Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: FeyM    13/09/2011    1 recensioni
Fra gli episodi “Il diavolo che conosci” e “Due minuti a mezzanotte” (Castiel riappare prima di quest’ultimo episodio per esigenza della storia.)
L’anello di Carestia è scomparso, e lo stesso Carestia pare non essere morto ma più vivo e agguerrito di prima.
Il Cavaliere dell’Apocalisse informa Dean di avere infettato tutti coloro che gli sono cari e gli propone una sfida per recuperare l’anello: se riuscirà a sopravvivere ai tentativi di omicidio dei suoi amici fino all’alba del giorno successivo, gli consegnerà spontaneamente l’anello e li farà rinsavire. Solamente a quella condizione, però.
Non credendoci, Dean torna al motel tranquillo ma…Carestia non è uno che scherza!
Riuscirà Dean a sopravvivere al fuoco incrociato di quella che è la sua famiglia o soccomberà ingloriosamente?
Avvertenze: non adatto ai minori di due millenni causa scene troppo violente. (Gabriele….) Che c’è? Comunque non è colpa mia!
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Che idiozia! Ma finché quel Cavaliere-dei-miei-stivali ci crede, a me sta bene.
Sopravvivere fino all’alba alla mia famiglia?! Quello è proprio matto!
Figuriamoci se Sam pensasse anche solo di torcermi un capello, impossibile!
Bah, credo che mi stenderò sul divano di questo pulcioso motel dove alloggiamo e mi farò una bella dormita fino a domattina.
DEAN: Dean, te lo sei meritato.
Mi dico stendendomi con un sospiro compiaciuto. All’alba Carestia consegnerà l’anello e io mi sveglierò con quel bell’oggettino sul tavolo, senza aver nemmeno faticato!
Ah, sì. Questo vuol dire saper svolgere bene un incarico!
Metto le braccia dietro la testa e chiudo i miei stanchi occhi. Guardare Carestia li ha sfiniti, poverini. La vecchiaia non gli ha solo roso il cervello, al vecchio bacucco; gli ha anche dato un aspetto orrendo!
In poco comincio a sentire un piacevole intorpidimento. Oh sì, sto per addormentarmi. Adoro quando viene questo momento.
Ancora qualche minuto e sarò in una stupenda casa di appuntamenti con qualche bionda da urlo. Ah che sogno! Splendido!
Improvvisamente, qualcuno che non è la mia bionda sposta il mio braccio destro (sacro in quella posizione quando sogno!!!) e lo poggia delicatamente sulla stoffa.
Oddio! Non sarà mica un maniaco che vuole deturpare la mia persona?! Meglio controllare.
Apro gli occhi e riconosco Sam in ginocchio di fianco al divano.
DEAN: Sam, cosa c’è?
Borbotto con la voce un po’ impastata. Uffa! Ma perché mi ha disturbato?!
SAM: Niente Dean, niente. Mi spiace di averti svegliato.
DEAN: Uff, almeno vedi di non farlo ancora.
SAM: Tranquillo, Dean. Non ti accorgerai nemmeno che ci sono.
Mi giro su un fianco. Pace e amen alla mia sacra posizione…almeno così nessuno rischia di urtarmi.
Un momento…perché Sam dovrebbe essersi messo qua come al capezzale di un moribondo, per niente? E poi perché aveva la voce così strana?
Fa lo stesso, ci penserò domani. Adesso non ho voglia di stressarmi per capire cosa passa nella testa di Sam.
Sto per tornare dal mio favoloso bocconcino del sogno, quando Sam mi alita sul collo.
Ma che gli prende a quell’idiota?! Non dovrò preoccuparmi sulla teoria del maniaco, spero!
DEAN: Sam! Cos’è hai cambiato sponda e ti sei scordato di dirmelo?!
Sbotto girandomi stizzito, ma prima che possa far sfornare al mio cervello qualche altra battuta geniale, noto i denti di Sam: i canini sono…allungati!
DEAN: Sammy, hai controllato di recente i tuoi c-c-c-canini?…
Non faccio in tempo a finire la frase che il mio adorato fratellino mi si avventa addosso con la chiara intenzione di farmi diventare uno spuntino.
DEAN: SAM!!! Cristo santo, sono tuo fratello!!!
Lui in risposta mi ringhia contro come un animale. Affamato, per giunta.
Va bene. Credo proprio che non dormirò adesso. Mio fratello affetto da vampirismo non è la migliore compagnia per farsi un pisolino.
Corro verso la porta e sul ripiano a fianco faccio per agguantare le chiavi dell’Impala.
P***o Dio, le ha Castiel!
Mi abbasso di scatto per evitare un altro attacco di Sam e mi fiondo fuori.
Proprio adesso doveva impazzire?! Proprio adesso?!
Esco dal motel senza curarmi di aver lasciato la porta d’ingresso intera o meno e corro. Corro come se avessi dietro un diavolo d’inferno (il che non sarebbe nemmeno da escludere dato che Sam sembra poco propenso a saltare il pasto, stanotte.).
Vado avanti così per un buon quarto d’ora. Povere le mie gambe! Non ne posso più!
Rallento il passo perché non avverto più la presenza di Sam nei paraggi, e soprattutto alle mie spalle.
Cammino mentre provo a pensare ad una soluzione. Sono ancora abbastanza scosso. Non perché Sam abbia cercato di mangiarmi, sia chiaro. Ma che c’abbia provato mentre dormivo eh no, questo non lo accetto! Dean Winchester non può morire in modo così banale!
Nel sonno! Bah!
Con questi allegri pensieri calcio una lattina lì per terra (chissà perché in queste situazione c’è sempre una povera lattina che deve essere calciata da qualche tizio scombussolato con parecchi problemi familiari…) e sollevando lo sguardo, vedo Castiel in piedi avvolto da una luce bianca come venuto per trarmi in salvo.
DEAN: Castiel! Grazie al cielo!
Esclamo andandogli incontro. Forse con quella luce bianca potrà trasportarmi lontano dal mio pazzo fratello e aiutarmi a farlo rinsavire.
Sento un familiare rombo di motore e la luce svanisce. Dietro Castiel c’è la mia preziosa Impala. Ti pareva che l’angioletto non avesse usato qualche trucco?
DEAN: Castiel, Castiel! Sam è andato fuori di testa, è diventato un vampiro!
CASTIEL: Davvero?
Non mi guarda neanche mentre parlo a vanvera. Sembra assorto in altri pensieri. Ok lo confesso, sono spaventato a morte dal fatto che Sam sia una specie di vampiro. Ma Castiel non lo deve sapere, così cerco di darmi un tono.
DEAN: Non hai una qualche soluzione miracolosa?
Chiedo speranzoso.
CASTIEL: Certo, Dean. Ho la soluzione per tutti i tuoi problemi.
L’ha detto come se non promettesse nulla di buono, ma è risoluto. Di sicuro avrà qualche cura del Paradiso nascosta nel cappotto.
Però non prende fuori nessuna diavoleria angelica anzi, impugna una spada d’angelo.
DEAN: Che ci vuoi fare con quella?
CASTIEL: Risolvo i tuoi problemi. Non è questo quello che hai chiesto?
DEAN: Certo ma, come puoi guarire Sam con quell’arma?
CASTIEL: Ma non è lui quello su cui devo operare. Sei tu, Dean.
Non è possibile!!!
Castiel alza la spada e cerca di trafiggermi. Solo la mia assoluta padronanza della situazione mi impedisce di rimanere mortalmente ferito e scansandomi provo a far ragionare Castiel, ma lui si è dissolto.
Sarà scappato.
No, non sarebbe da Castiel.
Fa lo stesso. Magari ha avuto paura della mia forza bruta che contro la sua esile mole d’angelo non aveva paragone.
Mi volto per andare alla guida della mia auto. La punta della spada sospesa a mezz’aria pronta a calare su di me però, mi intralcia il passo.
DEAN: AHHHHHHHHHHHHHH!!! (ricordate l’urlo del gatto?)
Il mio tono da uomo è andato a farsi benedire…Che nessuno riferisca ciò che ha appena sentito o lo strangolo!!!
Faccio dietrofront prima di finire a fettine e mi infilo in macchina.
Castiel sembra essersi arreso, anche se ne dubito. Non è tipo da rinunciare a far fuori qualcuno solo perché è scappato.
L’auto sfreccia sulla strada per allontanarmi il più possibile da quei due pazzi. E adesso dove vado?
Forse Bobby sa cosa fare. Anzi, sicuramente. Meglio che vada da lui, dato che non è molto lontano. In mezz’ora posso arrivare. Sì, si può fare.
Mentre viaggio verso casa di Bobby provo a fare un po’ di mente locale sulle assurdità che stanno succedendo.
Ricapitoliamo: Sam è diventato un vampiro a quanto pare sangue-di-Dean-dipendente. Mi ha attaccato e io sono…andato a fare un giro. (Non sia mai che Dean Winchester scappi! Mai!) Ho incontrato Castiel che deve aver letto qualcosa su Jack lo Squartatore e che vuole farmi a fettine…forse è stato un qualche rancore latente verso di me a trasformare lui come ha trasformato Sam. Qualche demone deve aver usato anche la più piccola dose di rabbia nei miei confronti per scatenarli contro di me.
Devo dirlo subito a Bobby.
Puntuale come un orologio arrivo da Bobby ed entro.
È tutto buio, che sia andato fuori?
DEAN: Bobby?
Provo a chiamarlo.
La carica di un fucile mi fa sobbalzare. Prego notare che sono nel buio più completo e qualcuno ha appena caricato un arma.
Sento dei passi dietro di me.
DEAN: Bobby, se questo è uno scherzo non è divertente!
Esclamo coi nervi tesi.
Mi giro lentamente. (perché in queste situazioni l’eroe deve sempre rischiare la pelle?! Non può stare a casa sua a fare un sonnellino?!)
Bobby tiene un fucile puntato contro la mia persona. Sta mirando. Non vorrà mica…
Ok, va bene lo dico. Scappo da casa di Bobby con gli occhi fuori dalle orbite per lo spavento. Mi viene voglia di piangere! Perché tutti mi vogliono uccidere stanotte?!
BOBBY: Non pensare di sfuggirmi Deango! La caccia è aperta!
Deango?! Com’è che mi ha chiamato?!
Mentre scappo inciampo sopra un cartello. (Come si fa ad inciampare sopra un cartello?!) Ehm…diciamo che volevo leggerlo più da vicino, va bene?
Guardo il manifesto appiccicato sopra: Grande apertura della stagione! Unico esemplare di Deango in libertà! Affrettatevi! Non fatevi sfuggire questo rarissimo trofeo di caccia!
DEAN: No, no, NO! Non è possibile! Anche Bobby!!!
Sbraito riprendendo a correre. Sto per rientrare nella mia Impala (per ora mia unica fonte di sicurezza!) quando vedo che Bobby ha appena sparato alle gomme.
DEAN: AH!
Uno sparo arriva vicinissimo alla mia spalla.
DEAN: AH!
Un altro mi sfiora i capelli.
DEAN: AH!
Un altro ancora per poco non mi prende una gamba mentre Castiel prova a farmi a fettine di nuovo.
COSA?!!
DEAN: AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!! Una qualunque divinità disponibile lassù non è che può venire a salvarmi?!!!
No, aspetta. Lucifero ha ucciso tutti gli dei pagani. E non penso che Kalì si scomoderà per aiutarmi. Al massimo prenderà un pacco di popcorn e una bibita per godersi la mia morte.
Va bene. Adesso credo sia il momento di dirlo, Dean!
Ho una fottuta paura!!!
DEAN: Voglio la mamma!!!
…dimenticate quello che ho appena detto, per favore.
CASTIEL: Presto accontentato, Dean.
Oddio! Mi prende per un braccio e puf! Mi trovo in un altro posto.
Mi guardo intorno. Niente Bobby, niente Castiel, niente Sam.
Sono salvo!!!
DEAN: Sì!!!
Mentre esulto saltando e girando su me stesso, vedo la casa di Lisa.
Che Castiel mi abbia spedito qui perché Lisa è madre? Bah, non mi interessa affatto perché sono finito qui. Lisa mi accoglierà in casa e io sarò al riparo dai quei tre scriteriati!
Corro felicissimo alla porta della casa e suono il campanello.
Lisa apre la porta e mi guarda sorpresa.
LISA: Dean! Cosa ci fai qui a quest’ora?
DEAN: Oh, Lisa! Come sono contento di vederti! Non sapevo dove andare e così sono venuto da te.
LISA: Oh tesoro, non preoccuparti. Io posso ospitarti in qualunque momento.
Tutto felice entro nella casa. Lisa non è arrabbiata con me né cerca di uccidermi! Ma fin quanto posso rimanere con quelli che mi danno la caccia? Magari all’alba me ne vado via…così non disturbo Lisa e Ben e trovo una soluzione per conto mio.
Aspetta aspetta…l’alba…la sfida…Carestia! Ecco di chi è la colpa!
Maledetto vecchiaccio! Mica mentiva quando ha detto che i miei amici avrebbero provato ad uccidermi, allora.
Quindi, all’alba loro torneranno normali e io sarò definitivamente salvo.
Guardo l’orologio per accertarmi dell’ora. Le quattro. Fra due ore circa spunterà il sole e sarà tutto finito, meno male.
LISA: Hai un appuntamento, per caso?
DEAN: Appuntamento?
Perché mi sta guardando così sospettosa? Se sono venuto da lei è ovvio che non aspetto qualcuno.
LISA: Già. Magari uno di quelli galanti con le donne con cui mi tradisci…
Oh, oh.
DEAN: Lisa! Assolutamente no! Ci sei solo tu nella mia vita!
LISA: E della bionda da urlo che mi dici?!!
P***a p*****a, come fa a sapere di una che vedo solo nei sogni?!
LISA: Mi tradisci tutte le notti con quella gallina rinsecchita! Sei uno schifoso bastardo!
DEAN: Lise, ragiona! Io sto con te!
Dico provando a discolparmi. Troppo tardi.
La mia dolce Lisa ha appena preso da sotto il tavolo una mazza da baseball in acciaio, e non sembra aver voglia di fare una partitina.
DEAN: Lisa, posala. Per favore, sono Dean. Il tuo Dean.
Macchè, niente! Mi guarda furibonda e mi si avventa contro menando la mazza per colpirmi. (Si dice che non ci sia due senza tre, ma il quattro vien da sé…eccoti servito Dean.)
Scappo (sì, ormai non ho più problemi a dirlo…sfido chiunque a restare sano di mente dopo una cosa del genere!) fuori dalla casa e corro dentro il bosco dietro l’abitazione di Lisa.
Niente Impala, niente aiuto miracoloso. Sono fregato, morto, stecchito!
LISA: Dove sei?! Maledetto schifoso dove ti sei cacciato?!
Lisa prende a correre nella foresta come una furia, ma per fortuna non riesce a individuarmi nascosto come sono nel buio.
Mi passa davanti senza vedermi, e io posso tirare un sospiro di sollievo.
Accidenti, però! Ora che anche Lisa è impazzita sarà molto più difficile riuscire ad arrivare all’alba senza essere ammazzato!
Tanto vale che continuo a spostarmi in silenzio cercando di evitare di incapparle addosso.
Mi giro e faccio per alzarmi ma, (queste cose succedono solo nei film dell’orrore, diamine! Non devono succedere a me!) Sam e la sua aria affamata non mi permettono di fare molto.
DEAN: Sam, co-come mai qui?
Non mi risponde, ovvio. È un maledetto vampiro affamato, perché vuoi che risponda a una domanda tanto ovvia?!
Striscio via (purtroppo, anche il glorioso Dean Winchester è costretto a farlo…) in tempo per evitare di beccarmi un morso, e il mio caro fratellino addenta l’albero che era dietro di me.
Forte! Sembra che non riesca a staccare in denti da lì!
Ne approfitto per togliermi dall’area-pericolo e vado a nascondermi più in profondità del bosco.
BOBBY: Hasta la vista, Deango!
NO!!! Bobby mi ha trovato anche qui! E con tutto il rumore che sta facendo mi troveranno anche gli altri!!!
Come si dice in queste situazioni? Passo fra un proiettile e l’altro lanciando urla di sgomento a ogni colpo che mi arriva troppo vicino e ripercorro in miei passi con Bobby esattamente dietro di me.
Sam è ancora bloccato all’albero. Povero, mi fa quasi tenerezza se non penso che liberarlo comporterebbe la mia triste dipartita.
LISA: Dean!!!
DEAN: AHHH!
Cambio direzione e la mazza finisce non su di me, ma su Bobby.
DEAN: Uh…Dolore…
Almeno uno sembra sistemato. Con tutte le stelle che starà vedendo penserà di essere andato in paradiso…
CASTIEL: Ciao, Dean.
DEAN: AHHHHH!!!
Il tono da uomo di Dean Winchester sarebbe richiesto al reparto gola con urgenza, grazie! Quest’ultimo sembrava proprio lo strillo di una femminuccia!
Scappo, corro, taglio la corda, come diamine volete che lo dica e cerco ogni nascondiglio disponibile lontano da questi quattro pazzoidi.
Ma dovunque vada c’è sempre uno di loro in agguato pronto a darmi un biglietto di sola andata per l’altro mondo, dritto in faccia a Lucifero!
Dopo innumerevoli agguati mi nascondo dietro un albero per riprendere fiato e guardo l’ora. Speriamo che l’alba sia vicina, speriamo che l’alba sia vicina!
Le cinque!
Sono ufficialmente morto.
Va bene. Come diceva papà, calma, ragiona sui fatti e troverai una soluzione (e anche se non lo diceva non me ne frega un accidente! Io voglio vivere!!!).
Sam si è liberato dall’albero (non so voi ma a quel povero vegetale manca un pezzo di busto, a voi le conclusioni) e solo con l’intervento di Lisa (assieme alla sua mazza da baseball prodigiosa…se sopravvivo giuro che la sposo!) ho evitato di fare da cena a mio fratello, almeno per ora. È stato un gesto meraviglioso, se non ché subito dopo stava per darmi molto più che la mazzata rifilata a Sam. Sono scappato (povero me e la mia reputazione…anche non dovrei preoccuparmene dato che fra meno di un’ora sarò praticamente morto!!!) e schivando di un pelo la spada di Castiel ho preso rifugio dietro un cespuglio. Mi è sembrato un buon nascondiglio, anche se il fucile di Bobby ha detto il contrario quando me lo sono ritrovato davanti al naso. Indovinate un po’ cosa ho fatto? Sono fuggito di nuovo! Gli spari di Bobby mi hanno accompagnato fino a un nuovo incontro con Castiel che somigliava tanto a quella scena di Psycho…quella dove si vede il coltello dietro la doccia! (Peccato che io non fossi intento a fare una doccia in relax ma a scappare da ‘sti pazzi assassini!)
In sintesi, Sam si è beccato altre due mazzate da Lisa e Castiel si è preso la quarta poco fa. E io?! Ora come ne esco?!
Passi. Molti passi.
Troppi passi!!!
Senza che nemmeno abbia il tempo di alzarmi i quattro candidati al concorso “uccidere Dean” spuntano da quattro angoli diversi.
Sono. Morto.
Si guardano in cagnesco (nel caso di Sam aggiungiamoci anche un ringhio…) come se volessero ammazzarsi a vicenda per farmi fuori in tutta tranquillità. E certo! E chi ci pensa al povero disgraziato che sta tentando di salvarsi la pelle?!
BOBBY: Fatevi da parte, rammolliti! L’ho visto prima io il Deango e sarò io ad appendere la sua testa al muro!
Deglutisco mettendo una mano alla gola. Che triste destino…perché devo finire appeso come un trofeo?! Non è giusto! Da Lucifero me lo sarei anche aspettato, ma da Bobby no!
LISA: Non t’azzardare! Questo schifoso traditore merita la giusta punizione, e voglio essere io a farlo fuori!
Oh Lise. Mia dolce, amata e gelosissima Lisa. Sinceramente se sopravviverò (cosa che dubito…) non mi azzarderò mai più a tradirti, lo giuro!
Il ringhio di Sam sovrasta ogni altra protesta, e se non ho capito male, intende che l’unico ad avere diritto di ammazzarmi è lui. Mi sa che il mio fratellino ha perso l’uso della parola oltre che quello della ragione.
Improvvisamente, Castiel sembra avere un’idea. Che sia rinsavito e abbia deciso di prendere le mie giuste difese?!
CASTIEL: Statemi a sentire, non c’è bisogno di litigare. Ho io la soluzione.
Castiel ti adoro! Il suo potere angelico deve averlo portato alla guarigione prima del tempo!
CASTIEL: Basta decidere i turni.
I turni?! Quali turni?!
CASTIEL: Lisa, hai detto di volerlo punire per il suo tradimento, vero? Bene, puoi dargli tutte le mazzate che vuoi, ma lascia a me il colpo di grazia. Sam, quando avremo finito noi due, potrai cenare, e Bobby, prenderai la sua testa quando anche Sam avrà finito. Ecco il modo per accontentare tutti.
Tutti?! Castiel maledetto bastardo di un angelo! Al disgraziato qui chi ci pensa?!!!
CASTIEL: Siete tutti d’accordo?
DEAN: NO! Ma che diamine vai dicendo, Castiel?!
I pazzi intorno a me annuiscono convinti.
DEAN: No, aspettate. Ragioniamoci con calma. Si può trovare una soluzione per tutto, non credete?
BOBBY: L’abbiamo già una soluzione. Castiel, legalo.
DEAN: Che?! Cosa?! Questa è criminalità organizzata!!! Omicidio premeditato!!! Via da me esseri immondi!!!
Non so come ci sono appena riuscito, ma li ho lasciati spiazzati con la mia voce da “tono da uomo è in vacanza, non tornerà prima dell’alba”. Senza pensarci due volte riprendo a correre lanciando tutte le imprecazioni e le bestemmie che conosco contro i  miei quattro inseguitori e già che me ne avanzano ne giro qualcuna anche in alto e in basso. Dopo aver bestemmiato dietro a Lucifero, mi ricordo che c’è anche Michele. Lui non mi lascerebbe mai morire così, almeno, non lascerebbe schiattare il suo tramite, credo.
Non penso di avere molte altre alternative, anche perché ho i pazzi alle costole.
DEAN: Michele, p***o Dio! Lo vuoi salvare il tuo fottuto tramite o no?! Guarda che se muoio avrai un bel da fare a trovarne un altro prima che quell’altro deficiente di Lucifero scateni l’Apocalisse!!!
Bene. Forse offendere il paparino non è sta la più grande genialata della mia vita. Sta a vedere che l’Arcangelo si è pure offeso e mi fa schiattare senza muovere un dito.
Niente. Non scende.
L’ho già detto che sono praticamente morto?!
Mentre corro guardo di nuovo l’orologio.
Sono le cinque e mezza.
Una vocina nella mia testa mi ricorda che l’alba è ancora troppo lontana per la mia speranza di vita rimanente. Non mi resta che accettare la morte con dignità.
Oh povero me! Dire addio al mondo così, di nuovo!
Che fine ingiusta per Dean Winchester!
Va bene, basta. È ora di finirla una volta per tutte, Dean.
Mi fermo. I quattro mi circondano di nuovo. E te pareva che non mi lasciassero nemmeno un minuto di vantaggio…
DEAN: Va bene. Ho capito di non avere più vie di fuga. Posso solo chiedere un’ultima cosa?
CASTIEL: Tu chiedi, poi si vedrà.
DEAN: Non è che potreste posticipare la mia esecuzione all’alba?
Chiedo speranzoso che questa proposta mi faccia guadagnare il tempo giusto per non finire all’altro mondo (dove Lucifero starà solo aspettando che io scenda per farmi rimangiare tutto quello che gli ho detto contro…e vi assicuro che non è poco.).
CASTIEL: No. Devi morire adesso.
E che diamine, Castiel! Un po’ di delicatezza!!!
DEAN: Allora, posso dirvi solo qualche parolina prima che mi uccidiate?
CASTIEL: Questo ti è concesso. Ma sii breve.
In questo caso, penso proprio che dirò la pura verità a tutti quanti.
Guardo Lisa, pieno dell’amore per lei negli occhi.
DEAN: Lisa, ti amo. Ti amo davvero. E in cuor mio non penso che qualche scappatella diminuisca il mio sentimento per te, non l’ho mai pensato. Capisco solo ora quanto tu soffra della mia versatilità, ma ti giuro che non volevo ferirti. E comunque la bionda non è una gallina rinsecchita. Non crederai che in un sogno io immagini qualcosa di così scadente, spero!
Prima che Lisa possa replicare mi volto verso Castiel.
DEAN: Castiel, sinceramente sei un grande amico. Ma devo dire che certe volte non riuscivo a sopportati. Sempre con la tua serietà, la tua noia. I tuoi silenzi sono proprio assordanti, ci tenevo a dirtelo. E poi con questa tua fissa del farmi fuori con una spada d’angelo…seriamente, sei monotono.
Anche a Castiel non lascio il tempo di dire niente.
DEAN: Bobby, sei sempre stato un amico più che sincero, quasi un secondo padre per me. E confesso che mi commuove il fatto che tu voglia avere un pezzo di me come ricordo, anche se avrei preferito prendessi una maglietta, o un paio di occhiali.
Per finire, guardo il ghigno animalesco del mio fratellino.
DEAN: Sam, sei mio fratello minore. Il mio fratellino da proteggere ad ogni alito di vento. Sono morto per te, e se tu fossi in pericolo non esiterei a farlo ancora. Ho sempre saputo che cercavi di emulare il tuo fratellone, ma non mi sarei certo aspettato che arrivassi a questo per essere come me.
Perfetto. Ho detto le ultime cazzate della mia vita, ora posso morire in pace.
CASTIEL: Hai finito?
DEAN: Dieri di sì.
È strano. Sono calmo. È come se avessi trovato la mia pace interiore e fossi pronto a lasciare il mondo senza rimpianti (ehm…magari essere l’indiretto responsabile dell’Apocalisse dovrebbe farmi scattare qualche rimorso, ma chi se ne importa!)
Lisa mi si avvicina tenendo ben stretta la mazza e carica il colpo che darà inizio alla mia esecuzione.
Ma che diamine penso?! Io ho una fottuta paura!!!
Sta per arrivare la mazzata. Oddio, già mi sembra di avere l’acciaio in faccia! Ti prego, ti prego. Fa che non faccia male. Fammi morire ora, subito!
Beh? E dunque? La mazzata iniziale? Il pestaggio metodico?
Cos’è successo? Perché non sento dolore?
Sta a vedere che Michele mi ha salvato. No, non ci crederei nemmeno se lo vedessi!
Apro gli occhi titubante.
Lisa sta guardando la mazza sorpresa come se non sapesse perché l’ha in mano.
Castiel allo stesso modo sta fissando la sua spada con la testa inclinata e gli occhi socchiusi.
Bobby ha riposto il fucile e si guarda intorno spaesato.
Sam, ecco, Sam mi corre incontro preoccupato.
SAM: Dean, che ti è successo?!
Esclama spaventato nel vedermi a terra.
Sembra tutto, troppo normale.
Non è l’alba, non può essere l’alba.
Guardo l’orizzonte e vedo una sottile linea azzurra interrompere l’oscurità del cielo.
È l’alba!!!
Sono vivo!!!
Sono salvo!!!
Sto per mettermi a saltare dalla gioia quando improvvisamente compare Carestia con la sua orrenda faccia che applaude soddisfatto.
CARESTIA: Bravo Dean. Sei sopravvissuto fino all’alba. Hai vinto.
DEAN: Già. E tu hai perso!
Urlo al limite della gioia.
CARESTIA: Oh non credo proprio.
Borbotta con un sorriso furbo in volto. Chissà perché lo vedo molto meglio su un’altra persona questo sorrisetto…
CARESTIA: Almeno, io ho perso.
Carestia in un lampo cambia forma prendendo l’aspetto di Gabriele.
GABRIELE: Ma io ho vinto.
DEAN: T-tu?! Che ci fai qui?...E perché sei vivo?!
GABRIELE: Oh se ti disturba tanto che sia qui in carne, ossa, e piume…posso sempre andarmene.
Ribatte con il suo solito sorrisetto  tanto più simile ad un ghigno.
DEAN: Ma che dici?! Certo che devi restare. È che credevo che Lucifero ti avesse ucciso.
GABRIELE: Smettila di preoccuparti sempre di quella testa calda di Lucy.
Sbotta divertito.
GABRIELE: Ah e comunque, i miei due fratelloni hanno sentito a meraviglia.
DEAN: Co-cosa?
GABRIELE: Ma sì. Ti ho sentito persino io che ero in Paradiso! Dovevi vedere le loro facce!
DEAN: Oh no…
Ecco, bene. E io che credevo di aver combinato il pandemonio solo poco fa con i quattro pazzi.
GABRIELE: Oh sì. Sai, ho passato secoli a tentare di riconciliarli…senza successo come puoi vedere. Ma tu…tu mio caro Dean in neanche una notte li hai messi d’accordo su una cosa.
DEAN: E sarebbe?
GABRIELE: Ucciderti, ovvio. Devo dire che non ho mai visto Michele così arrabbiato da quando ha mandato Lucifero all’Inferno, lo confesso. Ce l’hai messa proprio tutta, Dean.
DEAN: Avrei preferito non farlo.
Oh…mi sta venendo un gran mal di testa. In confronto a loro ‘sti quattro pazzi sono solo leggermente fastidiosi.
Ancora non ci credo. Non pensavo certo di scongiurare così l’Apocalisse!!!
Improvvisamente mi ricordo che tutto questo disastro è cominciato con Carestia.
DEAN: Ma Carestia? Dov’è finito?
GABRIELE: Carestia è morto quando l’avete ucciso. Questo è il suo anello, tieni.
Mi lancia il prezioso oggetto, che prontamente prendo al volo.
GABRIELE: Ho preso l’anello e ti ho fatto credere di essere Carestia, tutto qui. Spero tu non te la sia presa se ho voluto giocare un po’ con te.
Rigirandomi l’anello fra le mani sto per dirgli che non fa niente, quando realizzo il significato delle sue parole.
DEAN: Tu, avresti reso loro degli assassini mandandoli a uccidermi solo per divertirti?!!!
Sbraito tremando per la rabbia.
DEAN: E come se non bastasse, ora a causa tua Michele e Lucifero faranno a gara per farmi a brandelli?!!!
GABRIELE: Sì. Dai era solo per gioco. È stato divertente, no?
DEAN: Oh, molto.
Tono da uomo non è ancora tornato, in compenso tono da Dean-furioso-in-cerca-di-vendetta ha accettato di sostituirlo per un po’. Giusto il tempo di far divertire anche Gabriele, con la sua stessa moneta.
DEAN: Lisa, Castiel. Potete prestarmi la mazza e la spada per qualche minuto?
GABRIELE: Che vuoi fare? Non sarai mica arrabbiato, spero. Te l’ho detto, era solo un gioco.
Metto la spada all’interno della giacca e impugno al mazza a due mani.
DEAN: Arrabbiato? No. Voglio solo farti divertire un altro po’ dato che ti è piaciuto tanto. Almeno prima che i tuoi cari fratelli non lascino di me nemmeno un mucchietto di cenere.
GABRIELE: Dean, con calma. Siamo amici, ricordi? Certe cose si perdonano.
Paura eh? La sento la fifa, cretino che non sei altro!
DEAN: Gli angeli perdonano, Gabriele. Io no.
I quattro che sono mi stanno vicino alternano lo sguardo da me a Gabriele senza capirci un accidente, ma non dicono nemmeno una parola.
GABRIELE: Ma tu sei per forza buono! Sei il tramite di Michele!
Esclama iniziando a correre il più lontano possibile da me.
DEAN: Sarà, oggi mi sento molto più tramite di Lucifero! Chissà di chi è la colpa?!
Parto a rincorrerlo sventolando la mazza e conficcandola negli alberi qualora quel fetente riesca ad evitarla.
GABRIELE: Ma dai Dean! Era solo un giochetto innocente! Lo sai che mi piace divertirmi!
DEAN: Puoi giurarci che lo so! Non pensare di scappare Arcangelo dei miei stivali! Te li faccio vedere io i tuoi millenni di divertimento, tutti a mazzate!!!







Siamo tutti contenti, no?
Lucifero e Michele hanno stipulato una tregua.
Gabriele è tornato.
L’Apocalisse può aspettare.
Il mondo è salvo!
DEAN: E io?! Dov’è scritto che IO sono salvo?!
 
Fatemi sapere cosa ne pensate.  
Ogni commento è molto gradito.
 
GABRIELE: E sappiate che il sottoscritto si è divertito molto!
DEAN: Non si era capito… 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: FeyM