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Autore: telesette    13/09/2011    4 recensioni
Sulle note di questa stupenda canzone di Antonello Venditti, "Scatole Vuote", una Neji/Ten piuttosto impegnativa. Dedicata a tutte le appassionate del forum...
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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SCATOLE VUOTE ( testo e musica Antonello Venditti - disco "Dalla Pelle al Cuore", 16 novembre 2007 )

http://www.youtube.com/watch?v=nj2HIzWflBc&feature=related

 

Non Partire Tenten

Fa un certo effetto il silenzio di casa propria, specie quando si ha la consapevolezza di vederla per l’ultima volta. Tenten aveva trascorso l’intero pomeriggio a imballare scatole e scatoloni eppure, nonostante l’impegno, c’era ancora un sacco di roba da mettere via negli imballaggi. Un giro di nastro adesivo e un'altra scatola sigillata da mettere nel mucchio; domattina Kankuro sarebbe arrivato con una “marionetta da traslochi” per aiutarla a portare via il tutto; Tenten alzò stancamente la testa e, passandosi il dorso della mano sulla fronte, posò lo sguardo sull’orologio ancora affisso sulla parete.

- Le undici - sospirò.

Tra sette ore circa quella non sarebbe stata più casa sua, non per una questione di sfratto ma per sua libera scelta, la sua nuova vita infatti la attendeva in un luogo diverso da Konoha. Da quando Kankuro le si era dichiarato infatti, Tenten aveva valutato molto seriamente l’idea di sposarlo e di trasferirsi a Suna insieme a lui. A Konoha non aveva parenti né legami di sangue, era sempre stata libera di scegliere per il suo destino senza mai preoccuparsi di chiedere il parere di nessuno, e anche se si trattava di una decisione importante era convinta di aver preso la scelta più giusta. Perfino Tsunade non aveva opposto alcuna obiezione e il suo fidanzamento ufficiale con Kankuro era stato accolto con grande entusiasmo da parte degli amici: il maestro Gai e Rock Lee non la smettevano più di inneggiare alla giovinezza dal giorno in cui lo avevano saputo; Sakura e Ino si erano messe a “chiocciàre” fior di congratulazioni come due civette rincretinite; Naruto e gli altri invece avevano organizzato una grande festa il giorno prima e la sua prossima partenza era stata salutata con calore, affetto e fiumi di spumante… Adesso le rimanevano soltanto una vecchia casa da chiudere e ricordi da mettere in un cassetto. Malgrado la gioia e l’entusiasmo, Tenten non poteva che rattristarsi al pensiero che Neji non si fosse neanche degnato di salutarla assieme agli altri. Dopo anni di allenamenti insieme, Tenten era convinta di avere un buon tipo di rapporto con lui; si era anzi abituata a considerarlo come un buon amico oltre che un compagno di squadra; per questo le faceva male constatare di non godere nemmeno della sua considerazione. Tutti quelli che conosceva si erano presi la briga di salutarla e augurarle buona fortuna… Tutti, tranne lui. Forse era vero quello che si diceva in giro, che “il ghiaccio del Paese della Nebbia era più caldo del suo cuore”. Da che si conoscevano, Neji era sempre stato un tipo chiuso e riservato eppure Tenten, a differenza di molti altri al villaggio, si era guadagnata a pieno titolo il suo rispetto. Non riusciva a credere dunque che tutto il tempo trascorso ad allenarsi con lui non avesse significato assolutamente nulla; tutti i sacrifici e gli sforzi per guadagnarsi la sua stima; Tenten aveva sempre visto lo Hyuga come un modello da seguire e si era sempre impegnata anima e corpo pur di avvicinarsi al suo livello. Col tempo aveva perfino cominciato a nutrire qualcosa di più della semplice ammirazione nei suoi confronti e, nonostante l’atteggiamento freddo e scostante del ragazzo, pian piano si era resa conto di essersi innamorata di lui.

Scatole vuote 
piene di silenzio 
conto le scarpe che ti portano via...

- Che stupida - mormorò tra sé, con un amaro sorriso.

L’orologio segnava le undici e mezza. C’erano ancora diverse cose da imballare: i rotoli degli esplosivi, la collezione d’armi dei suoi genitori, i regali degli amici… Improvvisamente si ritrovò in mano la foto del Team Gai al completo.

Si trattava di una vecchia foto, addirittura del loro primo anno come squadra, e Tenten non riuscì a trattenere una lacrima di commozione. I volti sorridenti e amichevoli del maestro Gai e di Rock Lee rispecchiavano tutto il calore e l’affetto di una vera famiglia, la sua famiglia. Separarsi da loro era la scelta più dura in effetti, sapeva che le sarebbero mancati enormemente, ma l’amore che le aveva promesso Kankuro era una cosa diversa. Per la prima volta nella sua vita, qualcuno l’aveva fatta sentire importante, desiderata e affascinante; all’inizio pensò che il marionettista fosse solo uno sbruffone arrogante ma, nel momento in cui questi le aveva detto ciò che provava per lei, si stupì enormemente di quanto in realtà fosse timido e impacciato. Il loro primo bacio era stato leggero ma sincero, quasi impercettibile forse eppure importante, Tenten si era lasciata conquistare dai sentimenti del ragazzo e aveva ormai abbracciato l’idea di vivere il resto della propria vita assieme a lui. Kankuro era un ragazzo sensibile, capace di manifestare le proprie emozioni e ricambiare l’affetto altrui, completamente diverso da Neji. Vicino a lui, Tenten sentiva quella parte dell’amore che aveva solo immaginato: il sentimento ricambiato e prezioso capace di unire due persone, e fu così che abbracciò quella storia convinta che sarebbe durata per sempre.

Nemmeno un ultimo abbraccio 
il ricordo di un progetto 
tanto hai deciso: tu "vuoi" andare via...

La foto scivolò piano dalle sue mani dentro lo scatolone, assieme a tutto il resto. I ricordi erano già parte di lei; era il momento di costruirne di nuovi adesso, vivere nuovi e numerosi momenti felici assieme al ragazzo che amava; eppure c’era qualcosa nel suo cuore che la faceva sentire fortemente a disagio… un dubbio forse e, per quanto si sforzasse, non riusciva a capire perché. Certo era che, mentre teneva in mano quella foto, sentì come un fitto nodo allo stomaco che le faceva male. Era un dolore strano, di quelli che si provano quando non si ha niente e si sta male lo stesso, ed era proprio dentro di lei. In quel momento qualcosa cadde rumorosamente dal tavolino fino ai suoi piedi, e fu proprio osservando meglio quell’oggetto che Tenten cominciò a capire cos’era che la faceva stare male…

***

Un nukenin di livello A aveva trasformato un’intera radura in una trappola mortale. Chiunque vi entrava finiva inevitabilmente per cadere in una fitta rete di rampicanti, capaci di stritolare le vittime in pochi secondi. Fu il Team Gai ad essere incaricato della missione: insieme avevano individuato il nemico e, dopo un difficile inseguimento, finirono per trovarsi faccia a faccia con lui.

- Arrenditi - esclamò il maestro Gai, con fare spavaldo come al solito. - Se lo farai, ne terremo conto!

L’uomo scoppiò a ridere, dapprima sommessamente poi sempre più forte, e rivolse a Gai e ai suoi allievi un’occhiata sprezzante.

- Poveri ingenui - mormorò d’un tratto. - Siete finiti esattamente dove volevo!

Non aveva ancora finito di pronunciare queste parole che dei fitti viluppi di liane sbucarono all’improvviso dal sottosuolo, pronti a stritolare le prede. Gai e Rock Lee reagirono istintivamente, respingendo l’attacco con colpi violenti e precisi, lasciando ricadere a terra un bel mucchio di rampicanti innocui. Tenten invece non fece in tempo ad evocare le armi dal rotolo che un robusto viticcio le si arrotolò attorno al polso e un altro alla caviglia. Maledicendo sé stessa per la sua lentezza, la kunoichi cercò in tutti i modi di liberarsi ma, quando un terzo tentacolo vegetale le avvolse il collo, per un attimo fu convinta di non avere più scampo… In quello stesso momento però, la sua mente registrò un sibilo familiare sfrecciare dritto nella sua direzione. Tenten sollevò la mano d’istinto e le sue dita si chiusero saldamente sul kunai che qualcuno le aveva lanciato. In men che non si dica, concentrò le sue forze nell’arma e la usò per liberarsi da quella trappola; con l’abilità dettata dall’esperienza, le liane caddero a terra recise e lei poté vedere i compagni puntare contro l’avversario. Convergendo dunque l’attacco tutti insieme, i quattro riuscirono ad avere la meglio e a sconfiggere quella sottospecie di giardiniere schizzato. Gai si congratulò coi suoi allievi, per la brillante vittoria riportata, e solo allora Tenten si accorse che dalla cintura porta-attrezzi dello Hyuga mancava proprio il kunai… Uno dei precetti più importanti in combattimento era: “mai abbassare la guardia, nemmeno per proteggere un compagno, altrimenti si rischia di morire entrambi!” Eppure Neji aveva deciso ugualmente di ignorare una regola fondamentale solo per aiutarla.

***

Tenten strinse forte il kunai nelle mani, lo stesso con il quale in passato Neji le aveva salvato la vita, e nella sua mente presero forma un’infinità di domande. Perché Neji non era venuto a salutarla ? Per quale motivo era sempre così freddo e distante? Se veramente teneva a lei, perché si comportava con quella sua totale indifferenza ? Per anni aveva creduto di conoscerlo, di comprenderlo, e invece lui era ancora un mistero. Subito cercò di scacciare quei pensieri; era assurdo stare lì a tormentarsi per una persona che non le aveva mai fatto intendere nulla apertamente; ciononostante non riusciva a cancellare l’idea che, a modo suo, anche Neji provasse qualcosa di importante nei suoi confronti. Mancava circa un quarto alla mezzanotte quando qualcuno bussò d’un tratto alla porta. Tenten andò ad aprire ma, non appena riconobbe chi era venuto a trovarla a quell’ora, rimase senza parole. Davanti a lei, in piedi sulla soglia, c’era Neji…

... E all'improvviso tutto è più chiaro in me!

Entrambi non dissero niente, incapaci di proferire parola, solo si guardarono negli occhi per qualche istante. D’un tratto Tenten provò a chiudere la porta ma la mano dello Hyuga bloccò prontamente lo stipite all’altezza del volto.

- Ciao Tenten - esclamò lui in un soffio appena percettibile. 
- E’ un po’ tardi per venire a salutare la gente a quest’ora, non credi ?

Neji accusò il colpo. Chiaramente si aspettava la reazione della ragazza e il suo tono di voce tagliente, tuttavia il suo sguardo era triste e serio allo stesso tempo.

- Tenten - mormorò. - Ti prego, ho bisogno di parlarti…

Le dita della kunoichi fremettero sulla porta, incerte se chiuderla o meno, alla fine però si scostò dall’ingresso voltandogli semplicemente le spalle. Neji indugiò un attimo prima di entrare mentre Tenten si fermò al centro del corridoio, completamente ingombro di scatole, e si voltò a guardarlo con le braccia conserte.

- Hai detto che volevi parlarmi - disse subito lei, senza mezzi termini. - Parliamo!

Ciao, come stai ? 
Ti riconosco ancora 
è passato un po' di tempo, lo so 
Io lavoro come un cane 
come vanno le canzoni ? 
il nuovo disco sarà forte però ... 
e all'improvviso tutto è più chiaro in me...

Lo Hyuga si guardò attorno. Era la prima volta che vedeva la casa di Tenten e quello che vedeva adesso era un ambiente spoglio disseminato di scatole aperte, molte delle quali vuote come lui in quel momento. La ragazza che aveva sempre rappresentato una certezza assoluta nella sua vita, la certezza di una presenza fissa capace di farlo sentire veramente in pace con sé stesso, se ne stava andando realmente. Fino ad allora si era talmente abituato ad averla accanto, come compagna e come amica, che non aveva neppure considerato l’idea di doversi separare da lei. Il calore umano, l’affetto e i sentimenti, perfino le più banali manifestazioni di affetto erano terreni del tutto inesplorati per un tipo orgoglioso e taciturno come Neji; probabilmente il suo cuore sapeva più di quanto la sua mente riuscisse a comprendere e, per quanto si sforzasse, non era assolutamente in grado di mantenere la sua solita freddezza davanti a quella difficile situazione. Solo adesso che Tenten stava per andarsene, che la sua roba era mezza sparsa e mezza chiusa dentro le scatole ammonticchiate per terra, Neji poteva rendersi conto con i propri occhi di quanto fosse stato stupido nel non esprimere prima i suoi veri sentimenti per lei. Non le aveva mai detto o fatto intendere niente, non le aveva mai fatto capire quanto fosse importante per lui averla accanto, e si era reso conto della gravità dell’errore commesso solo quando le conseguenze gli erano precipitate addosso con la violenza di una cascata. La notizia del fidanzamento di Tenten con Kankuro aveva avuto per lui lo stesso effetto di una lama in pieno cuore: non riusciva ad accettarlo, non poteva, non voleva accettare che lei si allontanasse così dalla sua vita; per anni l’aveva avuta accanto a sé, troppo orgoglioso e troppo stupido per dirle chiaramente quello che provava, e non aveva detto niente; un altro si era fatto avanti, promettendole l’amore e l’affetto che meritava, e lui invece non aveva detto niente. Solo adesso si rendeva finalmente conto di tutti gli errori commessi, delle cose non dette… e adesso che era lì, incapace di sostenere il suo sguardo severo, non sapeva nemmeno cosa dire per convincerla a restare.

Non so più chi sei 
quello che sarai 
io voglio solo che tu resti con me 
Perché l'amore che dai 
così normale 
Sembra quasi non mi possa far male 
non mi possa far male...

- Allora ? - domandò Tenten spazientita. 
- Hai… Hai veramente deciso di andartene? 
- Complimenti - fece lei sarcastica. - Credo che tu sia l’unico a non essertene accorto… 
- Lo sapevo - la interruppe Neji mestamente. 
- Strano - proseguì lei. - Non ho avuto l’impressione che tu lo sapessi… forse dipenderà dal fatto che non ti sei fatto vivo per tutti questi giorni, chissà!

Neji si morse le labbra. Come poteva spiegarle quanto doloroso fosse per lui e ancor più doloroso doverla guardare negli occhi e fingere di essere contento all’idea di perderla per sempre? Neppure il Genio degli Hyuga poteva chiudere gli occhi sui suoi sentimenti con la stessa facilità con cui li aveva chiusi sul resto del mondo.

- Tenten, non è come pensi… 
- Ah no ? Allora perché non mi spieghi perché nessuno ti ha visto alla festa di ieri sera… Aspetta, non dirmelo, probabilmente il “Genio degli Hyuga” era troppo impegnato per degnare questa povera imbecille della sottoscritta della sua attenzione!

La reazione di Tenten in quel momento era dettata dal suo stato d’animo. Era furiosa, semplicemente furiosa, non riusciva a credere che Neji fosse arrivato così di punto in bianco, convinto di rimettere le cose a posto con qualche parola. Prima che lui arrivasse era combattuta tra dubbi e incertezze, ma non voleva ammetterlo neppure con sé stessa, ed era la paura di soffrire ancora a causa sua che la spingeva ad essere così aggressiva. Anche Neji si sentiva a disagio, tanto quanto lei, e l’unica cosa in grado di giustificare la sua presenza era il peso che aveva sul cuore, un peso troppo gravoso da sopportare.

- Io… Io mi rendo conto di aver sbagliato - provò a dire lo Hyuga. - So di essermi comportato male con te e capisco anche come tu possa sentirti adesso ma… 
- No, tu non puoi capire come mi sento, non ne hai la minima idea! - la voce di Tenten era carica di indignazione. - Ci conosciamo da anni, ci siamo allenati insieme e tu… Tu mi hai esclusa dai tuoi pensieri, come se tutto il tempo trascorso assieme non significasse assolutamente nulla! Tutto il villaggio è venuto ad esprimere la propria felicità, per me e per la mia scelta, e tu? Perché hai aspettato fino adesso a venire, per dirmi cosa poi: che ti dispiace che me ne vada, che sei triste perché non saremo più compagni ?!? Davvero, non lo so che cosa…

Nel momento in cui Neji afferrò il volto di Tenten con entrambe le mani e la baciò appassionatamente sulle labbra, la ragazza sgranò gli occhi incredula. Per un attimo che però parve interminabile, nella stanza scese improvvisamente il silenzio; Tenten si tirò via da Neji, anche se a fatica, e rimase a fissarlo a bocca aperta per lo stupore.

- Che cosa significa questo?

Per tutta risposta Neji provò a sfiorarle la guancia ma, non appena la mano di lei lo spinse via in malo modo, capì che non aveva altra scelta se non quella di spiegarsi in modo diretto.

- Ti prego, non partire Tenten - esclamò. - Se già mi faceva male il pensiero che tu potessi morire in missione, non posso sopportare l’idea di perderti…Non voglio che tu te ne vada, lo capisci ? 
- Non ci posso credere - mormorò lei appena. - Tu non vuoi che io possa avere la mia felicità… 
- No, non è così - si affrettò a dire lo Hyuga, prendendole il volto con entrambe le mani per costringerla a guardarlo negli occhi. - E’ esattamente il contrario, la tua felicità mi sta molto a cuore invece… perché è anche la mia! 
- Vattene - sussurrò Tenten, muovendo appena le labbra. 
- Tenten, ti prego… 
- Vattene - urlò lei di nuovo. - Esci da questa casa, subito, vattene via!

La kunoichi reagì in modo del tutto imprevedibile. Le sue mani si abbatterono con violenza sul petto dello Hyuga, tempestandolo di pugni, tuttavia lui non si sottrasse e rimase anzi immobile sotto quella gragnola di sberle ad osservare il dolore negli occhi di Tenten.

- Perché - domandò lei tra le lacrime. - Perché sei venuto qui adesso ?!? Perché…

La situazione era troppo dolorosa per Tenten. Da una parte erano evidenti i suoi sentimenti verso Neji, mai del tutto sopiti; dall’altra la consapevolezza di non amare realmente Kankuro come credeva. L’amore stabilisce delle regole troppo crudeli e Tenten stava comprendendo a sue spese quanto dolore comporti questo sentimento. La sua mente si sforzava di ripetere che non era giusto, che la scelta fatta era importante e che doveva portarla avanti fino in fondo, ma il suo cuore sapeva perfettamente di non avere mai smesso di amare Neji… ed era questo il motivo della sua sofferenza perché, prendendo coscienza dei suoi veri desideri, sapeva di ferire profondamente qualcuno che non meritava di essere ferito. Dal canto suo Neji si maledisse due volte per il dolore che lei stava provando a causa sua, a maggior ragione però non poteva permettere che si legasse per sempre ad un altro.

Io non so chi sei 
quello che sarai 
io voglio solo che tu resti con me 
Perché l'amore che dai 
così naturale 
Sembra quasi non mi possa far male 
non mi possa far male...

- Ti prego, perdonami - rispose lui, abbracciandola. - Io sarei dovuto venire qui a dirtelo molto tempo fa, invece ho aspettato, ho aspettato talmente tanto che ho capito solo quando mi sono reso conto di perderti per sempre… 
- Zitto, sta zitto - Tenten si scostò ancora da lui, tenendosi le orecchie con le mani per non ascoltarlo. - Non voglio sentirti, non voglio ascoltarti, vattene! 
- Tenten, guardami - disse lui, scuotendola per le spalle. - Ho passato giorni a ripetermi che non era giusto, che non avevo il diritto di confessarti i miei sentimenti proprio ora che avevi preso la tua decisione, ma non ce la faccio… Non posso lasciarti andare via da me, non ce la faccio!

Tenten incrociò dunque il suo sguardo, con occhi carichi di tristezza e di collera.

- Mi hai spezzato il cuore due volte, lo sai - esclamò dolorosamente. - Col tuo silenzio prima e… con le tue parole adesso! 
- Credimi, non smetterò mai di odiarmi per tutto il male che ti ho fatto ma dovevo dirtelo… Dovevo dirtelo, capisci ?

Sul volto dello Hyuga non c’era più traccia della sua proverbiale freddezza. Tenten poteva scorgere chiaramente la sincerità nei suoi occhi ma non per questo sentiva meno dolorosa la sua colpa nei confronti di Kankuro: lo aveva illuso, si erano illusi entrambi senza saperlo e tra qualche anno se ne sarebbe accorto senza dubbio anche lui; non poteva “fingere” di amarlo in eterno, soprattutto col cuore vicino a quello di un altro. Poteva ripetersi mille e mille volte che era sbagliato ma, se prima aveva avuto dei dubbi sul passo che stava facendo, ora che Neji era lì accanto a lei quei dubbi erano scomparsi. Neji l’amava, tanto quanto lo amava lei, e il fatto che lui non fosse riuscito a dirglielo in tutto quel tempo non cancellava comunque questa realtà innegabile.

- Io voglio che tu resti con me, Tenten - ripeté ancora una volta Neji, stringendola forte a sé. - A costo di rinunciare a tutto quello che ho, non importa… Quello che voglio è che tu resti con me!

... E all'improvviso tutto sembra più chiaro in me 
allora tu resta con me 
non mi lasciare 
io voglio solo che tu torni da me 
Perché l'amore che dai 
così naturale 
sembra quasi non mi possa far male 
non mi possa far male 
non mi possa far male...

Le loro labbra si incontrarono quasi senza che se ne rendessero conto. Era un bacio diverso stavolta, intenso e desiderato da entrambi, un bacio grazie al quale tutti e due compresero di far parte l’uno dell’altra. Per qualche istante Tenten si abbandonò alla passione dei sensi ma c’era ancora qualcosa che voleva sentirsi dire da lui per togliersi ogni dubbio su quanto stava accadendo tra loro.

- Neji, dimmelo…

Sentendo le dita della ragazza premere contro la sua bocca, lo Hyuga si fermò di colpo.

- Voglio che tu me lo dica adesso - insistette Tenten. - Ho aspettato di sentirtelo dire per anni, adesso voglio “sentirlo”, un bacio non è sufficiente!

Neji capì subito cosa intendeva. Non era difficile, era scritto a grandi lettere alla mente e negli occhi di entrambi, e c’era solo una cosa che poteva dirle in quel momento.

- Ti amo - sussurrò, prendendole dolcemente il volto tra le mani. 
- Dimmelo ancora! 
- Ti amo - ripeté lui.

Tenten lo abbracciò con tale trasporto che rischiò quasi di soffocarlo. Il rotolo del nastro adesivo cadde dal tavolino, non appena entrambi vi urtarono contro, e finì addosso ad una scatola aperta con un sordo tonfo di cartone schiacciato.

FINE

Nota dell'Autore: Personalmente ci tengo a precisare che questa è stata la Neji/Ten più difficile da sistemare, malgrado l'entusiasmo e il prezioso aiuto della mia amica tenny_93. Probabilmente ciò non toglie che il risultato sia lo stesso una colossale porcherìa ma, dal momento che credo di aver fatto del mio meglio ( soprattutto nei confronti di questa coppia che adoro! ), invito chiunque ad esprimere pure liberamente la propria opinione, tenendo conto che si tratta del frutto di trentacinque giorni di lavoro... Grazie! ^__^ P.S. Complimenti afrancyXD  jennybrava, ho letto le vostre ultime Neji/Ten e le ho trovate semplicemente FANTASTICHE !!!

   
 
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