Tutto
cominciò con un matrimonio
Capitolo 1 ♣ Iniziamo da
qui
Ash Ketchum era sulla
nave che portava da Unima verso Sinnoh,
e, quando sarebbe arrivato alla sua meta, sarebbe stato lì per la seconda volta
dopo circa tre anni. Il motivo di ciò
era dovuto ad un matrimonio, ma non un semplice
matrimonio. Si trattava del matrimonio
di Spighetto.
Il ragazzo aveva
un’idea molto vaga della festa nuziale del suo amico. Sapeva solo che si
sarebbe svolta nella chiesa di Cuoripoli. Era a
conoscenza anche del fatto che sarebbe arrivata molta gente da tutte le parti
del mondo. Prima di tutto perché oltre a lui, anche questa “lei” era molto
popolare.
Si passò una mano
tra i capelli corvini, accennando un lieve sorriso, pensando a tutte le persone
che avrebbe potuto rincontrare dopo tanto tempo. Il suo primo pensiero fu Lucinda: lei abitava a Sinnoh, non sarebbe stato mica così impossibile ritrovarla
ad un matrimonio tra due celebrità. Sorrise, ripensando a tutti i momenti che
aveva passato con lei. Chissà se era cambiata. Gli ritornò nella mente anche Brock. Ah, quel ragazzo, che ora era sicuramente diventato
un uomo. Era un donnaiolo tremendo, ed era certo che, almeno quel lato di lui,
non fosse cambiato.
Sulla sua spalla
c’era il piccolo Pikachu, che era in uno stato di
dormiveglia. Sicuramente si stava riposando perché alle nozze di Spighetto voleva essere sveglio e attivo.
Voltò lo sguardo
lentamente, notando l’immagine di una Iris isolata dal
resto della nave. Aveva lo sguardo pensieroso e fissava il mare azzurro con
intensità. Notò uno sguardo particolare nei suoi occhi, in senso negativo.
Sembrava malinconica, triste.
In quel momento, si
ricordò di una frase di Spighetto su di lei, quando lo aveva avvertito del matrimonio.
Prima gli aveva
parlato di tutte le meravigliose regioni che aveva visitato, e gli disse anche
che aveva incontrato una bellissima ragazza, con la quale si era innamorato al primo sguardo. E dopo tante conversazioni,
momenti passati insieme aveva capito che era una ragazza speciale, diversa dalle
altre, e aveva deciso di sposarla. Solo che per ora il nome e l’identità della
sposa era sconosciuta, per tutti. Neanche i paparazzi
erano riusciti a scoprirlo. Erano arrivati semplicemente a strappare
l’informazione che questa lei era un personaggio famoso.
Poi aveva fatto uno
sguardo serio ed aveva detto ad Ash
una frase, evidentemente con molto significato, ma che lui non era riuscito a
comprendere a pieno.
“Se Iris dopo questo matrimonio mi odierà e
il suo cuore sarà nero dal dolore, consolala tu”
Questa era stata la
sua frase.
Ma Ash continuava a non
comprendere. Perché il cuore di Iris dovrebbe essere nero dal dolore? Ma soprattutto, in che modo avrebbe potuto consolarla?
Si mordicchiò il
labbro inferiore, mentre giocherellava con le mani nervosamente. Ma cosa c’era da essere nervosi? Era solo un matrimonio,
dopotutto.
Eppure sentiva, sentiva che stava per accadere qualcosa di brutto.
Quel giorno Ash era vestito più elegantemente del solito. Portava una
giacca nera e una cravatta dello stesso colore, anche se si intravedevano
delle strisce grigie su di essa. Anche i pantaloni e le scarpe erano nere. L’unico indumento che sembrava essere più allegro era
la camicia bianca che scorgeva dalla sua giacca.
-Néh, Ash- la voce malinconica di Iris lo risvegliò dai suoi
pensieri.
-Ehm…gommennasai Iris, ero mezzo addormentato- queste furono le prime parole di Ash.
Sì, perché nella frase di Iris avrebbe giurato di sentire “sei solo un bambino”
o qualcosa del genere. Eppure quelle parole non le aveva
neanche pronunciate. Anzi, non le erano neanche passate per la mente.
-Tu pensi che avrei
mai potuto avere l’onore di essere la fidanzata di un bellissimo ragazzo più
grande di me?- domandò, accennando un sorriso amaro e spostando una ciocca dei
suoi immensi capelli viola dietro l’orecchio.
-Certo!- le sorrise Ash, anche se a quanto pare sembrava che questa risposta
avesse aumentato il suo sconforto.
Anche Iris quel
giorno era vestita molto bene: portava un vestito verde mela, che arrivava fino
alle ginocchia e aveva una piccola scollatura che lasciava intravedere il suo
seno minuto.
Un rumore lo fece
risvegliare dai suoi pensieri: erano arrivati, finalmente!
-Néh, Ash, dove ci troviamo?- domandò Iris, guardandosi attorno.
-Ma siamo… a Sabbiefine!- sorrise Ash,
guardandosi attorno. Non era cambiato praticamente
niente da quando l’aveva lasciato.
C’era anche lo
studio del buon vecchio professor Rowan. Avrebbe
tanto voluto fare un salto di lì, ma – per sua sfortuna, -- il pullman che
portava a Cuoripoli era già arrivato.
Entrò dentro esso, insieme ad Iris. Si sedettero ai primi due posti
liberi che trovarono, in silenzio.
Iris sembrava che
non volesse rivolgere parola ad Ash, mentre
quest’ultimo non sapeva di che argomento parlare.
-ASH!?! Ma sei tu?! Guarda che adesso
ti faccio una multa per non avermi salutato!- okay, questa voce era fin troppo familiare. Era impossibile sbagliarsi…
-Barry!- urlò il ragazzo dai capelli corvini,
eccitato all’idea di rivederlo, mentre lo sguardo malinconico di Iris si
dissolse improvvisamente, guardando quel ragazzetto dai capelli biondi con aria
più che incuriosita.
Questo era seduto
esattamente al sedile davanti a quello di Ash,
accanto a lui c’era un ragazzo dai capelli marroni,
vicini al rossiccio.
-Ma…aspetta!- fece Ash – Ma quello accanto a te è…Kenny !!
-Ciao amico!-
sorrise lui. –Da quanto!
-Sì- sorrise Ash. –E’
vero, è passato un sacco di tempo dall’ultima volta! Mi fa piacere rivederti, Kenny!
-Oh, chi è la
bellezza accanto a te?- chiese Barry, notando la presenza di Iris, facendola
arrossire non poco per il complimento.
-Si chiama Iris, è
stata la mia compagna di viaggio per tutta Unima.
-Ah, capisco-
mormorò Barry, poi dalla sua bocca uscì un sorrisetto malizioso. -È…la tua
ragazza?
-Eh?!- quasi urlò Ash; stava per
ribattere quando fu interrotto da Iris.
-Ovviamente non lo
sono! Non mi metterei mai con un bambino come lui!
Il discorso continuò
per un bel po’ del viaggio. Parlarono delle loro avventure passate, dei loro
luoghi e dei nuovi pokémon catturati fino a che Ash cambiò argomento,
domandando sul matrimonio.
-Ma voi siete qui
per andare alle feste nuziali di Spighetto?- domandò.
-Sì, io sono un suo
grande fan!- urlò Barry.
-Mi domando però chi
sia la sposa…- mormorò invece Kenny. –Si dice che sia famosa.
-Secondo me è Camilla- obbiettò una voce
alle loro spalle.
-Paul!- disse Ash. –Ah, che bello rivederti!
-Non è lo stesso per
me- mormorò invece il ragazzo, ricevendo una faccia imbronciata da parte
dell’altro.
-Perché dovrebbe
essere Camilla?- domandò Kenny, curioso.
-È famosa, razza di idiota! E poi…boh, è sexy, e ha le tette- commentò,
alzando lo sguardo. Poi incrociò lo sguardo con quello di Barry che lo guardava
leggermente incantato. –Beh, che hai da guardare tu?
-E_Eh…? Ah,
no…niente.
I quattro rimasero
immobili. Paul ritornò a sedersi al suo posto mentre Barry e Kenny cominciarono
a chiacchierare allegramente.
Ash,
invece guardò Iris. Paul l’aveva completamente ignorata! Infatti
durante quasi tutto il tragitto era stata, in silenzio, per i fatti suoi.
Questa non era Iris.
No, non lo era assolutamente! Notò che aveva gli occhi lucidi, stava per
piangere. Erano anni che non si comportava da uomo. Come minimo adesso avrebbe
dovuto farlo. Mise una mano sulla spalla della ragazza.
-Tutto ok?- sorrise
dolcemente.
Purtroppo, la reazione
non fu quella che si aspettasse. La ragazza diede uno schiaffo alla sua mano,
facendogliela ritirare. Una lacrima silenziosa le attraversò il volto. Ash si stupì. Iris non era mai stata
una donna dalle lacrime facili. Mai.
-Come cazzo può
andarmi tutto bene?- urlò Iris nervosamente, attirando l’attenzione dei presenti, compresi Paul, Barry e Kenny. –Sta per sposarsi
l’uomo che a…a…a…
Non riuscì a
terminare la frase, come se le corde vocali non volessero che lo dicesse. Si
mise ad urlare. –Spighetto è
uno stronzo!!
Poi si mise a
piangere a dirotto, coprendosi con entrambe le mani il
volto.
Ash la guardò dispiaciuta, non sapendo come
comportarsi.
-Posso sedermi un attimo io accanto a lei?- si
intromise Kenny, guardando Ash.
-…D’accordo.
Si scambiarono i posto.
-Che vuoi tu?-
domandò Iris asciugandosi le lacrime cercando di fare la dura. Kenny si intenerì subito, guardandola.
-Io e te siamo uguali- mormorò semplicemente. Lei alzò lo sguardo.
-E…Eh??
-Siamo nella stessa
situazione- continuò Kenny.
-La persona che ami si sta per sposare?
-No.
-E allora, che cazzo
dici così?- quasi si imbestialì.
-Però è fidanzata
con un bellissimo uomo- Iris lo guardò, accennando un
sorriso pieno di compassione, e lui la ricambiò con lo stesso amaro sorriso,
poi continuò. -Almeno tu hai saputo del matrimonio da Ash,
penso.
-Sì…è così.
-Io invece l’ho
saputo da lei in persona, il fatto del fidanzamento. E mentre lei me lo diceva io vedevo la sua espressione: era euforica, contenta,
era…bellissima.
-Oh…
-Ma dato che queste
notizie si spargono come un incendio l’ha saputo anche Paul. Ed è diventato
sempre più violento, nei confronti di tutti. Evidentemente anche lui prova per
lei li stessi sentimenti che provo io. Però la cosa
che mi rende felice…e che anche lei verrà con il suo fidanzato al matrimonio. E
la rivedrò, scommetto che sarà ancora più bella…
-Capisco. E…- Iris
arrossì, cominciando a giocherellare con le mani. -...e…hai
intenzione di dichiararti?
-No. Lei lo ama, lei ha lui…ricco, bello. Io non
valgo niente per lei.
A quelle parole,
ricevette un pugno da parte della ragazza, che lo fece quasi cadere a terra.
Per sua fortuna, si era aggrappato al sedile in tempo.
-I…Iris, ma che…?
-Non mi piacciono le
persone che dicono queste cose…i deboli come te… Non hai detto che anche lei
sta andando al matrimonio? Quindi non sei venuto fino a qui a fermarla
determinato ad affrontare qualsiasi cosa per averla al tuo fianco?!
-Ma lei ha…quel
ragazzo…
Non riuscì a
terminare la frase che Iris gli diede un violento schiaffo.
-Vedi di darti una
svegliata, cretino! E smettila di fare il
piagnucolone. Se davvero fossi innamorato di lei mi
avresti già detto che non l’avresti lasciata in mani a quel tizio per nessun
motivo al mondo, cazzo! Mi dai proprio sui nervi!
-E…Ehm…calmati,
Iris.
-Kenny- la voce di Paul li interruppe. –Non mi dire
che le hai parlato di…
-Pure tu, eh!- lo
rimproverò Iris. –Ti decidi a darti una mossa con
questa ragazza! Vai da lei e dille i tuoi sentimenti!
Paul stette in
silenzio, si limitò a guardarla con aria sorpresa, come per nascondere la sua
malinconia. Iris assunse un tono triste e debole. –Dico sul serio, Paul. Lo
dico per te. Vai da lei e dille che la ami. Se non lo fai adesso…- una lacrima le scese dal volto. -…te ne pentirai per sempre.
-…
-E in quanto a te!-
ritornò a guardare con aria minacciosa il povero Kenny.
-S-S-S-S-Sì…?
-Invece di limitarti
a desiderare che lei sia felice…perché non la rendi felice
tu?
-io…
-Perché vuoi lasciar
fare agl’altri? Smettila di fuggire!
-Va bene- quasi urlò
Kenny, più determinato che mai, mentre Paul fece un sorriso silenzioso,
ma sincero.
Il resto del tempo
passato in pullman si passò tra chiacchiere e risate.
Iris era più che
contenta di aver dato un po’ di fiducia a quelle due teste bakate,
però rimaneva il fatto che tra lei e Spighetto le cose non si sarebbero risolte tanto
facilmente. Però aveva deciso! Prima del matrimonio
sarebbe andata nel camerino di Spighetto per
confessarle i suoi sentimenti.
Arrivati a Cuoripoli, il bus si fermò, facendo scendere tutti davanti
alla sua maestosa chiesa, tanto che solo pochi riuscirono a trattenere un “Whoa”.
-Wow! Non pensavo che Sinnoh
fosse così bella!- mormorò entusiasta Iris.
-Sì, è proprio favolosa.
Sinnoh è più favolosa di tutte le regioni messe
insieme!- urlò Barry contento.
-Cosa? Guarda che
non c’è paragone tra Kanto e Sinnoh!-
lo bestemmiò Ash, scontento che Barry avesse – in un
certo senso – insultato il suo amato posto di nascita.
-Ehh?? Ma cosa hai bevuto prima di venire qui? Sinnoh forever!
-Ho detto Kanto!
-Sinnoh!
-Kanto!
-Sinnoh!
-Kanto!
-Unima- disse semplicemente sicura
si sé Iris, sorpassando i due con aria di superiorità, lasciandoli a
bocca aperta.
-Kanto...- sussurrò tra sé e sé Ash
prima di entrare in chiesa, seguito dagl’altri. Si sedette alla
quarta fila, il posto più davanti che per miracolo aveva notato. Notò
che davanti a lui c’erano ben tre persone di sua conoscenza.
-Burgundy! Tracey! Ursula!- urlò contento.
-Ehi Ash, ma sei proprio tu!!- disse Tracey contento.
-Oh, ciao- mormorò
Ursula quasi delusa della sua presenza, poi si rigirò dall’altra parte.
-Ehmm…Burgundy…?- mormorò Ash,
notando che la ragazza non si era ancora girata.
-È troppo impegnata
a piangere- gli sussurrò Tracey nell’orecchio –Ho
provato a consolarla ma…
-Ma?
-IIIIHH…- e si girò
dall’altra parte, facendo scendere una gocciolina dalla testa di Ash, poi si girò attorno. –Ma…Iris è scomparsa!
*
-Mmmhh…- Iris meditava davanti al camerino
dove c’era Spighetto. Doveva dirglielo! Ora o
mai più. Aveva aspettato troppo tempo! In fondo l’aveva detto anche a quel
ragazzo, Paul.
Se non
lo fai ora te ne pentirai per sempre.
Si fece coraggio,
guardando la maniglia della porta. Esitò, però poi si arrese, e decise di
bussare alla porta.
-Si può?- domandò.
-Sì, certo! Chi è?
Ora o mai più!
Entrò in un colpo
solo.
-Sono io- sorrise dolcemente, guardando la
meravigliosa visuale davanti a lei. Vestito così elegantemente…Spighetto era semplicemente bellissimo.
-Oh, Iris- fece
sorpreso lui, poi assunse un’aria seria.
-Non saresti dovuta
venire qui.
-Perché? La mia
presenza non è gradita?
-No. È solo che non voglio farti soffrire.
A quel punto ad Iris le vennero le lacrime agl’occhi, e cominciò a
piangere.
-Allora fammi
felice.
Si avvicinò a lui,
ancora seduto sulla sedia, e con un colpo solo mise entrambe le mani ai bordi
di questa, così da non poterlo fare fuggire.
-Iris…?- mormorò
lui, quasi terrorizzato. –Che…che intenzioni hai?
-Io…io ti amo, razza
di idiota!- gli urlò. –Ora ti farò vedere come
riuscirò a provocarti piacere, molto meglio della tua futura sposina.
-No, Iris…non fare
pazzie! Non potrebbe mai funzionare! È pura pedofilia!
-Non me ne frega
niente!
Detto questo si stese sopra di lui e fece terminare la distanza
che c’era tra le loro labbra, ma lui la distaccò poco dopo.
-Iris, perché non
vai a sederti insieme agl’altri?- domandò, leggermente agitato dalla pazzia
della ragazza.
-…Ti odio, sei uno
stronzo!- urlato questo se ne andò sbattendo bruscamente la porta, mentre Spighetto fece un sospiro di sollievo.
-Possibile che sia
così ostinata…?
*
Ash stava cercando di consolare Burgundy con Tracey, mentre Ursula osservava affascinata la bellezza di
quella chiesa.
-Solo una bellissima
sposa è degna di questa chiesa…- sussurrò, aggiustandosi i boccoli rosa.
Ash notò che Iris si era seduta accanto a lui.
-Ehi, ma dov’eri
finita?
-Fatti gli affari
tuoi, scemo!
Ash ammutolì.
Si sentì un rumoroso
suono di campane, e notarono che lo sposo stava già salendo i gradini per
arrivare sull’altare. Appena compiuta questa azione,
ad Ash sembrò che lo stesse guardando. Oppure stava
guardando Iris?
Non ebbe neanche il
tempo di riflettere sul significato di quello sguardo o a chi fosse diretto che
partì una musichetta, pronta ad accogliere la sposa.
Il corvino si voltò,
vedendola entrare, nonostante fosse coperta dal velo, Ash
quello sguardo l’avrebbe riconosciuto tra mille.
Il suo sorriso si
trasformò in un volto sconvolto.
-M…Misty…?
Spazio
Autrice:
Ed ecco
qua la mia prima fan fiction in assoluto. Spero vi sia piaciuta!
Lasciate
qualche recensione, giusto per farmi sapere se la storia è stata di vostro
gradimento.
Comunque
nel corso della storia vedrete un sacco di coppie contendersi, ma solo alcune
riusciranno a sopravvivere!
E
comunque, cosa succederà durante il matrimonio? Qualcuno lo fermerà? E chi? E
perché?
Scopritelo
nel secondo capitolo di questa fan fic!