Londra, 15 Settembre 2015

    Eccomi qua, davanti ad un stupido foglio bianco che riesco a riempire solo con stupide parole d'amore, quando dentro me sento solo odio nei tuoi confronti, nei miei, perchè ti ho lasciato andare, perchè?
Dicono che ti accorgi di volere veramente una persona solo quando la perdi, e la cosa più brutta è che l'hai spinta fuori dalla tua vita quando ti diceva ti amo, non ci credevo, finchè non ho perso te.
Ho promesso di scriverti tutti i giorni, lo so, ma ho avuto solo ora il coraggio di prendere in mano la mia vita e trascriverla per te, scusa.
Ho cosi tante cose da dirti, che non so da dove cominciare. Potrei iniziare dicendo che ti amo e che nessuna altra donna potrà mai possedere il mio cuore come l'hai posseduto te? Oppure che i giorni passati con te, anche se pochi, sono stati i più felici della mia vita? O che tu sei il fuoco che mi riscalda quando fuori c'è la bufera di neve e il sentiero che mi fa ritrovare la strada di casa? Non prendermi per un'idiota, tu mi chiamavi sempre così, è tutto vero, ma rileggendo le mie parole riesco solo a pensare che vorrei essere con te adesso, tenendoti per mano mentre osservo il tuo buffo sorriso.
So che in futuro rivivrò migliaia di vole le nostre giornate insieme. Udrò la tua risata e vedrò il tuo viso e sentirò le tue braccia che mi stringono. Mi mancano tutte queste cose, più di quanto tu possa immaginare.
Gli altri dicono che passerà presto e arriverà il momento di guardare al futuro, ma io non ci credo, non voglio dimenticarmi di te, di noi, e ogni volta che ripenserò al nostro rapporto lo ricorderò come una luce bianca e pura, quasi accecante.
Manchi anche Juliet, tua figlia, che oggi, in questo giorno tragico e che vorrei non fosse mai esistito, compie un anno. Ha appena imparato a dire papà e le sta spuntando il primo dentino, e quando sorride è uguale a te, bellissima.
Concludo questa ennesima lettera che mai leggerai, nel modo più semplice che possa esistere, semplice come eri te.
TI AMO.

                                                                                                                   Per sempre tuo, Harry.

Il ragazzo dai capelli ricci, dopo aver riletto la lettera per un ultima volta, la poggiò sulla lapide bianca davanti a se, mentre lasciava che dai suoi occhi verdi cadessero delle lacrime, ormai non sprecava neanche più tempo ad asciugarle "Scusa". Senti qualcuno alle sue spalle avvicinarsi e subito dopo una mano toccargli la spalla "Harry, dobbiamo andare. Fra poche ore c'è il compleanno di Juli". Harry si girò verso quello che era il suo migliore amico nonostante tutto quello che avesse passato e annuì, non riuscendo a proferir parola. Prima di girarsi e incamminarsi diede un ultimo sguardo alla scritta incisa sulla lapide.
 

                                 Caitlyn Juliet Holmes
                                        5 Maggio 1995 - 15 Settembre 2014
                                           Adesso sei una stella... non piangerò vicino alla tua tomba, ma aspetterò la notte per vederti brillare.