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Autore: likehermione    16/09/2011    1 recensioni
Harry è sparito,insieme a Ron e Hermione.Intanto la scuola ricomincia,sotto l'influenza di Voldemort e dei Mangiamorte.
Toccherà a Neville creare la resistenza,con l'aiuto di Luna,Ginny e l'esercito di Silente.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Luna non tornò dopo Natale. Fu devastante,per Neville e Ginny,sapere che era stata rapita dai Mangiamorte.
Lei,così schietta,così sincera,abituata a raccontare la verità,anche se quasi sempre scomoda e imbarazzante. Lei,che viveva ogni attimo con intensità,in un mondo tutto suo. Era immune a tutti i commenti spregevoli che la riguardavano.
Due anni prima,Neville evitava di stare in compagnia di una svitata del genere,che lo metteva in soggezione con i suoi modi “particolari” (detto gentilmente). Ma dopo tutte le riunioni dell'ES e il tempo passato insieme,lui si era abituato e lei si era moderata appena,così che risultasse un po' meno fuori luogo ovunque andasse,ed erano diventati amici.Luna era così diversa. E questo la rendeva unica e speciale. E a Neville mancava,tanto.

Ma l'ES non si arrendeva,aveva ancora due capi.
Ginny e Neville facevano del loro meglio,continuando ad insegnare gli incantesimi di Difesa e infondendo sicurezza in tutti gli studenti,grandi e piccoli.
Spesso uscivano di notte,si mandavano messaggi con i finti Galeoni dell'ES,e andavano a liberare gli studenti imprigionati e a scrivere sui muri frasi come: “Esercito di Silente,il reclutamento è ancora aperto.” I Carrow impazzivano e non riuscivano a capire come facevano a comunicare.Ma uscire di notte era sempre più difficile perché i corridoi erano ben pattugliati dai professori. Gli studenti erano spaventati e reagire era sempre più difficile. Alcuni ragazzi dell'ES non si presentarono più alle riunioni per paura. Altri,invece,venivano rapiti o andavano via da Hogwarts per entrare in clandestinità. Ad esempio,neanche Dean Thomas non era tornato a Hogwarts dopo le vacanze. Non sapevano bene cosa gli fosse capitato,ma sicuramente era in clandestinità perché Nato Babbano. La situazione era insostenibile,e raggiunse il limite quando i Carrow decisero che Neville aveva combinato troppi guai a Hogwarts. Cercarono di rapire Nonna Paciock.Ma la cara vecchia megera era molto più forte di quanto i Mangiamorte pensavano,così Dawlish finì al San Mungo e la nonna scappò.
Neville ricevette una sua cortissima lettera,scritta molto velocemente.

Caro Neville,
Sono scappata di casa,mi prendono di mira visto che tu stai facendo resistenza.
Credo che tu lo sappia,ho dato una bella lezione a quel tonto di Dawlish.
Sono fiera di te,sei il degno figlio dei tuoi genitori. Continua così!
Con Affetto,
Nonna Augusta.

Per Neville era ora di tagliare la corda. Dopo l'attentato alla Nonna i Carrow lo prendevano ancora più di mira,per togliersi il problema una volta per tutte. Ma non volevano ucciderlo,sicuramente,perché era Purosangue.
Così,prima delle vacanze di Pasqua decise di nascondersi una volta per tutte.

Era nel Dormitorio di Grifondoro,steso sul suo letto a pensare.
Poteva andare da Hagrid della Foresta Proibita. L'idea gli faceva venire i brividi. Con tutte le bestie che si trovano lì dentro...brrr.” pensò.
Aveva bisogno della Stanza delle Necessità. Ultimamente era la risposta ad ogni problema. Tanto ormai le riunioni dell'ES erano sempre più rade. Molti davano buca. Si stropicciò gli occhi e scosse la testa per dimenticare i brutti pensieri. Era molto deluso dai membri dell'ES che trovavano ogni tipo di scusa per non venire alle riunioni. Che fifoni.
Decise di agire subito. Si alzò di scatto e iniziò a buttare tutte le sue cose a caso dentro il baule. Doveva proprio pulirlo,c'erano boccette di Pozioni,pergamene strappate,piume rotte e scatolette di Cioccorane ovunque. L'ordine non era il suo forte. Sigillò il tutto con un colpo di bacchetta e cercò di prendere il baule,che era pesantissimo. – Sono un mago o cosa? – si disse,ridendo. – Baule locomotor. – Il baule schizzò in aria e uno degli spigoli lo corpì in fronte. – Per Merlino! – Dopo un po' di confusione riuscì a trasportare senza problemi il baule fino al corridoio della Stanza delle Necessità,senza farsi vedere,naturalmente.
Si fermò davanti alla parete,ancora col baule che fluttuava,e formulò la sua richiesta.
Ho bisogno di un posto dove rifugiarmi,dove nessun sostenitore dei Carrow possa entrare.” Lo ripetè svariate volte. Si ridestò solo quando il suo stramaledetto baule cadde,con un tonfo, sul suo piede.
Ma il portone scuro e intarsiato era lì. Avvicinò la mano e si aprì quello cigolando. Neville entrò insieme al suo baule.
Pensavo meglio. – commentò.
La stanza era ampia e spaziosa con tre grandi finestre su una parete. Era praticamente vuota,ma al centro c'era una grande amaca e,sul muro di fronte,un immenso stendardo di Grifondoro. A quanto pare,quella sarebbe stata la sua nuova casa. Poco confortevole,ma è comunque casa!
Soddisfatto del suo lavoro crollò sull'amaca cigolante. Era molto comoda per essere un'amaca,lo avvolgeva perfettamente. Aveva anche dei soffici cuscini rossi e oro,i colori di Grifondoro.
Dopo essersi rilassato un po',Neville decise che aveva fame. Anche un semplice panino e una bottiglia di Burrobirra sarebbero andati bene. La sua pancia gorgogliava.
Un rumore secco e un cigolio fecero svegliare Neville dal torpore. Si girò. Nell'angolo,accanto allo stendardo di Grifondoro,c'era una porta aperta. Ma non era una porta,era un ritratto aperto,un po' come quello della Signora Grassa. Quasi cadde dalla sua amaca per lo stupore. Si avvicinò in fretta e osservò il ritratto. Era una ragazzina pallida e fragile,con gli angoli della bocca distesi in un piccolo sorriso. Si muoveva appena e i suoi capelli lunghi erano accarezzati da un vento leggero.
Si spostò per osservare meglio il passaggio. Era illuminato appena da una luce giallognola proveniente da una torcia appesa poco più in là. Si vedeva che era antico e sicuramente nessuno sapeva che esisteva. Neville non sapeva dove portava,ma era sicuro di doversi fidare della Stanza. L'aveva sempre aiutato,no? Solo lui la capiva veramente bene,come ripeteva sempre Seamus. Così si avventurò nel passaggio,un po' tremante. Sussurrò “Lumos.” per accendere la bacchetta e illuminare un po' di più lo stretto passaggio. Camminò,camminò e camminò ancora e il passaggio era sempre più buio. Dove l'avrebbe portato? Stava per cambiare idea e tornare indietro quando si schiantò su qualcosa di solido. Il passaggio finiva lì. Tastò il muro,ma non successe niente. Spinse più forte e il muro si aprì,facendolo rotolare sul pavimento fresco. La stanza era poco illuminata,le finestre erano barricate. Neville alzò un po' la testa e vide un tavolo e delle sedie,dall'altro una poltrona. Accanto alla poltrona dei piedi grandi. Alzando lo sguardo vide un uomo grosso e alto,con una lunga barba grigia e degli occhi azzurri e penetranti dietro gli occhiali tondi. Gli puntava contro la bacchetta.
Era da tanto tempo che uno studente non trovava il passaggio segreto. Scommetto che avevi fame. – disse l'uomo in tono burbero. – Ma lei è...? – disse Neville,senza fiato per la caduta e lo stupore.
– No,non sono chi tu pensi. Sono suo fratello. –
– Ah. – disse Neville,che non sapeva cosa dire.
– Aberforth Silente. – gli disse l'uomo,aiutandolo ad alzarsi e strizzandogli la mano.
– Neville Paciock,signore. Ma nessuno conosce questo passaggio? –
– No,ragazzo. Pochissime persone sono finite nel mio salotto da quel ritratto. Lei è mia sorella Ariana. – La ragazzina chiamata Ariana annuì piano.
– Siamo a Hogsmeade,vero? –
– Ma si. Dove pensavi di essere? Ad Azkaban? Ora basta domande,mangia e vattene. Se i Mangiamorte che ci sono qui in giro vedono un ragazzo di Hogwarts chiamano subito i Dissennatori. Non ci tieni ad essere baciato vero? – Abbaiò Aberforth,sempre col suo tono scontroso.
Neville ingurgitò tutto quello che l'uomo gli offrì,senza riprendere fiato,senza dire una parola. Alla fine,Aberforth lo spinse su per il buco del ritratto dicendogli: – Spero di non rivederti mai più. E' pericoloso venire qui di questi tempi. – Ma anche se il tono dell'uomo continuava a essere burbero e scontroso Neville sapeva che lo diceva per il suo bene.
Ripercorse tutta la strada fino alla Stanza delle Necessità senza accorgersene. Aberforth Silente si sbagliava,Neville avrebbe riusato quel passaggio molto spesso. La Stanza non si smentiva mai,era sempre utilissima. Si ritrovò alla fine del passaggio; saltò giù,di nuovo nella Stanza,atterrando con un leggero tonfo,e il ritratto di Ariana si richiuse sorridente,nascondendo il passaggio. Ancora eccitato dalla sua ultima scoperta,Neville si avviò con passo incerto verso la sua amaca scarlatta,affondò nei comodi cuscini e si addormentò,sazio e rilassato.


Salve,eccomi qui con il penultimo capitolo! Ho avuto alcuni problemi di connessione e ho dovuto rimandare...rimandare e rimandare. Comunque,eccomi qui. Spero vi piaccia e blaaa blaaa blaaa. Ah si,passate qui e leggete questa FF,sempre su HP -> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=806348&i=1 :)
likehermione.

   
 
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