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Titolo: La secchiona della quinta ‘B’

Genere: Generale

Raiting: Verde

Personaggio: Hermione Jane Granger

Tipologia: One-shot

Avvertimenti: //

Intrudizione: Un giorno di scuola come tanti per Hermione…o quasi.

 

La secchiona della quinta ‘B’

 

7.00 a.m.

- Hermione, cosa fai qui a quest’ora? - la voce della maestra di storia e geografia le giunse da poco lontano.

- Salve, signora Pepperpott, sono venuta prima per ripassare in vista della verifica di Storia - rispose diligentemente la bambina.

- Hermione, manca ancora un’ora e mezza al suono della campanella!- esclamò stupita la donna.

- Solo un’ora e mezza? - chiese lei spalancando gli occhi – Mi voglia scusare ora, maestra, ma devo assolutamente finire di ripassare - si congedò tornando a immergere il naso nel libro che aveva tra le mani.

La donna la guardò esterrefatta, scosse il capo sorridendo e si diresse verso l’entrata della scuola.

Le 8.30 si avvicinavano e con esse anche i diversi studenti.

Un folto gruppetto di bambini schiamazzanti si andò a mettere proprio vicino ad Hermione.

- Potete fare silenzio, per favore? Qui c’è qualcuno intento a ripassare! - li ammonì riservandogli un’occhiata truce.

I bambini si limitarono a guardarla di bieco e a vociferare tra di loro.

- Ma quella non è la secchiona della quinta ‘B’? -  esordì una bambina dai capelli lisci e biondi.

Hermione non aveva voglia di stare a sentire i loro stupidi pettegolezzi, decise quindi di avanzare verso il cancello della scuola, mancava poco all’orario di entrata.

Quando la campana suonò, la piccola Granger fu la prima ad entrare.

Corse su per le scale, imboccò il primo corridoio a destra ed entrò nell’ultima classe a sinistra, quella vicino ai bagni.

La signora Pepperpot, che già era in classe, le sorrise.

Contenta di essere arrivata prima, decise di mettersi seduta al banco innanzi la cattedra: nessuno avrebbe potuto copiare spudoratamente il suo compito!

Attaccò la cartella alla sedia e ne tirò fuori un foglio a righe, la sua penna stilografica e il calamaio per l’inchiostro.

Il resto della classe non impiegò molto ad arrivare.

Quando tutti furono seduti ai proprio posti, la maestra iniziò a dettare le domande per la verifica.

- Avete a disposizione un’ora a partire da adesso – concluse poi l'insegnante.

La prima penna a gracchiare sul foglio fu quella di Hermione che, dopo un quarto d’ora, aveva già finito i due terzi delle domande.

Quando mancarono dieci minuti alla fine dell’ora, la concentrazione generale venne interrotta dall’arrivo di una collaboratrice scolastica.

- Mi scusi signora Pepperpot, ma la desiderano al telefono – esordì la donna paffuta e dal viso gentile.

- Arrivo subito, Margaret – le disse per poi rivolgersi ai bambini – Voi NON copiate, io torno subito –

Sul viso dei bambini si disegnò un’espressione angelica che non aveva nulla di rassicurante.

A ragione di ciò, non appena la donna chiuse la porta alle sue spalle, tutti si voltarono speranzosi a guardare Hermione.

- Hermione aiutaci! – la supplicarono.

- Non credo proprio! – rispose senza neanche voltarsi – Avreste potuto studiare a casa! Prendete me, ad esempio. Io ho studiato fino a tarda notte ieri sera, e stamattina mi sono svegliata prestissimo per ripassare-  - Ti prego! Senza il tuo aiuto non sappiamo davvero come fare – cercarono di convincerla.

– Non m’importa – tagliò corto rigirando il foglio per non far vedere le risposte.

– Se la metti così – disse un bambino dagli occhi azzurri e i capelli biondi, alzandosi dal banco dietro quello dov’era seduta lei.

Mark, quello era il suo nome, si avvicinò, e per dispetto fece rovesciare il calamaio sul foglio della verifica.

Un’enorme macchia d’inchiostro andò a coprire più della metà della carta, cancellando gran parte delle risposte.

Hermione spalancò gli occhi urlando, in preda ad una crisi isterica.

– Come hai potuto? – gli chiese con le lacrime agli occhi.

– L’hai voluto tu! – rispose lui di rimando.

– Sei solo uno stupido! UNO STUPIDO, HAI CAPITO? – Hermione alzò notevolmente il tono della voce.

Fu allora che successe una cosa strana.

Tutti i fogli di verifica presero a volare nella classe, come se una forte folata di vento fosse passata dalla finestra.

Solo uno rimase al suo posto: quello della piccola Jane Granger che, magicamente, era tornato lindo e pinto.

Nessuno credeva ai propri occhi, Hermione stessa non riusciva a spiegarsi cosa fosse successo.

L’unica cosa che fece fu bearsi delle urla della signora Pepperpot, rivolte agli altri bambini, quando, rientrando, vide tutti quei fogli sparsi per la classe.

La soddisfazione più grande arrivò qualche giorno dopo, quando un dieci scarlatto venne scritto sull’angolo in alto a destra del suo foglio di verifica, mentre agli altri venne tolto un punto ciascuno come penalità per la cattiva condotta.