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Autore: Lady Guinever    02/06/2006    3 recensioni
Una serie di istantanee sui pensieri dei personaggi principali, scattate al termine della seconda guerra magica. Tante one-shot che si possono leggere senza un ordine preciso.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco, Malfoy, Fleur, Delacour, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Luna, Lovegood, Neville, Paciock, Pansy, Parkinson, Remus, Lupin, Ron, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RON


È morta.
Lei è morta, e non c'è nessuno che potrà più farla tornare indietro.

Mi senti, piccola? Come stai in Paradiso? Sono certa che tutti gli angeli sono gelosi della tua bellezza…

Quel Dio babbano in cui da un paio d'anni avevi preso a credere è stato molto crudele con te.
Perché… perché, mi chiedo, ti ha voluta con lui? Perché Dio?
Perché mai hai fatto cadere un Angelo sulla terra, se poi te lo sei ripreso dopo soli 19 anni?
Sei illogico, Dio. Sei davvero privo di ogni tipo di logica. Penso che io potrei lavorare bene come te, con tutto che mi chiamo Ronald Weasley e ci sono più lentiggini sulla mia faccia che stelle nel cielo.

Tanto per cominciare, io non avrei mai strappato Lei dal mondo. Se proprio fossi stato costretto a far morire qualcuno in questa dannata guerra, Lei sarebbe stata l'ultima persona a cui avrei pensato.
Davvero Dio, secondo me tu hai sbagliato. E hai sbagliato anche di grosso! Non è come… che so, voler far morire Goyle, ma uccidere Tiger, per sbaglio. Non è la stessa cosa.
Tu hai fatto morire una delle persone migliori, forse la più migliore -e non me ne frega proprio un accidente se "più migliore" non si dice- del mondo.
Non potevi prendere me, un povero sfigatello con i capelli rossi che sa solo urlare di paura e giocare a scacchi magici?

Ma torniamo a ciò che stavamo dicendo prima: cosa farei se io fossi te.

Allora, per prima cosa, eliminerei per sempre i ragni.
A cosa servono i ragni? Solo a far spaventare la povera gente come me.
Non servono a nulla i ragni.

Seconda cosa, ucciderei tutti i maghi purosangue.
Un momento… no, così non va bene perché morirei anche io…
Allora… allora… allora farei in modo che ogni purosangue s'innamorasse perdutamente di un babbano o di un mezzo sangue, così nel mondo non ci saranno più persone "pure" e persone "impure".

Però… non sto andando tanto male, vero Dio? Potrei avere un futuro!

Terza cosa… terza cosa… dunque, cosa potrei fare?
Ah, si! Farei in modo che ci fosse sempre il sole, e che si potesse sempre giocare a Quiddicth, tutti i giorni!
E nessuno dovrebbe più lavorare, e le cose da mangiare e i vestiti crescerebbero sugli alberi, e non ci sarebbero più ricchi né poveri, e sarebbero tutti bellissimi, così i ragazzi più corteggiati sarebbero quelli più in gamba e non quelli più carini!
In questo modo sarebbero tutti felici, e nessuno si lamenterebbe mai, e non ci sarebbero più guerre né altro. Solo tanta gioia.
Ma immagino che non funzioni così, giusto Dio?
Non è così semplice, penso… altrimenti potrei benissimo essere te. E io non sono te, sono semplicemente Ron!

E devo anche considerare che se tu, Dio, avessi fatto morire qualcun altro al posto suo, che so, Stan Picchetto, tanto per dire un nome, i genitori e gli amici del morto si sarebbero posti le stesse, identiche domande che mi sto ponendo io ora, perché anche loro avrebbero pensato che il loro caro fosse stata la persona più migliore del mondo e non avesse meritato di morire.

Pensare tutto ciò non la riporterà indietro. Tutte le mie disquisizioni interiori, gli sproloqui davanti allo specchio, i ragionamenti le teorie… non servono a niente.
Nulla serve contro la morte.

La morte passa, guarda, e prende chi più le aggrada.

Penso che la morte sia superiore anche a te, Dio.

La morte non guarda in faccia a nessuno.

Ricchi, poveri, belli, brutti, alti, bassi… tutti muoiono.

La morte arriva, e non guarda la carta d'identità. Non controlla se sei Weasley, o Malfoy, o Potter, o Granger, o Zabini, o Lovegood o qualunque altra persona… la morte ti prende e basta.

E la morte ha preso anche te Ginny, senza curarti di chi tu fossi o di cosa facessi o se stessi dalla parte dei buoni o da quella dei cattivi.

La morte ti ha presa e basta.

Ma lei è fatta così, sorellina, lei non guarda in faccia a nessuno.

Non è una cosa né bella né giusta, ma è così e basta.

È la morte.

Fredda.

Spietata.

Ingiusta.

Inevitabile.




__________________________


Allora? Che ve ne pare? A me non convince troppo, forse avrei dovuto aggiustarlo meglio ma non ne ho voglia.
Che strano, non mi ero mai cimentata con un personaggio come Ron!
Tra poco arriveranno anche gli altri… sempre che la fiction vi piaccia!
A presto
Baci


  
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