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Autore: Devandro    13/09/2011    2 recensioni
Le urla strazianti erano sempre più forti, il dolore li dilaniava. Non sopportavo la vista di loro due che soffrivano, che venivano torturati da quella magia. Che pativano quella sofferenza per colpa mia.
Genere: Avventura, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Odiavo i miei genitori, non avevo niente in comune con loro, non ho mai saputo cosa fosse l’amore che un padre ha per il proprio figlio o le attenzioni di una madre. Non ho mai ricevuto una carezza, non ho mai gioito con loro per le cose che mi emozionavano, non ho mai potuto contare sulla loro protezione e il loro affetto, ancora oggi sono cose a me sconosciute. Tutti i bambini hanno sogni, e sono ricoperti di attenzione da parte dei propri famigliari, io no.Tutti i bambini della mia età desiderano cantata la ninna nanna prima di andare a dormire, per loro era una cosa naturale, all’ordine del giorno, io bhè… non so cosa sia una ninna nanna, le uniche parole che ricordo di mia madre erano “Tojours pures” o per meglio dire “Sempre puri”, l’unico insegnamento che mi hanno dato era questo, stare sempre alla larga dai mezzosangue.

Era una freddissima serata di Dicembre ed io come tanti altri ero tornato a casa per le vacanze di Natale. Nonostante avessi preferito restare a Hogwarts, che da qualche mese era diventata la mia nuova casa. La mia prima vera casa, una casa accogliente e piana di persone che mi amavano per come ero. Bastava essere me stesso. La vigilia di Natale ero solo in casa, tutti gli altri erano in missione per conto dell’ Oscuro Signore, e ne approfittai per vedermi di nascosto con il mio migliore amico James Potter, meglio conosciuto come “Ramoso” e la sua nuova ragazza Lily Evans rimasti entrambi a Hogwarts per le vacanze Natalizie, insieme durante questo primo periodo di scuola prendemmo in prestito dalla stanza delle necessità un dispositivo magico capace di farci smaterializzare e materializzare ovunque si trovasse l’altro.

Lo usammo per entrare e uscire dalla casata dei Black senza essere visti.

Quel giorno eravamo impegnati nello studio di un nuovo incantesimo: La Maledizione Cruciatus Fin ora solo Lily era riuscita a usare questa magia alla perfezione. Passammo il pomeriggio tra libri e incantesimi, verso sera tutti e tre riuscimmo ad apprendere perfettamente il nuovo incantesimo, fu proprio allora che Lord Voldemort si materializzò davanti i nostri occhi increduli, due Mangiamorte tra cui Regulus Black immobilizzarono James e Lily. Io rimasi l’unico davanti l’Oscuro Signore, la sua sola presenza era capace di incutermi terrore. Incominciai a sudare freddo, non sapevo cosa fare.

“Sirius,Sirius,Sirius, e così ti rifiuti in tutti i modi di diventare un mio seguace eh?” disse L’Oscuro Signore.
“Preferirei morire piuttosto che diventare un burattino nelle tue mani”. Risposi sputando a terra con aria di sfida, mascherando la paura che mi inchiodava al terreno.
“Guardati, passi giornate intere a giocare con la bacchetta, mentre sotto il mio controllo potresti diventare un grandissimo Mago.”
“Ahah un grandissimo mago eh?, preferirei essere il più stupido dei babbani ma con veri amici che mi amano e mi apprezzano per quello che sono, piuttosto che diventare un Mangiamorte temuto da tutti.”
Preferire essere un Babbano all’Oscuro Signore... cosa aveva appena osato dire?
A sentire quelle parole gli scagnozzi di Voldemort non ci pensarono due volte prima di usare la maledizione Cruciatus su Lily e James.
Le urla strazianti erano sempre più forti, il dolore li dilaniava. Non sopportavo la vista di loro due che soffrivano, che venivano torturati da quella magia. Che pativano quella sofferenza per colpa mia.
“E’ questo l’incantesimo che stavi usando prima è vero piccolo Sirius?”
“Smettila di far loro del male!” ringhiai brandendo la bacchetta contro di lui,
“La devo smettere dici?” chiese Voldemort con una nota di ironia,
“Bhè si in effetti potrei smettere di fare del male ai tuoi amichetti,”
Sentendo tali parole tirai un sospiro di sollievo…
“Oppure potrei mostrarti la terza Maledizione, la Maledizione senza perdono, diciamo ehem sui tuoi amici ” cominciando dalla sudicia mezzosangue si limitò a pensare.
All’udire quelle parole, quell’invito per niente sarcastico, un brivido mi percorse da capo a piedi e sentii il cuore stretto in una morsa che non accennava a diminuire.
“Unisciti a me, e in cambio non farò altro male ai tuoi amici, unisciti a me e diventerai un grande e potente Mago, giurami fedeltà ora e sempre. Entra a far parte della grande famiglia dei Mangiamorte, entra finalmente a far parte della famiglia dei Black”

Girai la testa quel tanto che bastava per vedere il dolore dipinto sul volto dei miei amici,sempre più vero, sempre più reale e per un attimo la mia mente, la mia anima e il mio cuore avevano una sola volontà… Arrendersi all’Oscuro signore.

  
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