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Autore: Nadine_Rose    16/09/2011    5 recensioni
15 settembre 1939: un giovane tedesco non passa la visita militare. È deluso e affranto ma, quello stesso giorno, un incontro molto particolare sconvolgerà la sua vita.
“Quando la guerra sarà finita, ci trasferiremo a Berlino e andremo ad abitare in una casetta dal tetto rosso con fuori un grande giardino. Ci sposeremo e tu entrerai in chiesa vestita di bianco accompagnata dalle note dell’Ave Maria di Schubert. Quello sarà il giorno più felice della nostra vita”.
[Ultimo capitolo: Sangue e lacrime]
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Guerre mondiali
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Capitolo 9

 

Sangue e lacrime

 

Nadine fu sollevata bruscamente dal corpo esanime e deturpato di Kurt. Non mostrò resistenza, essendosi distaccata dalla realtà e permise alla kapò di portarla via senza alcuna difficoltà. Anche il corpo di Kurt fu portato via, trascinato per i piedi da un soldato delle SS e questa fu l’ultima immagine che vide Nadine prima di chiudere gli occhi e perdere completamente padronanza di sé. La ragazza non era svenuta ma, dato il forte shock per la perdita del suo amato, aveva perso la capacità di percepire ciò che le accadeva attorno.

Quando rinvenne, Nadine si ritrovò circondata da donne completamente nude. Si guardò: anche lei era nuda. Confusa, portò le mani sulla faccia bagnata di lacrime e sporca del sangue di Kurt. Poi, alzando di colpo lo sguardo, vide un soffitto color grigio con un grosso tubo nero e un getto proprio sopra la sua testa e capì allora di trovarsi in una camera a gas. Nadine – non ancora ventenne – fu invasa da paura e disperazione, sapendo che presto sarebbe morta. “ Tranquille, è solo una doccia! ” Una voce femminile risuonò nel silenzio dell’umida stanza ma Nadine non credé a quelle parole, come molte altre donne che erano lì. La giovane, presa dal panico, cominciò a tremare e a girare su se stessa andando a finire prima addosso a una ragazza poi contro le gelide mattonelle. Non voleva morire e ricordava ininterrottamente le parole di Kurt: Tu devi vivere.

Ma, all’improvviso, le luci si spensero e Nadine non riuscì a trattenere un urlo acuto e straziante di terrore mentre i rubinetti si aprirono.

 

fine

 

“ Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità ”.

Anna Frank ( 1929 - 1945 )

 

**********

 

Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito la mia storia; tutti coloro che l’hanno inserita tra i preferiti, le seguite e le ricordate.

A tutti voi, un calorosissimo abbraccio.

La vostra Nadine

 

   
 
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