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Autore: _Patty_    14/09/2011    0 recensioni
Ok. Questa non è una storia x'D è il risultato di una nottata di sclero di metà agosto. Perdonatemi.
"C’era una volta, in un lontano castello, di un lontano paese, una piccola fanciulla di nome DiventolaH che viveva con il suo adorato padre."
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di come una buccia di banana cambi la vita

C’era una volta, in un lontano castello, di un lontano paese, una piccola fanciulla di nome DiventolaH che viveva con il suo adorato padre. Un giorno , un brutto temporale si riversò sul piccolo paesello ed il povero padre, scappando di qua e di la alla ricerca di un posto dove mettere al sicuro la sua piccola pulzella, nonché unica erede dei suoi beni, inciampò su una buccia di banana che non si sa come era finita li , facendo così saltare in aria la piccola creatura che con un urlo disumano fece crollare una casa che finì addosso al povero uomo.
La pulzella si finse un uccello e inizio a sbattere le braccia così forte che finì su un albero e con un abile mossa scese giù e corse nel castello e riuscì a mettersi al sicuro. Dopo l’uragano, la creatura si trovò senza più un padre e fu affidata alla dolce e tenera fidanzata/quasi moglie del defunto e di conseguenza vedova donna e alle sue dolci figlie. Erano Antoinnette e le sue figlie fighe :shantrude e tomoveffa.
DiventolaH aveva già dimenticato la morte del povero uomo perché contenta di non rimanere più sola e di aver trovato finalmente qualcuno con cui giocare alle tartarughe ninja, iniziò così una danza della felicità in cui ondeggiava le sue belle chiappe che spaventò Antoinnette la quale le confiscò tutto l’arsenale da ninja e la rinchiuse nella soffitta insieme ad una insulsa lavatrice. La povera fanciulla, disperata per l’accaduto e non riuscendo a capire da cosa fosse causato lo shock della matrigna, si mise a fare l’unica cosa che li, in quella soffitta, gli era permesso fare. La lavatrice.
Improvvisandosi una ballerina e cantando pure. Credeva così tanto di essere una ballerina che si lasciò prendere dalla situazione e non si accorse del sapone che traboccava dalla lavatrice. Si spaventò tantissimo credendo di averla rotta lei con la sua danza, cosa altamente improbabile pensò, vista la sua bravura nell’ondegiare le sue esili curve. Sentendo tutto quel trambusto Shantrude corse in soffitta, per quanto gli permisero le sue lunghe gambe.
“DiventolaH cos'hai fatto?” mettendosi le mani sulla bocca con fare sconvolto. Molto da divaH.
“e ma io…cioè…non so come sia potuto accadere…cioè…” blaterò DiventolaH cercando una scusa plausibile per spiegare quel disastro. Shantrude non sapendo cosa fare chiamò Tomoveffa che accorse subito e una volta vista la situazione sentenziò
“d’ora in avanti laverai a mano tutte le nostre vesti!Così ordina Tomoveffa!” la povera DiventolaH, trovandosi sommersa da vesti delle sorellastre e della matrigna, decise di mettersi subito al lavoro per non perdere tempo. Trovò le vesti più disparate, vestiti extra large
“sicuramente di Antoinnette” pensò e vestiti taglia 13-14anni di Shantrude. Ma tra quelli, qualcosa di sbrilluccicante catturò la sua attenzione.
Non era un anello, ne una collana, ne un bracciale, ma un favoloso BlackBerry rosa glitterato con sopra una gigantografia, per quanto potesse essere possibile, di Hanna Montana.
Subito scattò in un urlo così grande che l’unico vetro esistente in quella fetida soffitta si ruppe lasciando entrare dei poveri uccellini rimasti vittime delle urla della pulzella. Era così felice per aver trovato quel piccolo tesoro che fece giusto in tempo a nasconderlo sotto il cuscino che la porta si spalancò lasciando entrare una Tomoveffa con i capelli drizzati e il fumo che fuoriusciva dal naso a mò di toro per la corsa appena fatta.
“Cos’è tutto questo trambusto brutta sguattera..emh..sorella cara?” disse asciugando le goccioline di sudore
“emh, niente barbuta sorella, mi sono guardata allo specchio e ho notato che il mio bellissimo viso è stato deturpato da un brufolo sull’arcata sopraccigliare sinistra. Ho bisogno delle mie creme!VOGLIO LE MIE CREMEEEEE!!Deve sparire!!!!”
Tomoveffa sconvolta dalla superficialità della sua ormai serva, decise che per punizione doveva pulire la sua bellissima camera. Tanto per farle fare qualcosa. DiventolaH fiera della sua sceneggiata di poco prima e non potendo rifiutare ,si armò di guanti e maschera da sub e andò nella suddetta camera, non prima però, di essersi accertata che il suo nuovo amico stesse al sicuro.
“tornerò presto mio unico amore” sussurrò con gli occhi a cuoricino.



Note autrice***


eeeeh parolone x'D questa favola arriva a livelli di massima demenzialità, chiedo umilmente scusa x'D in realtà l'ho pubblicata solo per far contenta una pazza amica x'D
  
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