Serie TV > Flor - speciale come te
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Autore: Eliessa    13/09/2011    2 recensioni
Questa shot della serie tv Flor speciale come te, vede come tema centrale l'amore tra Maia e Matias, Flor e Federico, quello che non c'è stato, ma che molte persone hanno sognato...
La storia non parte da un punto preciso per poi evolversi, ma inizia con Maia che vuole rivelare il suo amore a Matias e lui la evita.
[Personaggi: Florencia Santillan-Valente, Federico Fritzenwalden, Maia Fritzenwalden, Matias Ripamonti, Delfina Santillan, Maria Laura Torres Oviedo vedova Santillan]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Matias sta scendendo in salone per andare nello studio, quando passando dalla stanza di Maia, sente dei lamenti. Era lei stesa sul letto che piangeva, cercando di non farsi sentire da nessuno. Ma fu inutile, lui aveva capito che stava piangendo. Così bussò alla sua porta, aspettò che Maia gli diede il permesso per entrare, e poi iniziarono parlare.
 
"Maia, che hai?"
"Ah, sei tu. No, non ho niente".
"E per niente piangi?"
"Tu dovresti saperlo che cos'ho".
"E come faccio a saperlo. Se parli posso..."
"Matias, sei tu quello che non parli, che non dice nulla, ma che si muove con gesti, cerchi di farti capire, ma ho sempre l'impressione che interpreto tutto il contrario di quello che vuoi dire."
"Tu che cosa hai capito?"
"Che mi ami, e ci sto male."
"Maia..."
"No, adesso tu stai zitto, parlo io. Matias, so che ho 10 anni meno di te, so che non posso darti quello che potrebbe darti una ragazza della tua età, so che sono una ragazza... però penso che per l'amore non ci sia un'età. Matias, io ti amo, ed i tuoi gesti mi fanno capire che anche tu lo sei, ma deciditi, perchè io sto male, io soffro. Piango tutti i giorni, sempre. Ogni volta che ti vedo in casa è un tormento per me, perchè ti vedo, ma so che non posso toccarti, non posso baciarti, ma devo solo limitarmi a dirti ciao, ed a salutarti come se fossi il mio fratello maggiore o solo mio zio."
"Maia, io ti amo. Ma ho paura. Paura di Federico. Tu sai quello che potrebbe succedere se lui lo venisse a sapere, sai di cosa è capace."
"Ma tu vuoi una tua vita, o una vita programmata da Federico?"
"Ovvio che voglio la mia vita. La mia vita con te."
"Matias, ti prego."
"Maia!" Lentamente i avvicinarono, ormai riuscivano a sentire i loro respiri, ormai le loro labbra si stavano quasi per sfiorare, e... ed ecco che di baciarono. "Scusa. Scusami Maia! Non dovevo. E' meglio così. Dobbiamo dimenticare questo bacio,  meglio per tutti e due. Scusa!" Matias esce subito dalla sua stanza e Maia dopo un paio d'ore, dopo essersi assicurata di non aver più gli occhi rossi e gonfi per via delle lacrime, lascia la stanza, per andare a parlare un pò con Flor.
Scende le scale e vede Matias uscire dallo studio di Federico.
 
"Che fai, adesso non mi saluti neanche?"
"No, è che..."
"Guarda che se saluti non succede nulla, Federico non ti licenzia." Arriva Federico.
"Perchè mai dovrei licenziarlo Maia?"
"No, niente, era una battuta, visto che sono scesa, ha incrociato il mio sguardo, e non mi ha salutata."
"Maia!"
"Te l'ho detto, stavo scherzando, tranquillo."
"Meglio così, Matias, scusa, ho appena visto che ad un documento manca la tua firma ed entro stasera devo inviarlo a Franz, vieni nello studio?"
"Si." Federico entra nello studio, e Matias rivolgendosi a Maia fa un gesto con la mano come a dire "ci vediamo dopo, in camera tua", e Maia annuisce, facendo l'occhialino. Forse si era schiarito un pò le idee, o forse no. Voleva confermarmi la sua decisione, ovvero quella di allontanarmi definitivamente dalla sua vita.
Nel corridoio, Flor si scontra con Maia.
"Flor, che hai?".
"Niente."
"Stai così per Federico?".
"Si, ormai..."
"Andiamo in camera mia." Entrano nella stanza. "Dai, racconta."
"E' che un giorno mi fa credere di essere innamorato di me, e il giorno dopo lo trovo nelle braccia di quella perfida strega di Delfina, faccio finta di niente, ma ci sto male."
"Ma perchè non gli parli, lo sappiamo tutti che Delfina è solo una strega, capace di far soffrire tutti."
"Perchè non mi crederebbe mai."
"E se gli parlassi io?"
"No, Maia, lascia stare. Come si dice, se son rose fioriranno."
"Però ci stai male."
"Forse Federico ha ragione, in questo momento non può abbandonare Delfina, aspetta un figlio da lui. Io so cosa vuol dire crescere senza un padre, so quanto fa male, non posso separare un padre da un figlio, mai."
"Ma sai quante coppie vivono separate perchè non si amano, e il loro rapporto è buono."
"Si.."
"Flor, mi nascondi qualcosa."
"No, è solo un dubbio, uno come un altro."
"E dimmi, di cosa si tratta?"
"No, Maia, è una cavolata."
"Secondo me, non è una cavolata."
"Non parliamo di me." - dice asciugandosi una lacrima - Dimmi di te."
"Flor, prima o poi mi dirai quello che ti passa per la mente." Flor fa cenno di si.
"Allora, tu e..."
"Matias?"
"Si."
"Gli ho parlato, ma non ne vuole sapere nulla di me. Le scuse sono: sono più grande di te, non posso fare questo a Federico. Perchè dobbiamo stare male Flor?"
"Fa parte della vita, momenti belli, brutti, toccano a tutti."
"Ma noi è da tempo che viviamo in un periodo brutto." Bussano alla porta. "Avanti. Matias!"
"Disturbo?"
"No, vi lascio soli, io stavo andando via." Flor va via.
"Che ci fai qui?"
"Maia, non ti ho detto tutto. Il fatto è che ho cercato di nascondertelo, ma ora sto male io. Soprattutto dopo prima, dopo il bacio che da tempo desideravo di darti.  Anche io provo quello che tu provi per me, ma il resto non cambia. Non posso tradire la fiducia che Federico ha nei miei confronti."
"Matias, basta. E' meglio così. Vai via. Io sto male, quindi è meglio se stiamo lontani."
"Maia, se io ti facessi una proposta, tu l'accetteresti?"
"In che senso?"
"Noi non possiamo evitarci, io lavoro qui, sono perennemente a casa tua. Però non è detto che Federico deve sapere per forza cosa c'è tra di noi."
"No, se lo verrebbe a sapere non voglio neanche pensare a quello che succederebbe. L'inferno non sarebbe niente. Quindi, ti dico io adesso una cosa, se vuoi stare con me, parlerò a Federico, appena ci sarà il momento giusto. O così o nulla."
"Ma se dovesse essere contrario?"
"Allora penderò in considerazione la tua proposta."
"Maia, ricordati che ti amo."
"Anche io."
 
Federico esce dallo studio e incontra Delfina.
"Delfina, come stai?"
"Bene, volevo avvertirti che esco."
"E dove vai?"
"Da Bonilla"
"Stai male."
"No, tranquillo, è solo un controllo."
"Ti accompagno."
"Amore mio, non la prendere a male, ma preferisco andare da sola. Ho già chiesto a Pedro di accompagnarmi."
"Va bene, però chiamami."
"Si, amore."

Fuori la villa
 
"Pedro, possiamo andare." In auto. " E adesso dove mi porti?"
"Bhè, a Federico hai detto che ti avrei portato dal medico."
"Ah, Pedro..."
"Ti porto a casa mia?"
"Va bene."

Flor nel salone parla con Federico e Malala di nascosto li spia.
"Federico, posso chiederle un favore?"
"Di cosa si tratta?"
"Posso chiederle un paio d'ore di permesso?"
"No, tu servi a casa, non puoi andare via, devi controllare i miei fratelli. E' questo il tuo lavoro."
"Ma Federico... Guardi, se vuole porto anche i bambini con me, però mi da queste due ore."
"No, e adesso vai." Arriva Maia "Non trattarla così, non puoi fare l'autoritario. Non ha fatto nulla. Ti ha solo chiesto di poter uscire. Federico, se non ti chiarisci le idee, finirai con il perdere tutte le persone che ami, a partire dai tuoi fratelli!" Federico va di nuovo nel suo studio sbattendo la porta, Flor esce per andare dal suo albero, mentre Malala va in camera sua. Lì riceve una chiama, ma la porta è socchiusa e non si è accorta che a sentire quello che diceva c'era Maia.
 
"Si, tranquilla piccola mia, qui è tutto sotto controllo. Federico neanche si avvicina alla piccola cardo. E non sai prima come l'ha maltrattata. Insomma, Delfina mia, ormai Federico è tuo con la storia del bambino. Ma dai, figurati se ti lascia da sola quando gli dirai che hai perso il piccolo. Basta fare un pò di commedia, come sai fare tu."
"Che cos'hai detto Malala?"
"Devo chiudere, ciao. E, dimmi, tu che cos'hai sentito?"
"Tutto, e adesso tu e tua figlia andate via da questa casa."
"Senti piccolo essere insignificante, non parlarmi così, io poso fare questo ed altro."
"Si, ma adesso vado da mio fratello."
"E tu pensi che ti crederà?"
"Ovvio"
 
Maia, gridando per le scale. "Federico! Federico, dove sei? Federico!"
"Perchè strilli Maia?"
"Dobbiamo parlare, subito. Devi capire chi hai per fidanzata. Devi capire di che pasta sono fatti madre e figlia."
"Andiamo nello studio. Allora, che succede?"
"Ho appena sentito Malala parlare con Delfina dicendo che non esiste nessun bambino. E' tutto una messa in scena per far si che tu e Delfina stiate insieme."
"Cosa? Sei sicura di quello che dici?"
"Sicurissima, ma se non mi credi possiamo scoprirlo insieme."
"Come?"
"Delfina è da Bonilla, andiamo a vedere se è lì."
"Federico, scusa, torno subito."
"Non provare ad allontanarti da qui tu! Non mi prendi in giro. Malala, il telefono."
"Pensi che posso avvertire Delfina, e poi ti rendi conto di quello che stai dicendo?"
"Se non c'è nessun problema, dammi il telefono, e tu vieni con noi. Federico andiamo."
"Maia, ma aspetta ragiona un momento, non può essere come dici tu."
"Federico, se mi sbaglio tanto meglio, ma siccome ho ragione, tu potrai stare una volte per tutte con Flor, ci pensi, fare un controllo non costa nulla. Fidati, te lo chiedo per favore."
"Va bene, andiamo"

Nel salone. "Matias, io esco con Maia e Malala, ci vediamo dopo."
"Tutto bene tedesco?"
"Si."

Nello studio di Bonilla.
 
"Claudio dov'è Delfina?"
"Ma non ha appuntamento oggi."
"Come no, Claudio!"
"Malala, zitta per favore. Allora, Delfina aveva o no un appuntamento con te?"
"No."
"Si!"
"Malala!"
"Federico, mi son dimenticato, Delfina è stata qui."
"Ormai ho capito il trucco, non funziona."
"Federico, ormai anche Bonilla va tenuto con noi. Quindi io proporrei di andare a casa, tutti insieme, li teniamo sotto controllo mentre aspettiamo Delfina e poi... poi andiamo in un posto."
"Dove?"
"Fidati di me fratellino. Per il momento mezza verità è venuta fuori, o no?"
"Direi di si, Maia."
"Torniamo a casa."
 
A casa
"Eccoti tedesco."
"Matias, oggi niente lavoro. Grazie a Maia ho scoperto che Delfina non aspetta nessun bambino, Bonilla era loro complice."
"E adesso?"
"Adesso ci sediamo e aspettiamo Delfina. Lei non sa che l'abbiamo scoperta. Appena verrà Maia vuole portarci in un luogo che ancora non ho capito dove si trova."

Intanto il tempo passa, due ore, tre ore... Federico, Maia, Matias, Malala e Bonilla sono seduti sul divano, quando ecco che squilla il telefono di Federico.
"Pronto. Ah, sei tu Delfina. Ti aspetto. A dopo. Ciao. Delfina sta arrivando."
"Federico, ma come puoi credere a tua sorella, non sa quello che dice."
"Malala, stai zitta per favore."
"Federico, non so se vuoi ascoltare il resto, ci sarebbe tanto altro da dire su di loro."
"Come altro? Che altro sai Maia?"
"So ad esempio che ci odiano, te compreso. Puntano solo ai tuoi soldi, ancora non l'hai capito? Per non parlare delle punizioni che da a Martin e Thomas, tenendoli chiusi in soffitta, senza mangiare."
"No, Maia, non può essere."
"Se non ti abbiamo mai detto nulla è perchè non ci avresti creduto. Da quando stai con Delfina sei cambiato, sei freddo. Dopo la morte dei nostri genitori non eri così, ma lei ti ha manipolato, facendoti diventare quello che non sei mai stato."
"Non ci posso credere, Malala ti odio, adesso appena arriva Delfina andate via, non vi voglio qui un minuto di più."
"Maia, ma devi sapere un'altra cosa, che sappiamo tutti, l'ultima, la più importante tanto quanto brutta. Delfina ti tradisce con Pedro." Entra Delfina
"Delfina! Non ti voglio un solo minuto di più in questa casa. Basta."
"Ma amore mio, cosa ti succede?"
"E non chiamarmi amore mio. Sei una persona squallida, mi fai schifo. Come ho fatto ad essere così cieco? Come ho fatto a farmi manipolare da te? Certo, Flor, i miei fratelli cercavano di avvertirmi, ma io niente, ti ho sempre difeso. Mi fai schifo! E adesso vai via!"
"Ma si può sapere che succede?"
"Cara ex cognatina, si da il caso che abbiamo scoperto tutti i tuoi inganni, anche quello del bambino. Tra qualche tempo avresti fatto finta i perderlo e Federico vedendoti così fragile non ti avrebbe lasciato. Pensa che per smascherarti meglio, avrei voluto portarti ora da una ginecologa, ma vedo che Federico non ha più bisogno di altre conferme."
"No, non ne ho più bisogno Maia, grazie a te, ora posso vivere felicemente... Matias per favore, vai a cercare Flor, ti prego."
"Vado subito."
"Certo, ha vinto la cardo."
"Non chiamarla cardo." Arrivano Federico e Matias. "Flor, amore mio, vuoi sposarmi."
"Ma che, sei pazzo?"
"Rispondi con il cure, vuoi sposarmi, diventare la signora Fritzenwalden?"
"Se me lo chiedi con questi occhi, come faccio a dirti no. Aspetta, un momento che mi fai dire?"
"Quello che volevo sentirmi dire. Delfina e sua mandre vanno via da questa casa. Adesso ho capito chi sono in realtà queste due perfide donne."
"Finalmente. Ti amo Federico."
"Anche io. Delfina, Malala... Fuori!" Mentre Federico accompagna le due donne verso l'uscita, Maia sale in camera sua, e Matias con una scusa la raggiunge. Intanto Flor e Federico vanno nello studio.
 
In camera di Maia
"Matias, se io mi prendo le mie responsabilità e tu le tue, andiamo a dire a Federico di noi. Anzi io parlo, tu vieni solo per presenza."
"Si, andiamo, e anche se non l'accetterà, non m'importa, non posso soffrire perchè lo dice lui."
"Andiamo."
 
Nello studio
"Adesso dobbiamo pensare al matrimonio, ricordi? Poco fa mi hai promesso di diventare mia moglie."
"Puoi stare tranquillo, non mi rimangio la parola. Ah, Federico, ci pensi, finalmente insieme."
"Si, e tutto questo grazie a Maia, mi sa che non basta un semplice abbraccio per ringraziarla per quello che ha fatto."
"Si che basterà." Entrano Maia e Matias
"Maia, aspetta. Non so come ringraziarti, non sai quanto mi hai resto felice, grazie. Anche se penso non basterà, ma se c'è qualcosa che posso fare."
"Bhè, l'ho fatto e lo rifarei altre mille volte, ma tu puoi fare una cosa per me."
"Vi lascio soli"
"No, Flor, puoi rimanere."
"Maia, non preferisci parlare da sola con tuo fratello? Io sono qui fuori."
"Sicura?"
"Si." Flor esce e si appoggia con le spalle contro la porta, nella speranza che Federico accetti la situazione.
"Allora Maia, che succede?"
"Fede, allora, io ti parlo, ma tu non interrompermi, per favore. Allora, io sono ancora nella fase adolescenziale, quindi è normale che m'innamoro, diciamo spesso. Questa volta mi sono innamorata, ma non è un amore come gli altri, è come il tuo per Flor, è diverso. Io sono innamorata, inizialmente credevo fosse un amore impossibile, perchè lui è più grande di me, è molto più grande di me, è so che tu non avresti voluto, ma entrambi soffriamo. Stiamo male, è tutto così difficile."
"Maia, facciamo cos', presentami questo ragazzo."
"Fede..." Qualche lacrima inizia a rigare il viso di Maia, perchè ha paura che appena pronuncerà il nome di Matias, Federico potrebbe non rispondere più di se.
"Continuo io Maia."
"No, devo farlo io."
"Maia, non piangere."
"Federico, ho paura. Ti prego, non arrabbiarti, non sbattermi in collegio e la persona che amo non farla soffrire più di quanto già non stia soffrendo, te lo chiedo in ginocchio, ti supplico." A questo punto le lacrime di Maia iniziano a diventare un vero e proprio pianto. Singhiozza, non riesce a fermarsi, e invano servono le parole di conforto del fratello o di Matias.
"Maia, basta su, però dimmi chi è. Sei venuta perchè io lo sapessi, dai."
"Federico, il ragazzo è...è Matias."
"Matias?!"
"Si, lo so, sono una cretina."
"Federico, credimi io sono pazzamente, follemente innamorato di Maia."
"Ma come può essere, tu e mia sorella. Maia..."
"Federico basta, ci siamo innamorati, non abbiamo nessuna colpa."
"No, vi capisco. ma adesso basta piangere."
"Cioè, fammi capire, non mi mandi in collegio dall'altra parte del mondo, non mi manderai in Germania a 18 anni per lavorare..."
"No, nulla di tutto questo. Siete liberi."
"Federico, ti voglio bene."
"Però mi raccomando, trattamela bene Matias."
"Ovvio."
"E senti, visto che ora ti approvi il nostro amore, stasera poso uscire con lui?"
"Si, è finita la rigidità prussiana, a patto che non combini casini."
"Grazie fratellone. Andiamo a dire a Flor che siamo tutti vivi." Federico apre la porta
"Meno male, nessuna vittima. Questo vuol dire che l'hai presa bene."
"Si, in fondo Matias è il mio migliore amico e so che persona è."
"Ecco Fede, appunto per questo, tu sei mio fratello, il suo migliore amico, ok, ma tra noi due non devi interferire."
"Si, tranquilla."
"Allora, io vado a prepararmi. Scendo tra poco."
"Ok." Maia va in camera sua e Matias la segue.
"Senti amore, perchè non usciamo anche noi. La nostra prima serata da fidanzarti ufficiali."
"Bhè, al paese mio ci si fidanza ufficialmente quando l'uomo regala un anello alla propria donna."
"E questo che cos'è?" Dice estraendo dalla tasca dei pantaloni un astuccio di un anello.
"E' fantastico. Adesso si che siamo fidanzati ufficialmente."

 
Tre mesi dopo
 
Convolano a nozze Flor e Federico. Dopo la classica cerimonia i Chiesa gli amici seguirono gli sposi nella festa che si era tenuta nella loro grande casa. Una festa meravigliosa, indimenticabile, come voleva Federico. Non gli importava di andare in un ristorante lussuoso, di invitare le persone dell'alta borghesia. No, nulla di tutto questo. Se aveva l'amore, aveva tutto.
Canti, balli, risate, questo fu la festa. Per la prima volta, dopo il tragico evento della morte dei coniugi Fritzenwalden ci fu un pò di gioia.
Ovviamente, dopo un anno, Flor non poteva non dare alla luce il suo primo figlio Eric, come il padre di suo marito.
 
Gli anni passarono, esattamente ne passarono 4 da quando Flor e Federico si fidanzarono ufficialmente. Erano nati altri due figli, una femmina, Margarita e un maschio Alberto.
Ma in quell'anno ci fu un altro avvenimento importante. Maia era arrivata ai 18 anni. Ovviamente era sempre più innamorata di Matias, e fu in quella sera, poco prima di spegnere le 18 candele sulla sua torta che gli chiese di sposarsi.
Maia accettò, non aveva bisogno di rifletterci. Anche se per poco aveva lottato con tutta se stessa per avere Matias e non lo avrebbe passato. Quella per Matias non era una semplice cotta, ma era l'amore della sua vita, quello che un giorno l'avrebbe fatta diventare sua moglie davanti all'Altare e che gli avrebbe dato dei figli.
Matias per Maia rappresentava la sua vita, proprio come Federico lo era per Flor.
   
 
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