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Autore: aki_penn    18/09/2011    6 recensioni
Si erano incontrati per caso in un negozio di elettrodomestici. Per Tsubaki era stato amore a prima vista.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Black Star, Tsubaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vanità del ventilatore

 

Si erano incontrati per caso in un negozio di elettrodomestici. Per Tsubaki era stato amore a prima vista.

Era piena estate e lei e Black*Star non dovevano combattere contro uova di Kishin, streghe e altre creature poco simpatiche, ma dinanzi a loro si presentava comunque un’incredibile difficoltà: la temperatura.

Tsubaki non ricordava di aver mai avuto tanto caldo, sembrava che Death City fosse stata gettata in un altoforno.

Le aveva davvero provate tutte per combattere l’afa. Aveva provato ad aprire il frigorifero e a mettercisi davanti, ma l’unico risultato che aveva ottenuto era stato quello di far andare a male gli yogurt.

Poi aveva provato a mettere nella vasca da bagno del ghiaccio, ma l’acqua diventava così fredda che era davvero impossibile entrarci, e appena la temperatura si faceva accettabile e lei si decideva ad immergersi, diventava subito calda e si sentiva più sudata di prima.

Parallelamente a questi esperimenti doveva anche controllare che il suo maister non facesse nulla di azzardato, l’aveva fermato appena in tempo, prima che riempisse il salotto d’acqua per farsi una piscina in casa. Cosa piuttosto sconveniente.

Death the Kid, del canto suo, si rendeva antipatico dicendo che essendo un dio non aveva grandi problemi, e per di più era stato nel deserto in missione insieme a Patty e Liz, tempo prima, nulla di quello che stava succedendo in città poteva turbarlo. Patty del canto suo, nonostante avesse pure lei affrontato il deserto, dava in escandescenza ogni cinque minuti, e Liz non aveva tonnellate di sabbia con cui distrarla come aveva fatto in precedenza.

Ma comunque, dopo il suo fortunato incontro, Tsubaki non aveva più motivo di preoccuparsi.

Un ventilatore. Un ventilatore era la soluzione a tutti i suoi problemi. Non si esauriva mai il vento che produceva, bastava solo tenerlo attaccato con la spina alla corrente e lui l’avrebbe servita in eterno, o almeno fino all’autunno.

Era lucente, bianco e possedeva tre magnifiche pale. Le pale più belle che la buki avesse mai visto. Si chiese come non le fosse venuto in mente prima di comprarne uno.

Messa in disparte la sbadataggine l’aveva subito acquistato e messo al lavoro. Se avesse potuto muoversi avrebbe fatto la parte del Pifferaio magico.

Tsubaki è pronta la cena?” urlò Black*Star dalla cima di un armadio.

“Sì…quasi…” rispose lei con un filo di voce, nel pieno dell’estasi, mentre i surgelati che aveva comprato da tenere nel freezer per ogni evenienza si squagliavano a tempo record per colpa della temperatura.

“Sei sicura?” chiese una voce che Tsubaki rilevò con un angolo del cervello come quella del suo maister.

“Certo” rispose senza aver capito davvero la domanda.

Aveva la testa vuota, quello probabilmente era il momento più bello della sua vita. Aveva avuto dei bei momenti con Black*Star, ma forse il tempo passato col ventilatore li stava battendo.

Fu più o meno in quel momento che ci fu uno schianto e il vento s’interruppe.

Tsubaki, inginocchiata sul parquet a occhi chiusi li sgranò dallo spavento sobbalzando.

Il ventilatore giaceva esanime sul pavimento, le pale erano partite in varie direzioni e Black*Star la sovrastava con il pugno chiuso che dalla posizione era chiaro che quella mano avesse appena colpito l’elettrodomestico.

Tsubaki alzò gli occhi a guardarlo.

Era incredibile, che si trattasse di un amico, un nemico, un animale o un ventilatore nessuno poteva rubare la scena al grande Black*Star.

La ragazza si grattò la tempia perplessa. Sapeva che Black*Star non aveva cattive intenzioni, ma distruggere il ventilatore…

Black*Star…che ne dici di andare a cenare in un locale con l’aria condizionata stasera?” domandò.

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Originariamente questa one-shot era stata scritta per il concorso estivo, ma alla fine avevo deciso di non pubblicarla perché mi sembrava troppo idiota. Oggi lambiccando per caso nella mia cartella delle fan fiction l’ho ritrovata e ho deciso che era inutile farla marcire nella memoria del pc, molto meglio condividere la mia idiozia col resto del mondo! XD

Grazie per essere passati di qui!

Aki_Penn

 

 

 

   
 
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