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Autore: Gweiddi at Ecate    13/09/2011    3 recensioni
Dedicata a Lizzie_Siddal
Partecipa al TVG festival.
"Avanti Jenna, è una bella giornata. Il sole splende, gli uccellini cantano, tua sorella sorride radiosa e ogni tuo parente, da tua madre alla cugina di terzo grado che non vedevi dai tempi dell’asilo ti ha chiesto preoccupata dove fosse Logan, allungando il collo per cercarlo con lo sguardo. Che presa per il culo."
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jenna Sommers, John Gilbert
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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scritta per il TVG festival al prompt Jenna/John - al matrimonio di Grayson e Miranda
e dedicata, ovviamente, a Lizzie_Siddal

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Please, have fun






Jenna mandò giù lo champagne d’un sorso. Fece una smorfia: okay, bere al salto in quella maniera un calice di buon vino non era stata la sua idea migliore.
Sventolò le dita in modo convulso. Ma neanche la peggiore.
I tacchi affondavano fastidiosamente nell’erba dell’ampio giardino del ristorante. Una fila di alberi ordinati e siepi proteggeva lo spazio, isolandolo, e sotto il gazebo decorato a festa il sole di maggio non riusciva a farle bruciare gli occhi per l’insolito vigore.
Avanti Jenna, è una bella giornata. Il sole splende, gli uccellini cantano, tua sorella sorride radiosa e ogni tuo parente, da tua madre alla cugina di terzo grado che non vedevi dai tempi dell’asilo ti ha chiesto preoccupata dove fosse Logan, allungando il collo per cercarlo con lo sguardo. Che presa per il culo.
Le prime volte aveva allargato gli occhi, dispiaciuta «Non so. Immagino sia con la troia dalle gambe larghe con cui se la faceva ieri sera.»
Già alla terza domanda si era scocciata troppo per puntare sul sarcasmo, e aveva sbuffato lasciando l’amabile conversatore a reggere un bicchiere di vino fantasma che lei si era premurata di rubargli.
Parenti.
Sbuffò, soffiando lontano dal viso una ciocca di capelli che quella mattina aveva molto elegantemente arricciato, per dare più grazia all’acconciatura. Le forcine le davano il prurito.
Per carità, capiva che Miranda e Grayson si amavano tanto e gli augurava ogni bene, ma quella grandiosa idea di celebrare di nuovo il loro matrimonio la stava snervando: quel giorno Jenna avrebbe dovuto starsene a casa abbracciata ad una confezione maxi di gelato alla panna e cioccolato, non infilarsi dei tacchi a spillo e sistemarsi continuamente le spalline dell’abito che scivolavano lungo le braccia.
«Ti stai divertendo?» chiese una voce maschile al suo fianco.
«Ho la faccia di una che si diverte?» domandò bizzosa prima ancora di guardare in faccia il suo interlocutore.
«Assolutamente.» rispose ironico, scrollando le spalle.
Di bene in meglio, realizzò Jenna con una smorfia. Conosceva poco John, il fratello di Grayson, ma negli ultimi tempi, le poche volte in cui aveva avuto l’onere e l’onore di incontrarlo, aveva sempre desiderato avere sottomano un martelletto con cui spaccargli i denti.
Jenna sorrise falsamente, esasperata, e andò a passo di marcia alla ricerca di qualcosa di forte da bere. Era il matrimonio di Miranda, e lei in quanto sorella minore problematica aveva praticamente il dovere di ubriacarsi, decise.
John la seguì in un lampo.
«Allora, non vedo il tuo fidanzatino.» notò con un certo divertimento.
La ragazza rise nervosamente «Perché, vuoi farmi credere di non sapere la grande notizia? L’ho scaricato!»
«Bene, l’ho sempre considerato un perfetto idiota. Non era alla tua altezza.» ammise piatto, non senza una certa soddisfazione però.
Jenna rischiò di mancare un passo e si fermò, voltandosi verso l’uomo che la stava tallonando.
«Mi prendi in giro?» domandò confusa.
John sorrise gentilmente «Non direi. Ho sempre pensato che il cervello di Logan si fosse fermato ai tre anni, piuttosto che ai diciannove. Addirittura direi che persino Jeremy, dall’alto dei suoi nove anni, possa essere più assennato del tuo fidanzatino.»
«Ex.» lo corresse sovrappensiero Jenna, interessata alle parole di John.
Lui sorrise ancor più cordiale e annuì «Ex.»
«Toglimi una curiosità, nell’ultimo anno sei sempre stato una spina nel fianco più fastidiosa del solito perché non ti piaceva il mio ragazzo?»
John infilò una mano nella tasca dei pantaloni neri e rise, ammiccando «Può essere.»
«Avresti potuto dirlo.» lo accusò.
«Mi avresti lanciato dietro qualche oggetto contundente.» si difese francamente.
Assolutamente vero. Ma sarebbe stato comunque interessante sentirglielo dire.
«Senza contare che la sorellina di Miranda non è affar mio.» continuò placido John, spostando il peso su un piede e poi sull’altro.
La simpatia che l’uomo aveva guadagnato agli occhi di Jenna in quell’ultimo minuto, si dissolse.
«Non sono la sua sorellina. Ho diciannove anni.» soffiò velenosa la ragazza.
«E io ventisette. Sei piccola.»
«Se sono così piccola smettila di guardarmi nella scollatura.» ribatté Jenna inarcando le sopracciglia. Per evidenziare il commento posò un pugno sul fianco drizzando la schiena, esponendo con un sorriso vittorioso il seno abbondante ben evidenziato dall’abito aderente. Per una volta fu contenta della spallina che le scivolò molto provocantemente sul braccio.
John sembrò gelare per qualche secondo, arrossendo lievemente quando non riuscì a evitare di dare un’occhiata fulminea all’organza lilla attorno al decolleté di Jenna.
«Touché?» tentò, ridacchiando nervoso.
La ragazza strinse le labbra, sorridendo trionfante mentre scuoteva leggermente la testa. Sentì che quel giorno era appena migliorato di parecchi gradi nella sua scala delle belle giornate.
«Sembra che la ragazzina sia cresciuta, vero John?» lo punzecchiò sbattendo le ciglia, passandosi distrattamente un dito dal collo fino allo sterno.
Da come l’uomo stava cercando di continuare a guardarla in faccia, Jenna capì improvvisamente di avere su di lui molto più ascendente di quello che credeva. Era abituata a provocare e flirtare con i ragazzi, ma tutti suoi coetanei, al massimo di due o tre anni più grandi. Non aveva mai pensato di poter effettivamente attrarre anche uomini. E John, per quanto potesse essere spesso fastidioso, era un gran bell’esponente della razza. Sicuramente migliore di Logan.
«Sì, e sembra pure che ora si stia divertendo parecchio.» rispose John, poco contento della figura appena fatta. Con la sorellina di sua cognata, maledizione.
Jenna rise con gli occhi che brillavano, e fece spallucce. Lo sapeva che in quel modo il seno risaltava ancora di più? John si augurò di no, perché altrimenti quella sarebbe stata una trappola vergognosamente subdola e lui ci stava cascando in pieno.
Solo che l'aria maliziosa e innocente con cui Jenna lo stava guardando gli stava vagamente azzerando l’attività cerebrale.
«Mi piace divertirmi.» lo provocò giocosamente, mordendosi un labbro.
Ecco, quello probabilmente era il momento destinato al totale spegnimento del suo cervello. Perché altrimenti non avrebbe detto quello che stava per dire.
John sollevò un sopracciglio e le sorrise, colpito, avvicinandosi di mezzo passo.
«Quanto ti piace, esattamente?»
«Molto.» sillabò a voce bassa la ragazza, leccandosi un angolo della bocca.
John le sfiorò una mano con la propria e si guardò intorno, più per distrarla che altro.
«Allora dovresti seguirmi.» le suggerì baldanzoso, osservando gli invitati conversare e passeggiare.
«Vuoi solo continuare a guardarmi nella scollatura.» lo prese in giro lei, allegra.
«No.» la contraddisse lui «Ho idea di fare molto di più.»
Jenna corrugò la fronte, stupita, tuttavia sorrise, allettata dall’offerta.
«Sai una cosa, John? Credo proprio che ti seguirò.»









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Cioè, questa cosa si basa su un buco di trama che fa paura. Cioè, non possono essersi fatti al primo matrimonio di Grayson e Miranda, perché se presupponiamo che Elena, anni diciassette, è arrivata dopo il matrimonio, e che Jenna ha ora venticinque anni, allora all'epoca ne aveva come minimo otto. Quindi mi sono inventata che i due piccioncini Gilbert si siano sposati di nuovo, come qualche coppia ogni tanto fa, anni dopo. Con Jenna che ha diciannove anni.
Per l'età di John potrei aver scazzato parecchio: si sa che è sulla trentina, ma nulla più. Io ho calcolato che dovesse avere sedici anni quando è nata Elena, e ho aggiunto gli undici che aveva al tempo di questa shot.
Si va bene, la pianto.
   
 
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