your soul"
Merlin non sorride spesso - ancor
più raramente
lo fa con le labbra e
con gli occhi insieme- , ma la volta in cui Morgan gli chiede di
compiere una magia per lei, succede sul serio: un bel sorriso ampio e
caldo, per
il quale la bambina si sente soddisfatta come se avesse compiuto una
grande impresa.
È proprio bello,
Merlin - pensa Morgan.
Oh, certo non
come lo sono il suo papà o certi nobili di corte,
quelli per cui tutte le giovani dame sospirano.
Però a lei piace tanto, nel modo curioso e
irresistibile con cui ammira da lontano le cose affascinanti e
pericolose - il calore di una fiamma indomata, i fulmini che squarciano
il cielo di notte o le onde rabbiose del mare in tempesta.
L'uomo si china all'altezza di Morgan, piegando un ginocchio a
terra, e la scruta col suo sguardo fosco e senza tempo.
"Esprimi
un desiderio”
Ma quando sta per parlare, la interrompe poggiandole un dito sulle
labbra.
Ha mani forti e robuste, Merlin, segnate da strane cicatrici, ma
sfiora gli oggetti e le persone con una delicatezza irreale, che sa di
meraviglia.
Che
sia già solo questa, una magia?
"Pensalo
e basta, Morgan”
Sospirando di trepida aspettativa, lei lo fa.
Chiude
gli occhi, e d'un tratto si trova dentro ad un sogno impossibile: la
sua vera
mamma - non Igraine, quella madre falsa –
è
viva e le corre in contro per abbracciarla, felice, baciandole la
fronte teneramente, promettendo che non la lascerà
più.
Ed
è così reale,
quel sogno, che appena Morgan si riscuote è convinta di
essere
ancora stretta tra le braccia della donna.
"Non
farla sparire...” si lamenta debolmente,
aggrappandosi alla
tunica di Merlin.
Lui le
dà un
bonario buffetto su una guancia, che subito si tinge di rosso.
"Nessun
desiderio vive in eterno” sussurra prima di rialzarsi, e
Morgan,
confusa,
pensa che anche lui sembri un po' triste adesso.
Rapita, la bambina lo guarda andare via – un fiotto di pura
riconoscenza a scaldarle
il petto, assieme a un'idea improvvisa - e subito corre al capezzale
del
re, da poco ripresosi da un brutto malanno proprio grazie alle cure
dello stregone di Camelot - due miracoli nello stesso giorno, per la
gioia di Morgan.
"Quando sarò
grande, voglio essere la sposa di Merlin!”
Di
fronte a quella dichiarazione decisa pronunciata dalla
boccuccia tenera e ingenua di sua figlia, Uther scoppia in una risata
fragorosa.
Morgan
invece non ride affatto.
Stringe
i piccoli pugni lungo i fianchi, testarda e offesa. Perché i
grandi non la prendono mai sul serio quando dovrebbero?
"Ti
dirò un segreto” le confida allora Uther,
smorzando gli
ultimi
strascichi di divertimento e passando a un tono severo, quasi cupo e
minaccioso.
"Sposa Merlin, e ogni cosa sarà
tua... Eccetto la tua anima”
La
bambina corruga le sopracciglia, incerta – forse
perché non
saprebbe dire
se suo padre stia scherzando oppure no.
E
in fondo, benché sia molto sveglia per i suoi otto anni, non
capisce
appieno le implicazioni di quelle parole.
Cosa sia veramente l'anima è qualcosa che non ha ancora ben
chiaro.
È
come una specie di cuore, le hanno detto, e allo stesso tempo
è
diversa...
È
importante, buona,
eppure non
è una parte del corpo che serva a darle forza per respirare,
correre, giocare,
mangiare e tutto il resto, ecco - di questo Morgan è
piuttosto
sicura.
Decide
comunque di chiederlo.
"Padre, si può
sopravvivere lo stesso senza anima?” domanda con
sincera, limpida
curiosità.
Uther scuote la testa e incurva le labbra all'insù, prima di
scompigliarle i capelli, indulgente.
"Oh sì,
purtroppo o per fortuna, è possibile...”
E a quel punto
anche lei sorride, sollevata e nuovamente speranzosa nella scelta che
ha fatto.
Realizzare
i propri sogni anche solo per un attimo, solamente
rinunciando all'anima?
Sì, non c'è dubbio: quello
è un sacrificio che Morgan è già
disposta a fare.