Non importa se Hayato fuma come un turco, anche se lui è un atleta (e uno spadaccino, anche) è il fumo passivo non gli fa poi tanto bene.
Non importa se Hayato pare trovar divertente il prenderlo di mira con i suoi strani fuochi artificiali parecchie volte al giorno, anche se fanno un sacco di rumore e sembra che a volte non ci stia proprio giocando.
Non importa se Hayato continua ad affibbiargli nomignoli che spesso fanno perno sulla sua "apparente" tontaggine, anche se l'italiano è un genio e quindi potrebbe sembrare che se ne approfitti.
Non importa neanche se Hayato continua a fare lo gnorri con Tsuna e gli altri Guardiani, anche se il boss grazie a lui è ampiamente a conoscenza della loro relazione, anche in certi aspetti che avrebbe preferito non approfondire.
Che importa se Hayato si comporta come un'autentica carogna fuori da casa, se lui sa che dentro casa, quando lui tornerà tardi, l'italiano sarà sempre lì ad aspettarlo, senza una parola gentile? Senza un abbraccio o una carezza data di propria volontà? Che importa tutto questo, quando Takeshi sa che ad un suo gesto l'italiano si trasformerà nell'adorabile, burbero cucciolo albino di cui si è follemente innamorato?
Takeshi pensa a questo mentre guarda fisso Hayato, sorridendo senza ascoltare una sola parola di quello che pare essere un lungo sfogo rabbioso rivolto al suo indirizzo.
Forse non è il caso di fargli sapere che nella sua mente si rivolge a lui come "adorabile burbero cucciolo".