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Autore: Nikaido    02/06/2006    3 recensioni
si sa che tutto cambia, ma non sempre queste novità possono far piacere. tra ragazzi che si credono adulti, voci di corridoio che distruggono un'amicizia fraterna, attacchi estenuanti di Slytherin insistenti e possibili contagi di "Leolulla" si snoda fatta di sentimenti, azioni e reazioni...
non crediate che solo perchè si chiama Fan Fiction ciò che è scritto debba rimanere sempre e solo sulla carta... buona lettura ^^ Gin
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hogwarts da molti secoli non era più famosa per le amicizie stipulate al suo interno, ma da quasi tre anni tutti i docenti e gli studenti erano a conoscenza dell’amicizia più salda e duratura che si ricordasse da tempi immemori. Tra le case la rivalità era nota a tutto il mondo e i rimproveri del cappello parlante non servivano a nulla, gli stessi professori agivano più o meno inconsciamente a discapito degli studenti delle case che meno sopportavano e a favore dei propri protetti. Era un patto taciuto a cui tutti sottostavano e di cui nessuno si lamentava. All’interno delle case si creavano gruppi più o meno omogenei che si schieravano contro altri gruppi: l’odio tra Gryffindor e Slytherin era palpabile nell’aria e Ravenclav e Hufflepluff non si sbilanciavano mai né pro né contro gli uni o gli altri, anche se in ogni caso se dovevano proprio schierarsi i serpenti erano sempre visti con astio.
Per tutto ciò c’era un’amicizia che non riusciva propro a passare inosservata. Un’amicizia per di più etero che portava con se molti pettegolezzi. I due ragazzi implicati erano Harry Potter e Ginevra Weasley. Nonostante l’anno di differenza il moro voleva sempre essere al fianco dell’altra: la coinvolgeva in ogni sua attività e decisione e alle volte arrivava persino a snobbare Ronald eh Hermione per passare tempo con la piccola di casa Weasley. I due erano proprio inseparabili, riuscivano ad avere un feeling ineguagliabile: si capivano al volo, avevano i medesimi interessi e lo stesso gusto estetico, spesso si scambiavano pareri su ragazzi o ragazze che vedevano e quando erano insieme persino gli Slytherin evitavano di prenderli in mezzo perché più di una volta ad un insulto troppo pesante ad uno dei due l’altro aveva risposto con una fattura ben piazzata sullo stolto che aveva osato tanto. Sembravano più che amici; loro si definivano fratelli, ma la gente mormorava di una relazione.
Come in ogni caso la parola del volgo valeva ben di più di qualunque altra smentita, ma nessuno si azzardava a porre la fatidica domanda ad uno dei due per un semplice motivo: era lampante che i due stessero insieme!
Ronald era quello che più si ingelosiva per questa presa di posizione da parte di quello che era stato per lui il migliore amico e così una sera mentre il moro attendeva che la rossa si fosse cambiata dopo l’allenamento di quidditch il rosso l’aveva preso da parte per parlargli seriamente…
-Senti Harry… tu sei sempre stato il mio miglior amico e quindi ti posso anche perdonare che tu stia con mia sorella… però non mi va proprio giù che snobbi sia me che Hermione per lei!-
-Ron, ma cosa diavolo dici?! Io non sto con Ginevra!-
-Ma come no? Tutta la scuola non fa altro che parlare di questa grande relazione, vi chiamano “la coppia perfetta”, perfino i professori se ne sono accorti!!- il rosso pareva esasperato e Harry aveva assunto una espressione seria, troppo seria…
-Davvero?-
-Ma sei sordo!! Certo che è vero!!-
-Non è così però Ron.. io non sto con lei… non siamo fidanzati…-
-Ma come fai a dire una cosa del genere?! Basta guardare già solo lei: ti muore dietro dal primo anno! Sicuramente non le parrà vero di poter stare con te finalmente!-
Il moro aveva guardato torvo il rosso e poi aveva voltato lo sguardo verso la porta chiusa dello spogliatoio delle femmine… con un cenno del capo si era incamminato verso il castello senza più aspettare la sua “fidanzata”.
Gin era rimasta abbastanza stupita dal fatto che suo “fratello non biologico” se ne fosse tornato al castello senza aspettarla, di solito solo la morte di Piton, sosteneva Harry, sarebbe potuta venire prima di lei. Rise tra se e se al pensiero che Piton stesse morendo fra atroci sofferenze… ok: le atroci sofferenze le aveva aggiunte lei, però le erano venute alla mente spontaneamente per associazione di idea… così ridacchiando tra se e se si era incamminata verso il castello con la scopa scassata in spalla. Una volta arrivata in sala grande per cenare non era stata accolta dal solito paio di occhi verdi che la invitavano a sedersi vicino al moro: per la verità Harry Potter non aveva schiodato nemmeno lo sguardo dal proprio piatto!! Insospettita la rossa si era diretta verso di lui appurando così che i posti a sedere ai due fianchi del moretto erano occupati da Hermione e Ronald… vabbhè.. ogni tanto potevano certamente stare anche loro seduti vicino ad Harry… la rossa decise così di sederglisi di fronte.
A fine serata la rossa era sotto shock anche se non lo dava affatto a vedere: Potter non l’aveva degnata di un solo sguardo per tutta la sera! A cena non aveva alzato lo sguardo dal piatto e nella sala comune guardava in qualunque direzione tranne quella in cui sapeva che avrebbe trovato la rossa… che diavolo era successo?? Aveva lasciato il suo miglior amico mentre erano in ottimi rapporti e tempo di fare una doccia e se lo ritrovava più distante di un estraneo… la rossa era persino arrivata ad ipotizzare che il moro avesse sviluppato un periodo mensile in cui aveva immaginariamente “Le sue cose” e quindi aveva deciso di stare al suo stesso gioco ignorandolo…
Il proposito c’era… e tutti se ne erano accorti! Per sei lunghissimi giorni Ginevra Weasley aveva ignorato Harry Potter con sommo gaudio da parte di Ron ed Hermione, ma ora la sua ira si conteneva a fatica in quel piccolo e delicato corpo di fanciulla e la schizofrenia era solo il primo stadio di furore che poteva raggiungere… oramai TUTTA la scuola faceva ben attenzione ad evitarla, a prescindere da “amici” e “nemici”.
All’alba del settimo giorno Gin Weasley si era ampiamente rotta le scatole! E quando dico alba intendo proprio alba… la furia rosso mantata si era fiondata nel dormitorio maschile, aveva prelevato Potter con la forza e se l’era trascinato in sala comune con la speranza, e anche la certezza, che alle 5 e 37 minuti del mattino nessuno avrebbe avuto l’INDECENZA di essere sveglio!! Non un Gryffindor almeno.
-Che vuoi Ginevra…? È prestissimo…- non la chiamava mai con il nome per intero… pessimo segno.
-Che voglio?! Va bene che sei mezzo rincoglionito dal sonno… però arrivare a chiedermi cosa voglio mi pare troppo anche per i tuoi standard!-
-Fammi capire… mi hai svegliato all’alba per insultarmi?-
-Se ne vedrò la necessità sì!-
-Capisco… quindi cosa vuoi allora?-
-Dimmi il motivo per cui continui ad ignorarmi.-
-Bhè… l’altra sera a cena…quando sei arrivata dopo di noi non mi hai mica rivolto la parola… io non ti parlavo perché eri tu a non parlarmi…-
-No scusa… Voldie deve averti annichilito il cervello! Vuoi farmi credere che se io mi fossi buttata da un ponte l’avresti fatto anche tu?-
-…-
-Ma non eri tu quello che professava a destra e a manca il fatto che bisognasse usare la propria testa e non condividerla con altre venti persone?!-
-La decisione che ho preso è la migliore… anche per te.-
-Ma che cosa vai blaterando Harry?! E non mi hai nemmeno detto il motivo per cui mi ignori!-
-Te l’ho detto… perch-
-Quella è una scusa Harry! Non tentare di fregare me per piacere! Ti lascio dopo gli allenamenti che sei il solito e quando esco dallo spogliatoio non ci sei! A cena non mi parli e poi dopo mi ignori! Chiaro che a quel punto anche io mi sia messa ad ignorarti, non trovi?!-
-Era giusto così… devi crescere Gin…-
-Ma di cosa stai parlando Harry…?-
-Se ne sono accorti tutti Ginny… anche i professori… ma lo sai che non può funzionare…-
La rossa era allibita e “schifata” da ciò che aveva appena sentito…
-No scusa… stai scherzando vero..?-
-Smettila di fare la deficiente Ginevra!! Sei grande ormai!-
-Non puoi davvero credere di piacermi Harry!! Ma poi chi te lo ha messo in testa?? Mi può capitare una volta, ma poi capisco l’antifona! Non sono scema!!-
Il moro aveva distolto lo sguardo da quello ferito di lei…
-…non mi credi Harry?-
Di nuovo silenzio…
-Cioè TU vuoi avere la presunzione di sapere meglio di me cosa io possa provare nei tuoi confronti?! Sei a questo punto??-
-Credimi Ginny… tu adesso non ci ragioni a mente fredda… ciò che ho fatto è il meglio anche per te…-irata era scattata una mano della rossa e con un sonoro schiocco aveva lasciato una cinquina rossa fiammante sulla guancia del moro…
-Stai zitto Potter… non capisci niente!! Non hai mai capito nulla di me allora!! non parlare anche per gli altri! Non avere anche QUESTA presunzione!-
Detto ciò la rossa si era alzata trattenendo le lacrime ed era fuggita celermente dal ritratto della signora grassa…
Non ci poteva credere! Il suo migliore amico si rifiutava di crederle! Le dava della bugiarda, della stupida e dell’immatura… proprio lui che aveva indurito il viso quando aveva capito di non essere desiderato… anche Potter… anche lui era come tutti gli altri maschi: incapaci di essere scaricati.
Una volta fuori dal dormitorio aveva svoltato ad ogni angolo senza prestare attenzione fino a quando non si era trovata al piano terra ed era saltata in cortile da una finestra aperta, fuori minacciava pioggia, ma la rossa incurante di tutto aveva continuato a correre verso la riva del lago, lontano dalla scuola e lontano da tutti. Non aveva con se la bacchetta, ma la cosa pareva non tangerla: si era seduta sfinita su un tronco caduto e aveva tentato invano di fare chiarezza nei propri deliri mentali. Era rimasta tutto il giorno lì seduta a fissare il nulla tranne per una piccola pausa: una capatina nel dormitorio a prendere delle cose mentre erano tutti a cena. Purtroppo la rossa aveva capito che il fato si divertiva aprenderla in giro e ne ebbe la conferma una volta in più: quando stava per uscire a momenti si era schiantata di faccia contro Hermione Granger in diretta d’arrivo alla sala comune. La rossa aveva tentato di scartare la ragazza e defilarsi, ma la ricciolina l’aveva afferrata per un braccio fermandola.
-Ginny!! Grazie al cielo! Dove sei stata?!- la rossa l’aveva fissata con sguardo assente… senza che le passasse nemmeno per l’anticamera del cervello di rispondere a quella domanda… poi le era sorta naturale una richiesta…
-Hermione, tu lo sapevi?-
-Sapevo… sapevo cosa Gin?-
-Non prendermi per il culo! Secondo te a me piace Harry?!-
-Oh Gin… io-
-Risparmiami le tue ovazioni Hermione! Rispondi alla domanda in tutta sicnerità!-
-..Si Ginevra. Si! Pare proprio che voi due stiate insieme.- la rossa aveva stretto gli occhi per l’ira che l’aveva pervasa e poi aveva subito distolto lo sguardo…
-Ma se fosse stata una ragazza… non mi avreste considerato una lesbica, vero? se Harry fosse stata una ragazza i miei comportamenti nei suoi confronti sarebbero parsi come quelli che erano: quelli verso un miglior amico e basta! NON E’ FORSE COSI’?!- la mora non riusciva a guardarla in faccia… terrorizzata dal furore che emanava la rossa… non l’aveva mai vista così…
-Mi… mi dis-
-TACI!!!...non dire che ti dispiace, ipocrita… non aggiungere infamia alla calunnia.-
Detto ciò la rossa era uscita dal piccolo corridoio del ritratto e si era dileguata per i dedali del castello. Quattro giorni. Aveva passato quattro giorni lontano da tutto e da tutti sgattaiolando per i corridoi bui del castello per sopperire alle proprie esigenze facendo sempre ben attenzione a non farsi sorprendere da nessuno. Il primo giorno non era riuscita a pensare ad altro che alla propria rabbia: non riusciva ancora a capacitarsi di come tutti avessero potuto mal interpretare quella situazione tra lei ed il suo ex-migliore amico. Il secondo giorno aveva cercato di concentrarsi su qualcosa che la distraesse… compiti, studio, esami… di tutto. Eppure la sua attenzione scivolava sempre ed inesorabilmente sullo stesso tema… il terzo giorno era già più tranquilla e fissava con occhio vaquo la figura del castello che si profilava all’orizzonte da cui si stava tenendo il più lontana possibile. Si era più volte stupita del fatto che nessuno fosse ancora venuta a cercarla, ma poi aveva riflettuto a lungo anche su questo arrivando alla semplice conclusione che a quel vecchio preside non sfuggiva mai nulla e probabilmente sapeva perfettamente dove fosse nascosta la più piccola dei Weasley. Il quarto giorno poteva guardarsi in torno e sorridere di piccole cose… ricordi, animali particolarmente buffi o anche solo per il fatto che finalmente aveva smesso di piovere… si sentiva bene.. rinata quasi. Libera da tutto, nonostante avesse trovato la libertà solo infrangendo tutte le regole che vigevano in quel piccolo mondo che era Hogwarts. La notte del quarto giorno la rossa aveva deciso che era il caso di tornare nella propria torre e dormire con quegli animali con cui doveva condividere il vitto e l’alloggio… da quanto aveva capito nessuno si era posto il problema di interpellare lei o Harry e tra i due era successo tutto il macello…. Questo aveva mostruosamente abbassato la simpatia che il genere umano provocava in lei ed aveva vertiginosamente innalzato l’astio nei confronti di tutti… aveva scoperto che in quei quattro giorni lontana da tutti si era sentita bene… quasi depurata.
Appena aveva messo piede nel corridoio che dal cortile conduceva al dedalo di scale e passaggi si era resa conto che il suo stomaco brontolava ingurie e infamie nei suoi confronti protestando per il fatto di essere vuoto da molte ore… troppe ore! Sbuffando per non poter andare subito a riposarsi la rossa si era diretta al solito corridoio pieno di quadri tra cui aveva tranquillamente riconosciuto quello col cesto di frutta e dopo aver stuzzicato la pera era entrata nel regno degli ingordi: le cucine sfavillanti della scuola.
Non aveva voluto abusare di quelle inutili eppur servizievoli creature note a tutti come “elfi domestici” ma alla fine era lo stesso stata sommersa di leccornie e una volta uscita dalle cucine le pareva di pesare tre chili in più di prima.
Camminava con passo leggero e veloce per raggiungere al più presto la torre senza preoccuparsi dei turni di ronda dei prefetti…. Pessima scelta… stava per svoltare un angolo in cui il buio pesto vigeva sovrano e non aveva assolutamente sentito quualcuno arrivare dalla direzione opposta. O meglio: non l’aveva sentito fino a quando non ci aveva letteralmente sbattuto contro. I due nella collisione erano riusciti a non sfracellarsi le rispettive fronti uno contro l’altro, ma in compenso prima di rovinare entrambi a terra le loro labbra si erano incidentalmente e inconfondibilmente toccate.
La rossa era parecchio infastidita da quello scambio di opinioni incidentale… “ci manca solo che sia Potter…” probabilmente dopo che l’estraneo ebbe fatto luce la rossa doveva aver SPERATO che fosse stato Potter… perché davanti a lei c’era uno scarmigliato e incazzato.. Malfoy.
-…-
-…-
-WEASLEY!!-
-Presente…- -Non fare la spiritosa stracciona!!-
-..mh… Mi eri proprio mancato…- aveva risposto stancamente senza voglia di litigare… eppure l’ironia le sorgeva spontanea… e in ogni caso le parole “innocenti” della rossa avevano un attimo spiazzato lo Slytherin!
-Non osare rivolgerti a me in quei termini morta di fame!-
-Ma chi ti considera… no davvero Malfoy… non ti reputare così interessante… non lo sei.- il viso dello Slytherin rasentava il rosso porpora mentre quello della Gryffindor era platealmente annoiato e indifferente… prima che il biondo avesse modo di ragionare su qualcosa da dire che facesse fremere di indignazione la rossa almeno quanto fremeva lui, la ragazza si era già alzata e aveva mosso i primi passi verso la propria torre…
-Ehi sporca babbanofila!! Aspetta!!- il biondo si era alzato in tutta fretta e si era parato di corsa davanti al passaggio della ragazza che in risposta lo guardava con aria di sufficienza come a voler dire, con quel sopracciglio inarcato, “Bè?! E ora che vuoi essere inutile?”
-In ogni caso sei in giro per la scuola in piena notte… quindi…. Ehm… quindi domani dovrai scendere giù nei sotterranei per farti dare la punizione! E vieni a cercare me! Non Piton!- la rossa l’aveva guardato indifferente e senza scomporsi o rispondere in alcun modo aveva ripreso a camminare passando sotto al braccio teso dello Slytherin e continuando tranquilla per la propria torre.
Finalmente poco dopo il letto che per quattro notti non l’aveva vista nemmeno da lontano l’aveva accolta in sé riscaldandola dal freddo che permeava le pareti di pietra… immutabili, ferme e risolute.
Il mattino dopo si era svegliata in ritardo!! E di molto pure! Avrebbe preferito evitarsi di essere in ritardo… ma ormai… una volta arrivata in sala grande il tavolo Gtyffindor pareva stesse aspettando proprio lei… evidentemente le sue camerate dovevano averla notata… la rossa si era mossa di qualche passo verso le altre ragazze del suo stesso anno e vi aveva semplicemente detto –Grazie per avermi svegliata…- poi si era impossessata di una brioches ed era uscita dalla sala per dirigersi alla prima lezione di quella mattinata.
A Trasfigurazione non c’era voluto un cartello esplicito per far sapere a tutti che avrebbe potuto mordere ogni incauto essere che le si fosse avviciato, ma ovviamente Luna Lovegood no badava certo a “sottigliezze” del genere. Le si era piazzata di fianco ed incurante della McGrannit che sbraitava ordini a destra e manca aveva scritto qualcosa su un pezzo di pergamena e l’aveva passato alla svogliata Ginevra Weasley che le sedeva di fianco. Alla fine della lezione il foglietto era pieno di scritte…
“Ciao Occhibelli… è un po’ che non ti vedo in giro…
Eppure non mi sono mossa da qui…
Magari sono io che non ti ho vista… mi capita spesso!
Oppure non mi sono fatta trovare… ma non ti preoccupare… è tutto a posto.
Mica ti ho chiesto come va!
… hai perfettamente ragione Luna…
Come va?
Uno schifo totale…
Si Hermione mi ha accennato qualcosa… eri proprio arrabbiata eh?
Non hai idea…
Oppure potresti essere stata punta da una Leollula!!
No… non credo…
Bhè i sintomi ci sono tutti comunque…
No… alle volte basta un essere umano particolarmente stupido per far apparire i segni del morso di una Leollula Luna…”
La campanella poi era suonata e le due non avevano aggiunto altro a voce… si erano semplicemente salutate per seguire le rispettive lezioni successive.
A pranzo la situazione era rimasta immutata: la rossa si ostinava ad ignorare chiunque… era passiva persino ai rimproveri stomachevoli di Piton. Gin aveva deciso di sedersi in punta al tavolo, il più vicino possibile all’uscita ed aveva approvato sostanziosamente questa sua decisione quando Hermione Granger si era seduta titubante al suo fianco.
-Vattene subito Granger…-
-Gin senti.. parliam-
-Non ho nulla da dire a nessuno.- e detto ciò si era alzata di scatto facendo tintinnare la forchetta nel piatto colmo di cibo ed era uscita dalla sala grande con lo sguardo basso. Malfoy, che aveva seguito tutta la scena, si era subito fiondato fuori per infierire un po’! in pochi passi aristocratici aveva già raggiunto la sua preda.
-Ehi Weasley! Cos’è, sei a dieta? Morta di fame come sei ti puoi permettere di saltare un pranzo come non ne vedrai mai a casa tua?- la rossa aveva continuato a camminare stancamente senza far il minimo cenno per fermarsi o voltarsi verso l’interlocutore…
-Eclissati Malfoy…- lui aveva ghgnato alla sfida… non poteva essere indifferente a tutto in fin dei conti! -Ah ho capito! È per la storia di Potterino!- la rossa aveva irrigidito le spalle al sentire il nomignolo…
-Fuochino, eh stracciona? Fammi indovinare…Potty è squattrinato almeno quanto voi Weasel quindi deve sicuramente aver puntato sul fatto che sei una mocciosa per scaricarti… si!- stava ottenendo il suo scopo.. la stava facendo infuriare… lo capiva da come tremavano le spalle della rossa. Stava per aggiungere altro quando la ragazza si era voltata di scatto zittendolo con un sonoro ceffone! -Taci Malfoy…. Non hai capito nulla nemmeno tu! Proprio come lui…. Siete due illusi che credono di avere il mondo ai loro piedi e si impuntano quando capiscono di non avere in mano nulla più di un pugno di sabbia… mi fate pena… tutti e due! Che tu lo voglia o meno sei pateticamente identico al Potty che tanto sfotti, idiota!-
Mentre il biondo Slytherin si teneva una mano poggiata sulla guancia colpita osservava la rossa che aveva appena istigato alzare i tacchi e andarsene di gran carriera… un ghigno gli aveva increspato il viso: aveva spuntato solo la punta dell’iceberg… ora non restava altro da fare che immergersi e trovare il fondo al problema.
Dieci minuti dopo la rossa stava a malapena trattenendo una bestemmia mentre si sentiva chiamare nuovamente dalla voce di Malfoy…
-MALFOY!!! Si può sapere cosa diavolo vuoi da me, maledizione?!- gli aveva sbraitato in faccia puntandogli un dito contro il petto…
-Ehi calma! Vengo in pace Weasley!! Non aggredirmi di nuovo eh!!- eppure il ghigno che aveva in faccia le diceva tutt’altro che qualcosa che suonasse come un “stai tranquilla”…
-Volevo solo dirti che ho deciso la tua punizione piccola stracciona… perciò sta sera, alle nove in punto, vedi di essere in sala grande… io e te dobbiamo fare due chiacchiere- e detto ciò l’aveva sperata ed era sceso nei sotterranei.


Salve a tutti carissimi!! Eccomi qua con questa nuova creatura… o_O in Devil mi sono un attimo incasinata e tra scuola e il resto non riesco a scrivere il capitolo nuovo… ma arriverà, non disperate!! Intanto provate a dirmi che ve ne pare di questa ok? ^^ mi farebbe molto piacere.. davvero! A presto ^^
Gin>/p>

  
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