E invece di aggiornare le altre due storie in corso, eccomi qui a rompervi con un'altra one-shot...
Questa volta però, c'è da precisare che la coppia è un pò strana; ma non posso farci nulla, a me piacciono e ho deciso di condividere questa schifezza con voi!
Spero non sia tanto orribile, buona lettura!


Sono un ragazzo semplice, nella norma.
Con sogni, speranze e passioni.
Sono colto, molto colto;
Timido, davvero troppo timido;
e tranquillo, abbastanza tranquillo.
Non giudico nessuno e pretendo il rispetto da tutti; anche se, a volte, me ne infischio di ciò e... vedrete!
Ho sei amici, una sorella, due tutori e una cugina; stop, non comunico con altra gente.

Poso la chitarra sul letto e scendo in salone.
X: Rama, già hai finito di strimpellare?
Eccola!
L'isteria fatta persona, la gallina fuggita dal pollaio, la ragazza più insopportabile di tutta Buenos Aires; mia cugina.
R: Pensa agli affaracci tuoi, civetta!
Civetta, così l'avrebbero dovuta chiamare, altro che Estefania.
Mi guardò male e proseguì per la sua strada.
X: Rama-Rama -mi sorella correva verso me-, Vale mi ha fatto le treccie storte!
V: Perchè non si sta mai ferma, vieni qua!
Perfetto -pensai-, ma è giusto che un povero ragazzo che è sceso solo per bere un bicchier d'acqua debba 'combattere' in due minuti con tre donne?
R: Alielì, Vale ha ragione; a volte non stai ferma!
A: Fammele tu!
R: Che? io? E' già tanto che riesco a pettinare i miei...
'Fugii' da quella situazione andando in sala prove.
X: Ramita!
R: Oi, Simon... dove sono gli altri?
S: Mar e Thiago in giro e Tacho e Jaz all'incontro di Katch.
R: Ti va di fare una partita alla wii?
S: Veramente anche io sto uscendo con Vale...
R: Ah, fa niente! Buon divertimento.
Me ne tornai in stanza; il pomeriggio si prospettava alquanto noioso.
Beh, ma in fondo, in un sabato di luglio, in pieno pomeriggio, con un tempo fantastico e senza la scuola, chi è che se ne sta a casa?
Solo gli sfigati come me, senza fidanzata e con quei pochi amici tutti impegnati.
X: Rama-Rama -mia sorella fece irruzione nella mia stanza; aveva un viso preoccupato-, Tefy sta soffocando!
R: Chiama Nico, a me non interessa!
A: Nico è a lavoro, ed anche Cielo; in casa ci siamo solo io e te.
R: Vabbè, allora aspetta ch...
A: Ramiro! -mia sorella, sulla soglia della porta urlò con potenza-, non aspetto un bel niente! Io ho otto anni, mi dici come l'aiuto? Muovi quel sedere e vieni a salvare nostra cugina!
Avevo alternative?
Andai in cucina e iniziai a battergli la schiena.
Non tossiva, non fiatava; per una santa volta non rompeva le scatole.
Era rossa in viso, quasi viola, gli sudavano le mani e tremava, di paura, ovvio.
Uno, due, tre, vari colpi; finalmente tornò a respirare.
Prese fiato, si sciacquò il viso e mi guardò dritto negli occhi.
T: Grazie Rama, mi hai salvato la vita.
Alelì la prese per mano e la portò in salone, mentre io rimasi lì, fermo immobile.
I suoi occhi, le sue parole, la sua sincerità.
La prima volta che mi ringraziava per qualcosa, la prima volta che non si rivolgeva a me in modo scorbutico, la prima volta che l'ho guardata attentamente.
Sorvolai a quei pensieri e mi misi a guardare la televisione.
Ore 20.18, Casa Magica
Eravamo tutti seduti a tavola, ogniuno concentrato sul suo piatto, almeno così sembrava.
La scena del pomeriggio continuava ad offuscarmi la mente.
Piano piano delle domande si fecero spazio nella mia testa.
'Perchè non sopporto mia cugina? Perchè la odio tanto? Perchè siamo costantemente in guerra?'
A pensarci bene non c'è un reale motivo; io non gli ho fatto niente e lei non mi ha fatto niente.
Credo che il problema sia un altro.
La diversità, siamo troppo differenti.
Lei amante della moda, sempre con la camicetta dell'ultimo lancio, con un taglio di capelli moderno, l'ultimo cellulare sul mercato, ecc. ecc.
Io sono l'opposto.
Vestiti pochi ma buoni, capelli sempre uguali e cellulare antico.
il vero fatto per cui non mi sono mai trovato con lei, è questo; l'ho sempre vista superiore e, a causa della mia timidezza non ci ho mai stretto un buon rapporto, anche se è mia cugina.
Pov: Tefy
Tra un boccone e l'altro allungo l'occhio verso di lui; ma perchè devi essere mio cugino?
Ogni santo giorno mi chiedo come cavolo ho fatto a non saltarti addosso fin'ora.
Ok, forse è un pò rozzo, monotono e petulante, ma c'è da ammettere che è dannatamente bello.
Forse per colpa della sua timidezza o del mio egocentrismo, o forse è per la consapevolezza di non potergli appartenere come vorrei che litighiamo sempre.
Per non lasciarmi trasportare dalla voglia di lui, un giorno decisi che l'avrei trattato male, come il peggior nemico.
Sospirai, prima o poi arriverà un ragazzo che mi farà dimenticare di lui, spero.
Giorno seguente, Casa Magica, ore 9.53
Tefy: No Nico, non puoi farmi questo; non puoi mettermi in coppia con Rama!
N: E invece è proprio così! Ho già deciso e rimango della mia idea.
Pov. Rama
E' insopportabile; odioso quando Nico si comporta così.
Oggi si è messo in testa che dobbiamo fare le faccende domestiche a coppie di due.
Va bene, fin qui nessun problema, se non fosse che ha stabilito che io devo stare con Tefy.
Ma perchè?
R: Dammi una motivazione per la quale io dovrei stare in coppia con Tefy!
N: Cosa prima...
A: Prima cosa, Nico! si dice 'prima cosa'...
N: Grazie Alelì! -gli tirò un bacio-. Allora, per prima cosa abbassa le penne Ramiro, cosa sec... emmh, seconda cosa, potrei dartene mille di motivazioni!
R: Me ne basta una, grazie!
N: Vuoi la più scontata? Discutete sempre ed io non vi sopporto più; sarebbe il caso che imparaste a convivere! spero che, facendo le pulizie insieme migliorate il vostro rapporto.
Non risposi; mi limitai ad andarmene.
Ore 11.00
Mar: Ramaaaaa.
Sentii urlare il mio nome; la solita Mar! -pensai-.
La raggiunsi in bagno.
M: Io e Thiago abbiamo finito, tocca a te e Tefy, dovete pulire le doccie.
R: Mi fai un favore? la vai a chiamare?
La moretta uscì e poco dopo arrivò Estefania.
R: Dobbiamo pulire le doccie, io faccio quella piccola e tu quella grande!
T: Ma perch...
R: Non si replica!
Mi misi i guanti e iniziai a pulire, pulire e pulire.
Guardai verso mia cugina e la vidi rivolta di spalle intenta a passare una pezzetta.
Sembrava che stesse a 'Caro amico'...
R: Così finirai domani!
T: Se hai finito non c'è bisogno che resti qui!
Sentii nelle sue parola rabbia, tanta rabbia; ma anche tristezza ed incertezza.
A dirla tutta aveva una volce tremolante.
R: Che succede?
Mi avvicinai e scoprii che stava piangendo.
T: Fatti gli affaracci tuoi, non ti è mai importato niente di me!
R: N-non è vero, questo non è vero!
T: Si che lo è! Non hai mai riflettuto, pensato; non hai mai provato a capire perchè ti tratto male, perchè ti attacco; in sedici anni non hai mai capito che ti amo!
Pov. Tefy
L'avevo detto davvero; dalla mia boccaccia erano uscite proprio quelle parole.
Voglio uccidermi!
R: C-che cosa?
T: Lascia perdere, dimentica tutto!
R: Io non lascio stere e non dimentico nulla! Io n-non so c... io ti amo!
T: Cheeeee?
R: S-si! Cioè, io non so se ti amo, insomma, credo di si, non lo so! Sono confuso.
Pov. Rama
La vidi avvicinarsi lentamente a me; aveva gli occhi chiusi, era agitata, si vedeva.
Eravamo contornati da uno strano silenzio, si udivano soltanto il suo respiro inregolare e il rumore dei battiti cardiaci accelerati.
Tre, due, uno, posò le labbra sulle mie.
Un bacio casto, tenero; il mio primo bacio.
La guardai negli occhi; per la prima voltai notai quanto fossero belli.
R: Sono stato uno sciocco, scusa.
T: La sciocca sono stata io, dovevo dirtelo prima invece di torturarti.
Le accarezzai una guancia e mi avvicinai di nuovo.
Scostai i suoi lunghi capelli e la baciai.
La baciai davvero; con passione e con amore.
L'amore che provo per lei.

Ringrazio chiunque sia riuscito ad arrivare fin qui!
Lo so, è una coppia strana di cui abbiamo visto solo qualche accenno, ma nella realtà, i Candeston sono molto uniti e a me fanno impazzire!
Bene, spero che almeno un pochino vi sia piaciuta, tolta la fine che è davvero pietosa.
Un bacio grande, Paola