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Autore: StregaSenzaCuore    14/09/2011    6 recensioni
Siamo nell'appartamento di un'ormai adulto Trent, che vive una vita normale a New York. Almeno fino a quando, dopo cinque anni, non si presenta alla sua porta una vecchia amica, che ha qualcosa di inatteso da dire... Cosa vorrà mai da lui, dopo tanto tempo trascorso senza sentirsi?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Perché credi che m’importi qualcosa di te?- Mi chiese, guardandomi con occhi verdi gelidi. Gli stessi occhi di cui un tempo ero innamorata. E che avevo continuato ad amare.
Com’era possibile che dopo cinque anni fosse diventato così? Ovvio, era ancora bellissimo, e i suoi occhi non rendevano giustizia ai miei ricordi. Ma qualcosa in lui era cambiato. Prima era dolce, un po’ timido e scherzoso. Aveva un’aura calda che ti accoglieva quasi con un abbraccio.
Ora è distante, freddo e distaccato. Della sua dolcezza non è rimasta che un’aspra scia.
Effettivamente, ora che ci penso, perché dopo cinque anni avrebbe dovuto minimamente interessarsi a me? Dopo quel che gli avevo inflitto, che ragione aveva di pensare a me anche solo come amica? Infondo, quale persona sana di mente lo farebbe?
-Non credevo t’importasse ancora qualcosa, in effetti. Speravo solo di farti tornare in mente dei vecchi ricordi, che, ad essere sincera, reputo bellissimi.-
Giro il cucchiaino dentro la tazza di caffè ormai vuota.
Sento il suo sguardo addosso. Sento tutte le accuse che mi sta scaraventando contro. Sento ogni dubbio che lo logora dentro.
-Perché ora?- Chiede. Anche se non sembra una domanda. Continuo a girare il cucchiaino. Aspetta una risposta, impaziente. Sembra ferito. Mi ricorda vagamente il vecchio, sensibile Trent.
-Hai avuto cinque anni, Gwen. Cinque, fottutissimi, anni. Credi davvero che ti avrei accolta amorevolmente facendo finta di nulla? Non hai mai chiamato. Non un messaggio o un’e-mail. Niente. E vieni adesso chiedendomi di tornare amici? E per l’amor del cielo, smettila di girare quel benedetto cucchiaino e rispondimi.- Sembra stia per esplodere, che manchi tanto così al lancio di una bomba. Proprio sopra la mia testa.
Poso il cucchiaino sul piattino dov’era poggiata la tazza. Alzo lo sguardo finchè non si posa sui suoi occhi. Sembra che lo stiano torturando. Che io lo stia torturando.
-Trent, mi dispiace. Ma cosa avrei dovuto dirti? Che ho mollato Duncan perché avevo capito di aver sbagliato? Che mi mancavi? Che non c’è stato giorno da quando quel benedetto reality è finito che non abbia sentito la tua mancanza? Siamo onesti Trent, come avresti reagito?-
-Ti avrei perdonato, Gwen. Stupido com’ero ti avrei accolto a braccia aperte.-
Oh. Quindi solo uno stupido mi avrebbe perdonato. Come dargli torto, del resto?
-Perché non lo fai ora?- Sussurrai debolmente. Mi guardò scioccato. Poi sembrò quasi divertito.
-Stai scherzando, spero.- Il mio silenzio gli fece capire che ero più che seria. Rimase a fissarmi aspettando che rispondessi, magari con un “ahah ci sei cascato!”. Ma avrebbe aspettato invano.
-Gwen, ti rendi conto che sono passati cinque anni? Credi che mi sia divertito a vedere per mesi la tua faccina sorridente insieme a quella di Duncan su ogni fottuta rivista? Credi che me la sia spassata ogni fottuto giorno sapendo che probabilmente non ti avrei mai più rivista, che di me non ti fregava nulla e che probabilmente avrei passato il resto della mia vita aspettando qualcuno che non sarebbe mai arrivato? Pensi che sia divertente abituarsi a una vita che non è la tua?- Aggiunse infine malinconimamente. Non compresi a pieno le ultime sue parole.
Rimasi in silenzio. Cosa avrei potuto dire? Aveva ragione da vendere, in tutto e per tutto.
Mi fissò per istanti interminabili. Poi disse:- Sai, avevo già programmato tutto, nella prima stagione. Gia mi vedevo con te in un appartamento, a New York. Dopo qualche anno avremmo deciso di sposarci e ti avrei chiesto la mano con un anello di Tiffany, tempestato di diamanti. Il matrimonio sarebbe stato spettacolare, e ci sarebbero stati tutti gli altri concorrenti a congratularsi e a farci i più sentiti auguri. Dopo poco saresti rimasta incinta, e saremmo stati dei genitori stupendi. Se fosse stato maschio sarebbe stato Mark, una femmina Jenny. Poi sarebbe cresciuto, o cresciuta, ci avrebbe dato problemi quante soddisfazioni e alla fine ci avrebbe fatto diventare nonni. Dio, quant’ero stupido…- Sorrise tristemente. –Quando mi hai lasciato, ho dovuto cancellare tutto questo bel programma che mi ero fatto. Ogni giorno mi svegliavo convinto di doverti vedere, di stare con te, e invece dovevo andare all’università da solo. E’ stata dura, ma alla fine ce l’ho fatta.- Mi sorrise.
-Ero un ragazzo davvero stupido.-
-No, eri davvero speciale.-
-Non abbastanza da piacerti.-
Ingoiai quel boccone amaro. Ma cosa dovevo dire? Ognuna delle sue accuse era vera, le meritavo tutte, e tutte le avrei sopportate.
-Ancora non mi hai risposto. Perché ti sei fatta viva solo ora?- Chiese nuovamente. Feci un respiro profondo.
-Avrei voluto tanto contattarti prima. Davvero. Ogni giorno ti scrivevo un messaggio o un’e-mail, e alla fine non riuscivo a inviarti nulla. Avevo paura.- Abbassai la testa, come chi si aspetta una sfuriata dopo aver confessato un grave peccato. Rimase in silenzio. Forse elaborava qualche frase nella sua testa senza urlare quanto fosse stupida quella motivazione. Infine lo sentii deglutire.
-Di cosa avevi paura?- Sussurrò, avvicinandosi. Sembrava  che stesse per piangere.
-Della tua reazione.- Rimanemmo istanti infiniti a fissarci negli occhi in silenzio. Potevo vedere quella sua lotta interiore, dove una parte di lui voleva perdonarmi, e l’altra voleva cacciarmi via per sempre; potevo vedere tutta la nostalgia e l’odio che covava nei miei confronti; potevo vedere la gioia di avermi ritrovata, e il triste ricordo della mia assenza.
E con ogni probabilità lui riusciva a scorgere il mio desiderio di farmi perdonare e tornare ad essere la sua Gwen.
-Chi mi dice che non mi lascerai di nuovo?- Chiese, allontanandosi.
-Trent, in passato l’ho fatto, e ora sono qui, a chiederti praticamente in ginocchio di tornare nella mia vita. Perché dovrei rifarlo?- Chiesi, praticamente pregando.
Non rispose, ma prese a guardare per terra, trovando la moquette del suo appartamento terribilmente interessante.
-E se ti rendessi di nuovo conto di non amarmi? Che stavi meglio con Duncan?- Chiese, cercando di insinuare il dubbio nella mia mente.
Tentativo vano.
-Dubito che succederà. Io non sono mai stata del tutto bene con Duncan. Solo con una persona sono stata davvero bene. E sono stata così stupida da lasciarla e ferirla.- Mi guardò come se avessi parlato in arabo.
-Io non sono più quel Trent che conoscevi. Non sono il ragazzo sempre allegro pronto a suonare la chitarra in ogni occasione.- Disse tristemente, mettendosi ad osservare la mia tazza. Il suo dolore era palpabile.
Mi alzai e lo abbracciai.
-Tu sei sempre Trent, lo stesso di cui mi sono innamorata e lo stesso che oggi mi sono decisa a trovare e a chiedere scusa. E’ solo nascosto sotto tutto quel rancore che hai nei miei confronti.-
Rimase come inebetito, forse dal mio gesto, forse dalle mie parole, forse per entrambe le cose. Alla fine ricambiò l’abbraccio e prese ad accarezzarmi i capelli.
-Non hai idea di quanto ti ho desiderata in questi anni…- Mi sussurrò, tristemente.
Lo guardai negli occhi. Erano lucidi, un misto di tristezza e gioia. I più bei occhi di sempre.
-Non sentirai più la mia mancanza.- Gli accarezzai la guancia, asciugandogli una lacrima. Rimase quasi sorpreso, una volta resosi conto di piangere. Si allontanò da me e si volto, passandosi la manica della camicia su gli occhi.
Orgoglioso come tutti gli uomini.
-Trent?- Gli chiedo, poggiandogli una mano sulla spalla. Si gira sorridendomi. –Scusa, sono una pappamolla. Sono solo felice.- Allarga ancora di più il suo sorriso.
-Non sei una pappamolla. Sei solo il sensibile Trent che mi è mancato tanto.-
-Ti amo Gwen.- Non mi diede il tempo di reagire che poggiò le sue labbra sulle mie.
Proprio dove dovevano stare

 
 
 
Angolo dell’autrice :D
C’est moi ^^ dopo tanto tempo rieccomi con una One-shot, contenti? *coro di “buuuuuuuh”*
… comunque, mi farebbe molto, molto, molto piacere sapere cosa ne pensate. Basta una recensione di due parole, tanto per farmi contenta ^^ a presto con la nuova FF :D
Gwen TD 

  
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