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Autore: CarolPenny    18/09/2011    2 recensioni
Perchè era andato via? Perchè non era rimasto a parlarle e a ribbattere come era suo solito fare? Perchè non aveva ammesso che dopotutto, forse, lei aveva ragione, che si poteva essere speciali anche senza ricordarlo costantemente a tutti. Che si potevano rendere i rapporti con le altre persone meno rudi se solo ci si fosse venuti incontro. Ma Potter era sempre stato fatto così. In lui c'erano stati solo cambiamenti fisici, ma il carattere non era affatto maturato e a volte sembrava di parlare ancora con il ragazzino undicenne che aveva conosciuto il primo giorno ad Hogwarts. Eppure con gli amici era diverso. Remus aveva potuto testimoniare come fosse serio riguardo molte cose. Come fosse ambizioso nella possibilità di diventare Auror e come era stato responsabile nell'aver accolto Black in casa sua, diversi mesi prima, portando sulle spalle il peso della storia di una famiglia intera, il peso dei racconti e dei segreti che l'amico gli aveva cofidato...
Era stato grazie a quelle parole che Lily aveva deciso di cominciare a comunicare di più con il ragazzo.
Dov'era quel James Potter tanto amato da Remus e dai suoi amici? (cit.)
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I signori della luna piena
Nota dell'autore: prima di lasciarvi alla lettura volevo fare un paio di premesse.  Vorrei, inanzitutto ringraziare l'autrice della "copertina" che trovate qui sotto e che rappresenta in un certo modo l'immaginario che ho dei personaggi,  (trovate altre due versioni del poster a questo link--> http://ktdm.tumblr.com/post/10357843018/marauders-dreamcast-james-potter-aaron ).  Poi, è mio dovere avvertirvi che  questa fanfiction non è incentrata sulla coppia James/Lily  ma ovviamente l'argomento sarà trattato al suo interno.  E' principalmente una storia dedicata all'era dei Malandrini, il periodo in cui erano ad Hogwarts, ma sono presenti numerose invenzioni,  anche per quanto riguarda i personaggi. Troverete subito due persone sconosciute appunto che sono frutto della mia mente e che erano presenti  all'interno di due mie vecchie fan fiction che però ho da poco cancellato da EFP.  Questi due personaggi, ma in particolare uno,  sarà centrale all'interno della storia. Spero abbiate apprezzato la mia sincerità e spero siate comunque interessati/e a leggere questa fan fiction. Terrò comunque conto degli avvenimenti descritti dalla Rowling, quindi spero non partiate prevenuti se leggerte qualcosa che non vi quadra. Sono molto rispettosa nei confronti della saga reale. Anche se all'inizio non sembra, vedrete poi come le cose combacieranno.  Infine, vi avverto già da ora che probabilmente gli aggiornamenti saranno settimanali, quindi con un capitolo a settimana circa...
Sono avanti di diversi capitoli, ma per mezzo di impegni quali l'università è meglio che rimanga avanti rispetto alla pubblicazione. Dunque...
Buona lettura!

jtbbsg



Londra.
1 Settembre 1976.

"ULTIMA CHIAMATA! ULTIMA CHIAMATA!"
"Accidenti...ma dove sarà?"
"Ehy Carol...ancora non è arrivata?"
"No...non la vedo da nessuna parte..."
L'espresso per Hogwarts continuava ad emanare fumo bianco dappertutto con numerosi sbuffi, inondando il binario nove e tre quarti, completamente.
"Mi spiace signorina...le devo chiedere di salire..."
Il capotreno spinse leggermente Carol verso la porta del vagone. La ragazza diede un ultimo sguardo indietro e salì. Sbuffò, mentre le portiere si chiudevano, leggermente proccupata, portandosi alcune ciocche dei capelli castani dietro le orecchie. Non riusciva a capire perchè la sua migliore amica non fosse arrivata in tempo, o forse le era successo qualcosa, ma non riusciva proprio ad immaginare che cosa in particolare.
Il treno cominciò a muoversi.
"ASPETTATE, ASPETTATE!"
Carol riuscì a distinguere un urlo proveniente da fuori e si precipitò vicino al vetro della porta chiusa.
Una ragazza alta, dai capelli ramati, stava correndo a fatica, facendosi largo tra le persone, carrello con baule e gabbietta avanti a se: Nara Jackson.
Carol puntò istintivamente la bacchetta contro la porta
"Alohomora!" sentenziò e i due sportelli si aprirono. Un momento prima però aveva pensato che non avrebbe funzionato.
Il treno cominciò a prendere leggermente velocità.
"Salta su! SALTA!" urlò Carol all'amica.
"I bagagli!!" urlò l'altra.
"Salta e basta! Accio!"
Il baule di Nara, che Carol aveva puntato, le arrivò diritto sul petto, così velocemente e violentemente che la fece cadere all'indietro con un tonfo. Se ne sentì un altro subito dopo e anche Nara si ritrovò a terra, fortunatamente sul vagone, accanto all'altra. Per diversi secondi entrambe rimasero in quella posizione, con il fiatone, poi dai corridoi, arrirvarono altre persone.
"Che cosa è successo qui?" disse una ragazza dai capelli corvini.
Dall'altro corridoio invece arrivarono alcune risate.
"Ehm...ciao Rita..." fece Carol spostando il baule di lato e mettendosi a sedere.
"Turner...Jackson, avete fatto a botte?" esclamò un ragazzo occhialuto.
Nara si mise a sedere a sua volta, poggiando la gabbia con il suo gufo reale a terra, che provò a tranquillizzare, in palese agitazione a causa della brusca salita sul treno.
"Si, Potter, ci siamo prese a botte...vuoi essere il prossimo?" rispose subito Carol mettendosi in piedi appoggiata alla porta scorrevole dell'altro corridoio. Rita alzò le sopracciglia, quasi schifata, e tornò nel suo scompartimento.
"Sempre pronta a rispondere eh...Caroline?" continuo James Potter, passandosi una mano tra i capelli scuri e spettinati.
"Perchè non ci date una mano?" disse invece Nara che era ancora seduta con il fiatone, indicando il suo baule e poi se stessa.
James guardò l'amico di fianco, Sirius Black, e gli fece un cenno.
"Hai fatto un bel salto Jackson..." continuò James, prendendo il baule.
Nara lo ignorò.
Sirius le porse una mano e la aiutò a tirarsi su.
"E tu...stai bene?" continuò James dando una leggera pacca sulla spalla di Carol "Non vorremmo mica che un membro della squadra di Grifondoro si faccia male!"
"Ah si, povera squadra!" ribattè la ragazza "Per un attimo ho pensato ti fossi preoccupato per me..."
Carol era il portiere della squadra di Quidditch di Grifondoro. Lo era ormai dal secondo anno ad Hogwarts. A volte questo era motivo di discussione tra lei e James, poichè lui era arrivato solo l'anno successivo della ragazza (anche se più tardi era stato nominato capitano), ma con il tempo Carol aveva imparato a piagnucolare meno e a rispondere di più. Era l'unica tra i Grifondoro a tenere testa a Potter e amici, ovviamente insieme a Lilian Evans. Anzi, il punto di forza di quest'ultima spesso era stato quella di ignorarli, cosa che sembrava funzionare meglio di qualunque risposta, almeno sembrava funzionare su James.
"Carol...Nara...state bene? C'è mancato proprio poco..." entrò proprio Lily, e altre teste curiose continuarono a sbirciare dai corridoi.
"Tutti dentro!" sentenziò un altra voce che il gruppo riconobbe come quella di Remus Lupin. Soltanto alcuni ragazzi rientrarono nei propri scompartimenti, fino a quando, sotto suggerimento di Lily e di Remus (che erano i prefetti di Grifondoro) anche i responsabili delle altre case decisero di mettere ordine tra i ragazzi.
Carol e Nara seguirono la loro amica dai capelli rossi nel secondo scompartimento del corridoio da dove erano venuti James Sirius e Lupin che le seguirono a loro volta portando il baule di Jackson.
"Tutto bene allora?" chiese Remus una volta che le tre ragazze si furono sedute e il baule e la gabbia di Nara furono messe a posto.
"Si, grazie mille..." rispose Lily con un dolce sorriso.
Carol e Nara ringraziarono a loro volta.
James fece un occhiolino, sicuramente rivolto a Lily e insieme all'amico Black, trascinarono Lupin nel loro scompartimento, il tutto accompagnato da sorrisetti maliziosi e risatine che solo loro poterono comprendere.
Turner scosse la testa.
"A volte non capisco come faccia a sopportarli" disse riferendosi ai ragazzi "Remus è praticamente l'opposto di Potter e Black, non partecipa quasi mai ai loro scherzi o battute...se ne sta semplicemente lì a pochi passi, senza proferir parola"
Lily sorrise "E' vero...ma si rispettano molto gli uni con gli altri...dopotutto, anche con Peter è la stessa cosa..."
Nara annuì "E poi ogni tanto li rimprovera no? E loro non ribattono...Quindi è un bene per loro...c'è sempre bisogno di qualcuno che li faccia tornare con i piedi per terra..."
Carol guardò verso il corridoio, con sguardo vacuo.
"Avete ragione" disse infine, rigirandosi verso le ragazze. Osservò Lily che stava ancora sorridendo. Per un folle attimo immaginò che tra lei e Lupin ci fosse del tenero. La cosa era possibile, ma lei e Nara lo sarebbero venute a sapere, Lily lo avrebbe sicuramente detto loro. E poi, se fosse stato vero James (che da anni ormai era completamente cotto di Lily) avrebbe continuato a farle la corte? O forse non lo sapeva? Caroline cercò di tornare alla realtà. Si stupì di quanto tempo era rimasta a pensare a quell'ipotesi, dopotutto non c'era nulla di male...
"A proposito!" poi fece improvvisamente, tanto che le due amiche quasi sussultarono. "Non sapete la novità!" sorrise allegramente ricordandosi in quel momento di essersi dimenticata della cosa più importante di quell'estate.
"No!...ti sei fidanzata?" le chiese prontamente Nara, che si beccò subito uno sguardo scettico da parte di Carol.
Pochi secondi dopo, tutte e tre stavano ridacchiando. Nara era fatta così, era...spontanea. La tipica ragazza che sapeva risollevarti il morale con una battuta, ma sapeva anche consolarti a dovere. Era lunatica, spesso, e ogni tanto la vedevi con lo sguardo fisso nel vuoto, tipico dei veggenti, cosa che Carol e Lily sapevano per certo, lei probabilmente era davvero.
"Sono ufficialmente iscritta!" continuò Turner sorridendo di nuovo.
Le due amiche la guardarono con aria perplessa.
"Al registro ANIMAGUS!" rispose con ovvietà.
Lo sguardo di Lily si illuminò
"Ohh! Finalmente!"
"Eh si! Sono a tutti gli effetti...in un certo senso...una lince!"
"E quando hai sostenuto l'esame?" chiese ancora Lily curiosa
"All'inizio di Agosto...ma ho firmato il registro lunedì...sono stata accompagnata dalla professoressa McGrannitt!"
"Raccomandata..." commentò Nara
"Non è vero...lo sai che non fa favoritismi!" ribattè Carol.
L'amica le fece una linguaccia.
"A proposito di esami!...quest'anno ci sarà il corso di Materializzazione e Smaterializzazione..."
"E' vero, quasi mi ero dimenticata!" disse Carol con entusiasmo.
"Speriamo che l'esame non sia difficile come i G.U.F.O.!" disse invece Nara, ma furono interrotte da un boato accompagnato dal rumore di un'esplosione, provenienti dal corridoio.
Lily sbuffò "Non è neanche iniziato l'anno scolastico!"
Tutte e tre uscirono fuori dallo scompartimento e quella che videro fu una scena molto comune, qualcosa che in sei anni di scuola in molti erano abituati a vedere.
Da un lato, completamente stravolto, con i capelli unti e arruffati, impolverato ma notevolemente arrabbiato, c'era Severus Piton, bacchetta puntata contro il lato opposto dove si trovavano James Potter e Sirius Black.
"Se una delle tue provettine ha fatto boom non vedo perchè devi prendertela con noi, anzi prenditela con te stesso...in cosa hai sbagliato questa volta, Mocciosus?" esclamò Potter
"Nessuna delle mie provette è...è...esplosa!" rispose Piton e alzò la bacchetta, proprio verso il viso di James.
"Smettetela! Immediatamente!" esclamò invece Lupin, mettendosi in mezzo "E abbassate immediatamente le bacchette...subito! James...Sirius..."
"Non voglio averci nulla a che fare" sussurrò Lily alle due amiche "Ci penserà Remus...torniamo dentro..." e divenne improvvisamente molto seria.
Carol e Nara la seguirono senza fiatare, e chiusero lo sportello dello scompartimento.
Rimasero in silenzio, Lily con lo sguardo rivolto fuori al finestrino, occhi lucidi, respiro leggermente irregolare. Dentro di lei, sentimenti contrastanti stavano combattendo tra di loro. C'era la rabbia, c'era l'affetto, c'era il dispiacere...e tutti erano rivolti verso una sola persona, una persona che fino a diversi mesi prima aveva considerato un amico, un fratello, forse anche di più...Da quanti anni conosceva Severus Piton? Più di dieci ormai, ma mai nessuna volta lui le aveva rivolto un'offesa simile. Era sempre stato un pò cattivo nei confronti degli altri, ma le aveva insegnato tantissime cose sul mondo magico di cui ora facevano parte,  le aveva fatto capire quanto si possa sempre imparare e sperimentare, ma poi...era cambiato. Le loro strade si era divise il giorno stesso dell'arrivo ad Howgarts, quando erano stati smistati lei a Grifondoro, lui a Serpeverde. Ma non aveva mai dimostrato di provare interesse per la purezza di sangue. Dopotutto suo padre era un babbano, e questo faceva di lui un mago di sangue misto. Che cosa gli era successo?
"Quando matureranno..." sussurrò Carol e Lily seppe che non era riuscita a trattenersi.
Ma il problema ormai non erano più gli scherzi di Potter e Black...
Il tempo passò, e ignorando qualsiasi rumore proveniente dai corridoi, le tre ragazze continuarono a rimanere in silenzio.
Lily manteneva gli occhi fissi fuori. Le nuvole, notò, cominciavano a diventare sempre più grosse e nere. Nara si mise a lucidare la sua sfera di cristallo, oggetto che venerava al di sopra di ogni altra cosa, ogni tanto chiedendo qualcosa a Carol, che intanto aveva la bacchetta puntata contro la parte vuota dello scompartimento, facendo uscire dalla sua punta prima una lieve strisciolina azzurra, poi un grosso cerchio luminoso.
"E' l'incantesimo che hai inventato tu?" le chiese Jackson
L'altra annuì "Ma è ancora in fase di sperimentazione..." rispose sussurrando, visto che Lily aveva chiuso gli occhi. Forse si era assopita.
"Che cosa è successo stamattina a proposito? Perchè' hai fatto così tardi?"
Lo sguardo di Nara divenne malizioso e Carol si preparò ad uno dei suoi soliti racconti pieni di suspance, anche se molto probabilmente le avrebbe confessato che suo padre si era per l'ennesima volta rifiutato di buttarsi contro il muro (ossia la barriera che separava i binari nove e dieci di King's Cross e che portava appunto al binario nove e tre quarti), per paura di andarci a sbattere contro.
Lily fece un mezzo sorriso che le altre due non videro. In realtà non stava affatto dormendo e fu felice di ascoltare il racconto di Nara. Se non altro le avrebbe tenuto la mente occupata per un pò, facendole dimenticare i recenti brutti avvenimenti...


GRAZIE anticipatamente a tutti i lettori ed eventuali recensitori. Al prossimo capitolo!

   
 
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