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Autore: Hybrid_JK    17/09/2011    2 recensioni
Seduta sulla sedia a dondolo sotto il portico di casa sua osservando il buio della notte e la pioggia abbattersi sul suolo.
aveva una giacca di suo fratello che le copriva le minute spalle e raggomitolata su se stessa alcune lacrime rigavano il suo viso.
era stata una di quelle giornate strane nelle quali c’è la più totale mancanza di sorridere sul suo volto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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lei era ancora .
Seduta sulla sedia a dondolo sotto il portico di casa sua osservando il buio della notte e la pioggia abbattersi sul suolo.
aveva una giacca di suo fratello che le copriva le minute spalle e raggomitolata su se stessa alcune lacrime rigavano il suo viso.
era stata una di quelle giornate strane nelle quali c’è la più totale mancanza di sorridere sul suo volto.
alza gli occhi al cielo accorgendosi, quasi per la prima volta che ormai l'estate stava finendo e gli abitando di MF avrebbero dovuto accogliere il silenzioso autunno.
tutto stava cambiando e lei se ne stava accorgendo solo adesso, dei piccoli cambiamenti della sua amata cittadina. le foglie stavano iniziando a cadere e il buio delle tenebre si impossessava della città già alle cinque di pomeriggio.
un leggere vento le scompigliò i capelli e con un tocco delicato passandosi le dita fragili tra di essi li pettina lasciandoli, in fine, ricadere dietro le sue spalle.
tra le mani ha il suo diario dalla copertina verde, aprendolo sono ancora leggibili alcune pagine narranti la sua vita quando ancora i suoi genitori erano in vita.
altre lacrime rigano il suo volto.
le lacrime bagnavano le pagine rendendo quello che c'era scritto illeggibile.
rabbia verso se stessa che sembrava non riuscire più a contenere le sue emozioni.
sfoglia il diario fino ad arrivare a una pagina bianca.
prende la biro che è appoggiata alla finestra che dà al salotto e con rabbia inizia a scrivere su quel diario.
quasi fa un buco nella carte per la troppa pressione che esercita con la penna sul foglio.
ha un tuffo nel passato dove rimembra quando tornando a casa aveva trovato suo zia e suo fratello in lacrime.
i suoi genitori erano morti.
tutto da allora era ..diverso.
il modo con il quale le sue amiche si apporocciavano a lei, il timore nel chiederle come stava e lo strano interesse da parte degli insegnanti. 
una settimana dopo la loro morte, secondo la zia, era opportuno fare una piccola vacanza per dimenticare.
come poteva chiederle di dimenticare la palese esistenza dei suoi genitori?non capiva.
si ricorda quando era tornata a casa, aveva aperto la porta mostrando un sorriso raggiante e raggiunto velocemente il piano di sopra cercando l'abbraccio di suo padre e la voce dolce di sua madre pronta a darle il bentornato ma non c'era nulla di tutto ciò.
silenzio.
la luminosità del suo viso si era spenta con la stessa velocità della quale aveva salito le scale prima.
delusione al ricordo che la sua famiglia era morta.
non avrebbe più potuto udire la voce di sua padre.
la forza con la quale scrive fa si che il foglio si buchi.
suo fratello le aveva poggiato una mano sulla spalla ricordandole che lui era li con lei.
che lei aveva ancora una famiglia,lui.
rabbia per se stessa.
ricordo di quel dannato incidente.
era tutto colpa sua, della sua stupidità.
loro non meritavano la morte.
lesse quello che aveva scritto nel suo diario.

 
Quanti mesi erano passati , quante ore erano passate , quanti minuti senza la mia adorata madre e senza il mio papà.
Sento tremendamente la loro mancanza non riesco a smettere di pensare a loro e addosso tutta la colpa della loro morte a me stessa.
Mi odio per averli uccisi , mi sento l’anima vuota senza la loro presenza , la casa è vuota.
Non si sentono più le grida di mia madre che mi chiamava perché era pronta la cena e io , che le rispondevo urlando con rabbia che non avevo fame.
Mi manca mio padre, quando parlavamo ore seduti in parte al caminetto con il fuoco accesso dei miei problemi di 17enne.
Mi mancano entrambi tremendamente. Non sorrido.
La gente mi chiede come sto ma non vuole una risposta sincera , loro si accontentano di un semplice ‘’sto bene ‘ credendo alla mie parole, ma dopo la loro morte anche io sono morta dentro. Non sono felice non merito la felicità , non dopo quel maledetto giorno.
24 Dicembre , i giornali scrivano così della loro morte
‘’ Genitori morti in un piccolo paese chiamato Mystic Falls , sopravive la figlia per un miracolo ‘’.
Hanno postato questa notizia quasi con un tono divertente.

 

qualcuno interrompe quei suoi pensieri facendole velocemente chiudere il diario e nascondendolo per l’evidente imbarazzo.
Una mano ricade nuovamente sui suo capelli e cerca di rendersi presentabile a quei suoi occhi di ghiaccio che sembrano
svuotarla della propria anima.
con fatica, dovuta alla stanchezza per essere stata sveglia molte notti nei giorni seguenti, si alza in piedi avvicinandosi a lui.
le sue guancie sono diventate visibilmente rosse e il cuore che prima aveva un battito regolare adesso sembra che le stia uscendo dal petto.
lui se ne stava davanti a lei con le braccia conserte e la testa leggermente inclinata ad osservarla con aria possente. Cerca di non sembrare timida e imbarazzata dalla situazione ma non riesce neanche a negarlo a se stessa.
non lo vedeva da molto tempo.
non incontrava i suoi occhi di giaccio da quando per stupidità gli aveva detto di non essere innamorato di lui che avrebbe sempre e solamente amato suo fratello mentendogli.
lui si avvicina accarezzando la sua palle calda. sente la sua mano fredda asciugargli il volto dalle lacrime e quasi in un sussurro pronunciare il suo nome.
trema e la giacca che ha sulle spalle le cade a terra, ma lei non si china per raccoglierla.
tiene lo sguardo basso ma spinta da un folle desiderio alza gli occhi e finalmente si incontrano.
i suoi grandi occhi marroni fissano intensamente i suoi.
brividi.
apre la bocca per dire qualcosa ma la richiude velocemente rendendosi conto che non sa che cosa dire, spera che i suoi occhi gli facciano capire che stà cercando il suo perdono.
accade tutto velocemente senza dargli il tempo di capire.
Damon Salvatore l’aveva appena baciata.





-DanceWithWolf
 

  
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