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Autore: Temari    11/09/2011    2 recensioni
- "La Regina era al suo posto, sulla scacchiera.
Così come i due Re.
Era tutto pronto per lo show finale..." -
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Izaya Orihara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Questa è la mia prima fic per questo fandom... dopo tutto questo tempo, mi sono decisa a guardare Durarara!! - che avevo messo nella lista di 'anime da vedere' - e l'ho finito proprio qualche giorno fa. L'idea per la storia che segue mi era venuta in mente intorno al 18° episodio... quindi non tiene conto della fine effettiva dell'anime ^^

Non credo di essere andata OOC, ma se così non fosse ditemelo pure e provvederò almeno ad aggiungere la dicitura negli avvertimenti. ;D

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari


The Last Act






       La Regina era al suo posto, sulla scacchiera.
        Così come i due Re.
        Era tutto pronto per lo show finale... per lo spettacolo che attendeva da mesi, che aveva preparato accuratamente fin nei più piccoli dettagli—seminando
lungo la strada minuscole briciole di pane avvelenato di cui solo lui conosceva la mortalità.
        Si sentiva in fermento. Era da tempo che non provava una tale eccitazione mista ad ansia - dall'ultima volta che era stato ad Ikebukuro, a ben pensarci... già, gli era sempre piaciuta Ikebukuro.
        Dall'alto della sua posizione, osservava i suoi tre pezzi più importanti con un largo sorriso dipinto sulle labbra. Era stato davvero facile manipolare i due giovani Re, fin troppo facile: erano così ingenui! Però era anche vero che era stata quella loro caratteristica ad interessarlo maggiormente... erano perfetti come pedine viventi del suo peculiare gioco da tavolo.
        Erano immensamente divertenti, non mancavano mai di farlo ridere.

        Era finito tutto in un attimo, nemmeno lui saprebbe dire esattamente in che sequenza era successo... ma il risultato finale era stato quello che si era aspettato: la Regina ed i due piccoli Re si erano uccisi a vicenda.
        Il cavallo era arrivato, sì, ma troppo tardi. Così come l'alfiere.
        —Tutto come previsto.
        Era fiero di sé, ancora una volta aveva vinto la partita e con soddisfazione poteva osservare i pedoni accorrere intorno ai sovrani sconfitti, inebetiti ed increduli per un finale tanto tragico, si chiedevano 'perché' e si guardavano l'un l'altro con sguardi vuoti.

       
        Il sorriso di scherno ancora fermamente presente a distendere le sue labbra fini.

        Lui adorava le tragedie. Erano le opere in cui lo spirito umano si esprimeva al meglio, erano una rappresentazione perfetta della natura umana che lui tanto amava.
        Il brulicare dei pedoni e dei restanti pezzi gli facevano tornare alla mente le formiche indaffarate intorno al loro formicaio... in piccoli gruppetti, sollevavano i corpi dei loro sovrani e si affrettavano a portarli al sicuro, lontano da predatori famelici—ma lui poteva vederli perfettamente, poteva rubar loro quelle spoglie per il puro sfizio di farlo...
        Ma decise altrimenti.
        Era più divertente stare lì ad osservarli, dal suo trono, tanto in alto che nessuno poteva raggiungerlo.
        Una volta scomparsa la marmaglia di formiche dalla forma umana, si sedette sul bordo dell'edificio dal quale aveva assistito all'atto finale della sua opera più riuscita... e fu allora che successe...
        Il sorriso gli svanì dalle labbra proprio mentre iniziava a piovere, lavandolo via in un attimo.
        Uno sguardo truce e profondamente contrito gli rabbuiò il volto.
        —Non avrebbe più trovato degli attori tanto divertenti.

        "Dannazione."

   
 
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