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Autore: alessiasc    08/09/2011    0 recensioni
One Shot sui Metro Station, incentrata sopratutto su Mason Musso, quello figo con i capelli leccati da una capra. *ç* ENJOY IT BITCHES! :)
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sedetti sul bordo del lungo molo di legno, era mattina presto, il molo era deserto se non per i soliti pescatori mattutini che speravano che qualche bel pesce abboccasse, e così infatti spesso era. Guardai l'orizzonte rosato. Il sole era ancora basso sul mare, il clima era perfetto: il vento leggero mi scompigliava leggermente i capelli, regalava un'ottima sensazione di freschezza. Era un venticello pulito, umido, diverso da quello che sulla spiaggia californiana c'era stato nell'ultimo periodo. Mi scese una lacrima sulla guancia e prontamente l'asciugai. Odiavo piangere, con o senza gente intorno. In realtà la gente che c'era non faceva alcuna differenza, odiavo piangere perchè facevo del male a me, non per quello che la gente poteva pensare. Mi sfilai le scarpe e intinsi la punta di un piede nell'acqua cristallina, poi anche l'altro. Rabbrividii al contatto con l'acqua fredda, poi mi sforzai e rimasi immobile. Le onde sfioravano di tanto in tanto il bordo dei pantaloni. Mi alzai in piedi e sfilai anche quelli: avevo il costume. Tornai con i piedi nel mare. Guardai di nuovo davanti a me, e il mio sguardo si perse nell'infinito dell'orizzonte. Il sole era molto più visibile e lasciava quella debole scia di luce sull'acqua, che mano a mano si avvicinava a me e alla terra ferma diminuiva. Ed ecco lì, il flashback, un altro. Chiusi gli occhi per assaporarmi ogni momento di quei ricordi ormai lontani, o troppo vicini. Abbastanza vicini da poterli vedere, abbastanza lontani da non poter vivere mai più tutto quello che avevo vissuto quell'ultimo anno.

seimesiprima.
Salii velocemente le scale, due gradini alla volta. Avevo il cuore in gola, sentivo le pulsazioni ovunque nel corpo. Salii di corsa. Ascensore inesistente, dieci piani a piedi, due minuti di tempo prima che tutto diventasse...niente. Senza di lui tutto sarebbe stato semplicemente niente. Era partito il conto alla rovescia, sentivo i numeri rimbombare nella tromba delle scale. Mi mancava un piano, ci misi tutta la forza possibile. Otto, sette, sei...e ancora correvo.
Arrivai davanti alla porta e bussai freneticamente, qualcuno mi aprì, non feci nemmeno caso a chi fosse. Quattro, tre, due...lo vidi lì, tra la folla, sulla terrazza illuminata che si affacciava sulla luminosissima New York City, ma apparentemente da solo, e mi lanciai tra le sue braccia.
Uno. Il mio uno era con lui, lo strinsi a me e le nostre lingue si incontrarono. Mi strinse a se, mentre il resto dell'appartamento urlava.
Buon anno! Buon anno amore mio, non potevo lasciarti andare, non importava niente, se tu non eri con me, è un nuovo anno, possiamo viverlo insieme io e te.
Si staccò dalle mie labbra e ci guardammo per secondi interminabili. Il mio mondo girava vorticosamente, e, forse per la corsa, forse per il bacio, forse perchè eravamo tanto vicini da sentire l'uno il respiro dell'altra, il mio cuore stava scoppiando. Svenni. Svenni e quando mi risvegliai ero nella sua stanza, ed era tutto ancora una volta perfetto.

Un'altra lacrima mi rigò il volto, riaprii gli occhi e il mondo era la solita merda. Mi alzai in piedi e mi guardai intorno. Il mare era calmo, sembrava una piattaforma blu, infinita. Sorrisi nel vedere i primi surfisti sulle spiagge. Mi rattristai nel vedere il loro sguardo deluso da quella piattaforma. Piatta, appunto. Anche io una volta amavo fare surf. Anche lui, una volta. E poi...scossi la testa e mi sfilai la maglietta. Non ci pensai un secondo di più, mi lanciai in acqua.

quattromesiprima.
Splash. "te lo dico io, tu sei completamente scemo!" urlai, quando riemersi dall'acqua. Lui non c'era. "Mason?" lo chiamai di nuovo, nessuna risposta. Poi qualcosa mi prese dai piedi e mi trascinò sott'acqua. Mi aggrappai a lui, con gambe e braccia, e lo strinsi quasi a stritolarlo. Riemerse con me avvinghiata addosso e rise. "scimmia!" risi e lo baciai.
"squalo!" urlai, per poi staccarmi da lui e nuotare fino alla riva.
"kels?" mi girai e lo vidi correre verso di me. Scoppiai a ridere e cominciai a correre per tutta la spiaggia, urlando, ridendo, schizzandolo e lanciandogli la sabbia.
Non si arrendeva. Alla fine, mi arrivò addosso ed entrambi finimmo a terra. Non fece in tempo a toccare la sabbia che si rialzò e mi prese in braccio, per portarmi e lanciarmi in mare. E io non riuscivo a smettere di ridere. Alla fine, mi arresi e rimasi in acqua con lui. Prese la tavola e ci sedemmo su questa. Le gambe nell'acqua. Si avvicinò a me e mi sfiorò le labbra.
"Sei bellissima" sussurrò, sorrisi e lo strinsi a me. "woah Kelsey" disse, guardandomi negli occhi, sorrisi e lo baciai. Ancora e ancora, fino a che sul mare tramontò il sole.
Il cielo era rosso fuoco, e lui era perfetto. Guardavo i suoi capelli lunghi castani e i suoi occhi, grandi, luminosi, come se non avessi mai visto niente di meglio al mondo.
"ti amo Mas" dissi, e poi ancora e ancora. E tutte le volte che gli dicevo quelle due parole, il mio cuore palpitava, gli occhi luccicavano, la testa girava.

Riemersi velocemente dall'acqua e mi tirai indietro i capelli. Odiavo i capelli bagnati in faccia. Odiavo anche le alghe, e i crostacei. E, soprattutto, odiavo gli squali. Erano la cosa che più mi terrorizzava dell'oceano. Solo qualche mese prima, odiavo con tutta me stessa anche il mare. L'acqua salata, la sabbia, le correnti che non sai mai dove ti portano, e quel blu infinito, che non sapevi dove finiva, una fine sconosciuta.
Ora amavo il mare, era tutto ciò che mi teneva ancora in vita. Insieme a quella canzone. Quella canzone, quella canzone, quella canzone.
Secondo la maggior parte della gente era l'unica cosa che mi riportava da Lui. L'unica, al mondo. Non era così, c'era anche il mare, i pesci. C'era il mio cuore, i miei fottuti pensieri che mi riportavano da Lui tutte le volte che volevano. Presi un respiro profondo e m'immersi in acqua.

tremesiprima.
"Ho una sorpresa per te!" Mason entrò nel mio piccolo appartamento senza nemmeno bussare. Sorrisi e gli corsi in contro, per abbracciarlo. "Che sopresa?" esclamai, curiosissima. Lui mi sorrise e mi porse un CD, mi baciò la testa e, senza dire nient'altro, uscì dalla stanza. Sorrisi e chiusi gli occhi per sentire il calore del suo bacio, poi strinsi il CD nelle mie mani e aprii gli occhi. Mi avvicinai al registratore e aprii lo sportello, ci misi dento il CD e richiusi lo sportello. Play.


So take one word you said
you put it in your bed
you rest your tiny head on your pillow
you wonder where you're going next
you got your head pushed to my chest
and now you're hoping that someone let's you in
well i sure'll let you in
you know that you're in
oh kelsey, you

Scoppiai a piangere. Riascoltai la canzone una quarantina di volte, quella sera, poi lo chiamai.
"Mason?" "Hey amore!" "Ho sentito la canzone" sussurrai, ancora piangendo.
"...e?" chiese, curioso. "e ti amo, grazie, davvero, non so come ringraziarti, non so come dimostrarti quello che tu hai appena dimostrato a me!" sentii Mason che faceva un respiro profondo.
"Solo, giura che, qualsiasi cosa accadrà, in qualsiasi momento, mi amerai per sempre" annuii decisa. L'avrei amato per sempre, ma questo era assolutamente ovvio. Mason era la mia vita, ormai passavo la maggior parte del mio tempo con lui, ed era la cosa più bella che mi fosse mai capitata.
L'amavo.

Mi appesi al molo e uscii dall'acqua. Le lacrime incessabili mi rigavano il volto. Mi sentivo una pazza. Forse ero una pazza. Urlai contro il mare, più volte, senza tregua. Lui non mi aveva dato tregua, il mare. Ogni cosa mi ricordava Mason. Ogni gesto, ogni onda. Tutte le onde riportavano a riva quello che era stato disperso in mare, eppure ero andata io a ripredere i pezzi della Sua tavola, quando era andato alla deriva.
Lui e la Sua tavola.
Urlai ancora contro il mare. Urlai di tutto. "Mason, puoi riportarmi anche lui? Eh? Puoi? Sei così infinito, così possente. Hai tutto, hai la maggior parte della terra, perchè Lui? Lui era mio, era l'unica cosa Mia su questa terra, e me l'hai portata via!" ero impazzita. Mi sedetti sul molo, di nuovo, e tornai a guardare l'orizzonte. Oramai le mie giornate erano così, stavo seduta su un molo ad aspettare di sentire la sua voce, di nuovo.
Stavo seduta su un fottuto molo per rivedermi quei momenti davanti agli occhi. Stavo seduta su quel molo e mi importava solo di Mason. Solo di lui, come era sempre stato. La mia promessa, era la mia promessa, e la stavo mantenendo.


And I'd Swim The Ocean For You, The Ocean For You, Woah Kelsey.


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Bene, torniamo indietro nel time u_u questa OS l'ho scritta tipo molti
mesi fa ma mi piace un sacco perché mi ricorda i Metro Station (ma
va?!) che mi mancano un sacco (tutti meno che Trace, lo odio gyewr
mio Dio! - piccola parentesi LOL) Spero che vi piaccia :3 ALS !
   
 
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