Serie TV > La Spada Della Verità
Ricorda la storia  |      
Autore: MistressHell    18/09/2011    6 recensioni
In questa storia si mischieranno sia le informazioni dei libri della serie de' La Spada della Verità di Terry Goodkind sia quelle della omonima serie tv.
Richard, Cara e Kahlan si ritrovano in una valle molto particolare...
Cosa succede quando le persone sono obbligate a seguire il cuore e mai la testa?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti, ecco una specie di esperimento, io non scrivo mai con questa narrazione per cui c’è la possibilità (molto elevata) che sia venuta una schifezza.

Ci sono dei riferimenti sia al telefilm che ai libri, perciò qualche cosa potrà non essere pienamente compresa se non si è letto e visto entrambi.

Buona lettura, ci vediamo al fondo.

 

 

 

<< Di là >> urlava il Cercatore indicando con un  braccio le tracce lasciate dal cervo, Cara in risposta drizzò la schiena sul suo cavallo stringendo le gambe intorno alla cavalcatura, incitandola al galoppo.

Kahlan seguì i due con il suo destriero bianco, per alcune ore inseguirono la preda senza alcun risultato, fino a quando non arrivarono in una piccola valle.

<< Fermiamoci qui >> disse Richard scendendo dal suo destriero in un sol’ balzo, immediatamente imitato dalla Mord-Sith e dalla Depositaria, che sbuffava irritata per l’inutile sforzo speso nell’ inseguire la preda, quel cervo li aveva portati a molte miglia di distanza dal tragitto stabilito.

<< Che posto è questo? >> chiese Cara rivolgendosi a Kahlan che in risposta alzò le spalle, non ne aveva la più pallida idea, si erano incamminati verso le montagne del Rang’Shada per poi attraversarle ma quell’ inseguimento li aveva distanziati e portati vicino ad una delle biforcazioni del fiume Drun, la Depositaria non riusciva a ricordare di aver mai visto un posto simile prima, la vegetazione era lussureggiante e rigogliosa e dal punto in cui si trovavano, dove vi era uno spiazzo erboso adatto per una sosta notturna, vi era uno scrosciare lento ma continuo che faceva pensare che nelle vicinanze vi fosse un torrente o un fiume.

Il continuo cinguettio degli uccelli rendeva quel posto un luogo paradisiaco e Kahlan desiderò immediatamente di non abbandonarlo più.

Kahlan prese dal suo zaino alcune cose per preparare l’accampamento, era stanca e gli dolevano luoghi che non potevano essere nominati, prese alcune coperte e con dell’erba preparò dei giacigli per la notte, loro erano stremati e i cavalli non avrebbero retto ancora a quel ritmo, prese alcune pietre e creò un cerchio in cui avrebbero acceso il fuoco.

Di fianco a lei, Cara e Richard si stavano adoperando per trovare legna da ardere e qualcosa da mangiare, visto che le loro provviste erano quasi finite.

Sarebbe stato tutto più semplice se ci fosse stato Zedd con noi, pensò Kahlan, il mago era dovuto partire in fretta e furia per Aydindril, li aveva rassicurati e raccomandato loro di incontrarsi a metà strada.

Erano giorni che erano in viaggio quando avevano scorto un cervo e avevano incominciato a seguirne le tracce cambiando direzione verso ovest.

Kahlan sbuffò irritata sedendosi su di un tronco che, probabilmente era caduto qualche tempo prima durante un temporale, Cara sedeva su di una delle coperte con le gambe incrociate.

Richard si sedette su di un masso e incominciò a frugare nella sua borsa, estraendone poi una mela rossa e lucida.

Kahlan strabuzzò gli occhi a quella vista e si maledisse per il pensiero immediato che le era balzato alla mente, scrollò la testa mentre Richard incurante di tutto dava un morso al frutto.

La Depositaria osservava rapita la goccia del succo del frutto che colava lungo la mascella di Richard, la donna si ritrovò a strizzare gli occhi con forza per distogliere la mente dai pensieri peccaminosi incentrati su quell’ immagine, tenne gli occhi serrati per alcuni secondi, aveva paura che se li avesse aperti gli altri vi avrebbero visto il desiderio impellente e le immagini che le riempivano la mente e il cuore.

Quanto voleva potersi avvicinare, voleva rivivere il tocco delle grosse mani del suo amato su di sé, come nella Casa degli Spiriti o come in quella radura quando il Cercatore era stato confessato.

È per questo che non puoi, pensò la donna, lo confesseresti e lui perderebbe la sua ragione, non sarebbe più l’uomo di cui ti sei innamorata, ma solo un fantoccio ai tuoi comandi.

Una smorfia di dolore le increspò il viso a quel pensiero, cosa stava facendo?

Non poteva permettersi certi pensieri, non se c’era in gioco la vita di Richard.

<< Kahlan vuoi una mela? >> chiese Cara, svettando davanti a lei con la sua tuta in pelle rossa, la divisa delle Mord-sith, la mente della donna impazzì al nome del frutto che aveva imparato ad amare e che oramai, nella sua testa, era seguito da immagini e sensazioni infiammanti.

<< No. Niente mele >> disse Kahlan con voce dura per poi alzarsi dal tronco su cui si era seduta, il suo vestito bianco da Madre Depositaria svolazzò aiutato dalla leggera brezza, per un attimo incontrò un paio di occhi grigi brucianti di lussuria, sembrava che il Cercatore potesse leggere negli occhi della Madre Depositaria che ora tremava dentro agognando quelle labbra sporcate dal liquido dolce e traslucido.

 

La Mord-sith intanto osservava entrambi con occhio critico, notando come la presenza del frutto avesse influenzato l’umore della Madre Depositaria e di Lord Rahl, aggrottò le bionde sopracciglia mentre un ghigno furbo le si formò sulle labbra vedendo gli sguardi che le due figure davanti a lei si scambiavano.

Cara sorrise divertita per poi annunciare a gran voce che avrebbe cercato le tracce del cervo che continuava a sfuggirle, oramai era diventata una questione di principio, lui era la sua preda e se una Mord-sith, in particolare Padrona Cara, decideva che voleva qualcosa, nessuno poteva tirarsi indietro, men che meno un cervo.

A grandi passi si allontanò dalla coppia, si meritavano un po’ di tempo per loro, naturalmente lo faccio per il bene di Lord Rahl , disse a sé stessa la donna spostandosi da davanti una ciocca bionda, non avrebbe mai ammesso che lo faceva anche perché voleva bene alla Depositaria e stava male per lei e il suo amore.

Il passo della donna rallentò un secondo ripensando agli sguardi che si lanciavano quei due, no, sanno che non possono, pensò Cara, per un attimo impaurita, Kahlan non metterebbe mai a rischio la vita di Lord Rahl.

 

Richard si alzò dal masso che gli aveva fatto da poltrona negli ultimi dieci minuti, osservò attentamente la donna di fronte a lui, l’abito bianco ma senza fronzoli da Madre Depositaria le fasciava il corpo magro e slanciato, mettendo in risalto le gambe lunghe e toniche, il ventre piatto, il seno prominente e pieno e le braccia lunghe dove i muscoli scattanti erano in quel momento rigidi.

All’ uomo sembrò che Kahlan stesse tremando, ma la temperatura era troppo calda perché avesse freddo.

Si avvicinò a lei, buttando il torsolo della mela per terra, quanti ricordi gli aveva risvegliato quella mela.

Quando arrivò a un passo da Kahlan rimase fermo ad osservare i suoi lunghissimi capelli, simbolo del potere che aveva sulle persone, simbolo della sua forza, spostò lo sguardo sugli occhi verdi di lei, quegli occhi lo avevano incantato fin dall’ inizio per l’intelligenza e l’acume che vi traspariva, ora però lo inchiodavano al posto per la loro passione, erano lucidi e sembravano invitarlo ad assalire le labbra rosee e socchiuse, di lei.

La mano dell’uomo scattò fino alla nuca di lei stringendola con una presa ferrea ma gentile, non le avrebbe mai fatto del male, l’amava troppo.

Ti prego fermami, pensò il Cercatore quasi al limite del non ritorno mentre poggiava le sue labbra con forza su quelle della donna, abbandonandosi a ciò che stava sentendo, ciò che aveva sempre sentito sin dal loro primo incontro nelle foreste di Hartland.

Un gemito basso scaturì dalla gola della Depositaria che rispose al bacio con ardore, mentre la parte razionale della sua mente urlava a gran voce di porre fine a quella follia, purtroppo quella parte della sua mente era così piccola e debole che sembrava poco più di un sussurro.

Richard tolse la mano dalla nuca di Kahlan e la fece scendere verso la coscia di lei, fino al ginocchio, per poi alzarglielo con un colpo secco fino al suo stesso fianco, vide Kahlan sbarrare gli occhi,sorpresa, per poi gettargli le braccia al collo e scompigliargli i capelli sulla nuca con dei gesti frenetici.

Richard, tenendo sempre il ginocchio di Kahlan a contatto col suo fianco, mosse l’altra mano verso i lacci del vestito di lei, ma la foga del momento gli impediva di calmarsi abbastanza da controllare dove fossero, grugnì irritato da quella momentanea interruzione mentre già ponderava l’idea di sguainare la spada della Verità e usarla per tagliare i laccetti.

<< Leggermente più a destra Lord Rahl >> sentii dire dalla voce di Cara, si allontanò come scottato mentre sentiva che il colorito della pelle del viso si faceva più scuro, davanti a loro vi era la           Mord-sith, in piedi con le braccia incrociate sotto il seno, aveva un cipiglio divertito in volto anche se gli occhi erano guardinghi e leggermente preoccupati << sa, per essere il Cercatore non siete molto bravo a cercare >> Cara fece un sorrisetto impertinente spostando lo sguardo sull’ abbondante scollatura di Kahlan, dove i primi laccetti del vestito erano stati slacciati.

Richard corrugò la fronte, lui non era riuscito a trovarli quei laccetti, come si erano slacciati?

Kahlan incrociò il suo sguardo e arrossì vistosamente, facendo capire al Cercatore chi era stato, sorrise compiaciuto, l’intraprendenza della donna lo stupiva ogni volta.

Richard osservò ancora per qualche secondo gli occhi verdi della Madre Depositaria mentre quest’ultima prendeva coscienza di ciò che stava per accadere, vide la paura e il dolore prendere il posto della bramosia, anche se in fondo a quegli occhi verdi riusciva ancora a scorgere quel fuoco che lo stava bruciando dentro e lo invogliava a scacciare la disturbatrice per continuare ciò che aveva interrotto.

Sentiva la mano vuota, ora che non era più riempita dal ginocchio di Kahlan, quest’ultima guardò Cara per un secondo per poi voltarsi e incamminarsi velocemente verso il fiume, lasciandolo solo e desideroso di lei.

 

Kahlan camminava veloce, aveva ancora il fiatone e non voleva immaginare come potesse apparire ad uno spettatore esterno, continuò a camminare fino a quando non arrivò alla riva del fiume, sull’acqua limpida degli splendidi giochi di luce riverberavano negli occhi della Depositaria, il sole quasi morente dava un colore rosato a qualsiasi cosa toccasse con i suoi tenui raggi, l’acqua celestina era quasi immobile ed il cinguettare degli uccelli dava all’insieme un tocco magico.

Il paesaggio tolse il fiato alla donna che lo osservava estasiata, sembrava un luogo così romantico ma a lei stava dando solo problemi, cosa gli stava accadendo? Come aveva potuto arrendersi con tutta quella leggerezza?

Kahlan scrollò la testa e un movimento nell’acqua catturò la sua attenzione, aveva paura ci fossero dei serpenti, odiava i serpenti, creatura infide e striscianti, il solo pensiero le provocò dei brividi di disgusto lungo la schiena.

Con sua sorpresa si rese conto che il movimento sull’ acqua non era opera di un animale ma era il suo stesso riflesso, lo osservò sconcertata da ciò che vedeva, lo specchio del fiume le rimandava                l’ immagine di una donna stravolta, i capelli lunghi e aggrovigliati erano una massa informe, il vestito bianco era slacciato e lasciava intravedere più di quanto fosse lecito, ma quello che turbò la Depositaria furono gli occhi , i suoi occhi verdi erano lucidi di lussuria e sembravano sgridarla per essersi allontanata dal suo amato, per essere fuggita.

Sentii la frustrazione e la rabbia crescere in lei con insistenza, all’ inizio non comprese a cosa fossero dovute, poi capì, una parte di lei era frustrata perché si era dovuta allontanare da Richard mentre un'altra le urlava contro mostrandole la sua debolezza, era un incontro fra testa e cuore, un incontro che la stava lacerando dentro.

<< Kahlan? >> si sentii chiamare e per un momento sobbalzò sorpresa per poi scorgere il fisico slanciato di Cara che si avvicinava con passo felpato << se sei venuta qui per sgridarmi per aver messo in pericolo Richard hai tutta la mia comprensione >> disse Kahlan sorprendendosi nel sentire che la sua voce era spezzata dal pianto, la Mord-Sith scosse la testa con insistenza << non ho intenzione di fare niente di tutto ciò, sembra che tu ti stia punendo più severamente di quanto non possa fare io >> disse Cara.

<< Hai visto cosa stava per accadere? Se tu non fossi arrivata noi… >> Kahlan si fermò imbarazzata senza riuscire a continuare << Ma sono arrivata io >> disse la donna bionda poggiando una mano sulla spalla della Depositaria.

<< Non so cosa mi prende, sono sempre riuscita a controllarmi bene, perché adesso? >> quasi sempre, si corresse mentalmente la donna ripensando alle sue parole nella Casa degli Spiriti del Popolo del Fango, perché non riesco a pensare ad altro? Pensò la donna frustrata.

<< Beh Richard è un bell’ uomo, forte, risoluto, un capo. Anch’ io ho provato a sedurlo … >> la Mord-Sith si rese immediatamente conto di aver attratto completamente l’attenzione della Madre Depositaria e provò il naturale istinto di afferrare l’Agiel e difendersi dalla furia della donna che sentiva crepitare nell’aria.

<< Quando eravamo nel futuro e tu eri morta, tentai di sedurlo ma lui disse che c’era una sola donna nel suo cuore e che non poteva farlo anche se questa fosse morta >> Cara si voltò verso Kahlan per vederne l’espressione e notò che sotto lo sguardo truce c’era tristezza e orgoglio.

<< Forse avrebbe dovuto accettare, io non potrei mai dargli niente di tutto questo e il fatto che io me ne sia dimenticata per un momento è un errore gravissimo >> Kahlan digrignò i denti mentre pronunciava quelle parole, il pensiero di Richard che baciava un’ altra donna come aveva baciato lei, l ‘immagine di Richard che giaceva con Cara, era peggio di una stilettata al cuore.

<< Non dovresti dirlo, Richard non ne sarebbe contento. Lui ti ama e per lui non c’è niente di più importante >>.

La Depositaria annuì non del tutto convinta << a volte vorrei essere solo una donna normale >> disse in un sussurro, si voltò verso Cara << è così sbagliato volerlo? Perché deve essere sbagliato desiderare l’ uomo che ami? Perché dovrò scegliere un compagno e lasciare Richard nonostante io lo ami? >> ad ogni domanda la voce di Kahlan era diventata più stridula e rotta dal pianto.

Sbarrò gli occhi quando si sentì abbracciare con forza da Cara, quest’ultima la strinse e le sussurrò all’ orecchio << mi dispiace per te, amica mia >> Kahlan restituì l’abbraccio e si godette la sensazione piacevole dovuta ad un abbraccio amichevole.

Una parte dentro di lei si poneva varie domande, cosa stava succedendo? Sembrava che tutti i loro freni inibitori si fossero spezzati, che fosse dovuto ad una magia? Rivide mentalmente la mappa delle Terre Centrali ma non vi trovò nessun luogo magico che rispondesse a ciò che stava capitando loro.

Decise che forse era solo la stanchezza.

Si staccò dall’ abbraccio e sorrise alla Mord-Sith, l’amicizia più assurda del secolo, pensò fra sé la Madre Depositaria.

Quando tornarono al luogo dove si erano accampati videro Richard seduto per terra intento a disegnare la terra con un rametto, appena alzò lo sguardo e vide le due donne si fiondò verso Kahlan con passo deciso ignorando l’occhiataccia di Cara << mi dispiace Kahlan, non so cosa mi sia preso, non avrei dovuto, hai tutto il diritto di essere in collera con me >> la donna alzò un sopracciglio scuro con aria sorpresa << non sono in collera con te Richard >> << so che sei in collera con me ma mi farò perdonare… >> il Cercatore si fermò un secondo per guardare la donna che amava con aria scettica << come non sei in collera con me? >> Kahlan si dovette trattenere dal ridere << non vedo il motivo per cui dovrei esserlo, non puoi certo prenderti tutta la colpa >> abbassò lo sguardo imbarazzata mentre Cara si guardava attorno come se non potesse udire i loro discorsi.

<< A quanto pare le mele hanno un brutto effetto su di noi >> disse divertito Richard occhieggiando verso la compagna << Richard! >> lo sgridò la donna mentre vedeva l’occhiata curiosa della bionda Mord-Sith che era accanto a lei.

La risata del Cercatore risuonò nell’ aria stemperando l’ imbarazzo che continuava a pervadere fra di loro << ti informo che il tuo abito mi ha dichiarato guerra >> disse ancora l’uomo lanciando un’occhiataccia ai lacci candidi del vestito << non so come fai a indossarlo così velocemente >> Kahlan si morse la lingua per evitare di dirgli la frase che gli era risuonata nella mente, gli avrebbe volentieri mostrato come toglierlo.

Cara guardò divertita Richard << siete davvero strano, io ci impiegherei molto meno di voi per toglierglielo >> Kahlan sbatté le palpebre un paio di volte, stupita dalla frase della donna, mentre Richard la osservava come se la dovesse valutare come nemico << spero per te che tu non lo faccia mai >> sibilò l’ uomo mentre gli occhi grigi da rapace squadravano la Mord-Sith imprimendovi una minaccia velata. 

Il sorriso della Mord-Sith si aprì in un modo inquietante mentre passava un braccio intorno alla vita di Kahlan che nel frattempo sussultò sorpresa << chi lo sa, io e la mia amica Kahlan potremmo avere freddo stanotte >> disse Cara mentre con la coda dell’ occhio fissava Kahlan facendole capire che stava scherzando.

Kahlan rise divertita per poi smettere non appena vide lo sguardo inceneritore del suo amato, si scostò dall’amica per paura che Richard le staccasse il braccio con la spada della verità.

<< smettila di scherzare Cara >> le disse divertita la Depositaria mentre quest’ultima increspava le labbra con fare seducente << e chi dice che io stia scherzando? >> disse la loro protettrice mentre le occhieggiava, per poi andarsene verso il fiume.

Richard l’ affiancò immediatamente per poi guardarla con sguardo rapace << non ti avvicinare troppo a lei >> disse con voce perentoria, Kahlan aggrottò la fronte vedendo la gelosia ballare negli occhi dell’ amato << Richard, stava scherzando lo sai, io e Cara siamo solo amiche, io amo te. E poi dovrei essere io quella gelosa, da quello che mia ha detto, stavi per cederle nel futuro >>.

Il volto del Cercatore cambiò colore mentre abbassava lo sguardo << non è vero, non stavo per cedere. Io amo solo te >> Kahlan gli regalò quel sorriso che sapeva a lui sarebbe piaciuto, era il sorriso che dedicava solo a lui, gli scostò i capelli lunghi e biondo scuro dal viso, per poi soffermarsi sulla stazza imponente dell’uomo.

Le risuonarono nella mente le parole di Cara : un bell’ uomo, forte, risoluto, un capo.

Il suo sorriso si spense mentre pensava al fatto che sarebbe stato davvero un ottimo compagno, se non fosse stata l’ultima Depositaria avrebbe dovuto controllarlo costantemente per evitare che un’altra Depositaria lo scegliesse.

Richard si chinò su di lei lentamente e sfiorò appena le sue labbra in modo gentile e delicato,fu un bacio tenero e adorante, come se lei fosse la cosa a cui tenesse di più al mondo, lui le accarezzò la guancia mentre la baciava e da lontano si sentii l’urlo di Cara << Ricordatevi che io sono comunque qui >>.

Kahlan sorrise sentendo lo sbuffo irritato di Richard, gli carezzò la guancia squadrata e tesa, sentendovi un principio di barba.

<< Accendi in fuoco, ci fermeremo qui solo per un’altra notte, poi ripartiremo per Aydindril. Zedd ci aspetta lì >> disse il Cercatore con tono serio mentre si allontanava da lei per andare a prendere della legna.

La Madre Depositaria si sedette su di un tronco preparando il cerchio di pietre per il fuoco e sbuffando sonoramente, ancora un giorno in quel luogo, aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere, sentiva che qualcosa non quadrava ma non riusciva a capire davvero che cos’era.

Sono solo stremata dalla caccia al cervo, si disse la donna mentre vedeva il sole calare, senza sapere che i suoi problemi erano appena iniziati.

 

Incredibilmente la notte era passata veloce, Kahlan aprì gli occhi vedendo adagiato di fianco a sé il corpo di Cara, si era addormentata accanto a lei solo per stuzzicare Richard, ricordava ancora che la Mord-Sith aveva guardato Richard mentre le si sdraiava accanto affermando che aveva freddo, il volto del Cercatore era diventato rosso d’ira per poi incominciare a fulminare con lo sguardo la bionda figura di fianco alla Depositaria.

Kahlan guardò il cielo notando che il sole era ancora basso nel cielo, probabilmente era appena sorto, si alzò ancora intontita dal sonno e pensò che un bagno al fiume non sarebbe stato un brutto modo di rinfrescarsi.

Il giaciglio di Richard era vuoto, si guardò intorno e sentii il suono della legna spezzata provenire da qualche metro dall’ accampamento, scrollò le spalle e si diresse verso il fiume.

Il panorama era sempre incredibile, anche se adesso erano i tenui raggi del sole mattutino ad illuminare  ogni cosa.

Kahlan slacciò lentamente i lacci del vestito bianco da Madre Depositaria,  per poi poggiarlo su di un masso grigio chiaro che non era ricoperto di muschio verde.

Rimase con il corpetto in pelle verde e i pantaloni neri da viaggio, non si spogliò velocemente, voleva godere della freschezza dell’aria mattutina, in quei giorni aveva fatto particolarmente caldo e finalmente poteva godersi un po’ di fresco.

Si tolse gli ultimi indumenti per poi poggiarli insieme al vestito, si tuffò nell’ acqua fresca trattenendo il respiro, l’ acqua, quasi gelida, ebbe un effetto rigenerante, sentii come mille spilli freddi passargli la testa e per un attimo non si sentii così febbricitante, come era stata tutto il giorno  prima e come si sentiva fino a pochi istanti prima, l’acqua fresca le stava rischiarando le idee.

Si immerse sott’acqua per pochi secondi e quando riemerse i lunghi capelli le coprirono la visuale impedendole di vedere l’uomo in riva che si godeva lo spettacolo.

Quando scostò i capelli vide due occhi grigi incredibilmente attraenti trapassarle l’anima, era incredibile come riusciva a riconoscerli anche a metri di distanza, erano gli occhi dell’ uomo che amava e adorava.

<< Richard? >> chiese sorpresa mentre si immergeva fino al collo nell’ acqua limpida del fiume,                l’ uomo era quasi completamente nudo e sudato e teneva in mano i suoi indumenti, il braccio ancora a mezz’aria, indirizzato verso lo stesso masso dove aveva poggiato i suoi vestiti.

<< Cosa stai facendo? >> chiese Kahlan alzando un sopracciglio bruno, mentre osservava il Cercatore immobile e con la mascella spalancata << io … non …. fare … bagno… scusa  >> balbettò l’uomo, lei rimase ferma in acqua guardandosi intorno, non poteva andarsene poiché i suoi vestiti erano affianco a Richard e non le sembrava opportuno, dopo quanto era successo il giorno prima, camminare nuda di fianco a lui.

Richard scrollò la testa e chiuse la mascella << volevo farmi il bagno visto che sono tutto sudato, dopo aver tagliato la legna >> Kahlan non riuscì a fare nient’altro se non annuire, vide un lampo passare negli occhi dell’ uomo che mollò i suoi vestiti sul masso per poi privarsi degli ultimi indumenti sotto lo sguardo sbigottito della Depositaria, che non riuscì ad impedirsi una breve occhiata a Richard prima di spostare lo sguardo verso gli occhi grigi dell’ uomo << Richard cosa fai? >> domandò Kahlan con voce stridula mentre vedeva l’amato entrare in acqua e avvicinarsi pericolosamente a lei.

<< Richard non penso sia una buona idea >> Kahlan sentii che la sua voce era poco più di un sussurro e sapeva che se lui si fosse avvicinato ancora lei avrebbe perso il controllo.

Richard le si avvicinò e le sorrise con quel sorriso da ragazzo che la faceva impazzire e la Madre Depositaria sentii le briglie del suo autocontrollo scivolarle fra le dita.

<< Richard ti prego >> sussurrò lei mentre lui le metteva un dito sulle labbra, spostò la mano fino al collo di lei e la baciò, la donna si appoggiò completamente al corpo di lui rispondendo al bacio mentre dentro la sua mente qualcuno le urlava di fermarsi, doveva tenere a freno il suo potere, a qualsiasi costo.

Portò le mani al collo del suo amato traendolo a sé mentre chiudeva gli occhi, quando sentii un fruscio seguito da dei passi, Richard si voltò dietro di sé per vedere la bionda Mord-Sith guardarli dall’ alto, sbatté le palpebre un paio di volte per poi alzare sopracciglio biondo verso l’alto,           << Ancora? >> la voce della donna uscì a metà fra lo scioccato e lo scocciato, Richard strinse la mascella e guardò la scocciatrice con uno sguardo infuocato << Cara, negli ultimi giorni sembra che tu compaia nei momenti meno opportuni, perché non vai da un'altra parte? >> Kahlan sbarrò gli occhi sentendo le parole di Richard, non si voltò verso l’amica per non arrossire e invece che sgridare l’uomo, come avrebbe dovuto, scoppiò a ridere convulsamente, persino quando scivolò in acqua, sotto lo sguardo allarmato del Cercatore e della Mord-Sith non riuscì a fare a meno di ridere, era tutto talmente assurdo.

Quando riemerse capì che sarebbero rimasti tutto il giorno in acqua, Cara non sembrava intenzionata a lasciarli soli e non voleva che Richard uscisse mostrandosi completamente nudo davanti alla donna bionda di fronte a loro, perciò uscì dall’ acqua senza guardasi indietro e prendendo i suoi vestiti lanciò un’occhiata all’ amica imponendole di seguirla.

 

 

 

Zedd stava camminando da parecchio, aveva avuto un brutto presentimento, per questo era partito prima per incontrare i suoi amici, ma non li aveva trovati, perciò seguendo il suo vecchio istinto di mago si era diretto verso la Valle Della Verità, sentiva che i suoi amici erano incappati in quell’incantesimo, quell’ idea non lo confortava per nulla, gli uomini che non ragionavano di solito incappavano sempre in guai seri.

Un brivido freddo passò sulla schiena del vecchio mago pensando a cosa poteva succedere a suo nipote se anche la Madre Depositaria avesse perso ogni freno inibitorio.

Sentii delle voci da lontano insieme al suono degli zoccoli dei cavalli.

<< Kahlan hai un fisico davvero scolpito, fai qualche tipo di attività fisica? >> Zedd arcuò un sopracciglio sentendo quella strana domanda provenire dalla voce di Cara seguita da un ringhio di rabbia maschile e da una risata imbarazzata femminile, man mano che il mago camminava vide i tre cavalli dei suoi amici e fece un sospiro di sollievo anche se vide delle cose che non gli fecero piacere : Cara stava dicendo qualcosa ai due compagni di avventure e dallo sguardo di Richard, Zedd si stupì che non avesse già sguainato la spada della verità, affianco del Cercatore, Kahlan arrossiva ogni volta che incrociava lo sguardo di Richard e Cara, ma la cosa che lo fece più preoccupare erano i capelli del Cercatore e della Madre Depositaria, erano entrambi bagnati.

<< Zedd >> sentii dire da Kahlan che gli corse incontro per poi abbracciarlo, il mago notò che la donna odorava come se si fosse fatta un bagno in un fiume e qualcosa dentro il suo cervello urlò quando percepì lo stesso odore su suo nipote, controllò Richard attentamente ma non sembrava confessato, quindi sospirò di nuovo di sollievo.

<< Cosa ci fai qui Zedd? >> chiese Richard << siete due settimane in ritardo, sono venuto a cercarvi >> disse il mago con noncuranza mentre i tre strabuzzavano gli occhi sorpresi << non è possibile >> disse Kahlan <> Zedd le chiese di descriverli la valle e quando la donna ebbe finito annuì convinto.

<< Siete caduti vittime della Valle Della Verità >> disse infine ai tre che ascoltavano rapiti                    << dovete sapere che nemmeno un secolo fa ci fu una potente incantatrice che fece un incantesimo a quella valle. La donna si vedeva con un uomo in quel luogo e ogni volta lei gli chiedeva quando l’avrebbe presa in moglie e lui le rispondeva che sarebbe accaduto presto ma l’uomo le mentiva poiché era già sposato. Quando l’incantatrice lo venne a scoprire lo trasformò in pietra e si fuse con la valle , lanciando un incantesimo in modo che ogni persona che sostasse in quel luogo dovesse comportarsi seguendo il cuore e non la mente, così da non poter mentire.

Da allora la valle viene definita La Valle Della Verità >>.

Kahlan che si era seduta per terra fra Richard e Cara arcuò un sopracciglio << non ne avevo mai sentito parlare >> disse la donna << perché non è segnata in nessuna mappa, solo alcuni maghi ne sono a conoscenza, io sono uno di questi >>.

Per un attimo il silenzio regnò sovrano poi il mago sospirò e guardò dritta negli occhi Kahlan                 << ora dovete raccontarmi nei minimi particolari cos’è accaduto nella Valle >> appena finì di parlare Cara scoppiò a ridere facendo gelare il mago, non aveva mai visto una Mord-Sith ridere di gusto, la donna bionda fece per parlare ma Kahlan le si gettò addosso e persero entrambe l’equilibrio finendo sdraiate con Kahlan che sovrastava Cara e le cingeva il fianco con la gamba destra, la Mord-Sith continuò a ridere << amica mia calmati, stavo scherzando, non avrei mai detto a Zedd che ho trovato, per ben due volte, te e Richard… >> Zedd non poté sentire il seguito poiché la Depositaria posizionò entrambe le mani sulla bocca di Cara che continuava a ridere imperterrita.

Richard si alzò scrollandosi la terra dai pantaloni da viaggio per poi guardare suo nonno dritto negli occhi incurante delle due donne sdraiate a terra << Zedd, mi dispiace deluderti ma non lo saprai  mai >>.

Zedd rimase immobile e incuriosito mentre nell’ aria risuonava tonante la risata di Cara.     

 

Eccoci qui, allora è degna di essere letta come storia?

Se volete c’è anche un video/trailer su questa storia, guardatelo se vi va.

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > La Spada Della Verità / Vai alla pagina dell'autore: MistressHell