Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Salyans    12/09/2011    1 recensioni
Ho iniziato questa FF sette anni fa (E ancora non l'ho portata a termine, ahah.). Sono cresciuta con questo personaggio e ci ho messo molto di me. Jane è la figlia di un pirata e si trova catapultata all'improvviso nel mondo di un capitano MOLTO famoso..
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Jane..Jane dai svegliati per favore”. Aprii gli occhi. Per poco non venni accecata dalla luce del sole che penetrava dalla finestra della mia camera. Mia mamma aveva appena scostato la tenda dal vetro e mi osservava con sguardo perentorio,le mani sui fianchi: pareva quasi pronta a duellare con me. “Sì?” risposi io,ancora assonnata.Stavo sognando mio padre ed il brusco risveglio  impostomi da mia madre non mi aveva per niente fatto piacere “Svegliati.Se non sbaglio dovresti venire con me dagli Swan…Ricordo male o tu sei la dama di compagnia di Elizabeth?”. Mi misi seduta sul letto e la fissai. “Mamma,odio quando mi definisci in quella maniera. Mi da l’impressione che io sia uno strumento nelle sue mani mentre in realtà sono una sua cara amica”. Mi alzai e feci per prendere il mio abito sulla sedia,rosso,il mio colore preferito. Lo osservai e lo rimisi al suo posto. “Come vuoi che ti chiami,allora?E’stata lei che ti ha chiamata per quel ruolo e…” “….e perché mi aveva conosciuta per caso e le stavo simpatica,mamma..”. Mentre dissi quelle parole aprii l’anta dell’armadio riservata a me;l’altra parte conteneva gli abiti di mia sorella Lucy,più piccola di me di qualche anno e totalmente diversa da me.All’apparenza saremmo potute sembrare due perfette sconosciute:aspetto fisico ed indole opposti. Io rossa,alta,capelli mossi,decisa,energica e forte;lei bassa,mora,sensibile e timida.In effetti io ero la fotocopia di mio padre. “Anche la tua fama ha contribuito comunque,mia cara…se non fosse stato per tuo padre molto probabilmente non saresti diventata né sua dama…ehm amica né l’avresti conosciuta così a fondo…”. Si fermò e mi osservò “Ma che stai facendo?”. “Sto cercando gli abiti che papà mi ha spedito dal suo ultimo viaggio…dovrebbero essere qui…da qualche parte…eccoli!”. Una camicia malconcia bianca,un paio di pantaloni sbiaditi,stivali altrettanto scoloriti “Oh mio Dio,Jane…non vorrai mica vestirti da… pirata?”. Sorrisi “Che male di sarebbe,mamma? Io sono figlia di un pirata…è nota ormai a tutti la mia origine…perché dovrei evitare di indossare abiti che appartengono alla mia indole?”. Iniziai a vestirmi,sotto gli occhi sconvolti di mia madre “Ma Jane!Tu sei una donna…dovresti indossare abiti consoni al tuo sesso…”. “Sono la ribelle di famiglia,mamma…sono uguale a papà…mi piace anche cambiare…è così monotono che tutte le donne siano vestite in modo uguale…io trovo che questi vestiti siano meravigliosi…”. Mia madre riprese il suo discorso.Sapeva che con me non aveva da discutere. Troppo testarda “Comunque…secondo me Elizabeth è stata molto influenzata dalla tua origine…dopo aver conosciuto Jack la sua vita è cambiata…”. Questo discorso mi interessava “Jack Sparrow?Il capitano della Perla Nera?”. Comprese il mio tono ironico “Più cresci più mi prendi in giro,eh?E chi altro altrimenti?”. Si interruppe e si voltò verso la finestra. “Mi piacerebbe conoscere quell’uomo…ha fatto tanto per Tom e gli dobbiamo molto,nonostante sia morto”. Avevo terminato di vestirmi. “Sono certa che lo incontreremo prima o poi…” le dissi,mettendole una mano sulla spalla e dandole un bacio sulla guancia “Ha la fama di essere un briccone di prima categoria…non mi dispiacerebbe tirare di spada con lui”. “Jane!!!” urlò mia madre. Io risi mentre mi recavi nella piccola sala da pranzo per cercare mia sorella. La mia casa constava di due camere da letto,quella mia e di mia sorella e quella di mia madre,una piccola sala da pranzo ed una specie di sala per la toiletta.”Lucy?Dove ti sei ficcata?”. Mia sorella sbucò da dietro la credenza “In guardia,cane rognoso!”. Quante volte le avevo detto di non prendere in mano la spada di papà?Mi dispiace dirlo,ma mia sorella ha una capacità di usarla minima,se non nulla. E per di più è noto che la sua agilità sia pari a quella di un masso.Lei sostiene di no,ma la verità è inoppugnabile.”Lucy…la spada!”. Ha 20 anni. Qualche volta ho l’impressione che la sua maturazione avvenga molto più lentamente e retroceda sempre di più invece di progredire. “Ok.scusami…non volevo farti arrabbiare sorellina.Lo so benissimo che non vuoi che usi la spada di papà”. Me la consegnò ed io la rimisi nel fodero,appeso ad un chiodo collocato accanto alla porta. “Ragazze mie,dobbiamo andare…mi dispiace enormemente che tu,Jane,debba saltare la colazione,ma se ti fossi svegliata prima probabilmente avresti avuto il tempo di consumarla..”. Simpatica! “Dimenticavo sorellina…complimenti per l’abbigliamento!”. Non sapevo se prenderla come una presa in giro o qualcos’altro.”Grazie Lucy”. E abbozzai un sorriso. Uscimmo di casa. La gente passava per strada e mi salutava. Ormai conoscevo bene Port Royal,ci ero nata e ci avevo sempre vissuto e mi ero trovata davvero molto bene.Credevo che il mio nome avrebbe condizionato in qualche modo il comportamento delle persone nei miei confronti. Tutti temono i pirati,anche se,a parer mio,non c’è proprio nulla da temere. In realtà niente ha mai ostacolato la mia vita in quella città. Alla mia sinistra camminava a passo lento e leggero mia madre,Cynthia,donna meravigliosa,bella e sorridente,estremo garbo e gentilezza. Una vera signora. Aveva sposato mio padre Tom ,di nascosto,(NB:mio padre aveva minacciato un prete se non li avesse sposati ed il pover uomo era stato costretto ad accettare)trent’anni prima,qualche anno prima che nascessi io.Mia madre era perfettamente consapevole di ciò a cui sarebbe andata incontro;la sua famiglia,quando sarebbe venuta a conoscenza dell’accaduto,si sarebbe rifiutata di riconoscerla ancora come una “Jeffers”. Il motivo è semplice: mio padre era un pirata. E dico era… ma chiarirò dopo anche questo. Quando mia nonna venne a sapere del matrimonio,cacciò mia madre di casa e lei e mio padre si trasferirono qui a Port Royal.Mio padre era il capitano di una poco conosciuta ciurma di pirati,che si portò con sé durante il trasferimento e che furono costretti a rifugiarsi a Tortuga per evitare il rischio del patibolo. Mio padre invece rischiò. Giunse a Port Royal e per fortuna non gli accadde nulla;la guardia britannica non lo arrestò e lui condusse alcuni anni della sua vita in perfetta tranquillità,astenendosi dai suoi”consueti”atti di pirateria. Poi nascemmo io e mia sorella,4 anni di differenza e ci crebbe;ci raccontava le sue avventure,i tesori,le battaglie con i contrabbandieri ed i filibustieri,e noi lo vedevamo come un esempio da seguire.E lo era davvero:mio padre era un uomo fantastico,nonostante fosse un depredatore ed un calunniatore.Chi lo conosceva sapeva benissimo che era un brav’uomo.Poco dopo il mio quattordicesimo compleanno la sua ciurma di manigoldi tornò a cercarlo e si imbarcò con loro,alla ricerca di nuove avventure,lasciando con molto dispiacere la sua famiglia.Lui avrebbe voluto che lo seguissimo ma la mamma si rifiutò totalmente,perché temeva che avremmo rischiato pericoli seri ad imbarcarci per i sette mari per depredare e saccheggiare e giustamente non sarebbe stata un’ottima lezione per due ragazzine osservare il proprio padre in atti di brigantaggio.Certo,fece un enorme sacrificio a lasciar partire l’uomo che amava ma in fondo aveva scelto lei stessa una vita del genere e da donna forte quale era l’aveva convinto a partire anche senza di noi,perché sicuramente lei avrebbe retto da sola l’urto di portare avanti la famiglia.C’erano periodi in cui spesso ci mandava regali dai luoghi in cui si trovava,mentre altri in cui non giungevano sue notizie:per molto tempo vivemmo nell’ansia,senza poterlo vedere ed io e Lucy desideravamo abbracciarlo.Era difficile vivere senza un padre che era stato sempre presente,soprattutto se era un padre come lui.Ci fu un altro periodo in cui tornava a casa per poco tempo,godevamo della sua presenza per una settimana e poi ripartiva.Mia madre ci soffriva terribilmente,perché era davvero innamorata di lui.E lui di lei.Ma ostinata come era,rimaneva contraria al fatto di andare con lui. Per qualche anno andò avanti così.Quando giunse Jack Sparrow per la prima volta a Port Royal io avevo 19 anni.Mi ricordo di quanto lottarono per condannarlo alla forca,ma riuscì a scappare sempre:quello fu l’anno in cui conobbe Will Turner,in un’occasione tutt’altro che benevola.Elizabeth era stata rapita dal pirata Barbossa,primo ammutinato di Jack ed i due erano partiti per andarla a salvare. Ma questa è un’altra storia. Quando tornarono a Port Royal il commodoro Norrington tentò nuovamente di togliere di mezzo Jack senza riuscirci,anche perché aveva dalla sua un nuovo alleato:Will.Jack riuscì di nuovo a scappare e fu così che conobbe mio padre.La sua piccola ciurma si era fermata a Tortuga per qualche giorno e quando la Perla Nera giunse lì,mio padre fece conoscenza di Jack e del suo equipaggio.Così si unirono,alla ricerca di nuove avventure.Intanto io conobbi Will ed Elizabeth,una dolcissima coppia appena sposata e divenni,come dice mia madre,la dama di compagnia della ragazza.Fra noi nacque uno splendido rapporto:Elizabeth è una ragazza dal cuore d’oro,mi ha sempre trattata come una persona al pari suo ed ha subito nutrito in me molta fiducia.Ero davvero felice perché per la prima volta in vita mia avevo un’amica vera,a cui poter raccontare ogni cosa senza problema.Will è un ragazzo altrettanto magnifico,gentile e garbato:spesso lui ed Elizabeth mi raccontavano della loro avventura con Jack ed io mi divertivo davvero,perché scorgevo nei loro occhi la gioia di aver preso parte ad una simile esperienza.Così cominciai a farmi un’idea di questo capitano della Perla Nera.Folle ma buono.”E’ un pirata ed un brav’uomo”. Le parole a suo riguardo di Will. Nel corso del tempo instaurai un rapporto straordinario con Elizabeth,basato su fiducia e rispetto reciproci:divenne la migliore amica che avessi,perché oltre a condividere con lei ogni istante importante della mia vita,mi sapeva far sentire importante.L’amicizia con Will divenne analoga:forse il nostro rapporto era un tantino meno “serio”,visto che spesso gli proponevo un duello a suon di spade e lui accettava.Ed il bello era che nessuno mi aveva mai insegnato ad usare la spada,imparai per caso con lui.E fu anche molto divertente vederlo spesso sconfitto,con le conseguenti risate di Elizabeth.Mia madre divenne la loro cameriera,così avevamo una buona fonte di guadagno per mantenere anche Lucy.Nel frattempo quegli sciagurati uomini della ciurma di mio padre decisero di fare una “visitina” a qualche isola sperduta dell’oceano e mio padre fu costretto a seguirli,perché non era propriamente “conveniente” lasciare il proprio equipaggio alla conquista di bottino. Jack era dello stesso parere di mio padre ma lo avvertì,perché molte di quelle isole erano popolate di briganti tutt’altro che pacifici.Quando giunsero in una di quelle isole furono aggrediti da una banda di briganti,che uccise tutta la ciurma.Compreso mio padre.Molto probabilmente è finito nelle profondità dell’oceano.Ed io vivo con il rimorso di non avergli ripetuto quanto lo adoravo.L’ultimo dono che mi ha inviato fu un ciondolo di una pietra bianca,non so quale,a forma di luna,con una breve lettera”Figlia mia,sei la donna più forte che conosca e per questo mi manca la tua presenza.Odio restare lontano da te e Lucy,e soprattutto da tua madre,perché la amo con tutto me stesso.Vorrei che voi foste qui con me.I pirati non sono solo dei manigoldi che depredano le terre.Se li prendi per il verso giusto sono divertenti.Tu hai il mio sangue dentro di te e prima o poi verrà fuori.Già ora il tuo carattere è proprio come il mio.Deciso,forte,testardo.Sei una persona dalle emozioni intense.So che questo ciondolo non vale come te,ma è ciò che ti posso inviare per ora.Non voglio fare preferenze fra te e Lucy,perché la prossima volta manderò l’altro uguale anche a lei,ma ho deciso di inviarlo prima a te perché sei la primogenita.La donna di casa.So attraverso Jack che sei di casa dagli Swan.Spero che tu abbia trovato un’amica nella figlia del governatore,perché te lo meriti.Spero di vederti presto.Con tutto l’affetto possibile.Papà”.Lo conservo ancora.E’l’ultima cosa che mi rimane di lui.Ricordo benissimo quel giorno in cui arrivò la lettera per Elizabeth da parte di Jack.Diceva che mio padre era stato ucciso e che sicuramente l’avrebbe vendicato.Piansi lacrime amare perché amavo mio padre.Il dolore della perdita non fu presto sanato,ma grazie anche all’aiuto della mia famiglia e di Will ed Elizabeth riuscii a superarlo.Toccavo il ciondolo e mi ricordavo di lui.Sono passati 5 anni.L’ultima volta che ho visto Jack era di passaggio a casa di Will.Mi ha fissata per un po’,ma non ci siamo parlati.Aveva sicuramente capito chi ero.La somiglianza è notevolmente evidente…"A cosa stai pensando,Jane?". La voce di mia madre mi distolse dai miei pensieri."Oh...ehm...niente...ero solo un po'...ancora...assonnata".Non riuscivo a manifestarle ciò che sentivo in quel momento,forse perchè temevo ancora che potesse sentirsi ferita a sentir nominare papà.Le sorrisi per tranquillizzarla e lei rispose.Arrivammo alla meravigliosa villa di Elizabeth.Lei era in giardino e stava parlando con Will:davvero meravigliosi,la coppia perfetta.Si voltarono e ci sorrisero:poi videro il mio abbigliamento e scoppiarono in una risata...
 
·                     Ehi... questa non l'ho capita...arrivo qua,di prima mattina,sole alto...assonnata...e voi mi accogliete con una risata di scherno?
·                     Non sia mai,era solo stupore...
·                     Will...ne sei sicuro?
·                     Stai tranquilla,Jane,non volevamo prenderti in giro..Miss Jeffers,Lucy,buongiorno a voi..
·                     Miss Elizabeth...Signor Turner(mia madre aveva l'abitudine di fare un piccolo inchino al loro cospetto e così anche mia sorella...io non lo facevo,non per maleducazione,ma perchè mi sembrava ridicolo inchinarmi di fronte a due miei grandissimi amici..)
·                     Io mi vado ad allenare... (Will...e la fissa della spada...)
·                     Di già?Non mi degni neanche per un attimo della tua compagnia?
·                     Scusami Jane...tornerò dopo...davvero...non è per...
·                     Ho capito...non devi giustificarti(gli sorrisi...la sua educazione,il suo garbo...un ragazzo perbene,adorabile...un amico unico...)...
·                     Grazie Jane...con il vostro permesso mi assento( e si diresse verso il retro della casa...)
·                     Miss...cosa desiderate per pranzo?
·                     Qualsiasi cosa...non ha importanza...preparate ciò che volete,miss Cynthia...tu Lucy...
·                     Io aiuterò mia madre per questa mattina,Miss...
·                     Va bene...Tu naturalmente resti con me,Jane...
·                     Non potrei fare altro (le sorrisi...uno di quei sorrisi che si fa solo alla proprio migliore amica...)
·                     Allora Miss...(mia madre e mia sorella fecero un inchino e si diressero verso la porticina della cucina,sul retro dell'abitazione...io rimasi da sola con Elizabeth...)
·                     Vieni Jane...sediamoci all'ombra... (mi prese sottobraccio e mi condusse verso una tavola bianca,con quattro sedie posta al centro del prato,sotto ad un enorme albero...e mi fece cenno di accomodarmi...così io mi sedetti con lei al mio fianco...avevo la sensazione che dovesse parlarmi di qualcosa di serio...)...
·                     C'è qualcosa che non va?
·                     No no anzi... (sembrava imbarazzata...) Sei davvero bellissima così...(tentava di cambiare discorso e le riusciva piuttosto bene...) Non è un insulto alla tua femminilità,ma mi ricordi Jack...veste più o meno nella stessa tua maniera...
·                     (le sorrisi...) Grazie...
·                     Sono felice che tu non l'abbia preso come un insulto...
·                     Perchè dovrei?
·                     Sai...la sua fama non è delle migliori...ed io che lo conosco posso affermare che non sia del tutto normale...
·                     Però è il capitano della Perla Nera... Conosceva mio padre e l'ha sempre rispettato...è un grande pirata da quel che so...
·                     ...ed un grande uomo (una punta di vergogna anche qua..)... te lo confermo... spero che un giorno lo conoscerai anche tu...
·                     Me lo auguro... (mi resi conto che era meglio aspettare il momento giusto...quando se la sarebbe sentita avrebbe parlato della cosa che la rendeva così strana...così girai il discorso...)... io me lo ricordo fisicamente... e spero che non sia cambiato...
·                     Davvero?Lo ricordi?Non me l'hai mai detto...
·                     No...e ti devo chiedere scusa per questo...e da ciò che ricordo...beh...era molto affascinante...moro...quelle treccine nei capelli...
·                     Quando l'hai visto l'ultima volta?
·                     Il giorno in cui rischiò d'essere impiccato...E ti assicuro che in quel momento rimasi colpita dal suo sorriso...
·                     In effetti...obiettivamente..è un bel pirata (abbassò il tono di voce,per non farsi sentire da Will...)...
·                     Tranquilla...sono sicura che Will non è geloso di lui...voi due vi amate molto...e lui vuole molto bene a Jack(sentii di aver voltato il verso del discorso dalla parte giusta...)...
·                     Ecco io ti volevo proprio parlare di me e Will...
·                     Qualche problema?(iniziavo ad essere abbastanza preoccupata...lei mi prese le mani...tremavano ed erano gelide...)
·                     Io...no....è difficile...
·                     Elizabeth... tutto d'un fiato(ormai era divenuta la nostra formula vincente "TUTTO D'UN FIATO"...dire le cose di seguito viene meglio...)
·                     Jane,io vorrei avere un bambino da Will...
·                     ("Oh sia ringraziato il Cielo...non è nulla di grave...")Ma è meraviglioso!Perchè non l'hai detto subito?
·                     Non so...ci ho pensato tanto...è stata una decisione molto difficile...e meditata...
·                     Un bambino... splendido!Un pargolo caruccio...ohhhh!!!(non sapevo se ero più eccitata io o lei...lei mi sorrise...ora rilassata...e pensai che era davvero una bellissima ragazza...)
·                     Sì...l'indecisione è sul nome...
·                     (io mi avvicinai con fare minaccioso...)Se fosse un maschietto...io riterrei perfetto,anche se rischioso,JACK...(poi mi allontanai,facendole l'occhiolino...)
·                     Non è per niente una cattiva idea!(scoppiammo entrambe a ridere...) E per una femminuccia?
·                     Lì è più complicato...sarei più indecisa...
·                     Mmm..anche io... (ci guardammo per un attimo e poi scoppiammo nuovamente a ridere...era meraviglioso capirsi così tanto con qualcuno...era la prima persona che mi faceva sentire così...era come se fossimo complementari...lei mi offriva qualcosa ed io ricambiavo...in fondo non eravamo tante diverse di carattere,ma sapevamo compensarci nella giusta maniera...io ero giusto "un poco" più ribelle di lei...tutt'ad un tratto divenne seria...) Sei la mia migliore amica,Jane...
·                     (ero frastornata...quelle parole,in quel momento avevano un valore fondamentale per me...avevo le lacrime agli occhi...)Anche tu,Elizabeth..(lei mi sorrise...le scorrevano le lacrime lungo il viso...io riuscivo a trattenermi...la mia solita testardaggine...)... Non vorrai mica piangere in questo momento così felice?
·                     L'eccessiva felicità mi gioca questo brutto tiro,molto spesso...(si asciugò le lacrime con la mano...)...Amo davvero moltissimo Will,è un uomo splendido e non posso che desiderare un figlio da lui...ogni giorno capisco quanto sia importante per me vivere accanto a lui...Ti auguro di trovare qualcuno che ti faccia sentire così,Jane,perchè te lo meriti(le sorrisi,ed abbassai il capo,come per dire "No,stai esagerando"...) No no,alza pure la testa,signorina,perchè te lo meriti sul serio...(mi alzò la testa e mi sorrise...ed io ricambiai)... e poi ho mentito...io so come chiamare mia figlia...
·                     Come?
·                     Jane...(mi sorrise...io ero bloccata...la saliva mi impediva di respirare...nessuno mai aveva compiuto per me un gesto del genere...chiamare sua figlia come me...troppo grande onore...)...
·                     Elizabeth...(mi si bloccarono le parole...)
·                     Non dire nulla...ho già capito...( mi sorrise ancora una volta... e mi abbracciò)... Ti voglio bene...
·                     Anche io...(la strinsi fortissimo...)... E... grazie...
·                     Di che?
 
Non parlammo più per un po'.Rimanemmo abbracciate.Come se fosse sufficiente così.Le parole spesso non servono.E quando ci si vuole bene così spesso non c'è bisogno di dire tante cose per comprendersi.Quando ci si "sente" a vicenda significa che si è veramente amici.Mio padre diceva così:"Sentire una persona significa capire che c'è sempre anche se lei non te lo dice..ascoltare la sua voce nei vostri silenzi,interpretare i suoi stati d'animo...significa conoscerla così profondamente da non aver bisogno di nessuna frase per dirle che le vuoi bene...".Ed io ero convinta di sentire totalmente Elizabeth.Trascorremmo il resto della mattinata passeggiando intorno alla casa ed osservando Will che si esercitava con le spade.Poi si sedemmo sull'erba a leggerci a vicenda una parte di un libro ed a parlare di pirati.Il nostro argomento preferito.Pranzammo tutte assieme nell'enorme sala da pranzo,perchè gli Swan preferivano che anche la servitù pranzasse con loro:una famiglia davvero splendida.Dopo pranzo mi avviai per prima verso casa,mentre mia madre e mia sorella rimasero ancora un po' a parlare con il signor Swan...saremmo tornate nel pomeriggio..."Elizabeth...ci vediamo oggi..." le dissi. "Ciao Jane...grazie"...e mi abbracciò nuovamente... mentre nessuno mi vedeva,presi la rincorsa e saltai in braccio a Will,che era voltato di spalle e per poco non cadde in avanti"Ciao folle...mi hai preso alla sprovvista!". Io risi di gusto"Ahahahah un agguato da pirata!". Lui mi strattonò giù dalle spalle e mi spinse indietro"Ricambierò vigliacca,ricambierò". Poi ridemmo e ci salutammo.Iniziai a camminare velocemente verso casa.Ad un certo punto sentii come una strana sensazione.Più mi avvicinavo a casa mia più mi accorgevo che c'era qualcosa che non andava"Jane...tu hai sentito troppe storie di pirati". No. Non mi sbagliavo. Jane non sbaglia mai.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Salyans