È arrivato.
Il 12 Settembre.
Il giorno che aspettavo dall’inizio dell’estate.
Il giorno che contavo alla rovescia sin da quel 30 Giugno ormai lontano.
Ero felice mentre lo aspettavo.
Ero felice, perché mi dicevo che quando sarebbe arrivato,sarebbe cambiato tutto.
Tu saresti tornata.
Mi avresti parlato di nuovo.
Mi avresti mandato un sms dicendomi di telefonarti e io ti avrei chiamata.
Tu avresti risposto e io ti avrei detto “Auguri scema,finalmente 17!”
17 anni.
I più belli.
I più ingenui.
I più attesi.
L’ultimo ostacolo prima dei 18.
Prima di diventare indipendente.
Prima di decidere da sola.
Prima di essere maggiorenne.
Gli anni che aveva Ashley all’inizio del primo libro delle Sadike.
E quelli che aveva Divina durante la sua prima vera lite con lei.
E invece non accadrà niente di tutto questo oggi.
Oggi sarà solo un giorno come un altro.
Un giorno che per te sarà bellissimo.
Mentre per me sarà infinito.
Non passerà mai.
Sarà sempre troppo lento.
Troppo lungo.
E io farò quello che faccio solitamente per fare passare le giornate lunghe come la domenica.
Ascolterò musica a ripetizione.
E partiranno le solite canzoni.
E allora io comincerò a pensare.
Alle cose belle.
E a quelle brutte.
E poi partirà quella canzone lì.
Quella troppo perfetta.
Quella troppo potente.
Quella troppo adatta a ciò che è successo alla nostra amicizia.
Quella che solo Alessandra poteva scrivere.
“Niente,io da te oramai non voglio niente.
Il tuo amore uccide e poi si pente.
Ma perdono non cercare qui.”
Già.
Perdono non cercare qui.
Ma è vero che non lo devi cercare qui?
Oppure magari se lo vieni a cercare,lo trovi?
“Niente,anche se ritorni nella mente.
Nel mio cuore non rimane niente.
Mi riprendo il tempo insieme a te.
Che appartiene solo a me.”
Quante volte me lo sono detta di riprendermi quel tempo?
Me lo dico sempre.
E ci sono anche riuscita per due mesi.
Ma è questa la frase che mi ripeto costantemente dentro la testa.
Nel mio cuore non rimane niente.
Me la ripeto ogni secondo.
Di giorno.
Di pomeriggio.
Persino prima di addormentarmi.
Ma è davvero senza più niente il mio cuore?
È davvero rimasto niente della nostra amicizia?
Non ti voglio davvero più bene?
Mi sa di no.
Altrimenti non sarei qui a scrivere di te.
Ma sai cos’è?
Che anche se nel mio cuore c’è ancora qualcosa.
E’ sempre un qualcosa di piccolo.
E lo sotterrerò.
Ancora una volta.
Come faccio sempre.
Perché non voglio soffrire di nuovo.
Perché non voglio che questo piccolissimo bene,surclassi tutto il resto,come sempre, e riesca a farmi cambiare idea,ritornando ad essere la tua migliore amica.
Non voglio tornare ad esserlo.
Perché se ritornassi ad esserlo farebbe male.
Perché tu spariresti ancora.
E ancora.
E ancora.
E io sarei di nuovo lì a pensare ai perché e ai come.
Quindi,scusami se oggi non ti manderò quel messaggio che tanto speri di ricevere.
Quel messaggio che se te lo mandassi,ti farebbe pensare che è tutto chiarito tra noi.
Che ti farebbe credere che ti ho perdonata e che siamo di nuovo amiche.
Quel messaggio che non ti arriverà mai.
Già.
Perché io non posso inviartelo.
Perché io non voglio inviartelo.
Perché io non devo inviartelo.
Perché come ho detto prima.
Ti ho sotterrata.
Non sei più la mia migliore amica.
Ne la persona più importante che ho al mondo.
Non sei più quell’unica persona che cercavo quando ero triste.
O con la quale mi riuscivo a sfogare.
Non sei più quella persona che difendevo da tutti.
E nemmeno quella per la quale mi facevo in quattro pur di renderla felice.
Tu non sei più niente.
Lo dice la canzone.
E io lo confermo.
Perché deve essere così.