Questo pezzo mi ha spezzato il cuore.
4. Amore o misericordia
Io ci ho provato.
Io ti amo e ti odio. Sei lontana.
Io sono sola – anche quando sei con me sono sola.
Tu ti volti dall’altra parte ed io sono morta.
Accosta l’orecchio al mio petto. Non sono dove dovrei essere; accostalo di più – lo senti? È il nulla che pulsa un battito lontano. Come certe donne pallide e bellissime dietro finestre che sembrano grate di prigioni e tu diresti, vedendole, siano incarnazioni di angeli che pregano di tornare nel cielo, alla destra del Padre.
Accosta l’orecchio a questo petto deforme d’odio e di distanza: sapevo fin dall’inizio che l’amore non è abbastanza per salvare.
Non rispondo al mio nome quando chiami, ti amo e lasciami crogiolare in tutto questo mentre non ci sei perché quando ci sei devo sforzarmi di lasciarlo da parte. Ma tu lo sai che c’è – comunque, ovunque, dovunque –, basta scavare un po’, vero?
Abbracciami, non essere offesa. Dico il vero.
Se accosti le tue orecchie a questo petto sentirai – senti le urla? Senti tutte le cicatrici, sentile, se hai coraggio. Ho cercato di uccidermi un centinaio di volte, anche solo col pensiero, senza mai riuscirci. La mia tragedia è in questo. Non lo accetti – io ti amo – ciò da cui devo essere salvata è me stessa. Eccoti il mio segreto, adesso salvami, trova il modo di stringermi e contemporaneamente di salvarmi! Tienimi ferme queste mani che tremano per potermi ferire! Avvicinale al tuo cuore, contro di esso loro non tenteranno violenza.
Ora ascolta di nuovo. Lo senti?
Non è cambiato nulla.
Ti amo ma nell’orrore ci siamo io e- io. Cos’è un io? Sono come mi hanno costruita e partorita e ancora non abbastanza. Non puoi condividere questo.
Potrei fingere come gli altri sia l’esterno a tormentarmi. Ma non è così.
Conosci la verità tu? Ti prego credimi, conoscimi, amami ad ogni modo. Il peso potrebbe in parte non esser tanto gravoso.
Sussurro contro di te che voglio scappare – da me stessa, in realtà. Non ascoltare quelle parole, sto mentendo! Voglio scappare, è vero, ma da me, non da altri.
Ogni giorno che finisce il mio male mi è sempre più evidente. Le parole di oggi potrebbero essere false domani.
4. Amore o misericordia
Io ci ho provato.
Io ti amo e ti odio. Sei lontana.
Io sono sola – anche quando sei con me sono sola.
Tu ti volti dall’altra parte ed io sono morta.
Accosta l’orecchio al mio petto. Non sono dove dovrei essere; accostalo di più – lo senti? È il nulla che pulsa un battito lontano. Come certe donne pallide e bellissime dietro finestre che sembrano grate di prigioni e tu diresti, vedendole, siano incarnazioni di angeli che pregano di tornare nel cielo, alla destra del Padre.
Accosta l’orecchio a questo petto deforme d’odio e di distanza: sapevo fin dall’inizio che l’amore non è abbastanza per salvare.
Non rispondo al mio nome quando chiami, ti amo e lasciami crogiolare in tutto questo mentre non ci sei perché quando ci sei devo sforzarmi di lasciarlo da parte. Ma tu lo sai che c’è – comunque, ovunque, dovunque –, basta scavare un po’, vero?
Abbracciami, non essere offesa. Dico il vero.
Se accosti le tue orecchie a questo petto sentirai – senti le urla? Senti tutte le cicatrici, sentile, se hai coraggio. Ho cercato di uccidermi un centinaio di volte, anche solo col pensiero, senza mai riuscirci. La mia tragedia è in questo. Non lo accetti – io ti amo – ciò da cui devo essere salvata è me stessa. Eccoti il mio segreto, adesso salvami, trova il modo di stringermi e contemporaneamente di salvarmi! Tienimi ferme queste mani che tremano per potermi ferire! Avvicinale al tuo cuore, contro di esso loro non tenteranno violenza.
Ora ascolta di nuovo. Lo senti?
Non è cambiato nulla.
Ti amo ma nell’orrore ci siamo io e- io. Cos’è un io? Sono come mi hanno costruita e partorita e ancora non abbastanza. Non puoi condividere questo.
Potrei fingere come gli altri sia l’esterno a tormentarmi. Ma non è così.
Conosci la verità tu? Ti prego credimi, conoscimi, amami ad ogni modo. Il peso potrebbe in parte non esser tanto gravoso.
Sussurro contro di te che voglio scappare – da me stessa, in realtà. Non ascoltare quelle parole, sto mentendo! Voglio scappare, è vero, ma da me, non da altri.
Ogni giorno che finisce il mio male mi è sempre più evidente. Le parole di oggi potrebbero essere false domani.