"E’ mia!”
“Era tua.”
Le voci di Tom e Robert di sentivano fino al giardino. Erano giorni che discutevano in questo modo,sempre sullo stesso argomento.
“Tom,non scherziamo proprio. Quello che mi trasmette non è paragonabile a nulla.”
“Senti,Rob,chiariamoci: vuole me,l’ha fatto capire chiaro e tondo.”
“Oh,andiamo,solo perché ha fatto cilecca una volta non significa che non mi voglia.”
“Solo una volta?! Più di tre,a quanto mi hai raccontato. Con me mai.”
“Mettiamola in questo modo,Tom: se me la rubi,io e te non siamo più amici,chiaro?”
“Oh,Robert,ci conosciamo da un sacco di anni,e la prima regola è sempre stata: MAI LITIGARE PER UNA PUPA.”
“Lo so,ma ciò che stai per fare è inaccettabile. Potrei non sopravvivere per molto tempo.”
“ Non sopravvivere per molto tempo? Ma ti si è fuso il cervello? Sapevo che eri scemo,ma non fino a questo punto.”
Tom scosse la testa,apparentemente divertito.
“A furia di crescere con te,si diventa così.”
“Ora che ci penso,non abbiamo mai discusso…in questo modo.” riflettè Rob  dopo qualche istante di pausa.
“Già. E solo lei che ci rende così.”
“Lei,nella nostra testa.”
“E nel nostro cuore.”
“ Non posso pensare che te la stia per..prestare.”
“Oh,andiamo,devo solo andare ad una festa con la tua moto,non fare tutte queste tragedie!”
“Lo so ma.. Non ce la faccio,il mio cuore si spezza!”
 
 
 
 
 





*my space*
Aiutatemi,per favore. Chiamate un psicologo,non è possibile che abbai scritto questa..cosa. Non so come chiamarla,tra l’altro. Bah. Prima che l’ospedale mi riprenda,me lo lasciate un commentino? :3
Con questi due coglioni nel cuore,sempre,vi saluto ;)
Alla prossima :3
I love you,
Alessia <3