La donna entrò nella camera da letto, aprii il cassetto e prese la scatola contenente i suoi vecchi diari.
Erano giorni che faceva la stessa cosa: li guardava senza aprirli, non ce la faceva. In un certo senso non era pronta a tornare nel passato.
Ma un giorno tornò a casa, prese coraggio e aprì il primo diario. Ridacchiò appena vide la sua calligrafia, ricordando quanto fosse disordinata a quei tempi.
Si distese sul letto e iniziò a leggere.

Eccomi qui, sono Regina, ho dodici anni, frequento la James Monroe High School e questo è il mio primo diario.
Ho una bella famiglia, ho due genitori simpatici e un fratello maggiore. Beh, mio fratello non fa parte della frase precedente “ho una bellissima famiglia”.
Io e Nick litighiamo in continuazione e se non erro, non c’è mai stato un attimo in cui ci siamo detti cose belle.
Come tutte le scuole, anche nella mia ci sono i popolari e i non. Indovina un po’? Io faccio parte della sponda dei non.
Ma questo non è un problema per me perché mi piace stare dove sono.
La mia migliore amica si chiama Hilary, la conosco da circa quattro anni e le voglio un bene incredibile.

La ragazza sorrise ricordando tutti i momenti vissuti con la sua vecchia amica ma dopo poco si sentì prendere dalla tristezza.
Loro due si erano perse molti anni prima con la morte dei genitori di Hilary.
Un tragico incidente gli portò via le persone più care che aveva e così andò a vivere con i suoi zii in Inghilterra e si sa, non è una cosa semplice mantenere un rapporto a distanza.
Regina, voltò qualche pagina e riprese a leggere.

Sono un’incapace nello scrivere un diario.
Ero entusiasta nell’incominciare a confidarmi con qualcuno che non mi avrebbe mai potuto giudicare ma poi tutta quell’esaltazione è sparita nei giorni.
Ora le cose sono cambiate e voglio ricominciare, ora ne ho troppo bisogno.
Mi chiamo Regina, ho tredici anni, vivo a New York e frequento la James Monroe High School.
La mia scuola è una merda se potessi la lascerei immediatamente ma non ce ne sono altre nei dintorni.
Ogni singolo giorno mi tocca “combattere” con quelle ragazze che non fanno altro che prendere in giro il mondo in cui vesto e il mio fisico.
Circa un mese fa ho provato ad entrare nel loro gruppo perché essere da quella parte, nei popolari intendo, è molto meglio.
Quando sei una di quelli, tutti i ragazzi ti guardano e le ragazze ti invidiano.
Ma mi hanno detto che non sono abbastanza bella e il mio fisico da taglia 44 non va bene.

Regina smise di leggere e chiuse per qualche secondo gli occhi. Ricordava bene quel giorno.
Tornò a casa piena di rabbia, avrebbe tanto voluto spaccare tutto ma preferì sfogarsi su quelle pagine bianche.
Riaprì gli occhi ritornando alla realtà, voltò pagina e continuò a leggere.

Caro diario,
oggi ho rivisto Harry, il ragazzo che mi piace già da un anno.
Ma come sempre lui non ha visto me. Si può dire che sono completamente invisibile per i suoi occhi.
E io so il perché: sono brutta. La prima cosa da fare è dimagrire, da domani inizierò a fare la dieta.

La ragazza chiuse immediatamente quel diario, lo rimise al suo posto e scese al piano di sotto con il viso rigato dalle lacrime.
Il pentimento la rapì. Se sarebbe potuta tornare indietro nel tempo avrebbe cambiato le cose, quello che stava per fare le avrebbe distrutto degli anni, forse i più importanti della sua vita.