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Autore: boll11    17/05/2006    11 recensioni
Cosa raccontano le foto?
Quasi nulla.
Solo uno sguardo minuscolo su un personaggio complesso come Severus Piton.
Da leggere per il gusto di catturare un'immagine.
Niente di più.
Sono solo piccoli quadri.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Predestinato

Fotografie

La prima è una foto babbana.
Di piccole dimensioni.
Una di quelle col bordo seghettato.
In bianco e nero.
Mostra una coppia giovane e sorridente con in braccio una bambino.
L'uomo indossa jeans e camicia chiara che si tende sull'incipiente pancetta.
Capelli nerissimi.
Un accenno di barba, come se non si fosse rasato.
E a dispetto del sorriso, uno sguardo cupo.
E' l'unico che guarda l'obbiettivo.
La donna invece, guarda lui.
Espressione adorante negli occhi chiari.
Folti capelli scuri ad incorniciare un viso minuto, non molto attraente.
Una veste lunga fino ai piedi.
Grossi fiori che si intrecciavano con grosse foglie.
In braccio un bambino gracile.
Di un'anno, non di più.
Guarda sorridente la madre, la manina appoggiata al seno di lei.
Capelli del padre.
Forma del viso della madre.
Indossa una tutina su una maglietta chiara.
Sullo sfondo una misera villetta con uno stentato giardinetto.
Pochi cespugli.
Un albero stitico.
Un basso muretto di pietra.

La seconda anche è babbana.
Ma di dimensioni maggiori.
Colori sbiaditi, ingialliti.
Mostra il primo piano del bambino cresciuto.
Dieci anni forse.
Uno sguardo già adulto.
Uno sguardo serio.
Seduto in un banco con le mani appoggiate ai lati di un libro di favole aperto.
Chiaramente messo lì per contorno alla fotografia.
Una di quelle classiche foto scolastiche che si fanno ogni anno.
Il bambino guarda fisso davanti a lui.
Capelli neri gli scendono ai due lati del viso.
Il naso leggermente storto.
Le labbra tirate in un sorriso asettico.
Innaturale.
Sullo zigomo sinistro, un brutto segno violaceo.
Un livido recente.
Sul mento un'altro livido più vecchio.
Sbiadito in un colore giallastro.

La terza foto, invece è magica.
Ritrae due giovani seduti su un divano di fattura pregevole, che chiacchierano amabilmente.
Nessuno dei due guarda l'obbiettivo.
La magia della foto li ha catturati nel mentre di una conversazione a quanto pare interessante, perchè gli sguardi che si scambiano sono partecipi e attenti.
Sicuramente amici.
Durante lo scambio di battute si fanno gesti confidenziali.
Pacche sulle spalle.
Smorfie divertite.
Il ragazzo moro, ormai quindicenne, è seduto comodamente.
Gambe accavallate.
Braccia allargate sulla spalliera.
Sorriso sincero.
Ogni tanto si scosta i capelli dal viso.
Ogni tanto gesticola.
Anche in questa foto alcuni lividi ne ombreggiano il viso.
Il naso irremediabilmente rotto.
Veste nera.
Austera.
Da cui spunta il nero dei pantaloni sul nero delle scarpe.
L'altro è più maturo.
Età indefinibile.
Lunghi capelli di un biondo chiarissimo che evidentemente tiene curatissimi.
Carnagione chiara.
Lattea.
Abiti di gusto impeccabile.
Pantaloni neri di taglio elegante.
Camicia grigio chiaro.
Sullo sfondo si intravede appena il mobilio ricercato.
Forse una cristalliera.

La quarta foto, anch'essa magica, è l'ultima di questo misero mucchietto.
Sicuramente un'immagine rubata.
Ritrae principalmente un giovane ragazzo moro che sta ridendo.
Risata aperta.
Contagiosa.
Capelli neri e folti gli coprono a tratti il viso che sussulta per la forza delle risate.
Denti bianchissimi a contrastare con le labbra rosse.
Tirate per l'ilarità.
Gli occhi chiari socchiusi sembrano brillare.
La mano sale ogni tanto al viso a scostarsi dalla fronte alcune ciocche ribelli.
Accanto a lui si intravede il profilo di quello che sembra un'altro ragazzo.
Capelli disordinati.
Porta un paio di occhiali.
Di più non si scorge perchè non guarda l'obbiettivo, ma qualcosa che evidentemente è oltre l'amico.
Al di fuori del rettangolo della foto.

Quattro foto, due babbane e due magiche.
Dimenticate in un cassetto polveroso, in una casa polverosa, in una strada polverosa.
Al numero 17 di Spinner's End.

  
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