09/09/2011
2 recensioni- DICLONIUS -
"Os iusti
meditabitur sapientiam,
Et lingua eius loquetur iudicium.
Beatus vir qui suffert tentationem,
Quoniam cum probatus fuerit accipiet coronam vitae.
Kyrie, ignis divine, eleison
O quam sancta, quam serena,
quam benigna, quam amoena
O castitatis lilium."
Non è la vita che ci
si aspetta.
Tutti ti giudicano "infetta, sporca".
Ti isolano, ti lasciano marcire dentro, come se fossi qualcosa che non è degna di vivere.
Gli essere umani sanno essere davvero spregevoli.
Bisogna solo eliminare gli aspetti negativi della vita e io ci riesco.
Mille mani che afferrano i problemi, li stringono fino a farli soffocare, fino a sentirli esalare l'ultimo respiro proprio vicino al tuo orecchio, la sensazione di sopraffarli.
La negatività se ne va scorrendo su un fiume rosso dove i volti galleggianti che esprimevano disprezzo hanno cambiato espressione. Occhi spalancati, la bocca aperta in un ultimo grido disperato consapevoli che quella sarebbe stata la loro misera fine. Rimangono solo corpi inermi, vuoti, senza anima. Nulla di simile poteva avere un'anima.
Distruggere la negatività porta alla soddisfazione ma, a sua volta, ad altrettanta solitudine.
Come si può pretendere di accettare qualcuno quando questi non l'ha fatto con voi?
Perché ci si ritrova sempre schiacciati sotto i loro luridi piedi umani?
Si impara che nella vita non si deve mai chiedere pietà quando gli altri non l'hanno avuta con te.
Persino una bambina che fugge da se stessa, che cerca di avere un ben che minimo ruolo nella società non l'ha mai chiesta. Ha solo chiesto un po' d'amore. L'amore di una madre mai avuta, l'amore di un amico sincero, l'amore che serviva per renderla fiera di ciò che è.
Nulla le è stato dato.
Tutti ti giudicano "infetta, sporca".
Ti isolano, ti lasciano marcire dentro, come se fossi qualcosa che non è degna di vivere.
Gli essere umani sanno essere davvero spregevoli.
Bisogna solo eliminare gli aspetti negativi della vita e io ci riesco.
Mille mani che afferrano i problemi, li stringono fino a farli soffocare, fino a sentirli esalare l'ultimo respiro proprio vicino al tuo orecchio, la sensazione di sopraffarli.
La negatività se ne va scorrendo su un fiume rosso dove i volti galleggianti che esprimevano disprezzo hanno cambiato espressione. Occhi spalancati, la bocca aperta in un ultimo grido disperato consapevoli che quella sarebbe stata la loro misera fine. Rimangono solo corpi inermi, vuoti, senza anima. Nulla di simile poteva avere un'anima.
Distruggere la negatività porta alla soddisfazione ma, a sua volta, ad altrettanta solitudine.
Come si può pretendere di accettare qualcuno quando questi non l'ha fatto con voi?
Perché ci si ritrova sempre schiacciati sotto i loro luridi piedi umani?
Si impara che nella vita non si deve mai chiedere pietà quando gli altri non l'hanno avuta con te.
Persino una bambina che fugge da se stessa, che cerca di avere un ben che minimo ruolo nella società non l'ha mai chiesta. Ha solo chiesto un po' d'amore. L'amore di una madre mai avuta, l'amore di un amico sincero, l'amore che serviva per renderla fiera di ciò che è.
Nulla le è stato dato.
Luridi umani.
Voi che credete che vi sia permesso giudicare senza conseguenze!
Tutto quello che cercate è fama, successo, gloria e nessuna di queste vi si addice.
Capaci di farti tentennare instabile quando cerchi di cancellare i ricordi mentre le immagini sono ancora vive nella tua mente, come fossero passate poche ore e non anni.
In grado di manipolare la tua mente, il loro gioco preferito.
Non sarà così per sempre... La quiete arriverà solo quando la mia collera si placherà.
Questo potrebbe non accadere mai.
"La
bocca del giusto proclamerà la sapienza
e la sua lingua esprimerà il giudizio.
Beato l’uomo che sopporta la tentazione,
perché, quando sarà stato messo alla prova,
riceverà la corona della vita.
Signore, fuoco divino, abbi pietà!
Oh, quanto sei santa, quanto serena,
quanto benigna, quanto amabile,
o giglio di purezza."