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Autore: Gnam_Gnam    13/09/2011    2 recensioni
Sapete quelle persone, quelle che prima ti stanno antipatiche e poi sono indispensabili, ecco lei è così, pazza, stupenda, mitica, non chiedo molto solo 4 minuti per leggere di una persona speciale, di un'amica vera, di due pazze che condividono un grande affetto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My space: Un giorno una persona mi ha detto:" Sto pensando, sai, a quanto folle io possa essere...Tu mi batti, però, perchè devi essere dannatamente matta per stare al passo di una come me. Sta' sicura che io non ti lascerò mai indietro, e mai mi fermerò per lasciarti andare avanti da sola. Ti Voglio Bene". E così ho deciso oggi di scrivere una cosa su te, non dirò il tuo nome, non ti dirò nemmeno che ho scritto questo per te, timore, vergogna, imbarazzo forse, ma voglio che rimanga qualcosa in questo sito dedicato a te, sconosciuta senza nome, regina dei miei giorni. A te!!!  



Due occhi vispi, mi sorridono e mi mandano indietro a ricordare una persona, ma no una qualsiasi, una di quelle che se ti entra dentro non riuscirai mai e poi mai a farla uscire e allontanare.
Eccola, il primo giorno a scuola, ansiosa, entra, sorridente e intimidita, perfetta nell'abbigliamento, in ritardo, dote che scoprirai non le appartiene.
Navighi nel passato, a ricordare come lei possa esserti entrata dentro, come abbia fatto si che la tua esistenza dipenda da lei.
Siete vicine, allo stesso banco, scrivete su il vostro quaderno, greco, lingua straniera e difficile da capire. Guarda con la testa reclinata la lavagna, è annoiata lo vedi, lo percepisci, ormai sei preparata su tutti i suoi movimenti, allora cosa fai, abbassi la penna e la lasci libera sul banco, che faccia quello che vuole, ti giri verso la tua compagna e iniziate a parlare dell'ultimo vestito, della ragazza di quello che vi piaceva e che ora è brutto, del taglio di capelli di quella davanti, della professoressa ed iniziate a farvi scherzi, tirarvi la roba, e così passate quelle pesanti ore di scuola troppo stressanti se stai da solo e troppo belle se stai in compagnia.
Una, due, tre lacrime, ti senti impotente, le bagnano il viso, la vedi debole, e vorresti fare qualcosa ma non sai cosa, non vorresti dirle le solite frasi fatte per tranquillizare la gente, e allora cerchi un altro modo, fai la stupida, non ti interessa chi ti può vedere, chi ti può giudicare, tu vuoi solo far ridere quella persona così vicina a te, così importante, e quando ci riesci stai bene con te stessa, ti senti rilassata, è ciò che vuoi no, farla sorridere.
E poi , e poi ancora, ripensi a momenti che avete vissuto insieme, condiviso, che vi hanno fatto crescere, migliorare o forse peggiorare, questo non lo potete sapere, ma voi vi piacete così, uniche e strambe nel vostro stile.
Un pomeriggio troppo assolato per uscire e troppo bello da dimenticare...
Uno sguardo, due occhi marroni che scrutano, un sorriso, sul tuo viso un'espressione sblordita, ti porti le mani alla bocca, sono laccate di smalto, colorate, vivaci, come te. E poi i capelli, neri, ricci, unici nel loro essere, e per concludere il quadro ci sono le lentigini, color cioccolato al latte, che si contrappongono al bianco della pelle. Tu sei così, una contraddizione vivente, sei la mia contraddizione vivente,  conosciuta per caso, non ti sei neanche presentata, ma entrata con il mio consenso nella mia testa, nel mio cuore, ormai sei indimenticabile!
Guardo il tuo sorriso, quella foto è venuta veramente bene, avevamo solo sedici anni ed eravamo felici anche se era appena iniziata scuola. Mi chiamano da sotto le scale, scendo, e rivedo quegli occhi, il tuo sorriso, mi dai un bacio sulla guancia ed inizi a raccontarmi cosa hai fatto in questi giorni mentre controlli tuo figlio. Allora è vero quello che mi hai promesso: Stà sicura che non ti lascerò mai indietro, e mai mi fermerò per lasciarti andare avanti da sola.

  
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