Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Pandora86    16/09/2011    2 recensioni
Storia ambientata a partire dal volume 42.
Una festa in maschera, un abito di carnevale.... la possibilità di cambiare il proprio destino.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci al penultimo capitolo della storia.
Ringrazio vecchi e nuovi recensori, e chi ha inserito questa storia tra le preferite e le seguite.
Grazie anche a tutti i lettori silenziosi che continuano a seguirmi.
Che dire… Buona lettura.
 
 
 
Capitolo 7.

 
La sala era affollata e rumorosa. La gente era tantissima e Maya si sentì inizialmente spaesata.

“Io sono la Dama del Mistero” pensò e si avviò vicino al buffet.

Notò subito Rei e gli altri della compagnia. Gli passò davanti senza degnar loro di uno sguardo. La guardarono incuriositi ma non la riconobbero. Cercò con gli occhi Masumi e lo trovò, bello ed impeccabile come sempre, in compagnia della sua fidanzata. Maya l’aveva previsto. Sapeva che ci sarebbe stata anche lei. Lo guardò a lungo incerta sul da farsi finchè l’uomo volse lo sguardo verso di lei. Si guardarono per un lungo istante.

Masumi, sentendosi osservato, aveva girato lo sguardo ed aveva notato quella ragazza che lo fissava. Aveva continuato a guardarlo anche quando lui l’aveva notata e non riusciva a distogliere gli occhi da lei. Era come se quella ragazza avesse uno sguardo magnetico. O forse ad incuriosirlo era stata la maschera che le copriva metà del volto. Aveva appena iniziato a formulare questi pensieri quando lei aveva iniziato a camminare nella sua direzione. Si stava avvicinando e Masumi non aveva la più pallida idea di chi fosse. Si allontanò di poco dalla sua fidanzata lasciandola in compagnia del nonno e del regista Onodera ,avvicinandosi alla finestra per fumare. La ragazza rimase immobile seguendo il suo spostamento con gli occhi e riprese a camminare nella sua direzione. Perché lo fissava in quel modo? E soprattutto perché il suo sguardo lo metteva maledettamente a disagio?

“Il presidente della Daito sarebbe così gentile da concedermi un ballo o urterebbe troppo i sentimenti della sua fidanzata?” gli domandò la ragazza appena gli fu vicino inclinando leggermente la testa e sollevando leggermente la mano verso di lui.

Masumi rimase impietrito. Quella voce. Era camuffata, questo era evidente, ma era il tono a sbalordirlo. Aveva una tonalità che sembrava provenire  da un’altra dimensione, o meglio sembrava che quella voce, insieme alla creatura a cui apparteneva, non fosse umana.

Notò lo sguardo della ragazza fisso su di se. Dopo averle rivolto quella domanda era rimasta immobile a fissarlo ,con il braccio alzato verso di lui e la testa inclinata ,al pari di una statua. Quell’immobilità e quello sguardo mettevano i brividi e Masumi si chiese chi mai fosse in grado di interpretare un ruolo simile, ma soprattutto chi fosse la persona che gli stava davanti. Rendendosi conto di essere rimasto a lungo zitto, per riacquistare il controllo si passò una mano tra e capelli e rispose con tono neutro.

A quanto pare mi conosce. Sarei onorato di ballare con lei, ma vorrei prima sapere lei chi è.”

La ragazza lo fissò a lungo poi mosse leggermente la testa ritirando lentamente il braccio ed avvicinandolo al petto

“chi sono?” domandò con voce velata

“Esatto… chi è lei? In fondo lei mi conosce. Non crede che sia giusto sapere per me lei chi è?”replicò
Masumi rimanendo sempre più sbalordito. Le movenze della ragazza erano state impercettibili e l’espressione non era mutata quando gli aveva rivolto la sua domanda di risposta. Sembrava quasi che non fosse abituata a muoversi o comunque, che non fosse abituata a muoversi in un corpo.

Si -  pensò Masumi -  sembra una statua a cui è stata da poco data la vita.”

 “Ma che cosa vado a pensare” si rimproverò mentalmente notando che la ragazza non lo aveva ancora risposto

“chi è lei?”le ripetè

“non balla?” domandò nuovamente Maya porgendogli nuovamente la mano

Masumi era rapito. Con poche parole quella ragazza lo aveva lasciato interdetto. Agendo d’impulso  prese la mano che lei gli offriva e si lasciò guidare verso la sala da ballo.

La ragazza si muoveva leggera e delicata e tutta la sua figura emanava un fascino misterioso. Iniziarono a ballare. La ragazza sembrava completamente a suo agio. Masumi invece cingendole la vita si trovò nuovamente ad affrontare il disagio di prima ,che tentò di dissipare intavolando una conversazione.

“Non mi ha ancora risposto - la incalzò Masumi  - se non vuole dirmi chi è o a che compagnia teatrale appartiene almeno mi dica che cosa rappresenta il suo costume””

“il destino”

“come?”

“il mio nome è la Dama Misteriosa”

“mai sentita nominare. Che personaggio sarebbe?”

“io rappresento tutti e nessuno. Io sono il destino che intreccia i fili della vita altrui donando la felicità”

“davvero?” le rispose Masumi sarcastico. Ballare con quella ragazza continuava a  metterlo a disagio
“e lei è felice signor Hayami?”

“vuole forse cambiare anche il mio destino e donarmi la felicità?” -  rispose Masumi  con ironia non dando a vedere quanto le parole della ragazza lo lasciassero sbalordito ed incapace di parlare. Il suo sguardo  fisso inoltre continuava a mettergli soggezione.

“il suo futuro è già deciso, ma forse il destino prevede per lei un’altra strada”

“sul serio?  - e stavolta Masumi faticò a stento a trattenere le risa  - lei più che il destino mi sembra una veggente. Andiamo allora , cosa può dirmi del mio destino ?”

Maya smise di ballare. Lo guardò fisso per un lungo istante e sempre fissandolo gli rispose:

 “il nostro destino è di essere un unico fiume. Anche se nasciamo da due sorgenti diverse siamo destinati a sfociare, insieme,uniti in una sola anima nello stesso mare” e con questa frase si allontanò lentamente dalla pista da ballo lasciano Masumi impietrito.

“Caro -  gli si avvicinò Shiori  - ho visto che ballavi con una ragazza”

“Si. Un’attrice in cerca di pubblicità” rispose Masumi non riuscendo a cancellare il turbamento nel suo cuore. Per tutta la serata seguì la strana ragazza con gli occhi.

Anche gli altri l’avevano notata e le si erano avvicinati con le più disparate domande  ,ma la ragazza dal canto suo aveva risposto con frasi strane e sibilline. La signora Tsukikage  la osservava con un sorriso sulle labbra. L’aveva vista avvicinarsi a Masumi e poi invitarlo a ballare e aveva capito immediatamente di chi si trattava.
Notando lo sguardo dell’uomo che la seguiva con gli occhi incapace di farne a meno gli si avvicinò.

“Stavolta ha superato se stessa non crede?” gli domandò quando gli fu vicino

“Non capisco a cosa si riferisce signora Tsukikage” replicò Masumi.

“parlo di quella ragazza - indicandola con un dito  - la sua recitazione è brillante non crede?”
“beh le confesso che…”

“che non ha ancora capito chi è suppongo” terminò per lui la signora

“Esatto. Non mi dica che lei lo ha capito.”

“Lei mi sottovaluta signor Hayami. Crede forse che non saprei riconoscere una persona anche se abilmente camuffata? Le ripeto che quella ragazza ha superato se stessa. Ha preso sul serio il suo ruolo e lo interpreta perfettamente. A differenza degli altri attori ,che sono venuti qui solo a divertirsi ,lei si è calata perfettamente nel personaggio dando personalità al costume che indossa.” E terminata la frase si allontanò con una risata. 

  
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