Mi sono resa conto che l'unica cosa che sono arrivata a possedere nella mia giovane vita è un gran numero di rimpianti.
Ho scoperto che i rimpianti sono le cose peggiori: ti rodono dentro, ti fanno rigirare nel letto in preda ai dubbi. Tutte quelle parole non dette, tutti quegli abbracci non dati, tutti quei baci negati...
Inoltre, ci sono quelle due paroline che mi irritano il sistema nervoso ogni volta che vengono in mente.
E se.
E se lo avevssi fatto? E se lo avessi detto?
Almeno adesso saprei come sarebbe andata a finire. Non starei con il dubbio. Quante cose avrei fatto...
Quante risate mi sarei fatta con James.
Quanti abbracci avrei dato a Lily.
Quanti ti voglio bene avrei detto a Emmeline.
Quanti baci avrei dato a Sirius.
Lui è il mio rimpianto maggiore. Era il settimo anno e sebbene Black mi piacesse da morire e lui mi ronzasse attorno, non ho ceduto.
Brava Marlene, complimentoni.
Avevo paura. Paura che lui mi ferisse.
Anche se Lily diceva che erano uguali -James e Sirius intendo- io ho sempre saputo che non era vero.
James era veramente innamorato di lei. Non ho mai visto una persona con lo stesso sorriso di James quando guardava Lily.
Ma Sirius...
Sirius no. Non era così. Non ero lo stronzo patentato che dipingevano certe ragazze, ma non era nenache il tipo che si metteva a cantarti le canzoni di Celestina Warbeck.
Semplicemente, James si faceva travolgere dai sentimenti, Sirius no.
E questa cosa mi spaventava immensamente. Mi faceva paura. Chi ero io per penetrare negli angoli più oscuri della personalità di Black?
Se penso ad ora, però, se penso a che genere di paura mi attanaglia le viscere adesso, mi viene da ridere.
Perchè, benchè ancora non sia successo nulla, ho sempre il terrore di trovare il Marchio Nero sopra la casa dei miei genitori. Ho paura per quello che sentirò alla prossima riunione dell'Ordine della Fenice. Tutte le volte che vado via, mi chiedo se rivedrò quelle faccie anche l'indomani.
Semmai dovessi rinascere nello stesso corpo e nella stessa situazione, giuro su Godric che non sprecherò neanche un minuto.
O forse, a pensarci bene, potrei cominciare subito, invece di aspettare un'altra vita.

"Se rinascerò, giuro che ti bacerò tutto il tempo".
Sirius si gira, stupito.
Effettivamente non sono stata molto delicata. Ho semplicemente aspettato che fossimo da soli alla fine delle riunione.
"E' un piacere sentirtelo dire McKinnon. E a cosa devo questo piacere?".
Il suo ghigno mi era mancato terribilmente.
Faccio spalluccie.
"E' solo che ho pensato che è stato assurdo sprecare tutto questo tempo. Perchè adesso non ne abbiamo più".
Nei suoi occhi passa un lampo.
"Non dire così".
Mi avvicino egli passo una mano sulla guancia, delicatamente.
"Ma è vero. E' vero Sirius".
"Marlene..." mormora.
Sarà la terza volta che mi chiama per nome da quando ci conosciamo. Per tutti questi anni siamo stati 'Black' e 'McKinnon'.
Lo sa anche lui che non abbiamo più tempo. E forse anche lui ha dei rimpianti. Anche Sirius ha degli "e se..." in testa.
In quel momento sentiamo la voce roca di Malocchio che ci chiama.
"Tutti qui! Avanti! Foto di gruppo!".
Guardo Sirius e lui mi fa un debole sorriso.
Si, forse in un'altra vita saremmo differenti. Sempre noi, ma più propensi a unirci che a separarci. E' triste che due persone che potevano rendersi felici non abbiano fatto altro che allontanarsi.
Oppure questa guerra ci grazierà e potremmo vivere i nostri "e se..." in pace.

"Questa è Marlene McKinnon: è stata uccisa due settimane dopo che la foto è stata scattata,
hanno preso tutta la sua famiglia."