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Autore: XD_Tsukiyama_XD    14/09/2011    2 recensioni
Amore&Odio è una storia che vede come protagonista una ragazza di 17 anni di nome Tsukiyama Kirisaki (Phantomhive). Una ragazza spietata e crudele pronta a uccidere chiunque incontri ma un giorno incontrerà un ragazza che le cambierà e stravolgerà la vita di nome Hiroto Shirogane. Riuscirà a vedere il suo cuore, i suoi sentimenti e soprattutto a cambiarle il carattere totalmente, anche se questo porterà fatali conseguenze per la ragazza.
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Una ragazza camminava in mezzo al bosco sotto la pioggia battente, era leggermente bagnata e si sedette sotto un albero al riparo dalla pioggia. Era una giovane ragazza di 17 anni, era molto bella anche se aveva al volto una lunga cicatrice ad un occhio, l’occhio destro da cui non vedeva. Aveva lunghi capelli neri con le punte sfumate sul rosso. Stranamente non era una normale ragazza e nemmeno una normale vampira perché portava sulla testa due belle orecchie nere e una coda nera da gatto. Il suo sguardo era freddo e spento, mentre il suo carattere non era dei migliori. Era fredda, spietata e crudele. Fino a quel momento aveva ucciso chiunque incontrasse nel suo cammino, fosse esso essere umano, animale o una qualsiasi altra creatura. Fino a quel momento non aveva risparmiato nessuno e viaggiava per il mondo senza una meta precisa. Si sedette sotto a quell’albero con la schiena appoggiata al tronco. Portava una maglia aderente con una felpa di lana sopra anch’essa aderente, un paio di jeans un po’ sgualciti sul bordo e un paio di scarpe da ginnastica. Tutto era di colore rigorosamente nero. Non ha avuto un bel passato e per questo prova odio e solo odio. Quella sera si sentiva stranamente stanca e si addormentò, ma le sue orecchie feline erano sempre dritte attente ad eventuali pericoli. Il bosco era buio e silenzioso, il solo rumore che si sentiva era la pioggia che continuava a scendere ininterrottamente. Poco dopo quella pace fu rotta da un leggero rumore di passi veloci e la ragazza, molto sensibile ai rumori si svegliò subito e cercò di capire che tipo di rumore era percependone le vibrazioni. Era un passo di un giovane ragazzo che correva e sentì subito che non era solo, c’erano altri che correvano dietro di lui, forse stava scappando da qualcuno e appena si accorse che era vicino saltò con agilità sopra il ramo di un albero e lo guardò da lì per non farsi scoprire. Il ramo su cui si trovava era a circa cinque metri dal terreno e la ragazza da lì potè vedere che stava succedendo. Vide un ragazzo che si teneva il petto e correva il più veloce possibile e dietro di lui delle figure nere che lo inseguivano. Era un ragazzo dai capelli biondi e spettinati in quel momento sia dalla pioggia che dalla corsa. Era affannato e correva il più possibile. Portava una maglietta a maniche lunghe con una giacca senza maniche in pelle nera, un paio di guanti neri e dei pantaloni neri con un paio di scarpe da ginnastica bianche. Aveva del sangue sulla maglietta e questo poteva dire soltanto una cosa, era ferito e anche gravemente sembrava difatti cadde a terra sfinito e le figure nere lo tirarono su e lo portarono via con se. La ragazza provò pena per lui anche se non ne capiva il motivo e decise di aiutarlo. Lui si agitava tra le catene in cui lo avevano legato quelle persone ma era troppo debole per liberarsi ma improvvisamente la ragazza di nome Tsukiyama trapassò con la spada una delle due persone che cadde a terra senza vita e l’altra cercò di attaccarla ma con un’onda d’urto della ragazza cadde a terra senza più essere in grado di rialzarsi per un bel po’. La ragazza guardò il ragazzo che ricambiò lo sguardo con curiosità. Aveva due bellissimi occhi color del ghiaccio da cui trapelava soltanto una tristezza e una dolcezza grandissima e Tsukiyama nel guardarlo ricordò bene qualcuno, aveva lo stesso sguardo di quando lei era piccola e provò una forte nostalgia, nostalgia di se stessa, del suo vero carattere che da sempre sigillava nel suo cuore. Scuote la testa cercando di non pensarci e liberò il ragazzo da quelle catene per poi portarlo al sicuro. Lo portò in una grotta fredda e umida dove accese un fuoco caldo e curò la ferita al patto del ragazzo. Il ragazzo gemeva leggermente per il dolore, ma la lasciò fare. Sentì che quella che aveva appena incontrato non era una normale ragazza come tante e percepiva l’odio della ragazza chiedendosi come mai provava tutto quell’odio e da dove poteva nascere, ma non le disse nulla, rimase in silenzio tutto il tempo. Anche lei rimase in silenzio per un tempo lunghissimo. Lo curò e lo fasciò con delicatezza anche se si chiedeva come mai lo stava facendo, normalmente lei lo avrebbe dovuto uccidere ma non lo stava facendo, lo risparmiò. Appena finì di curarlo si alzò e andò a cercare qualcosa da mangiare per il bosco e anche delle erbe mediche da far mangiare al ragazzo. Riuscì a trovare tutto il necessario e pochi minuti dopo era già da lui che cucinava i funghi trovati nel bosco. Il ragazzo la guardava appoggiato con la schiena sul tronco dell’albero e seduto a terra. Non riusciva a muoversi e non voleva parlare. Quando la ragazza gli diede la ciotola di cibo lui si rifiutò di mangiare scuotendo leggermente la testa, lei lo guardò male e finalmente parlò: -Mangia! Devi mangiare per guarire!- dice e fa un altro tentativo ma il ragazzo non si muove, non riusciva a muoversi e così decise di imboccarlo anche se le sembrava una cosa a dir poco imbarazzante per una come lei che uccideva e basta. Prese un cucchiaio di legno che lei stessa aveva intagliato, con il cucchiaio prese un po’ di cibo e lo portò alla bocca del ragazzo. Inizialmente gli sporcò le labbra per fargli sentire il gusto e il ragazzo si lecco le labbra e aprì la bocca in silenzio. Lei gli mise in bocca il cucchiaio e continuò ad imboccarlo fino a quando la ciotola era vuota. Quando vide che era vuota guardò il ragazzo negli occhi con sguardo freddo e sussurra -Bravo! Hai mangiato tutto! Avevo messo delle erbe mediche dentro che ti faranno bene e ti rimetteranno in forze!- spiega sussurrando la ragazza. Si alza e va a mangiare. Poco dopo il ragazzo cercò di alzarsi e quando lei vede quel tentativo di alzarsi lo aiuta. -Chi sei?- chiede avvicinandosi al suo orecchio. Lui la guarda e, finalmente, parla, anche se a stento. -Mi chiamo…Hiroto…- sussurra a fatica e si appoggia a lei –Grazie per avermi soccorso!- La ragazza scuote la testa. -Di niente- dice e lo sostiene per poi aiutarlo a camminare. Il ragazzo, nonostante l’aiuto della ragazza, cade di nuovo a terra. Non era ancora abbastanza in forze per camminare e la ragazza capì che con lui non era possibile continuare il suo cammino così decise di stabilirsi in quella grotta fino a quando sarebbe stato in grado di camminare da solo. Passarono due giorni e i due si parlavano poco e solo in caso di necessità. La ragazza noto con piacere che il ragazzo riusciva a camminare e gli va vicino. -Devo continuare il mio cammino, vieni con me?- chiede sperando in un “no” ma il ragazzo sorride sereno e la guardò annuendo. Lei sospirò e si incammino dopo aver raccolto le sue cose e messo lo zaino in spalla. Hiroto la segui sorridendo e felice perché capiva che stava per nascere una nuova amicizia piena di avventure.
  
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