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Autore: Tinkerbell91    14/05/2006    5 recensioni
Sawyer e Kate si riavvicinarono l’uno all’altra, lei si sedette sulle ginocchia dell’unico che era riuscito a farle provare di nuovo quella sensazione che da tempo, ormai, si era proibita di provare e, facendo ben attenzione a stare comoda, si riavvicinò pericolosamente alle labbra di Sawyer.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate, Sawyer
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Questa è la prima fan fiction che scrivo su Lost e purtroppo per voi non credo sarà l’ultima * risata cattiva * , ma è ancora tutto da vedere (forse avete qualche speranza…) visto la fatica con cui ho scritto questa.

E’ incentrata sulla mia coppia preferita, Sawyer e Kate. Detto questo spero vi piaccia e che i personaggi non siano troppo OOC. Ho cercato di mantenere le loro caratteristiche come descritte nel telefilm, ma a volte è difficile... Allora: buona lettura! ^^

Fatemi sapere cosa vi è piaciuto e cosa no, se avete consigli o altro, mi raccomando!

Baci, Tink

 

The outlaw and the wanted girl

  

Un uomo era seduto su una roccia, le braccia che abbracciavano le ginocchia, e sotto di lui si spalancava l’oceano. Il vento di un freddo pungente gli scompigliava i capelli ormai piuttosto lunghi. Era così assorto nei suoi pensieri che non si accorse della figura che, lenta, gli si avvicinava.

Solo quando la sua ombra lo investì, oscurandogli il sole, la notò.

“Ciao Coso. Cosa fai qui? L’eremita?” la voce di Hurley gli arrivò flebile a causa del vento e delle onde.

“Quante volte ti ho detto che non mi chiamo Coso? Ormai avresti dovuto imparare il nome di tutti, no?” -l’uomo alzò un sopracciglio per sottolineare le sue parole-

“Scusa John…no, Jimmy, ah no, Sawyer” rispose quello, sedendosi con qualche difficoltà accanto a lui.

“Ah. Ah. Molto divertente…” commentò Sawyer senza guardarlo in faccia, ma continuando a fissare il mare.

Per un po’ regnò il silenzio tra loro, ma poco dopo Hurley parlò, seguendo l’esempio del compagno nel tenere lo sguardo fisso sull’acqua cristallina davanti a lui.

“Com’è che da un po’ ci eviti tutti?” chiese.

L’altro si voltò e nel suo sguardo non si notava altro che la solita aria beffarda.

“Io? Evitarvi? Quando mai! Lo so che sentite tutti la mia mancanza, ma sono una persona…per così dire…solitaria”

Hurley scosse la testa, per poi alzarsi un po’ a fatica. Anche se cercava di non darlo a vedere, impercettibilmente sorrideva.

“Tieni, ti ho portato questa…Kate mi ha detto che Sua Signoria Solitaria non sarebbe mai andato a prenderla, quindi se Maometto non va alla Montagna, la Montagna va da Maometto, giusto?” gli disse, lanciandogli una rivista.

Nessuna risposta.

Scuotendo la testa Hurley si allontanò, lasciando di nuovo Sawyer da solo.

Stava pensando, stringendo convulsamente quella rivista tra le mani. A cosa, non lo si riusciva ad intuire.

Poco dopo si alzò e camminando lentamente, con le mani in tasca, tornò sulla spiaggia, tra gli altri.

Nessuno lo guardò negli occhi mentre passava: tutti lo fissavano di sottecchi, ma quando lui ricambiava lo sguardo tornavano ad occuparsi delle loro faccende come se nulla fosse. E questo a Sawyer dava fastidio.

Non riuscendo più a trattenersi, sbottò: “Che avete tutti da guardare?”, ma non ricevette risposta.

Continuò a camminare e arrivò nei pressi di una piccola cascata. Nemmeno quella visione da Paradiso terrestre, però, lo fece calmare.

“Sawyer?! Pensavo stessi leggendo rintanato da qualche parte!” la voce di Kate arrivò alle sue orecchie nitida e squillante e voltandosi la vide sporca di fango e sudata, ma sorridente.

“No, non stavo leggendo. Pensavo.”grugnì lui. “Tu, invece? Come ha fatto a sporcarti così?” domandò di rimando, sperando che la ragazza non se ne andasse, ma si fermasse a fare due chiacchiere con lui. La sua compagnia era l’unica che riusciva a sopportare senza difficoltà…anzi… era l’unica che gli faceva piacere.

“Sono andata a caccia con Locke e Jack. È stato fantastico! Ad un certo punto eravamo vicinissimi al cinghiale, allora mi sono tuffata per bloccargli la via di fuga, ma quello mi ha evitato ed è scappato… Non ne abbiamo concluso niente, ma è stato eccitante!”

Sawyer la guardò divertito raccontare il suo fallimento come cacciatrice e non poté trattenersi dal pensare a quanto fosse bella, anche così conciata.

“Cos’hai da ridacchiare?” domandò lei dopo poco.

“Nulla…ho solo notato quanto sei attraente nonostante il fango e la puzza che emani” rispose Sawyer con sincerità. Gli piaceva stuzzicarla con la sua sfacciataggine e già stava per preparare la seconda mossa d’attacco quando…

“Ah sì? E allora beccati questo!” e così dicendo Kate lo spruzzò con l’acqua gelata della cascata dalla testa ai piedi, infradiciandolo.

“È guerra? Che guerra sia, allora!” urlò Sawyer e contraccambiò l’assalto con altri spruzzi decisamente più corposi e micidiali. Gridando e sguazzando nell’acqua come bambini, i due lottarono all’ultimo sangue, senza risparmiarsi nessun colpo. Dopo un po’, però, Kate, che nonostante le sue abilità era in svantaggio e più volte era stata sopraffatta da Sawyer, uscì dalla pozza d’acqua e si nascose dietro un albero.

“Cosa c’è? Hai paura che ti massacri, confessa…” sussurrò Sawyer abbastanza forte perché lei lo sentisse.

“Come no…Se proprio ci tieni, vieni a prendermi”ribatté la ragazza. Adesso era il suo turno di stuzzicarlo.

Senza farselo dire due volte uscì dall’acqua e, circumnavigando l’albero, si preparò a tenderle un agguato dall’altro lato.

Fu questione di un attimo: fece un passo, non si accorse di una radice che sporgeva dal terreno, inciampò e la trascinò con sé nella caduta. Un secondo dopo i due giacevano uno sopra l’altro, immobili, guardandosi negli occhi.

“Sembra proprio che io e te siamo destinati a trovarci spesso in situazioni simili, eh?”sussurrò Sawyer.

“Eh sì, ma non mi sembra ti dispiaccia, o sbaglio?” la ragazza sapeva come prenderlo per la gola e al  momento ci stava riuscendo in pieno.

“Dispiacermi? Come potrebbe? Ti dirò, puzzi da morire, ma non farei cambio con nessuna al mondo”

L’uomo le diede una carezza con la mano bagnata, mentre con l’altra giocava coi suoi capelli. Anche se non sembrava aveva un tocco molto delicato; intanto i loro visi si avvicinavano sempre di più, sempre di più. La ragazza era combattuta: si poteva permettere di cedere alla passione almeno sull’Isola o no?

Chiuse gli occhi e rinunciò. Rinunciò a frenare i suoi istinti, le sue paure. Quando Sawyer la baciò non si ritrasse, ma si abbandonò al piacere di quelle labbra, provando per la prima volta dopo tanto

tempo una sensazione nuova: un misto di complicità, amore, passione e sintonia. E questa nuova sensazione le piaceva.

Un fruscio di foglie, due risate e Jack e Locke uscirono dal folto degli alberi giusto in tempo per vedere Sawyer e Kate baciarsi, gli occhi chiusi e le mani intrecciate.

“Scusate, non sapevamo…non immaginavamo. Beh, ok, ce ne andiamo. Sì. Andiamo, John. Bene, vi lasciamo soli. Sì, ecco. Stiamo andando. Allora ciao, eh?” balbettò Jack, palesemente shockato da ciò che aveva visto e molto, molto contrariato.

“Jack…ANDIAMO!” gli disse Locke, prendendolo per un braccio e trascinandolo via letteralmente di peso, mentre quello opponeva una debole resistenza.

I due, invece, erano rimasti più o meno nella stessa posizione. Le loro labbra erano ancora posate le une sulle altre, ma ormai la magia era stata interrotta.

“L’ha presa maluccio, eh?” domandò Kate, tirandosi su e cercando di ripulirsi le macchie di terra umida dai pantaloni.

“Direi di sì. Ti interessa?” rispose lui, sedendosi e guardandola con aria divertita.

Gli bastò lo sguardo che lei gli rivolse per farlo scoppiare a ridere di gusto. Una risata molto simile al latrato di un cane.

“Sawyer, lo sai che sei stronzo?” disse lei mettendosi le mani sui fianchi e cercando di assumere un’aria arrabbiata. Effetto sfumato dalle risatine che di tanto in tanto la scuotevano.   

“Un adorabile stronzo, prego…”

“Stupido…”

Sawyer e Kate si riavvicinarono l’uno all’altra, lei si sedette sulle ginocchia dell’unico che era riuscito a farle provare di nuovo quella sensazione che da tempo, ormai, si era proibita di provare e, facendo ben attenzione a stare comoda, si riavvicinò pericolosamente alle labbra di Sawyer.

“Ti amo” sussurrò lei. L’uomo non disse niente. Aveva appoggiato le testa al tronco dell’albero alle sue spalle e sembrava contento: un sorriso appena accennato gli increspava le labbra.

“Perché sorridi?” domandò lei. Aveva lo sguardo tipico della ragazza innamorata che pensa che il suo uomo sia il migliore del mondo, anche se sapeva di sbagliarsi, ma tanto non le importava. Non voleva un uomo perfetto, le bastava Sawyer.

“Perché ho vinto io…” fu l’enigmatica risposta. “Sapevo che prima o poi ti avrei conquistato, dolcezza”

Sawyer la abbracciò e lei si rannicchiò tra le sue braccia, chiudendo gli occhi.

“È vero. Hai vinto” sentenziò la ragazza prima di trascinarlo con sé in un altro bacio appassionato.

Uno dei tanti che si sarebbero scambiati durante la loro permanenza sull’Isola. 

 

§ Fine §

 

Allora? Giudizio? Per favore, fatemi sapere, perché è la prima volta che mi cimento in un genere diverso (di solito scrivo su Harry Potter) e mi farebbe molto piacere sapere i punti deboli. Grazie mille! ^^

 

  
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