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Autore: cucciola99    08/09/2011    3 recensioni
Qualcosa su questa storia... Ispiratami da Art Attack e da un link su facebook. Un centro ricreativo e una gara.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Lanie Parish, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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An Art Attack

 

New York. 22 luglio 1982. Un piccolo Richard Castle, o al tempo Richard Rodgers, guardava la televisione. A un certo punto fanno una pubblicità che dice: "Concorso per tutti i bambini dai 4 ai dodici anni! Costruisci il tuo attacco d'arte! Venite al centro ricreativo "An Art Attak" sulla 20esima strada il 25 luglio alle 10.00 a.m., lì troverete tutto quello che vi serve per costruire il vostro attacco d'arte. Inoltre sarà anche un bel gioco di squadra perchè i bambini di 4, 6 e undici anni coopereranno per vincere!" Il piccolo Rick vuole partecipare a tutti i costi così va a chiamare la madre.

"Mamma! Mamma! Voglio partecipare a quel concorso!" Dice Rick indicando il televisore e spiegando alla madre quello che avevano detto subito prima.

"D'accordo piccolo mio. Tra tre giorni andremo a quel concorso se proprio vuoi." Rispose Martha sorridendo.

"Siiiii! Evviva!" Esultò Richard saltellando felice.

 

TRE GIORNI DOPO; 9:30 a.m.

 

"Richard, sei pronto? Dobbiamo uscire o faremo tardi." Urlò Martha al figlio che tardava a scendere.

"Arrivo mamma!" Si sentì urlare dal piano di sopra.

Dopo mezz'ora di macchina arrivarono a destinazione. Il centro ricreativo era davvero enorme c'erano già una decina di bambini che aspettavano con i genitori davanti alla porta. Nel frattempo alcune persone stavano smistando i bambini in squadre di 4.

Arrivò il turno di Richard che venne messo in squadra con una bambina di 4 anni e due bambini di 6. Fecero subito amicizia e si sedettero subito in un tavolino come tutte le altre squadre.

"Ciao. Io sono Richard. Voi come vi chiamate?" Chiese Rick presentandosi agli altri tre.

"Ciao. Io sono Kevin." Si presentò uno.

"Ciao. Io mi chiamo Javier." Disse l'altro, con la pelle scura.

"E tu come ti chiami, piccolina?" Chiese poi Rick alla bimba accanto a lui.

"Kate." Rispose quella sorridendo.

"Bene Kate. Ci aiuterai a fare questo 'attacco d'arte'?" Chiese ancora Richard sorridendo dolcemente alla piccola.

"Sì!" Rispose Kate decisa sorprendendo i suoi nuovi amici.

"Che cosa costruiamo?" Chiese impaziente Javier.

"Castello!" Urlò la piccola Kate eccitata.

"Avete idee migliori?" Chiese Kevin guardando Rick e Javier che per tutta risposta scossero la testa.

"Vada per il castello allora." Decisero i tre.

"Di che colore lo facciamo?" Chiese Rick rivolgendosi agli amici.

"Blu." Risposero Kevin e Javier mentre la piccola Kate ancora rifletteva sul colore da mettere.

"Viola!" Esclamò poi all'improvviso facendo sobbalzare gli altri.

"Blu e viola...- pensò Rick -stanno bene insieme. Sì, si può fare." Esordì infine.

"Ciao ragazzi, avete bisogno di aiuto? Io sono Neil, il grande artista! Sono qui per aiutare i bambini atrovare l'ispirazione!" (Ispirazione: qualcuno mi ha forse chiamata? Me: no, non ti ha chiamata nessuno, torna pure a dormire) Disse un uomo dall'aria simpatica avvicinandosi ai bambini.

"Grazie Neil. Secondo te possiamo costruire un castello di cartone e dipingerlo di blu e viola?" Chiese Rick gentilmente.

"Perchè no, è un'ottima idea. Voi bimbi andate a prendere i colori, io intanto vi porto il materiale." Rispose Neil sorridendo.

"Ok, grazie."

I quattro incominciarono a dirigersi verso il tavolo dei colori quando Kate cominciò a camminare per conto suo ma per fortuna Javier fu più veloce e l'acchiappò prima che si potesse allontanare troppo.

"Dove vai, Kate? Il tavolo dei colori è di qua!" Esclamò Kevin poi Javier si avvicinò tenendo Kate per mano.

"La tieni tu Rick? Io non ce la faccio, è troppo peperina." Disse poi all'amico spingendo Kate verso di lui.

"Certo. Vieni Kate." Rispose Rick prendendo la manina di Kate e conducendola verso il tavolo dei colori.

Presero il blu e il viola per la parte grande del castello e il giallo, l'oro, l'azzurro e il nero per i dettagli. Dopodichè arrivarono al tavolo dove Neil aveva appena posato il cartone che avrebbero utilizzato per costruire il castello insieme a qualche pinzatrice, dello scotch, delle forbici e della colla. Stavano per cominciare quando si avvicino a loro una bambina castana dalla pelle scura che li salutò con un sorriso.

"Ciao. Mi chiamo Lanie, sono arrivata in ritardo e mi hanno messa nella vostra squadra." Si presentò la bambina.

"Ciao Lanie. Io sono Richard e loro sono Kevin, Javier e la piccola Kate." Disse Rick salutando a sua volta.

"Ciao." Dissero Lanie, Kate, Kevin e Javier all'unisono.

"Qunti anni hai?" Chiese poi Javier notando che la bambina era leggermente più grande di lui e Kevin.

"Otto." Rispose la piccola semplicemente poi si sedette e guardando il materiale davanti a se' chiese: "Che cosa dovremmo costruire?"

"Un Castello." Rispose Kevin rimasto zitto fino a quel momento.

"Ok. Mettiamoci al lavoro!" Disse decisa Lanie guardando davanti a se'.

Molti ritagli e pinzate più tardi avevano già finito la struttura base del castello e dovevano solo dipingerlo e lasciarlo asciugare dopodichè sarebbe stato pronto.

Comiciarono a immergere i pennelli della tempera e dopo due secondi Rick, Kevin e Javier erano già tutti sporchi.

"Ahahahahah!" Lanie e Kate scoppiarono a ridere nel vedere gli amici con tutta la faccia dipinta di blu, di giallo o di azzurro.

"Hey! Anche Kate ha le mani sporche!" Si difese Rick offeso.

"Sì ma Kate è più piccola e poi un conto è avere le mani sporche un'altro è avere la faccia tutta imbrattata!" Rispose Lanie scoppiando di nuovo a ridere.

"Bene, adesso finiamo però." Disse Kevin ansioso di sorvolare sull'argomento.

"Ok." Rispose Lanie ricomponendosi e riprendendo il suo lavoro.

Molti schizzi di tempera e qualche lavata di mani (e faccia) più tardi la squadra aveva completato il castello.

"Bello bello!" Esclamò Kate a lavoro finito battendo le mani.

"Già. E' venuto proprio bene." Disse Richard osservando soddisfatto il lavoro.

"Che ne dite di portarlo su quel tavolo e fare scrivere i nomi su una targhetta?" Propose Lanie indicando un tavolo in fondo alla grande sala.

Dopo che ebbero portato il lavoro al tavolo e fatto scrivere i loro nomi su una targhetta Martha Rodgers si avvicinò ai bambini.

"Mamma!" Esclamò Rick avvicinandosi alla madre.

"Ciao Rick. Voi dovete essere i compagni di squadra di Richard. Io sono Martha, la mamma di Rick." Si presentò l'attrice sorridente abbassandosi per vedere meglio i bambini.

"Rick, tesoro, vuoi che i tuoi amici vengano da noi a giocare oggi? Tanto la premiazione sarà solo domani." Propose la donna ricevendo subito una risposta positiva dal figlio.

"Tranquilli ho già chiesto ai vostri genitori, verranno anche loro con noi." Disse Martha ai bambini.

"Ok." Risposero tutti in coro mentre i genitori si avvicinavano.

"Allora è deciso! Seguiteci in macchina, non ci metteremo molto." Annunciò la donna agli altri genitori cominciando ad avviarsi verso l'uscita.

Non molto tempo dopo erano a casa Rodgers gli adulti a bere un drink e a chiacchierare tutti insieme e i bambini a giocare con un puzzle colorato con i pezzi grossi che rappresentava un castello dei maghi.

Dopo qualche ora trascorsa in compagnia il gruppo si separò per poi rivedersi il giorno dopo al centro ricreativo.

Il giorno successivo la premiazione ebbe luogo alle 10.00 a.m. al centro ricreativo dove l'allegro gruppetto si era ritrovato.

"E i vincitori sono... Richard, Lanie, Kevin, Javier e Kate!" Annunciarono dopo qualche minuto di presentazione e attesa.

"Siiiiiii!!!!!!" Esclamarono in coro i cinque bambini andando a ritirare le loro cinque piccole coppe.

"Bene, e adesso vi salutiamo e continuate a venire per continuare a divertirvi con tutti gli attacchi d'arte che volete! Arrivederci a tutti!"

Il gruppo si salutò promettendosi di rivedersi presto al centro ricreativo peccato che tutti si dimenticarono presto di quella promessa e gli anni passarono. I bambini dei compagni di squadra ricordavano solo il nome.

 

New York. 12esimo distretto di polizia. 25 Gennaio 2012.

 

"Ragazzi! Qual'è il primo premio che avete vinto da bambini?" Chiese lo scrittore ai suoi amici.

"Non lo dirò prima di te Castle!" Ribattè la detective continuando a camminare verso l'ufficio di Montgomery.

"Chissà perchè il capitano ci ha chiesto di portare qui il primo premio vinto da bambini." Disse a un certo punto Esposito pensieroso.

"Non saprei. Ce lo faremo dire da lui tra poco." Rispose Ryan mentre la detective bussava alla porta del capitano.

"Avanti." Si sentì dire da dentro.

Beckett, Castle, Ryan, Esposito e Lanie entrarono nell'ufficio di Montgomery.

"Uscite i vostri trofei." Li esortò il capitano. Loro obbedirono e rimasero allibbiti a ciò che videro.

"Ma voi... cioè... è come penso io?" Chiese ancora scioccata la detective.

"Credo di sì, Becks." Rispose lo scrittore aanche lui sconcertato.

"Oh..." Disse semplicemente la detective arrossendo poi scoppiando a ridere.

"Che hai da ridere, Beckett?" Chiesero all'unisono Castle, Esposito e Ryan che cominciavano a preoccuparsi al ricordo di ciò che poteva avere scatenato nella detective quella risata.

"E' che eravate così buffi con le facce tutte dipinte!" Rispose la detective ancora ridendo e trascinando nella risata anche l'anatomopatologa.

"Ok, va bene eravamo buffi e allora? Comunque tu a quattro anni eri davvero tenera." Rispose lo scrittore facendo tacere Kate di botto.

"Che ne dite festeggiamo?" Propose Lanie una volta calmatasi.

"Festeggiamo!" Risposero tutti in coro mentre Montgomery usciva una bottiglia di champagne e sei bicchieri per brindare.

"Alla nostra amicizia!"

NOTE DELL'AUTRICE: Buongiorno a tutti!!! Sono tornata (di nuovo) con una ff che durerà sì e no due capitoli, però il prossimo ve lo dovete sorbire...

allora, cominciamo con i ringraziamenti: ringrazio tantissimo cristy01 per avermi ispirata e ancora cristy01 e Caskett96 per averla letta in anteprima. (Ebbene sì, in questo caso gli aiuti vanno di regione in regione) "Ma che spari Anna?" Ma buongiorno ispirazione, ben svegliata! Oltre a scocciare mentre scrivevo ieri sera hai fatto altro? "Forse è meglio che vada..." Sì, vai vai tanto non ho più bisogno di te oggi.

Ok, detto questo vi saluto!
Baci Baci!

Anna

   
 
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