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Autore: Iryael    13/09/2011    2 recensioni
Nel nostro universo, lei è una ragazza che vive la routine estiva di una qualunque adolescente. Nel suo universo – quello descritto in Endless Empire – lei è l’unica umana esistente, nonché la Creatrice, ossia colei che è onnisciente.
Trascinata dai suoi personaggi nell'universo da lei creato, si trova invischiata in un pericoloso gioco di potere. La linea di demarcazione tra eroi e mostri, tra patrioti e usurpatori avidi di potere, che prima era nitida, sfuma velocemente in una nebula di azioni mirate al successo dei propri interessi.
Tutte le fazioni la vogliono, ma solo per raggiungere scopi diversi. E lei non ha la possibilità di sottrarsi a quel gioco.
Ha creato un universo difficile, Silver, un posto dove non esistono seconde chance.
Cosa sarà disposta a sacrificare per uscirne?
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[Spin-off di Endless Empire di DarkshielD] [Leggibile a sé]
Genere: Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La Storia fino a noi
Prologo
Per millenni le galassie avevano vissuto secondo equilibri indotti dai commerci, dagli accordi, dall’indifferenza o dalle guerre.
Per millenni la Storia aveva seguito lo stesso tracciato circolare, come una ruota di mulino mossa lentamente dallo scorrere del tempo.
In ogni epoca erano apparse guerre, malattie, innovazioni. Gli abitanti delle galassie erano poco a poco venuti a conoscenza gli uni degli altri e si erano mischiati, dando vita a un lento ma costante flusso che mescolasse non solo i geni, ma anche le risorse e le conoscenze.
 
Poi, però, il Tempo portò un ostacolo alla ruota della Storia, che cambiò il suo corso.
 
Epicentro di questo cambiamento fu un pianeta di Polaris, segnato sulle mappe stellari con il nome di Reepor.
Si trattava di un pianeta riarso, fatto di rocce scure e acque tempestose; luogo natio dei cragmiti, creature tenaci che il tempo aveva reso pragmatiche e ambiziose.
 
Il cambiamento cominciò in sordina, con una delle tante piccole guerre di conquista che la Storia vedeva da sempre. Protagonisti di un attacco bellico potente e fulmineo, i cragmiti sottomisero l’intero sistema di cui faceva parte il loro pianeta.
I sottomessi presero il nome di alleati e la Storia continuò il suo corso tra l’indifferenza generale del resto dei popoli.
 
Poi, però, il nome dei cragmiti cominciò a circolare sempre più spesso. Il sapore della conquista piacque a quelle genti che, generazione dopo generazione, si fecero sempre più spregiudicate.
 
Battaglia dopo battaglia, i guerrieri sottomisero dapprima i sistemi planetari adiacenti, poi l’intero settore. Una volta in mano ai cragmiti, quello che fino ad allora era conosciuto come il Settore di Praxus divenne noto come l’Impero.
Quando Talkat I s’incoronò imperatore sul sacro suolo di Meridian City, la Storia uscì definitivamente dal suo tracciato. Venne stabilito un nuovo Anno Zero e si aprì una nuova epoca: quella dell’impero cragmita.
 
Con una serie di campagne commerciali che rispecchiava l’indole aggressiva e pianificatrice del popolo di Reepor, l’Impero divenne pian piano un cancro per Polaris. La sua gente era facoltosa, i suoi possedimenti ricchi di materie prime, l’economia solida. Tenerlo fuori dai mercati galattici era impensabile. Così, nei suoi primi secoli di vita, la fame di conquista dell’Impero si mosse per la via del commercio, legando a sé una per una tutte le compagnie di spicco della galassia.
Solo quando l’imperatore fu certo della totale dipendenza di Polaris dalle sue compagnie, riprese la via delle armi. Tuttavia il suo obiettivo non era la galassia cui apparteneva, ma la vicina Solana.
 
Contemporaneamente nacquero i primi contrasti interni.
I cragmiti erano dominatori risoluti e ci fu chi disprezzò pubblicamente i loro modi, sia tra i cosiddetti alleati sia tra coloro ch’erano ormai satelliti dell’economia cragmita. Ciò nonostante, di questi personaggi si persero presto le tracce in modi più o meno cruenti. I dominatori erano convinti che, mostrando un inflessibile pugno di ferro, le proteste sarebbero cessate.
Ma le proteste non cessarono.
Si fecero sussurrate agli angoli delle strade, tra gli amici o con altri avventori scontenti nei pub. Sparirono dalla bella vista, semplicemente.
E ciò non impedì all’esercito di conquistare Solana, esattamente come secoli prima aveva conquistato il Settore di Praxus.
 
Solana fu colta totalmente impreparata e cadde in meno di due secoli. Era il 705 quando l’allora imperatore Talkat XXII, durante un discorso agli sconfitti, pronunciò la celebre frase “Noi respiriamo la guerra e la viviamo come fosse la nostra stessa anima. È così da sempre e così sarà per sempre. Vincere era un’ovvia conseguenza della nostra superiorità bellica.”
La frase entrò nella Storia, così come l’attentato che la seguì tre giorni dopo. La dinastia dei Talkat, dopo ventidue generazioni, si estinse il 4 giugno 705.
 
Nei secoli che seguirono le campagne militari non cessarono mai, come aveva predetto l’ultimo dei Talkat. Succedettero al trono imperiale altre due famiglie, gli Auchyos e i Romenon, sotto i cui domini, durati fino al 1250, vennero sottomesse Bogon e la Via Lattea.
Ma queste famiglie, il cui pugno di ferro non era solido quanto quello adoperato dai Talkat, videro nascere il morbo dell’Impero, cioè i Ribelli.
I sussurri contro l’Impero erano lentamente sfociati nella nascita di piccole associazioni. Queste, inizialmente autonome e divise, nacquero nelle grandi città e si sparsero a macchia di leopardo, raccogliendo consensi con piccole operazioni di boicottaggio. L’Impero si rivoltò pesantemente contro di loro sia sotto Auchyos V che sotto Romenon II, riducendole allo stremo. Fu allora che, da tante piccole, divennero una più forte. I Ribelli cominciarono ad agire coordinatamente, a fare proprie le armi del nemico e a combattere l’Impero con la guerriglia.
 
Con la salita al trono di Tachyon I (1250) e quella del suo primo discendente (Tachyon II), per far perdere consensi ai Ribelli, l’Impero attuò una politica volta al benessere dei cittadini. In quel periodo vennero erette strutture per l’educazione e l’aggregamento, vennero istituite leggi per ridurre lo sfruttamento dei lavoratori (ponendo un tetto massimo di ore giornaliere), vennero aggiunte festività al calendario. Insomma, i primi due Tachyon lavorarono per dimostrare che tenevano ai cittadini molto più di quel che i Ribelli sostenevano. Con questa strategia l’Impero ottenne consensi, ma non quanti se ne aspettava.
Tachyon IV ruppe l’idillio, sterminando l’intera razza umana come monito per i Ribelli. La Terra stessa – pianeta natale della razza antropica – venne ridotta a una nube di polvere cosmica. Ciò scatenò una reazione violenta sia tra i dissidenti che nell’intera Polaris, che cominciò a non fornire più le risorse di cui Reepor aveva bisogno.
 
Forti delle loro armate, allora, i cragmiti cominciarono una nuova campagna galattica, questa volta alla definitiva conquista della loro galassia.
L’ultimo baluardo della resistenza cadde nel 1786, quando Fastoon fu ufficialmente annesso all’Impero con tutti i pianeti del suo protettorato. Tachyon IX completò l’opera cominciata quasi milleottocento anni prima da Talkat I, sottomettendo alle leggi imperiali la razza lombax, già precedentemente sorvegliata per la pericolosa ingegnosità dei suoi appartenenti.
 
 
 
Passarono 25 anni. Arrivò l’11 gennaio 1811.
Fastoon, spezzato e costantemente sorvegliato, stava per cambiare governatore per la dodicesima volta. Alister Azimuth, esponente di spicco dei Ribelli, uccise il nuovo funzionario inviato da Reepor. L’assassinio avvenne nella piazza centrale della capitale, dove i cittadini erano radunati per assistere all’investitura. Purtroppo per Azimuth, la sua fuga venne tagliata sul nascere ed egli fu condotto alla 147sima caserma dell’esercito imperiale, in attesa di essere torturato e giustiziato.
 
Quella notte il gruppo ribelle affiliato ad Azimuth, capeggiato da Kaden (altra figura di spicco), permise ad Alister di evadere. Gli esponenti della fazione imperiale sembrarono impazzire per lo smacco.
Ma piani di ben altra natura erano in corso...

 

 

 

 

 


Salve a tutti!
Anzitutto grazie per aver aperto questa storia; spero che sia all'altezza delle vostre aspettative. In ogni caso vi invito a lasciare una recensione, sia che abbiate apprezzato sia che no (in questo caso, però, vi pregherei di dirmi cosa non vi ha sfagiolato).
In particolare, è d'obbligo dire che questa storia è dedicata a DarkshielD – nonché SilverWingsDevil. (Con un epico e non trascurabile ritardo...è il mio modo di darti il benvenuto tra noi vecchietti arrestabili *abbraccio*.)
Gran parte dei personaggi che vedrete sono frutto della sua fantasia, e di alcuni non ci si può non innamorare. Vi consiglio di fare una capatina (oltre che sul suo profilo di EFP) sul suo account deviantART, perché il suo stile è veramente apprezzabile (e anche perché un'immagine rende sicuramente meglio di una descrizione verbale).
 
Detto ciò vi lascio.
A presto!

 

   
 
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