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Autore: ellephedre    16/09/2011    25 recensioni
Mamoru le prime volte che vide Usagi, durante tutto l'arco della prima serie.
Non fu amore a prima vista.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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1 - Immatura

 

La prima volta che ti vidi,

eri una ragazzina immatura.

 

La faccenda si faceva grave. Da dieci notti consecutive Mamoru si svegliava nel bel mezzo del sonno, con la voce di lei nelle orecchie a tormentarlo.

Trova il cristallo d'argento.

Come se lui non ci avesse già provato, come se lui più di tutti non volesse sapere che cos'era quel cristallo.

Da ragazzino uno psicologo gli aveva detto che la pietra dei suoi sogni era la rappresentazione dei suoi ricordi d'infanzia perduti, un tesoro inestimabile che gli sembrava irraggiungibile e prezioso. Un cristallo d'argento, appunto. Era una donna a pregarlo di ritrovare quel gioiello, pertanto lo psicologo non aveva avuto dubbi sulla simbologia del sogno: la figura rappresentava sua madre.

A diciassette anni compiuti Mamoru ormai aveva compreso da tempo che i sentimenti che provava verso quella donna non erano del genere filiale.

Soffriva del complesso di Edipo? Non gli sembrava, nemmeno ricordava sua madre.

In ogni caso la donna del sogno non era adulta. Era una ragazza, con una voce dall'eco giovane e soffice. Forse era la principessa di una fiaba che i suoi genitori gli avevano raccontato da piccolo, sino allo sfinimento. Lo avevano preso per una bambina?

Infilò un dito sotto gli occhiali da sole e strofinò un occhio dolorante. Quella notte aveva dormito così poco che si era dovuto mettere gli occhiali scuri, l'unico modo per resistere alla luce del giorno.

"Yahhh!"

Le urle estatiche provenivano dall'interno di un negozio. Oltre la vetrina un gruppo di donne stava accalcato davanti a un bancone di vetro. Si accapigliavano tra loro come se vi fosse in promozione del denaro. Gioielli, capì Mamoru, guardando i prodotti esposti sulle bacheche.

Dal negozio uscì una ragazzina. Era una studentessa in uniforme, con una pettinatura degna di un anime. Somigliava a quella della donna del suo sogno.

Da bambino gli chignon gli avevano ricordato degli odango.

La biondina con la divisa scolastica si fermò a poca distanza dall'uscita, depressa.

A Mamoru non fece alcuna pena. Probabilmente i soldi di mamma e papà non erano sufficienti a permetterle acquisti in una gioielleria e per questo lei era triste. Avesse avuto lui problemi stupidi come quelli. Avesse avuto lui dei genitori.

Gridando, lei cominciò a dare di matto. «Ahhh!» Appallottolò qualcosa tra le mani. «Non voglio più vedere questo pezzo di carta!!»

La palla bianca volò in aria, descrivendo un arco che... Mamoru non ci credette sino a che il foglio non lo centrò in testa.

Ragazzina incosciente.

E se ne andava pure via! «Mi hai fatto male, Testolina a Odango!»

Udì le scuse di lei proprio mentre terminava di dispiegare il rifiuto cartaceo. Era un compito in classe, con un voto infimo in bella evidenza.

«... trenta punti?» commentò. La ragazzina era inconsciente e somara. «Faresti meglio ad applicarti di più, Testolina a Odango.»

Lei ebbe il buon senso di correre a riprendersi il proprio compito.

«Non sono affari tuoi, ridammelo!»

Certo, le serviva per farlo firmare alla mamma.

La ragazzina gli regalò una linguaccia da bambina dell'asilo, così infantile che lui smise di badarle.

Forse era una fortuna che non avesse avuto una famiglia, o sarebbe potuto crescere viziato come lei, incosciente dell'importanza di ogni singolo esame.

Dal negozio uscì un'altra cliente. Nella fretta di andare via, la donna quasi gli sbatté addosso.

Una gioielleria, rifletté.

Alzò lo sguardo verso l'insegna e levò gli occhiali da sole.

Gioielleria Osap.

Forse aveva sbagliato tutto? Forse il cristallo d'argento era un vero cristallo scambiato da rivenditori specializzati. O magari si trattava un gioiello mitologico con proprietà straordinarie.

Un cristallo magico.

Si massaggiò la tempia.

Che idiozie.

Aveva bisogno di farsi una bella dormita.

  

1 - Immatura - FINE

 


Nelle intenzioni questa sarà una raccolta di episodi brevi, in cui racconterò le impressioni che Mamoru ha di Usagi, forse anche in relazione a episodi non presenti nell'anime che inventerò di sana pianta.

Questo primo pezzo è stato particolarmente corto perché volevo essere realistica: non credo che Mamoru abbia dedicato troppi pensieri a Usagi la prima volta che l'ha vista. Più in là, conoscendola, farà altre riflessioni su di lei - che ho già in mente :)

Un appunto sull'età di lui. Sto prendendo come riferimento l'età del manga, che sono riuscita a rendere coerente con quella dell'anime nella mia saga di Sailor Moon raccontando che Mamoru è uno studente che è andato avanti di un anno e considerando, naturalmente, che le superiori in Giappone durano solo tre anni.

Questo è un episodio introduttivo, spero vi sia piaciuto :)

 

ellephedre

 

   
 
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