23 Luglio. Ore 20.45. “The match will start in five minutes” sento questa frase dagli altoparlanti.
Mi trovo a Barcellona, al Camp Nou, lo stadio più bello che io abbia mai visto. Ah, dettaglio importante, amo il calcio più della mia vita, lo trovo uno sport emozionante.
Dal secondo anello riesco a vedere il cielo che è fantastico, con le nuvole rosse che piano piano diventano arancioni, fino a svanire in un viola. Un’altra cosa che adoro è  il tramonto, mi piace vedere le sfumature nel cielo quando cala il sole.
Dov’eravamo rimasti? Ah sì, sta per cominciare la partita, Barcellona-Milan, le mie due squadre del cuore si affrontano in un’amichevole, quando il posto di fianco al mio che speravo rimanesse vuoto per tutta la partita viene occupato da un uomo. Credo di averlo già visto da qualche parte, ma non ricordo e comincio a guardare la partita.
“Sei qui per il calcio o i calciatori?” qualcuno mi parla. E’ lui. “Per il calcio.” Rispondo.
“Meno male, le poche volte che vado allo stadio mi trovo vicino a gente che guarda solo i calciatori.”                                                 
“Seguo il calcio da quando avevo 12 anni, se non guardavo i calciatori a quell’età, è inutile che lo faccia ora!” rispondo con un sorriso.                                                                                                                                                                                                     “Allora sei una tipa a posto.” Dice lui ridendo. E certo che sono una tipa a posto. Odio guardare solo i calciatori, prima viene la mia passione, il calcio, poi il resto!
Dopo questo “scambio di battute e sorrisi” mi godo la partita vinta dal Milan e mi avvio per tornare a casa.