Eccomi con il secondo capitolo UU
ho molte idee per la testa ma non riesco a scriverle quindi ci metto un po' a postare i capitoli!spero che vi piaccia e recensite :D
Buona lettura,giada

I ragazzi erano difronte a me,si erano tutti fiondati sul cibo e mi stavano offrendo di tutto e di più,da patatine a  biscotti, da coca cola ad aranciata.

Zayn che si  era quasi ingozzato nel bere mi sorrise,"allora come ti è sembrato il concerto? o almeno quel che sei riuscita a vedere?",volevo dire tante cose su ciò che avevo visto e sentito,ma non trovavo le parole,così vedendo la mia difficoltà Niall si intromise subito nel discorso venendomi in soccorso "siamo così belli che facciamo svenire le ragazze? ma d'altronde si sa che facciamo quest'effetto!" mi misi a ridere insieme a tutti gli altri ma il bodyguard che prima era sparito ora era tornato e sembrava molto infastidito,guardò prima tutti per poi volgere lo sgaurdo a me "ragazzina,ci sono tre che dicono di conoscerti e ti stanno aspettando quindi sbrigati che ti porto fuori da qui".

L'incanto che si era creato dentrò me si sgretolò a quelle parole,non avevo nessun autografo e nessuna foto con loro,"ehi Sam,calmati puoi essere più cortese con una ragazza sai?" stavolta era stato Louis ad intromettersi e gli fui grata.

Mi alzai dalla sedia e misi giù il bicchiere di coca cola che mi avevano offerto "posso avere almeno i vostri autografi prima di andarmene?" Harry rise sotto i baffi "certo come no,solitamente Zayn da anche il suo numero ad alcune ragazze".Zayn che aveva abbassato l osguardò tirò una gomitata ad Harry.

Fu tutto così veloce,mi darono i loro autografi e li salutai.

Il bodyguard mi prese per un braccio e mi portò fuori,mi ritrovai davanti Alex,Demi e Char,sembravano molto alterate "ehi chi non muore si rivede è?" avrei voluto rispondere male a mia sorella ma tanto sapevo che era una guerra persa e non volevo certo farmi rovinare questo bellissimo giorno da lei "a quanto pare si" mi limitai a dire.

Durante il tragitto verso casa-abitavamo in un appartamente nel centro di Londra-la macchina fu pervasa dal silenzio più totale finchè Alex mi guardò e iniziò a parlare "almeno raccontaci quello che è successo dai".Raccontai tutto e nel frattempo arrivammo a casa.

mi feci una doccia calda e rillassante per poi andare a dormire,il giorno dopo mi avrebbe aspettato un turno stressante di lavoro da Starbucks.