-Pop-
«
Rooooooonald Biliuuuus Weeeeeasley »
Ron corse in soggiorno per vedere la causa di quell’urlo.
« Miseriaccia Harry, non
materializzarti più in quel modo in casa mia! E
non gridare, Hermione è appena tornata dal lavoro e
sta riposando ».
« Oh, scusami tanto, ma vedi... io... Ginny... San Mungo...
acquee... rotte... ».
« Miseriaccia, calmati! Fai un bel respiro e spiegami bene
tutto, senza incepparti per favore! ».
Harry inspirò profondamente e iniziò a parlare.
« Ron, a Ginny le si sono rotte le acquee. E' al San Mungo.
Per tutte le mutande chiazzate, rotte, e puzzolenti di Merlino, sto per
diventare padre! »
« Miseriaccia! Ma allora... Io divento zio! »
aggiunse Ron, abbracciandolo.
Per la prima volta dopo tanti anni, Harry Potter e Ron Weasley
ritornarono bambini: iniziarono a cantare a squarciagola e a ballare
intensamente, creando un enorme baccano che svegliò Hermione.
« Per tutte le cavallette, smettetela di fare questa
confusione! ».
« Hermione, sto per diventare papà! »
ribattè Harry, continuando a saltellare insieme al suo
migliore amico.
« Wow! Ma allora che cosa ci facciamo ancora qui? Il piccolo
Potter sta aspettando solo noi! » concluse Hermione.
***
La sala operatoria del San
Mungo era piena di Guaritori in camice bianco che circondavano Ginny,
rossa di capelli con i felici occhi color cielo coperti da un sottile
velo di stanchezza. Il piccolo Potter non voleva nascere. Ma, dopo
qualche minuto di estenuante attesa, la bella Ginny iniziò
ad avere alcune contrazioni che anticipavano il parto. Finalmente il
piccolo esserino venne alla luce. Uno dei Giuaritori andò a
chiamare Harry, che, a causa dell'agitazione, stava consumando le suole
delle scarpe per il continuo camminare.
Appena vide suo figlio, i suoi occhi di smeraldo si illuminarono. Era
una creaturina minuscola, con una chioma riccia e folta di capelli
castani, che incorniciava un visino roseo reso radioso da un paio di
vivaci occhietti azzurri.
« E' bellissimo, - disse Harry,
prendendolo delicatamente tra le braccia- proprio come la madre!
».
« Tesoro sei dolcissimo. E questo è uno dei motivi
per cui ti ho sposato! ».
« Ma davvero? E quali sarebbero gli altri, Ginevra Molly
Weasley? ».
« Beh, amore, oltre alla dolcezza, ce ne è solo
uno. Ti amo. Ti basta? ».
« Tu sei la mia vita. Se non mi bastassi tu, sarei nei guai.
E poi guarda che regalo che mi hai fatto! Un figlio. »
« Coraggio tesoro, salutalo.»
« Ciao James Sirius Potter. Benvenuto a Londra. »
E così, Harry
James Potter, con le lacrime che gli rigavano il volto, divenne padre.
Lui, che era sopravvissuto all'anatema che uccide, lui che aveva
sconfitto Lord Voldemort, il mago uscuro più potente di
tutti i tempi, aveva ricevuto dalla vita un meraviglioso dono: un
figlio da crescere ed educare con la donna che amava. Una fortuna che
purtroppo era stata tolta a Lily e James Potter, la notte del
31 ottobre 1981.