Il pianista non aveva nessuno. Viveva solo nel suo appartamento in un palazzo grigio, con la sua vita scandita da ritmi precisi, una vita monotona e regolata, gli stessi gesti macchinosi ripetuti fino allo sfinimento, in un ciclo che si sarebbe interrotto solamente alla sua morte.
Ma nulla restava davvero sempre uguale.
Ispirazione di un attimo, scritta di getto. Spero vi piaccia.