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Autore: Niahm    08/09/2011    1 recensioni
'Cara piccola Faye, sei nella tana del lupo adesso. Dovresti stare attenta'
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dato che ho un po' di tempo pubblico alcune cosucce che ho nel computer.
Questa l'ha voluta Tatiana.
Buona lettura 
Giorgia


Era sotto la doccia. Da circa una settimana stava lavorando con il padre, imprenditore commerciale, non che architetto professionista, per ristrutturare al meglio la casa. Il padre si era risposato da poco e aveva deciso di far trasferire la nuova famiglia li da loro. Non sapeva nulla ne della nuova moglie ne della figlia di lei. Ci aveva scambiato si e no due parole al matrimonio, Suzan sembrava simpatica, ma non poteva dire la stessa cosa della figlia. Era contrario al loro trasferimento come al divorzio dei suoi genitori. Ma, aveva promesso di non interferire.Si insaponò i muscoli tesi. La sua "nuova famiglia" come piaceva dire il padre sarebbe arrivata tra meno di un'ora. Come gli era stato ripetuto più volte dal padre, quel giorno, avrebbe dovuto esser più presentabile del solito. 'Niente più solo in boxer per casa' diceva. Ed essendo piena estate era una cosa assurda! Si lavò i capelli ed uscì. Si attorcigliò un'asciugamano intorno alla vita e si guardò allo specchio. Sentì un rumore di ghiaia, si affacciò alla finestra. Erano arrivate. Fece uno smorfia. Addio bagno tutto per se! La cosa più orribile di condividere il bagno era che le loro camere erano comunicanti. Bastava aprire una porta per essere nella camera dell'altro. Anche quando il padre lo chiamò per scendere, lui rimase in bagno ad assaporare gli ultimi istanti di libertà.
Non aveva per nulla voglia di scendere, rimase li, addossato alla finestra ad ascoltare il padre che accoglieva delle sconosciute in casa!
'Faye' le sorride cordialmente il padre 'Benvenuta nella tua nuova casa. La tua camera è al piano di sopra, troverai anche Mason li da qualche parte. Ti dirà lui dov'è precisamente' le fece un'altro sorriso allontanandosi per andare a salutare la moglie. Mason che nel frattempo era uscito dal bagno ancora con l'asciugamano alla vita, non aveva sentito l'ultima affermazione detta da Adrian, il padre. Entrò in camera. Era piuttosto in ordine per essere di un ragazzo. Andò davanti allo specchio. Poteva sembrare un ragazzo vanitoso, che se la tira troppo credendosi "miss mondo" ma in realtà non lo era. Si mise una crema emolliente per il viso e si arruffò i capelli. Aveva, senza nemmeno accorgersene, lasciato la porta della sua camera socchiusa. Sentì dei passi nel corridoio, dallo specchio vide la porta aprirsi, credeva fosse il padre che lo rimproverava per non essere sceso a salutare ed a fare gli onori di casa. Se fosse stato lui aveva già la risposta pronta 'Tu mi hai detto che dovevo esser presentabile, ed io lo sto facendo' gli avrebbe detto. Ma non era lui. A meno che non fosse ringiovanito di un paio d'anni e si fosse tinto i capelli di nero. No, era molto evidente che non era lui. Sussultò. 'Oh Cristo Santo!' si strinse l'asciugamano voltandosi. 'Da te non si usano le buone maniere, ad esempio bussare?' 'E da te non si usa che quando siamo in momenti di... diciamo intimità si chiude la porta?' Gli rispose lei di rimando. Era molto evidente che era imbarazzata. 'Mi scusi signorina se sono stato abituato a vivere tra uomini.' Fa un passo avanti sospirando. 
'Sei Faye giusto?' Aveva l'aria scocciata e assai antipatica. 'E tu Mason?' Fece una smorfia pronunciando il suo nome. 'Mi scoccia chiederlo mah, la mia stanza?ì Eh si, era proprio antipatica. 'Entra da li.' disse alla fine. 'Però, per quella cosa che viene chiamata "privacy", ti chiedo di non entrare mai da li per venire qui. Non che tu abbia bisogno di venire qui ecco.' Cercava di esser educato anche se la sua prima risposta che le avrebbe voluto darle era del tipo 'Non scassarmi e cercatela'.
'Beh, la stessa cosa vale per te' disse Faye, stringendo la tracolla e impugnando meglio la valigia. Lo oltrepassò senza degnarlo di uno sguardo ed entrò nella sua camera dalla porta comunicante. Mentre Mason si rivestiva con la massima calma, la ragazza emise un'urlo, facendolo ridacchiare.
'E' uno scherzo voglio sperare' disse lei entrando nuovamente nella camera di lui, con l'evidente sguardo di una che sta andando su tutte le furie. 'Non era stato "accordato" che non saresti mai dovuta entrare da li, o sbaglio?!' Se gli sguardi potessero uccidere, l'occhiataccia che Faye riservò a Mason l'avrebbe fatto. 'Che problema hai adesso?' 'La mia stanza' rispose lei frettolosa 'E' rosa!' disse con puro dusgusto. Mason si affacciò alla porta guardando la cameretta di lei. 'Uhm, lo vedo' disse con evidente compiacimento nella voce. 'Avevo detto a mia madre di dire a tuo padre che non volevo il rosa' pestò i piedi. Il bel moretto, sorrise mostrando le fossette 'Sul serio? ooh, come mi dispiace. Avevo capito da tua madre che volevi la stanza rosa' disse scoppiando a ridere, lei lo fulminò nuovamente. 'Cara piccola Faye, sei nella tana del lupo adesso. Dovresti stare attenta' pensò Mason una volta che lei, indignata, scese le scale per raggiungere la madre.
  
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